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Autore: REAwhereverIgo    17/05/2012    3 recensioni
"Anche i demoni hanno un cuore" dal punto di vista di Rea!Che cosa le succedeva mentre Laura era occupata con Mephisto?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C… c…” non riusciva nemmeno a parlare, tanto era l’imbarazzo. Il cuore le batteva in modo scomposto e veloce. Lanciò un cuscino al ragazzo.

COPRITI!” gridò chiudendo gli occhi.

Rin, che era rimasto intirizzito dalla sorpresa, recuperò alla svelta l’asciugamano e se lo legò in vita.

Perché mi hai svegliato in questo modo? È colpa tua!” le ringhiò, rosso in viso.

Colpa mia? Sei tu che dormi solo con un panno addosso come gli indigeni!” ribatté lei.

Avevo caldo, tu dormivi e sono rimasto in quel modo! E ti faccio presente che anche tu hai solo l’accappatoio addosso!

Però non sono nuda!

Ah no? E sotto che cosa indossi? Un vestito, per caso?” le domandò.

Rea si zittì e strinse l’accappatoio.

Posso almeno riaprire gli occhi?” s’informò.

A questo punto aspetta un attimo, mi vesto” le disse. Recuperò dalla sua borsa una maglietta lunga e un paio di boxer e se li mise.

Tu, piuttosto, perché gridavi in quel modo?” chiese curioso.

Vide la ragazza diventare rossa e voltarsi.

N-non importa” rispose.

Che cosa? Dimmelo!” si arrabbiò.

No, è troppo imbarazzante!” rifiutò lei.

Rin si avvicinò e prese il foglietto che era appoggiato sul letto.

Cos’è questo?” s’incuriosì.

Fermo, è mio!” urlò Rea, cercando di riprenderlo. Troppo più alto di lei perché potesse arrivare a recuperarlo, lui alzò il pezzo di carta e lo lesse.

Ti prego, no!” lo implorò. Scese il silenzio.

Laura crede… che… noi… oddio” riuscì a dire alla fine.

Non dovevi guardarlo, è violazione della privacy!” lo sgridò la ragazza, strappandogli di mano la lettera.

Quindi tu non hai niente da metterti per dormire?

Sì che ho qualcosa! Vestitini paillettosi e gonne corte!

Nient’altro? Sicura?

Tieni, la borsa è tutta tua” gli concesse. Lui se la portò sulla branda e iniziò a controllare che ci fosse qualche maglietta più larga perché lei potesse usarla come camicia da notte.

Ma Laura è impazzita?” domandò.

Sì, probabilmente è Mephisto che l’ha fatta andare fuori di testa” rispose tra i denti. Questa gliela pagava.

Va bene, allora tieni” le disse, lanciandole la sua maglia. Prendendola in mano, lei lo fissò stralunata.

A che mi serve?

Vuoi dormire nuda? Immagino che vorrai toglierti l’accappatoio, per cui usa pure codesta” le spiegò. Era rimasto solo con i boxer.

E tu?

Posso fare anche senza. Sono un ragazzo” le fece presente.

Dai, io mi volto, tu cambiati” ordinò girandosi verso il muro. Rea strinse l’indumento e si chiese come fare per porre la prossima domanda in modo che non sembrasse equivoca. Era impossibile.

Ehm… c’è… c’è solo un problema” disse. Rin sbuffò.

Ovvero?

La mia borsa è lì da te e io… ecco… avrei bisogno di un paio di slip e un reggiseno” gli ricordò. Il ragazzo si sentì male. Non gli stava mica chiedendo di passarglieli, vero?

E quindi?

O me li tiri tu o devo venire io a prenderli, ma dato che la situazione mi sembra già abbastanza difficile credo che la prima opzione sia la migliore” gli spiegò. Lui sentì il viso prendere fuoco.

Non so se è una buona idea” deglutì.

Preferisci che io venga costì a recuperare la borsa in accappatoio?” lo sfidò.

E va bene!” accettò. Aprì la sacca e cercò l’intimo. Mentre le sue mani muovevano di lato i vari indumenti per trovare qualcosa, lui trattenne il fiato.

R-Rea… tu usi pizzo e affini?” le domandò.

Che cosa? No!” esclamò lei, schifata.

Ah” riuscì a dire in risposte  l’altro.

Sentendo che Laura doveva essere ammazzata con profonde torture non appena fossero tornati a casa, la ragazza allungò il collo per vedere.

Perché?” s’informò, conoscendo già la risposta. Alzando una mano senza guardare, Rin le fece vedere una cosa terribile: tra le sue dita stringeva un paio di slip celesti di pizzo coordinati ad un reggiseno della stessa fattura. Rea si sentì svenire dalla vergogna.

Oddio” sussurrò. Quella situazione era paradossale.

T-ti lancio questi?” le chiese lui, evidentemente in difficoltà.

Se non c’è altro sì”concesse. Glieli tirò sul letto e lei se li mise velocemente, per poi infilarsi la maglietta.

Io la uccido, la strozzo con uno di quei vestiti che ci sono nella borsa” borbottava mentre si vestiva.

Puoi pianificare l’omicidio una volta che ti sei cambiata? Sono un ragazzo, demone per giunta, che sinceramente si sta trovando in difficoltà” la implorò.

Tranquillo, ho fatto” lo rassicurò. Tirando un sospiro di sollievo, Rin rilassò i muscoli.

Per sicureza mi metto sotto le lenzuola. Non ho sonno però almeno non dovrò rimanere in piedi mezza nuda” lo informò. Quando fu coperta fino in cima, riuscì a respirare normalmente.

Certo che questo è stato proprio un tiro mancino” disse lui, sedendosi.

Infatti. Tu che sei un essere dell’inferno, puoi farle provare torture inimmaginabili da parte mia, per favore? Per me c’è la galera, tu sei coperto” gli chiese.

Non credo che funzioni in questo modo

Ci speravo” ammise lei.

Rimasero in silenzio per un po’.

Senti… posso… posso farti una domanda?

Certo

Ecco, nonostante ieri sera ci fossimo baciati, tu stamani mi hai definito il tuo migliore amico. Perché?

Ah, codesto” disse la ragazza.

insomma, credevo che fosse chiaro ciò che mi piacerebbe avere dal nostro rapporto” concluse lui. Rea esitò un attimo. Ecco il fatidico discorso.

Non l’ho fatto apposta, in realtà non ci ho pensato quando l’ho detto” si scusò.

Sì, ma…

Fammi finire! Siamo amici da mesi, semplicemente mi suonava strano dire… beh non lo so! Qualsiasi altra cosa!” spiegò.

E’ così difficile dire che sono il tuo ragazzo?” s’infastidì lui.

Non lo è ma non sapevo se lo eri o no!” si arrabbiò Rea, mettendosi a sedere. Lui la fissò, arrabbiato a sua volta.

Volevi un fax di conferma?

Mi bastava una semplice domanda! Vuoi essere la mia ragazza? E io ti avrei risposto!

Ma sei seria?” si stupì il ragazzo alzandosi.

Certo che lo sono! Non ne avevamo parlato ed ero confusa, che cosa dovevo fare?” si giustificò. Rin si mise davanti a lei e le puntò lo sguardo negli occhi.

Allora te lo domando chiaramente: vuoi metterti con me?” le chiese. Avrebbe voluto gridare “! Mille volte sì!” ma lo sguardo del ragazzo le faceva quasi paura. Gli occhi blu si erano incatenati ai suoi in modo irreversibile, anche volendo non avrebbe saputo staccarsi.

Sentiva il cuore battere a mille, aveva la bocca asciutta.

Rea?” la chiamò dolcemente lui. Si avvicinarono.

 

  
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