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Quarto Capitolo
Ormai
erano passati dei mesi, da quando Sailor Pluto, era tornata al suo
posto. Aveva ripreso il compito che le era stato affidato sin dalla
nascita,
era la guardiana del tempo, e seppur a malincuore, era tornata alle
Porte del
Tempo. Come sempre se ne stava lì, sola, in mezzo al nulla.
In una mano
stringeva il Garnet Road, il suo fedele bastone magico, e con l'altra
di tanto
in tanto sfiorava la cintura che portava in vita. Vi erano attaccate
tante
piccole chiavi, una per ogni epoca. Di tanto in tanto si soffermava su
quella
che l'avrebbe potuta riportare nel presente dalle sue compagne, la
teneva
stretta fra le dita e chiudeva gli occhi.
I
ricordi si facevano spazio nella sua testa, tante immagini le si
creavano davanti agli occhi lucidi: i sorrisi maliziosi di Michiru, gli
imbarazzi ingenui di Haruka e lo sguardo dolce di Hotaru. Le aveva
promesso che
sarebbe andato tutto bene, che sarebbero rimaste per sempre insieme, ma
aveva
mancato alla parola data. Si sentiva così tremendamente
sola, lo era sempre
stata, ma adesso aveva un senso di solitudine misto a vuoto. Si era
abituata ad
avere una vita quotidiana frenetica; il lavoro, lo studio, portare ed
andare a
riprendere Hotaru a scuola, accompagnarla in accademia da Michiru,
portarla da
Haruka all'autodromo, a volte era faticoso, ma le piaceva essere una
"non
mamma/mamma" tutto fare.
Sentiva
la mancanza delle lunghe chiacchierate notturne che faceva con
Haruka, sedute in terrazza davanti ad una tazza di thè.
Era
così assorta e persa nei sui pensieri che non si accorse che
la
piccola Chibiusa la stava osservando: -Sei tanto triste, vero Pu?-
Sailor
Pluto, scosse la testa e le disse: -Tutto bene Small Lady...-e le
sorrise.
Pu
era così. Sempre sorridente anche quando il suo stato
d'animo era
triste. Small Lady l'aveva sempre ammirata per questo. Pluto riusciva
ad essere
sorridente e ottimista anche quando di buono non c'era nulla.
Però la conosceva
bene.
Sailor
Pluto per moltissimo tempo era stata la sua unica amica, la sua
confidente, a tutte e due bastava uno sguardo per capire che una di
loro aveva
un problema, o che qualcosa non andava.
A
Chibiusa non piaceva vedere soffrire Sailor Pluto, se stava male la
sua Pu, anche lei stava male, voleva aiutarla, ma non sapeva come fare.
Se
avesse potuto avrebbe acconsentito a mettere un Guardian al suo
posto, l'avrebbe rimandata sulla Terra dalle sue compagne, ma non
poteva, era
ancora troppo piccola, per poter fare una cosa del genere. Solo la
Regina
poteva farlo.
Ebbe
un'idea.
Con
i suoi soliti occhi furbetti guardò Sailor Pluto e le disse:
-Sai
Pu, tu mi hai insegnato il valore dell'amicizia, mi hai insegnato cosa
significa essere amica di qualcuno. Ho imparato da te che l'amicizia
è
un'aiutarsi a vicenda, se io ho bisogno di te, tu ci sei, se tu hai
bisogno di
me, io ci sono...Ed io per te ci sono Pu, lo sai questo vero?-
Pluto,
le fece cenno di sì col capo.
-Non
preoccuparti...- aggiunse Chibiusa sorridendole
-Adesso devo andare, ho da
fare
una cosa molto importante per una mia cara amica...- la
salutò facendole
l'occhiolino.
Sailor
Pluto la guardava mentre se ne andava. Era di nuovo rimasta sola.
-Mammaaaaaaaaaa!
Mammaaaaaaaa! Dove sei?!- gridava correndo in mezzo al
giardino reale.
-Sono
qui, perché stai gridando?! Calmati! Non è regale
che una
Principessina come te, abbia questo comportamento, sai?!- la
rimproverò
Serenity.
Sbuffando
e alzando gli occhi al cielo, Small Lady si calmò e si
sedette
vicino alla madre. La guardava e poi le disse:
-Mamma,
mi hai raccontato spesso delle tue battaglie, di come sei
riuscita a sconfiggere i nemici e a salvare Silver Millenium, mi hai
raccontato
spesso anche di come tu e papà siete riusciti a rimanere
insieme, però, non mi
hai mai raccontato le sensazioni che hai provato nel vedere cadere le
tue
compagne.-
Serenity
la guardava, non capiva cosa volesse dire sua figlia.
-Come
ti sei sentita quando ti hanno separato dalle Inner? Che cosa hai
provato?- le chiese Chibiusa.
-Mi
sono sentita triste, sola e indifesa. Mi sono sentita spaesata,
vuota...Loro erano, sì, le mie compagne, ma il legame che
c'era non era
semplice complicità tra guerriere, noi siamo come sorelle,
una grande famiglia.
Ogni volta che una di loro veniva colpita il mio cuore perdeva un pezzo.
Perché mi fai
questa domanda
tesoro?- le chiese Serenity.
Small
Lady la guardò negli occhi, e Serenity aveva già
capito. -Mamma,
Pu è molto triste, e tu puoi capirla più di
chiunque altro...Lo so che ci sono
delle regole che vanno seguite, ma tu sai meglio di me che le regole,
si
possono infrangere o cambiare. Per permetterti di stare con
papà, la nonna ha
cambiato queste regole. Tu sei la regina di Silver Millenium, tu puoi
aiutare
chi soffre, tu puoi fare in modo che la mia amica Pu, smetta di
soffrire...Ti
prego mamma...-
Con occhi dolci Serenity le sorrise e la prese tra le braccia, la baciò sulla fronte e poi le disse: -Un giorno piccola mia, diventerai una grande Regina-
Ecco qui il quarto capitolo di questa bellissima storia, che vedo vi sta sempre più prendendo. Devo avvisarvi purtroppo e tristemente che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Eh già..purtroppo siamo praticamente arrivati alla fine della storia.
Grazie a tutti coloro che continuano a seguirla, sia da parte mia che da parte della mia amica...vi prego convincetela voi a continuare a scrivere, quella testona dice che non ne è capace...-.-allora alla prossimo e ultimo aggiornamento ^_^ commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee