-Vieni qua-Mormorò con voce roca allungando una mano e agitandola.
Inarcai un sopracciglio contrariata. Sbuffante e scuotendo la mia massa di capelli ribelli, mi avvicinai a lui. Come mia solita abitudine, portai le mani ai fianchi e mi flettei leggermente con la schiena in avanti. Il mio silenzio, era un chiaro segno nel voler concedergli la continuazione della frase.
-Mi massaggeresti le spalle?-Domandò fissandomi sicuro in volto.
Tornai eretta con la schiena e lo fissai furente.
Io?
Nami, la bellissima piratessa navigatrice esperta, che massaggia schiene?
Scossi il capo e chiusi gli occhi.
-Scordatelo-Sentenziai.
-Non te lo sto chiedendo-Precisò facendomi spalancare un occhio.-Te lo sto ordinando-
Ecco una cosa che avevo sempre odiato in quel barbaro, incivile e rincitrullito spadaccino. L'orgoglio e l'immenso io che alimentava le sue facoltà intellettive.
-Sai cosa ti ordino io di fare invece?-Parlai con una nota di disapprovazione-Di buttarti dalla nave-
-Sono stato tutta la mattina ad ammainare vele ed eseguire i tuoi compiti- Era vero. Avevamo da poche ore scansato un terribile temporale e tutti, nessuno escluso, si era dato da fare.
Che Zoro fosse stanco, non lo mettevo certo in dubbio, ma che avesse tutta questa autorità di dettare ordini e per giunta a me, non andava a genio!
-Chiedi a Robin-Mi strinsi nelle spalle-Non gli ci vuole niente-E immediatamente me ne pentì di quella trovata...Era una litigata a tu per tu, mia e sua. Robin non centrava niente.
-Ho chiesto a te-Si alzò in piedi e mi fronteggiò.-Se volevo Robin non esitavo a chiederglielo-Giusto.
-Magari ero la più vicina e ti faceva fatica alzare il culo-
-O magari volevo solo un massaggio da te-Rimasi in silenzio. Quella era un ammissione bella e buona. Cercai di non agitarmi e mi costrinsi a guardarlo in volto. Ogni tanto, mi perdevo a fissare quei lineamenti così esotici...quella pelle cotta dal sole, le affascinanti cicatrici...
-Allora?-Parlò nuovamente e facendomi riscuotere dalle mie fantasticherie...
Ci pensai, seriamente questa volta e sbuffai.
-Perchè da me?-Domandai incrociando le braccia al petto. Lo osservai sbuffare, passarsi una mano sui capelli e imprecare a bassa voce. Infine, ebbe la decenza di spiegarsi.
-Perchè si-
Ah, ottima motivazione! Avevo una miriade di svariate motivazioni per mandarlo al diavolo e invece...invece sospirai e gli feci cenno di mettersi a sedere.
Con una scintilla di soddisfazione negli occhi, si posizionò a sedere sulla morbida erbetta della Sunny e mi diede le spalle.
Mi sistemai dietro di lui in ginocchio ed esitai per un attimo a toccargli la pelle. La schiena era ampia, i muscoli delle braccia tesi e piccole cicatrici erano visibili qua e là.
Poggia una mano sulla sua spalla e per poco non arrossì quando lo sentì sospirare di piacere.
Con fare tremante allungai anche l'altra mano e cominciai a massaggiargli le spalle.
Era accaldato e la pelle era ancora umida per via della doccia che si era fatto poco prima che lo incrociassi. Scesi con le mani verso le sue braccia e risalì lenta verso il collo.
Un odore dolce mi giunse alle narici...
-Hai usato il mio bagnoschiuma!?-Sbraitai facendolo voltare con la testa.
-E allora?-
-è mio!-Si portò il polso al naso e aspirò l'odore che adesso, aveva addosso. Scosse le spalle e tornò a guardare davanti a se.
-è buono...- Santa pazienza...Avevo davanti a me un uomo che aveva un profumo irresistibile...peccato che fosse troppo arrogante.
-Più...in basso-Mormorò poco dopo gettando la testa da un lato. Aveva gli occhi chiusi e un espressione di beatitudine stampata in volto.
-Qui?-Premetti al centro della sua schiena e annuì. Lo spinsi con entrambe le mani in avanti risalendo con movimenti circolari verso le sue spalle. Un altro mugugno deliziato mi giunse alle orecchie e questa volta, arrossì. Continuai per altri minuti e infine si drizzò con la schiena e si alzò.
-Basta così?-Domandai ritraendo le mani e poggiandole sulle ginocchia.
-Si-Si scrocchiò la schiena e il collo.-Sto meglio ora- Si voltò verso di me con un sorrisino malandrino sul volto. Non presagiva nulla di buono...
-Cosa c'è?-Mi tirai su anch'io.
-Nulla-Mi osservò soddisfatto muovendo una mano verso il mio viso e pizzicandomi il naso.-In questi due anni allora qualcosa di buono l'hai imparato...-
L'imbarazzo scomparve lasciando posto alla rabbia. Lo afferrai per la giacca del vestito e con uno slancio, lo scaraventai fuoribordo.
O almeno...era quello che volevo fare dato che mi anticipò bloccandomi i polsi. Incrociai nuovamente il suo sguardo e mi finsi indispettita.
-Magari la prossima volta-Ridacchiò mostrandomi un sorriso che in questi anni, mi era mancato.
Distolsi velocemente lo sguardo da lui sentendo il mio cuore pompare all'impazzata.
-Sei...-Cercai una scusa per togliermi da quella situazione-Sei...in debito con me!-
-COSA!?- Sbraitò sbalordito.
-Un massaggio da me costa caro, più dell'oro!-Liberai una mano e agitai l'indice davanti al suo unico occhio.
-Sei una strega!-Storse il naso-Altro che cambiata!-Abbandonò la presa su di me e incrociò le braccia al petto.
-Ovviamente, tutto questo si aggiunge all'enorme debito che hai accomulato negli anni caro mio-Per poco, la sua mascella non toccò terra.
-STAI SCHERZANDO!?-
-Affatto-Ridacchiai e gli girai le spalle incamminandomi verso la mia cabina-Ah, quando ti chiederò un massaggio-Mi sporsi dalla spalla per vederlo-Non te lo chiederò...sarà un ordine!-