Yeah, I think you’re pretty

Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Eppure non era di certo colpa sua se Sasuke era fottutamente bello. Gli occhi di Naruto contemplarono i capelli neri a culo di anatra, il naso piccolo e le labbra sottili, per poi guardare il mento perfetto del ragazzo davanti a lui. Non aveva una gran stima di sé e del suo aspetto, soprattutto se paragonato a Sasuke. In quel momento ringraziò tutte le divinità del cielo per averlo fatto fidanzare con l'Uchiha, certo, per Naruto, Sasuke era e sarebbe rimasto per sempre un bastardo ma non poteva fare altro che accettare questo suo carattere. Si comportava da so tutto io, era un gran menefreghista... Eppure non poteva fare altro che intenersi quando alcune volte Sasuke si dimostrava fragile o aveva semplicemente bisogno di attenzioni.

Quando era così, per Naruto, Sasuke diventava un tenero gattino, che quando aveva bisogno di coccole faceva la fusa e quando si arrabbiava soffiava. Ecco, Sasuke per lui rappresentava quasto animale: un gatto.

Ogni tanto non esitava a prenderlo in giro e chiamarlo "ghiacciolo di un gatto" ottenendo come risposta sguardi omicidi o imprecazioni e lui non poteva fare altro che ridacchiare divertito.
Una delle cose che più gli piaceva di Sasuke erano proprio i suoi capelli, quando si baciavano o quando si trovavano in un momento di intimità, Naruto non perdeva mai occasione per toccare quelle ciocche nere, perchè per lui erano soffici e morbidi da toccare.
- Hai finito di guardarmi? Mi stai infastidendo- Disse freddo Sasuke riportandolo alla realtà. Quando gli rispondeva con quel tono freddo e o brusco gli veniva una grandissima voglia di tirargli un pugno in faccia. Ma, come sempre, si trattenne dal farlo.
- Da quand'è che è proibito guardare qualcuno?- Chiese Naruto tranquillamente senza però staccargli gli occhi di dosso.
- E' da un'ora che mi stai guardando, il tuo sguardo su di me mi irrita profondamente- Rispose Sasuke, che intanto era seduto sul letto intento a leggere un rotolo di una missione. Sentì il biondo avvicinarsi e sedersi sul letto ma non se ne curò molto, per poi alzare gli occhi al cielo quando Naruto lo abbracciò da dietro iniziando a baciargli il collo.

- Razza di imbecille, smettila non vedi che stò leggendo?- Ringhiò Sasuke tentando di toglierselo di dosso, ma Naruto continuò a fare resistenza.

-Teme... Non è colpa mia se sei bello come una ragazzina.- Rispose Naruto sorridendo dietro al suo collo senza però staccarsi. Le guance di Sasuke si imporporarono di un lieve rossore, per poi borbottare a bassa voce un “bastardo”, non oppose più resistenza ma decise di ignorarlo, sperando che si staccasse.
- Naruto... Vorrei tanto capire chi è che mi proibisce di farti fuori- Sussurrò Sasuke cercando in tutti i modi di calmarsi, dato che la sua pazienza stava per esplodere.

Naruto sorrise divertito, strofinando il naso dietro al pallido collo, sapeva che il suo comportamento protettivo in un certo senso piaceva a Sasuke, perchè gli dava la sensazione di essere amato. Però non mancava il suo orgoglio, cioè negare che gli piaceva da morire.

Naruto gli sfilò il rotolo dalle mani, lo voltò delicatamente per poi baciarlo incorniciandogli il viso con entrambi le mani iniziando a toccargli i capelli soffici e scuri. Quelli che lui amava tanto. Si sdraiò sul letto all'indietro trascinando con sè Sasuke, si staccarono da quel bacio entrambi rossi e Naruto non potè fare a meno di sorridere notanto le gote rossastre di Sasuke.
- Ehi, Sasuke, sai che ti amo? E so anche che tu mi ami, giusto?- Chiese Naruto fintamente innocente abbracciandolo stretto a sè come se avesse paura che da un momento all'altro scappasse.

Sasuke borbottò nascondendo il viso nell'incavo del collo del ragazzo sotto di lui.

- Idiota... Sei solo passabile e basta.- A questa risposta, Naruto rise divertito. Rise perchè questa era la classica risposta di Sasuke per ammettere che in realtà, teneva molto a lui. Anche se, ovviamente, non lo avrebbe mai dimostrato.
Se all'inizio non poteva sopportare l'orgoglio di Sasuke, ora poteva dire che iniziava a divertirlo e a piacergli.