Merda.

Merda. No, aspetta, merda è un eufemismo. Porca puttana. Ok, ora va meglio. IN CHE DIAMINE DI CASINO SI ERA CACCIATO?! Non solo aveva appena fatto una foto in cui "apprezzava" in modo particolare il proprio collega, ma - se mai uscirà da quel dannato camerino - ne avrebbe dovuto fare delle altre! Ma dove diamine era la sua razionalità quanfo aveva accettato quella richiesta assurda?! Probabilmente era spaparanzata su una sdraio ai Caraibi, con tanto di ombrellino nel cocktail, lasciando che lui ed il suo povero cervello sbrigassero la faccenda da soli. D'accordo Dan, un bel respiro: cos'altro mai potrebbe chiederti di male?

Lo dicevi anche prima, eppure siamo finiti... così!

Bè, sono la tua mente, è ovvio che agisca per tranquillizzarti, ma non è colpa mia se poi finisce male! In ogni caso, ora muovi il culo e va fuori, prima esci e prima finiamo.

Così, pensando che era appena diventato il primo uomo sulla terra ad essere stato buttato fuori da sè stesso, respirò profondamente, si sciacquò il viso con dell'acqua gelida ed aprì la porta con mano tremante, uscendo poco dopo.

Probabilmente Tom aveva avuto lo stesso discorso con il proprio cervello, perchè uscirono dalle rispettive stanze in perfetta sincronia, con il semplice risultato che entambi arrossirono in una maniera a dir poco ridicola e paralizzandosi con gli occhi puntati l'uno in quelli dell'altro. Dopo qualche minuto quella situazione iniziò a diventare fin troppo strana persino per loro, così iniziarono a balbettare cose sconnesse come

- Ehm, bè, sì, è...c'è il sole, ehm... bè, sì.. - o, ancora,

- Ok, sì, uh, bè.... non so se stanotte riuscirò a dormire, ma, uh, ehm... sì, ok.. -

Anche se era un gran passo per le loro mentalità momentaneamente azzerate, era anche abbastanza snervante parlare in questo modo per molto tempo, così, per qualche assurdo motivo, Dan si decise che era suo dovere iniziare a parlare. Cosa che, per altro, era leggermente difficile, ma non impossibile.

Forza Dan, ce la puoi fare, siamo tutti con te!

- Ehm, uh... è... sì, bè, è stato abbastanza.. -

- Strano? Imbarazzante? Allucinante? Qualsiasi cosa che sottolinei che è un aggettivo dedicato ad un'azione che non si farebbe mai con un amico? - lo blocco Tom improvvisamente, dimostrando più fermezza nella voce di quanta ne mostrasse il suo viso.

- Sì, direi di sì. -

E ricadde il silenzio, anche se per poco, questa volta. Bisogna farsi forza, non si può continuare così! Dannazione, dannazione, dannazione!

- Tu cosa pensi? - riprese Dan dopo poco.

- Di cosa? -

- Di tutto questo! Delle foto, delle posizioni che ci chiede e che probabilmente ci chiederà, di quello che penseranno le fan... insomma, di tutto! - detto questo fece un gesto ampio del braccio per indicare la stanza intorno a loro, tanto per essere precisi.

- Bè.. E' ormai inutile dire che non ne sono imbarazzato. Insomma, Dan, ci sta chiedendo di fingere di scopare e non è una cosa che faccio tutti i giorni con un mio amico nonchè collega. Per le fan non ha importanza, ormai molte di loro pensano male anche se vedono una nostra foto in cui ti poggio una mano sulla spalla, se vedranno queste foto non potranno essere altro che felici. Quello che mi preoccupa di più è il tizio con la fotocamera: ormai abbiamo accettato ogni cosa, può chiederci di tutto, dalle foto strane ed imbarazzanti come quella di prima alle cose più intime come... - e si fermò. Dal colore che aveva preso il suo viso sembrava avesse pensato ad una cosa che era più pericolosa e grave di quel che sembra. Tipo di toccarsi? No, ormai non sarebbe stato imbarazzante più di quanto basta per voler finire sotto un treno. Posizioni mai sentite prima? Idem. Ma allora cosa?

- Tipo? -

-... baci. -

Ok, ora il "merda" di prima ci sta alla perfezione. Come aveva fatto a non pensarci prima lui?! Se quell'uomo da manicomio aveva il coraggio di chiedergli di strusciarsi l'uno contro l'altro non avrebbe avuto assolutamente problemi a chiedergli di baciarsi! Cazzo, cazzo, cazzo!

- Merda. -

- Merda? Merda, Dan? Cazzo, ci ha appena chiesto di strusciarci in una maniera molto poco casta e di gemere urlando come degli animali, credi che abbia problemi a chiederci un bacio?! Immagina le milioni di fan che pagherebbero la rivista per vedere una foto in cui tu ed io ci baciamo per davvero, tutto andrebbe a suo favore! Si può sapere a che cosa pensavi quando hai accettato? - l'ultima frase la disse ridacchiando, anche se la paura mista alla preoccupazione rimaneva, ma ben celata.

- Semplicemente al fatto che tu avevi detto che, se per me andava bene, avresti accettato anche tu. Come te, non pensavo che ci avrebbe chiesto chissà cosa! -

Fare finta di essere offesi non era infantile, giusto? Nemmeno mettere il muso, vero? No, perchè, sapete, era proprio quello che stava facendo il moretto.

- Che situazione strana.. ci conviene andare, non trovi? -

Sì, forse era meglio andare. Anche se l' Harry Potter del film ebbe come l'impresisone di aver sentito "ho proprio voglia di vedere cosa urlerai questa volta", ma preferì non chiedere, sia mai che qualcuno pensasse che Daniel Radcliffe è un ragazzo che non vede l'ora di urlare il nome di un proprio amico durante una foto in cui finge di venire!

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- Ok ragazzi, vi siete tranquillizzati? Vi ho visti molto, ehm... arrossiti, prima. -

Una risatina. Entrambi gli attori pensarono che, in quel momento, ridere era la cosa meno giusta da fare, anche se per smorzare la tensione che, ormai, si tagliava a fettine come il Leerdammer.

Annuirono. Da quando le loro teste funzionavano da sole senza che loro volessero che si muovessero? Forse da sempre.

- Bene. Ora: Daniel, mettiti questa cravatta- e gli porse una cravatta di stoffa nera morbida - e sdraiati sul pavimento, ma tieni il busto un pò sollevato e le gambe piegate. Tom, tu siediti sopra di lui e con una mano tieni la cravatta, mentre, con l'altra, tieniti alle ginocchia di Daniel. Tutto chiaro? -

I due deglutirono. Perchè ogni santa volta che pensavano che non avrebbero potuto fare foto tanto esagerate arrivava quello scassaboccini e gli rovinava tutte le speranze?!

Con leggero - per quanto possa essere leggera un'incudine di piombo - timore fecero un cenno con la testa e si diressero verso "la mecca dei misfatti" (1), dove si prepararono - ovviamente la loro preparazione consisteva nell'arrossire ad ogni movimento strano dell'altro ed a deglutire ogni secondo appena capivano un pò di più che quella cosa era reale. Dopo qualche minuto erano pronti e, per i successivi sette minuti e trenta secondi, non fecero altro che lanciare grida poco caste e muoversi sinuosamente, il biondo andando prima su lentamente, poi giù tutto d'un colpo (2), l'altro dando colpi di anche che seguivano i movimenti del compagno, tenendosi sempre stretti alle curve l'uno dell'altro.

Quando ebbero finito rimasero in quella posizione per ancora qualche istante - istante che somigliò ad un'eternità.

Senza preavviso Tom si abbassò e, portando le labbra vicino all'orecchio del moro, sussurrò

- Per quanto ora io sia imbarazzato di essere ancora seduto su di te nonostante quello che abbiamo fatto, è interessante vedere che hai scelto di urlare non troppo forte quel "muovi quel culo, altrimenti te lo spacco in due da quanto sono eccitato". -

E, detto ciò, si alzò, seguito dal moro ed, entrambi color grifondoro, corsero nei propri camerini.

Piccolo dettaglio: quando il fotografo urlò "bene, potete andare, vi chiamo fra qualche minuto." Daniel si è alzato prima di lui e, forse, era stato abbastanza inaspettato, vista la perdita di equilibrio in avanti di Tom che portò ad unìunione di labbra assolutamente concreta e con tanto di occhi sgranati per lo stupore del momento. Un bacio proprio con i fiocchi.

Merda.

L'AUTRICE SI AZZARDA A PARLARE O^O

(1): si ringrazia Marge Simpson per la citazione :'D

(2): La mia amica (fan sfegatata di Tiziano Ferro *prepara gli scudi*) sarà felice di questo riferimento a "perverso" :'3

Ehi ragazzi, come state? Mi scuso in anticipo per quanto sia breve questo capitolo, ma mi è venuta l'"illuminazione" su cosa scrivere in un momento in cui stavo malissimo, quindi ho scritto un pò come veniva, cercando di non farmi prendere troppo dal mio umore. Mi scuso ance per i vari errori, ma questo capitolo non è stato betato, poichè la mia beta l'aveva corretto, ma poi le sono finiti i soldi nella chiavetta, quindi non ha potuto passarmelo e, visto che non sapeva quando avrebbe fatto la ricarica, ho preferito postarlo non del tutto corretto. In ogni caso... So che non v'interessa niente, ma tanto per farmi pubblicità: domani è il mio compleanno :'3 

Passato il momento "cose che non c'entrano nulla", torniamo al capitolo. Spero vi sia piaciuto nonostante gli errori, le prossime volte cercherò di farne meno... vabbuono, ciao ciao ed a presto :3

Ps. Nella mia mente e sul mio pc sono già pronti anche i capitoli 4 e 5 °-°