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Autore: Zomi    18/05/2012    5 recensioni
-… nere… bianche… rosa…- sbavava perso in sconce fantasie Sanji, alzando le mani spalancate verso il cielo e chiudendo gli occhi a semi luna… o meglio, alzando le mani di Nami verso il cielo e socchiudendo gli occhi, sempre della bella navigatrice, a semi luna...
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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ANGOLO DELL’AUTORE:

A Yuki31…
 

Zomi
 

 
 

PROTEGGIMI
 

 
 
-Potremmo trovare una bella macchina fotografica istantanea da qualche parte… e scattare migliaia di foto…-
-… così tante foto da farne poi un calendario… oddio!!! Ma ti immagini?!? Come sono, secondo te? Come sono?!?-
-Yohohoho-ho!!!! Col pizzo, di sicuro… un bel bordo ricamato a mano, tutto merli e fru-frù… o magari un’incantevole brasiliana aderente!!!! Yohohoho-ho!!! Non mi sento più il cuore… anche se è da un bel po’ che non lo sento più!!!! Yohohoho-ho!!!-
I due si presero per mano, ballando in cerchio nella radura leggermente illuminata dalle fiamme alte e ardenti di una parte dell’isola, mentre il resto della ciurma si concentrava sul da farsi.
-… nere… bianche… rosa…- sbavava perso in sconce fantasie Sanji, alzando le mani spalancate verso il cielo e chiudendo gli occhi a semi luna… o meglio, alzando le mani di Nami verso il cielo e socchiudendo gli occhi, sempre della bella navigatrice, a semi luna.
Già, bella fortuna per lui quella di trovarsi temporaneamente tra le morbide e sensuali curva lattee della rossa, pregustandosi in anticipo qualche orrida occasione per approfittarsi di quell’incantevole ed erotico corpo.
-BASTA!!!! SMETTETELA!!!!- tuonò il vocione basso e roco di Franky, cercando di raggiungere acuti alti e perforanti, così tanto e spesso usati dall’ospite del corpo.
-Yohohoho-ho… blu scure!!!!- rise senza degnarlo d’ascolto Brook, portandosi al volto le ossute ossa delle mani e ondeggiando emozionato.
-GRRRR!!!! VI FACCIO A PEZZI!!!! IO VI METTO AL ROGO… VI SCUIOIO VIVI… IO… IO… ODDIO!!!! FRANKY!!! COME CAVOLO SI USANO I TUOI RAZZI?!?-
Nami, isterica e rabbiosa, si volse veloce verso la piccola renna membro della ciurma, ritrovandola in posa Super, con le braccia unite in un’unica figura e dirette a mo di freccia verso il cielo.
-Calma sorella!!! Lasciali perdere…- ghignò Franky, storcendo il bel musetto di Chopper in una mostruosa smorfia, il che fece rabbrividire il solitamente composto e calmo corpo di Robin, che distolse lo sguardo dalla renna Boss.
-LASCIARLI PERDERE?!? QUEI DUE SI STANNO APPROFITTANDO DEL MIO CORPO!!! IL MIO CORPO!!!!-
Nami si portò le mani robotiche tra i corti capelli azzurri, gridando isterica nel vedere lo scheletro di bordo e il cuoco, ospite della sua figura, architettare mille e mille modi con i quali fotografare il suo intimo.
Le mani enormi e robotiche, in quel momento in prestito alla navigatrice, tremavano iraconde, incapaci di muoversi a dovere e quindi di punire dolorosamente quei due depravati.
-Se metto le mani addosso a quel deficiente di Law io…- inveiva contro il chirurgo del male Nami, fulminando da dietro gli occhiali da sole del carpentiere i suoi due compagni danzanti nella foresta. Si vedeva ballare a braccetto con Brook, grondante di bava nel poter accarezzare i suoi fianchi liberamente, senza alcuna percossa come punizione, e di poterle guardare la scollatura della sua maglia liberamente.
Esasperata, si sbatté una mano sulla faccia, premeditando vendetta contro Sanji e il suo compare donnaiolo.
-E se la dolce Nami non avesse l’intimo sotto?!? Sai com’è… con tutto questo caldo…- ipotizzò grondante di sudore lo scheletro.
-Oh bhè, potremmo verificare che…- si vide sbottonarsi i primi bottoni del cappotto che indossava con una sua tremante e diafana mano.
-NON CI PORVARE NEMMENO SANJI!!!- gridò lei, alzando un pugno nell’aria ma poi fermandolo a metà della sua traiettoria, ricordando che non avrebbe danneggiato il cuoco ma solo il suo corpo. Deviò così il colpo sul cranio afro di Brook, liberando un nuovo rabbioso e furente ringhio dalle sue ferrose labbra, che si spense nella foresta.
Accidenti a Law, a Punk Hazard e a quel demente di un samurai che si era allontanato da loro!!!
Per colpa sua, ora, quei due maniaci si sarebbero allontanati dal gruppo in sua ricerca, rimanendo soli soletti ad architettare diabolici e perversi piani su come approfittarsi del suo bel corpo. Avrebbe voluto seguirli per tenerli sott’occhio, ma non voleva nemmeno lasciare soli quei bambini impauriti e piangenti che cercavano sempre il suo sguardo come conferma che sarebbe tutto andato bene.
-Sorellona…- tirò su con il naso una bambina dallo sguardo umido e preoccupato.
Lei le si avvicinò, accarezzandole una guancia e rassicurandola con un suo dolce sorriso, riuscendo così a strapparle uno uguale ma gigante sul suo bel visino. No, lei da lì non si muoveva, ma allora che fare con quei due depravati?
-Zoro!!!- chiamò lo spadaccino, che le si avvicinò con passo strascicato e sbadigliando.
-Che vuoi mocciosa?- mugugnò guardandola per niente curioso.
-Tu vai con loro…- ordinò, alzando un dito verso il suo corpo in cammino e accompagnato dal canterino.
-Eh? No!!!- sbottò il verde, incrociando le braccia al petto contrariato.
-Si invece… tu vai e controlli che non facciano niente di schifoso…- lo prese per l’orecchio con i tre pendagli, urtandolo dietro ai due in questione.
-Ma che vuoi che facciano?!? Mica sono così deprav…- ma non finì la frase, che la navigatrice gli indicò il compagno cuoco mettersi in posa davanti agli occhi cavi di Brook, portandosi una mano tra i lunghi capelli rossi e l’altra su un fianco, accentuando così la curva del suo sedere e sporgendo in avanti il suo bel davanzale.
-Yohohoho-ho!!!- cadde a terra lo scheletro in estasi per quel spettacolo.
-Vai!!!- tuonò ancora la ragazza, avvicinandosi allo spadaccino e piegandosi un po’ affinché lo sentisse solamente lui -… ti prego… vai con loro… proteggimi…-
Zoro alzò lo sguardo sugli occhi neri e scuri del cyborg che gli parlava, intravedendo dietro le scure lenti che proteggevano quelle iridi color petrolio, una leggera ma abbagliante pagliuzza color cioccolata.
La fissò per qualche secondo, per poi ghignare e spostare lo sguardo davanti a se.
-Non c’è bisogno che tu me lo dica… quello lo faccio da sempre e con molto piacere…- sogghignò, accarezzando di sfuggita una ganascia ferrosa del carpentiere, incamminandosi poi verso i due compagni.
Nami restò sbigottita da quel leggero sussurro, arrossendo e portandosi istintivamente una mano sul tratto di pelle dove vi si era posata quella calda e ruvida del samurai. Lo vide raggiungere con pochi passi il cuoco e lo scheletro, iniziando subito a litigare con Sanji e mollando bruscamente uno scappellotto alla nuca nuda e bianca di Brook.
La navigatrice sorrise dolcemente.
Ora era certa che il suo corpo fosse veramente al sicuro, protetto dallo spadaccino.
  

 

   
 
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