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Autore: YuuCch    17/05/2012    2 recensioni
Alexandra Belikov, è una ragazza Russa che è costantemente trascurata dai genitori che sembrano odiarla. Sotto sua richiesta, i genitori, la affidano a sua zia Dana. Andrà a vivere a Hellville, in America, una città dove tutto è possibile, dove alcune stranezze sono all'ordine del giorno, e Alex in questa città scoprirà la sua vera natura. Tra amori e avventure, la vita di Alex cambierà radicalmente , starà a lei decidere se in peggio o in meglio.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un estenuante volo dalla Russia in America, finalmente la Chevrolet Captiva di mia zia Dana stava percorrendo gli ultimi km che mi separavano dalla mia nuova casa. Era inverno, in Russia era tutto ricoperto di neve, mentre qui ero solo circondata da un'infinità di alberi estremamente alti, da cui mi sento costantemente osservata. Il cartello “BENVENUTI A HELLVILLE “ mi ricorda che siamo quasi arrivati. La casa della zia è leggermente fuori città, a nord. Mia zia è la proprietaria di un bar al centro, uno dei pochi della città, dove tutti sanno tutto di tutti, insomma, la solita cittadina dove le notizie si diffondo in un batter d'occhio. Dopo altri 10 minuti di macchina, finalmente arriviamo alla mia nuova casa, due piani, i muri color sabbia, la parte superiore della casa era colorata di un blu scuro con una veranda che dava sul viale. Accanto alla casa c'era il garage, anch'esso color sabbia. Appena arrivati alla fine del viale, vedo la figura di un ragazzo accorrere in nostro aiuto. Eccolo lì, mio cugino Dimitri. Anche lui russo, con la differenza che non siamo veri e propri cugini è stato adottato da mia zia e da uno dei suoi tre mariti. Si, mia zia è una di quelle donne che cerca di spennare qualsiasi uomo ricco che scioccamente si innamora di lei. Il suo motto? Carpe Diem. Non si fa di certo mancare nulla dalla vita. Tornando a mio cugino, beh che dire, un metro e ottanta, occhi grigi, freddi come il ghiaccio, capelli castani, un corpo ben definito e un magnifico sorriso da mozzare il fiato. Pensavo che mio cugino non mi avrebbe accolto così bene, invece, oltre ogni mia aspettativa fu estremamente cordiale. Ci aiutò a portare tutto in casa, quando suonò il cellulare a mia zia che subito corse a cercare la borsa. « Scusate ragazzi, chiamata di lavoro.. Dimitri perchè non inzi a mostrare la casa ad Alex? » Dimitri annuì mentre vedevamo mia zia scomparire nel suo ufficio. La casa era veramente accogliente, le pareti del salotto e dell'entrata erano state dipinte di beige, mentre tutti i mobili del salotto erano intonati al colore delle pareti. Un divano anch'esso beige sul lato destro del salotto e davanti ad esso la televisione. Vicino al lato sinistro della stanza c'era il tavolo con sei sedie disposte intorno ad esso, con un centro tavola con un vaso di gigli. Mi sedetti stanca sul divano seguita da Dimitri, che mi chiese « Beh, da dove vogliamo iniziare? » Lo guardai un attimo e con decisione risposi « La camera e il bagno ti prego, ho bisogno di farmi una doccia urgentemente! » Sorrise alla mia serietà e mi accompagnò al piano superiore che era diviso in cinque stanze. « Allora la prima porta a sinistra è la camera di Dana, non le piace molto che si vada nelle sue stanze perciò ti consiglio di stare lontana da lì se non vuoi una strigliata di venti minuti.. La seconda porta a sinistra è la mia stanza, a differenza della stanza di Dana puoi entrare quando vuoi, se hai bisogno di qualcosa chiedimi pure. Quella al centro è la stanza per gli ospiti. La prima a destra è un bagno comune, ma tutte le camere da letto hanno un bagno proprio. La seconda invece è la tua camera. » Ci avvicinammo alla seconda porta con tutte le mie valigie. Quando aprì la porta, pensai di trovare uno spettacolo raccapricciante, come una stanza tappezzata di rosa e pupazzetti. Per mia fortuna non fu così, anzi la stanza mi piace molto. Le pareti erano state rivesti di carta da parati azzurra un po' opaca, il letto al centro della stanza, con un piumone celeste e argento a tratti, mentre sul lato sinistro c'era un enorme cabina armadio. La veranda che avevo visto mentre ero ancora in macchina era della mia stanza. Sul lato opposto alla veranda c'era una scrivania bianca su cui era stata posata una lampada da tavolo e un porta fotografie e sopra la scrivania appesa al muro, era stata appesa una bacheca. Mia zia per quanto potesse essere strana, capiva perfettamente i miei gusti ed era una cosa veramente strana visto che non ci eravamo mai conosciute veramente bene. « Wow » dissi. Dimitri mi guardò mentre osservavo la mia nuova stanza. « Dana ha chiamato i tuoi genitori per sapere i tuoi gusti . Vedo dalla tua espressione che deve aver comprato le cose giuste, i tuoi le hanno detto che nella tua stanza hai una bacheca con le foto dei tuoi amici, così ha deciso di prendertene un'altra pensando che ti saresti portata qualche foto. » Lo guardai sorridendo. « E' stata molto gentile, non mi sarei aspettata quest'accoglienza, nonostante tutto non mi conosce.. Si, sono molto affezionata ai miei amici e mi è costato molto lasciarli.. » Lasciò le mie valigie vicino al letto e poi si girò verso di me. « Ti capisco perfettamente.. Vedrai che ti troverai benissimo anche qui, ti farò conoscere qualcuno. Ora ti lascio ambientarti. Immagino ti vorrai fare una doccia o un bagno caldo, in quel caso ti abbiamo preparato già tutto. Nel bagno troverai un piccolo armadio, lì dentro ci sono asciugamani e accappatoio. Alle 19 si mangia, hai due ore di tempo per prepararti, non fare tardi. » Mi sorrise e si chiuse la porta alle spalle. Mi stesi sul letto pensando alle ultime ventiquattr'ore e mi appisolai. Mi svegliai un'ora dopo, mi sentì già più riposata. Dalla valigia tirai fuori dei vestiti e corsi subito sotto la doccia, mi rilassai per un po' sotto la doccia e poi mi vestii e mi asciugai i capelli, decisi di lasciarli naturali, mossi. I capelli mi arrivavano alla vita nonostante fossero mossi, mi misi un po' di matita nera sotto gli occhi per mettere in risalto gli occhi azzurri e del lucida labbra. Uscì dalla mia stanza e mi diressi in salone dove trovai mia zia Dana ai fornelli e Dimitri seduto sul divano. Dana appena mi vide venne verso di me. « Allora Alex, ti piace la tua stanza? » « Si, grazie zia è davvero bellissima. Per non parlare della veranda, tra qualche mese sarà bellissimo stare lì, e ti ringrazio anche dell'accoglienza. Mi hai accolta in casa tua senza conoscermi.» Mi sorrise dolce, già nonostante tutto mia zia era davvero gentile con me. Durante il tragitto per arrivare a casa si è interessata molto a me, molto di più dei miei genitori. « Oh, figurati Alex, sei mia nipote e non vedevo l'ora che arrivassi, ci vuole un'altra donna in casa! Ora siediti a tavola è quasi pronto. » Sentendo quella frase non potei fare a meno di notare che Dimitri alzò gli occhi al cielo e fece una smorfia, mi scappò un sorriso. Ci sedemmo a tavola, chiacchierando del più e del meno. Finito di mangiare sparecchiammo con calma, Dana subito dopo si mise a fare i piatti mentre io e Dimitri ci sedemmo sul divano a parlare. « Allora Alex, domani sarà il tuo primo giorno di scuola, te la caverai? » Rise. Lo guardai perplessa pensando a cosa avrei dovuto aspettarmi « Spero di si, in Russia studiavo a casa. Non ho la più pallida idea di come sono le scuole qui. Però avrò il mio cugino preferito a farmi da guida.. Vero? » Lo guardai e lui annuì. « Certo! Vedrai che ti troverai benissimo, qui qualche volta succedono cose bizzarre, ci sarà da ridere vedrai e poi a pranzo ti farò conoscere qualcuno. » « Vabbè che sarà mai qualche stranezza.. Comunque ti ringrazio Dimitri, se non ci fossi tu sarei totalmente sperduta. Ora vado a letto sono ancora stanca e devo recuperare un po' di ore di sonno. Buonanotte. » Diedi la buonanotte anche a Dana e me ne andai in camera mia, mi cambiai mi misi a letto e mi addormentai subito. Mi svegliai con una strana sensazione di ansia. Pensai fosse l'agitazione da primo giorno nella nuova scuola. Erano le 6.30, mi alzai e mi feci una doccia preparandomi per bene. Scesi sotto a fare colazione dove trovai Dimitri già sveglio che stava preparando la colazione per tutti e lo salutai « Buongiorno! » Si girò spaventato verso di me. « Buongiorno Alex, la prossima volta fa più rumore ti prego. » Sorrisi e l'andai ad aiutare a cucinare. « Sissignore! Allora cosa posso fare per aiutarti a preparare la colazione? » Mi guardò e indicò le ante di un mobile. « Aprili, lì troverai piatti, bicchieri e posate. » Presi tutto il necessario e mi misi ad apparecchiare. Mi sedetti aspettando Dimitri, mi ritrovai ad osservarlo, era davvero un bel ragazzo.. Chissà quante ragazze a scuola gli faranno la corte pensai. Si sedetta accanto a me e facemmo colazione. « Ma Dana non fa colazione con noi? » chiesi. « No lei va a lavoro presto, esce di casa alle 6 perciò raramente farà colazione con noi. » Mangiammo tutto lavammo i piatti sporchi e salii sopra a prendere il mio zaino. « Dimitri? » Lui si voltò verso di me « Dimmi Alex » « Come dovremmo andare a scuola? » Sorrise in un modo strano. « Semplice andremo in macchina. » A quanto pare Dana aveva comprato una macchina a Dimitri, una Ford Explorer . Rimasi traumatizzata dal suo modo di guidare, totalmente spericolato. All'inizio fu difficile non farci caso, ma per fortuna mi ci abituai. Con galanteria quando scese venne ad aprirmi lo sportello sotto gli occhi incuriositi di tutti. Scesi ringraziandolo e insieme ci avviammo verso l'ingresso principale.

  
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