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Autore: SapphireLily    18/05/2012    4 recensioni
[Saga de "L'Ultimo Elfo" di Silvana De Mari: post "Gli Ultimi Incantesimi", pre "L'Ultima Profezia del Mondo degli Uomini"]
Ogni giorno, le toccava far entrare più aria nei polmoni di quanta non uscisse, perchè espirare significava buttare fuori anche il pianto che cercava di trattenere per il suo popolo.
[Rosalba centric]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il gelo nel cuore

Rosalba era definitivamente sola.
Bloccata su quel trono, senza la più pallida idea di come andare avanti, Rosalba non si era mai sentita così tanto sola.
Yorsh le era mancato immensamente in quegli anni, certo; l'oscurità e il freddo le avevano gelato il cuore più di quanto le fosse possibile ammettere, ma ora sentiva la sua mancanza in modo diverso.
Yorsh avrebbe saputo cosa fare.
Una volta, anche solo il pensiero di lui l'aveva fatta andare avanti; e quando era stata ormai consapevole che lui non sarebbe tornato, proteggere i loro figli era ciò che le faceva trascinare le sue stanche ossa su quel trono e sopra un cavallo.
Inspirò con forza per evitare che una nuova ventata di gelo le entrasse nel cuore: i suoi figli, Joss.
Ogni giorno, le toccava far entrare più aria nei polmoni di quanta non uscisse, perchè espirare significava buttare fuori anche il pianto che cercava di trattenere per il suo popolo.
Joss era morto, e lei non poteva farci più niente.
Si ricordò quando, durante l'assedio di Daligar, quando era incinta e, inconsapevole che fossero due gemelli, si era fatta forza pensando che sarebbe stata madre di due figli vivi.
E così era successo: Joss era morto, Erbrow e Arduin erano ancora vivi.
Inspirò ancora una volta al pensiero della sua bambina.
Sapeva che era crudele pensare che fosse ancora una bambina; era una giovane donna, che aveva vissuto più o meno gli stessi dolori che anche lei aveva affrontato alla sua età: la perdita di due genitori (perchè era inutile negare che Rankstrail non fosse stato per lei un secondo padre dopo la morte di Yorsh) e in più quella del fratello.
Ma per lei sarebbe sempre stata la sua bambina, ed ora era in mano di un Orco.
E non le importava se ci era andata spontaneamente, perchè per lei quello rimaneva un Orco.
Sbuffò, ripensando a chi aveva perso: i suoi genitori, Yorsh, Joss, Aurora, Rankstrail (che era vivo, ma era come se non lo fosse), il Siniscalco, Anrico...
In fondo, aveva perso anche Erbrow, e, in maniera diversa, anche Arduin, che anche se era vicino era come se non ci fosse.
Le sarebbe piaciuto poter piangere, ma le regine non possono, soprattutto non la Regina del Mondo degli Uomini.
E aveva giurato, per Joss, che non si sarebbe più fatta ghermire dal gelo, e che avrebbe vissuto anche per lui.
  
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