Tu nella mia vita non mi hai dato altro che noia,
dipendenza da una vita che non è poi così gioiosa,
avrei voluto meglio, i danni non sono mai sperati
per chi è come me, chi vede solo i disperati.
Io ho voluto scappare, rifugiarmi in altre idee
nel buio della sera scordandomi di te,
incisi il tuo nome sul legno di betulla e
mi rifiutai solamente di tramutarti in nulla.
Ho visto tante cose:
la barca solitaria sul ponte rifletteva
la luce che filtrava, poi vidi la mia barba
nell’acqua sin laggiù, dondolava mollemente
penzolava per lo più.