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Autore: Poseidonia    18/05/2012    2 recensioni
Cosa diavolo ci farà Draco Malfoy alla farmacia dove sta facendo il turno Hermione Granger ? Chi sarà quel moro che la segue ovunque e la mette perennemente in imbarazzo? Riuscirà Hermione a non cacciarsi, per colpa di quel furetto, in qualche altro pasticcio?
Estratto dal primo capitolo:
"-Salve, come posso aiutarla?- chiese placidamente mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
L’uomo per tutta risposta tolse le Ray-Ban total black e con voce roca la sbalordì:
-Mezzosangue se non mi aiuti, ti giuro che mi ammazzo qui, seduta stante davanti ai tuoi occhi!"
Ambientata al giorno d'oggi e non si tiene conto di alcuni avvenimenti degli ultimi libri.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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m2 -Malfoy! Merlino! Non ti avevo riconosciuto! Cosa ci fai qui?- chiese lei sorridendogli.

-Sto morendo Mezzosangue e tu devi aiutarmi a non farlo! Sono l’ultimo della casata più importante d’…- venne bloccato però da uno sbuffo e un cenno di Hermione che lo fece sdraiare su di un lettino da ambulatorio.

-Draco, ascoltami, siamo due ginecologi. Per rendertela semplice, ci prendiamo cura delle donne incinte quindi né io né il mio collega possiamo aiutarti – continuò spostandogli una ciocca di capelli ribelli dalla fronte e contemporaneamente prese dal suo camice lo stetoscopio - ora però ti farò un check-up iniziale giusto per renderci conto dove indirizzarci. Ok?-
Il ragazzo fece un cenno con il capo e tentò di rilassarsi.

-Dimmi cosa ti fa male e se non sai precisamente cosa sia indicamelo con una mano ok?- cominciò la ragazza passandogli lo stetoscopio sulle spalle. Lo faceva utilizzando una delicatezza che riservava solamente alle mamme in dolce attesa ma qualcosa nello sguardo del giovane gli indicava di fare piano. Molto piano.

-Draco le spalle sono pulite. Hai avuto febbre, indigestioni oppure hai fatto qualche viaggio recentemente? Anche la pressione è nella norma- continuò liberandogli l’indice dal misuratore della pressione elettronico.

Il giovane uomo la bloccò per le spalle e riuscì ad indicare lo stomaco prima di cominciare a vomitare.

Sangue.

-Che diavolo sta succedendo?! George! George aiutami per favore!- strillò la giovane dottoressa mantenendo la fronte al suo “paziente”. Attaccò le labbra al suo orecchio per farsi sentire solo da lui anche se in un momento così angoscioso – Qualche maledizione?! Hai incontrato qualche Mangiamorte? Aiutami a capire, ti prego! Non sopporterei qualche altra morte!-

Immediatamente George lo spostò su di una barella e iniziò a trasportarlo verso il vero “pronto soccorso”.

-Maledizione Herm! Cos’ha questo tipo che non va? La tubercolosi l’abbiamo superata da quasi cento anni! – strillò spingendo la barella quanto più veloce poteva – Qualcosa potrebbe avergli perforato lo stomaco!? Facciamo una radiografia? Una ecografia? Dove diavolo lo devo portare questo “vomitatore” di sangue!?-

In quel momento però Hermione teneva le mani nei capelli e cercava una soluzione e la voce stridula come una vecchietta allucinata del suo collega non l’aiutava di certo.

- La conoscenza e l’acume salvano le vite George! Non le vocine stridule e i miracoli! Fammi riflettere!- sbottò furiosa cercando di bloccare la fuoriuscita dei capelli dal suo fido elastico marrone.

Poi l’illuminazione in mezzo alla disperazione.

-Hemm..ne!- il biondo cercò di richiamare l’attenzione della ragazza provando a sollevarsi allungandole contemporaneamente una mano. Riuscì immediatamente nel suo intento e indicò lo stomaco.- Anima..ss io a centr..zoo! Park! Notte! Notte!- e ricominciò con nuovi conati.
Si bloccò al centro della corsia a pensare freneticamente.
“Lui è un animagus registrato. È un furetto. Parla del Central Zoo Park. Ha passato la notte a contatto con gli altri animali! –Che schifo chissà quanti batteri avrà preso!- I batteri!”
Gridò ad alta voce un altro paio di volte l’ultima parola come a convincersene.

- Gastroenterologia George! Su su! Non perdiamo altro tempo! Ho capito forse questo disgraziato cosa ha contratto!

Tempestivamente George svoltò verso il corridoio che portava al reparto designato dalla collega quello giusto.

Il dottore John Phills aveva ascoltato con attenzione la giovane Granger e dopo aver annuito e apprezzato ancora una volta l’acume di quella ragazza acqua e sapone chiamò alcuni assistenti.

-Dawson? Cortesemente venga nel mio studio, ho bisogno di un Urea Breath Test, ricerchiamo gli anticorpi nel sangue  e facciamo una gastroscopia. Grazie.- concluse affabile riagganciando – ora prenderei i dati del paziente così da informare l’assicurazione sanitaria giust..- fu interrotto prontamente dalla Granger però .

-Dottor Phills il mio amico viene dall’Inghilterra e non possiede un’assicurazione sanitaria, provvederò personalmente a pagare tutte le analisi. Può addebitarle a mio nome, verranno saldate appena passerò giù.- concluse sorridendo mesta.

L’uomo dalla sua scrivania la osservò attentamente e poi con un dolce sorriso accettò la sua proposta e si prese personalmente cura di quel ragazzo così debole dopo averle promesso di chiamarla appena avrebbe avuto esito delle analisi.

Si alzò dalla soffice poltroncina color caffè, strinse la mano al collega riconoscente e poi si avvicinò al biondo steso sul lettino in preda a degli attacchi di stomaco.
Gli accostò una mano alla fronte controllando ,alla buona, la temperatura e gli scostò dalla fronte una ciocca sudata di capelli  ribelli.

-Draco, ascoltami: il dottore è una bravissima persona, si prenderà cura di te e appena avrà l’esito degli esami mi chiamerà al cercapersone. Sta tranquillo, e andrà tutto bene. Dopo tornerò e se il dottore può dimetterti ti porto a casa. A casa Draco, non preoccuparti. – gli sorrise dolcemente e accostò le labbra alla sua fronte in un moto di tenerezza.
















-Di Helycobacter pylori si tratta signorina Granger. Diciamo che in un uomo adulto risulta abbastanza difficile la trasmissione. Forse è stato a stretto contatto con degli animali ultimamente?- chiese prescrivendo i farmaci che avrebbe dovuto assumere nelle prossime settimane.

Hermione torcendosi le mani, arrossate dalla tortura che stava infliggendo a se stessa, sperò che le credesse.

-Si, in questi giorni ha fatto del volontariato al Central Zoo Park e forse qualche animale gliel’ha trasmesso con della saliva. Mi sono preoccupata così tanto ma sono felice che lei abbia potuto aiutarlo. Grazie! Grazie mille dottor Phills.-  concluse piuttosto imbarazzata.

-    Si figuri Hermione.- prendendo in mano la ricetta fitta di prescrizioni la porse alla riccia- Quindi… gli ho prescritto un ciclo di antibiotici e degli inibitori di pompa protonica. Tre settimane di ciclo di terapia e poi me lo riporti a controllo. Ah! – fece bloccandola sulla porta – che non stia troppo a contatto con gli animali!-

Sorridendo lo rassicurò e si richiuse la porta alle spalle sbattendo contro George.

-Ouch! Volevi farmi fratturare il naso per caso George?! Sono delicata!- sbottò spaventata cominciando a dirigersi verso la stanza dove era stato ricoverato il biondo.

-Oh si carissima e pudica Herm! Sei così delicata che appena hai avuto l’opportunità di prenderlo in casa mezzo morto l’hai fatto! Ma si!  Prendiamoci tutti gli scapestrati di Manhattan! Tanto qui c’è la miglior crocerossina di tutti i tempi!- terminò trionfante appena aprirono la porta della camera 667 indicata da un’infermiera.

Draco osservò sbalordito i due.

“Si sentiva il loro cincischiare dal corridoio… sembravano una di quelle coppiette scoppiettanti. La sua Granger…-si bloccò e  sbuffò contrito-  forse non lo era mai stata.”

   
 
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