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Autore: Severa Piton    18/05/2012    14 recensioni
Teddy annaspava nel profumo di vestiti puliti e di dopobarba, credendo che, forse,
se avesse potuto affondare il viso nella stoffa di suo padre, avrebbe sentito lo stesso, consolante odore.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Teddy Lupin si nascondeva nell'armadio



Darlin' you’re hiding in the closet once again.
Start smilin'...







Harry Potter camminava lentamente verso il suo armadio, come se non volesse farsi sentire, come se mantenere il silenzio fosse la cosa più importante dell'universo.

A malapena respirava. Fece scivolare la mano sul legno liscio del mobile e, una volta arrivato al pomello, aprì l'anta con lentezza.
Si sporse all'interno e due occhi celesti risposero curiosi al suo sguardo.
Teddy era seduto all'interno dell'armadio, con la schiena appoggiata al legno dietro di lui. In mano stringeva una camicia di Harry.
Il bambino sorrise, pensando che il padrino non capisse, pensando che il padrino non vedesse. Ma Harry era consapevole dell'immane sforzo che si nascondeva dietro quel sorriso. Harry ricordava quelle notti in cui si intrufolava nella camera degli zii e, silenziosamente, si nascondeva nell'armadio di Vernon, dove poteva annusare l'odore dei suoi vestiti. L'odore di padre. Ogni papà ha un odore diverso, se ne rendeva conto, ma sperava di poter almeno immaginare quello di James Potter, avendo come base quello dello zio.
Teddy faceva la stessa cosa. Entrava nell'armadio di Harry e si chiedeva se Remus avrebbe avuto lo stesso odore. Teddy annaspava nel profumo di vestiti puliti e di dopobarba, credendo che, forse, se avesse potuto affondare il viso nella stoffa di suo padre, avrebbe sentito lo stesso, consolante odore.
Harry era molto simile a Teddy, se ne rendevano conto entrambi. Ma Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto, il Prescelto, aveva dovuto alzare la testa e asciugarsi gli occhi da solo. Era la cosa più dolorosa da fare per un bambino e non avrebbe mai permesso a Teddy di piangere in silenzio; sarebbe stato lui ad asciugargli le lacrime, con lo stesso amore che per tanto tempo aveva desiderato.
Rispose al sorriso e porse la mano al bambino, il quale la guardò un po' titubante. Dopo un istante di indecisione si aggrappò saldamente alla sua mano e si lasciò prendere in braccio. Teddy appoggiò la testa sulla spalla di Harry e lui sentì che chiudeva gli occhi. Gli accarezzò la testa e promise a se stesso che quel bambino, nonostante tutto, sarebbe cresciuto felice, perché lui avrebbe fatto il possibile.
Rimasero abbracciati per minuti infiniti e mentre Teddy piangeva sulla sua spalla, Harry ascoltava l'eco delle urla di un bambino dagli occhi verdi. Urla che nessuno aveva mai voluto ascoltare.





Rachel*
No, non vi è permesso sapere da dove è venuto fuori questa "Fanfiction".
No, non potete sapere che è venuta all'improvviso e che manco io sapevo di poter essere così malinconica! ù.ù
Sì, sono tornata dopo mesi. No, non potete fustigarmi. xD
Sì, potete recensire e potete insultare. Siete pregati, però di non lanciare pomodori: mi sono appena lavata i capelli! xD
A presto. ;)
  
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