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Autore: Sasadex    19/05/2012    3 recensioni
Lone Carpenter è uno scrittore in crisi artistica e ha bisogno dell' aiuto di qualcuno per uscirne!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’inchiostro nero pece fluiva dalla sua penna in modo così naturale, che 
sembrava che lui, la penna e il taccuino fossero un solo corpo. Si distrasse 
dal suo scrivere solo un attimo, quando dalla porta di quell’ autogrill 
malandato entrò un uomo, ben vestito, rasato alla perfezione e ad una prima 
occhiata, piuttosto snob. Che ci potesse fare in quella topaia un uomo del genere, 
fu la prima e ultima domanda che nacque nella mente di Asas sul conto dell’uomo, ma 
subito decadde nell’ oblio della sua mente occupata.

Continuò a scrivere.

L’uomo si sedette accanto a lui senza dire neanche una parola. Ordinò un caffè al barista che iniziò a prepararglielo, non avendo niente di meglio da fare.

Dopo poco l’ordinazione era pronta e dopo che l’uomo ebbe iniziato a sorseggiare dalla tazza graffiata, 
iniziò a sbirciare l’ agenda sulla  quale Asas  stava scrivendo.
« E’ una poesia quella? ». Chiese attirando l’attenzione dello scrivente che stupito dalla domanda annuì, continuando a tracciare parole a fiumi sul blocco di fogli.

Passarono un paio d’ore, senza che Asas aprisse bocca per alimentare un possibile discorso, scrivendo, senza fermare un attimo la mano, come se i suoi pensieri si trasferissero sul foglio in modo naturale, finchè l’uomo non lo bloccò nuovamente. «Sono Lone… Lone Carpenter, spero lei mi conosca! ».

Asas lo conosceva, era uno scrittore… uno dei più famosi degli ultimi anni, ed era da un pezzo che non pubblicava qualcosa.
« La conosco, sì. ».

Carpenter fece il suo primo sorriso da quando era entrato nel locale, e poi chiese:
« Mi hanno detto che lei scrive ogni sera quì e che i suoi scritti sono 
molto belli, perché non li pubblica? Potrebbe guadagnare molto! ».

Con la testa bassa e continuando a scrivere Asas rispose:
«Non mi interessa , a me piace far leggere ciò che scrivo a tutti, un vincolo 
come un prezzo di un libro mi sarebbe solo d’intralcio! ».

Ci fu una lunga pausa silenziosa, poi Carpenter riprese: « Come fa? ». 
« A fare cosa? » . Disse Asas formulando un’altra domanda. 
« Come fa a scrivere così? Senza fermarsi a pensare o a riflettere, mantenendo anche i suoi scritti di alta qualità ». Lone lo sapeva, aveva letto quasi tutto ciò che c’era su quel taccuino. Era invidioso… molto invidioso, lui, era in crisi artistica da più di un anno, non riusciva a buttar giù nemmeno una riga.
Asas sospirò, poi posò la penna e si voltò chiedendo.
« Perché, lei scrive? Mi dia una ragione valida, nessuna menzogna, non mi dica per soldi perché nessuno scrittore con quella meta è riuscito a diventare famoso come lei ». Lone rimase un attimo sorpreso dalla domanda di Asas, pensò un po’ e poi rispose:  
« Io scrivo per esprimere me stesso, per essere libero di esprimere i miei pensieri, la carta non mi giudica, non mi critica mi 
accetta per ciò che sono, io comunico con me stesso scrivendo». 
« Io invece… ».  Disse Asas.  « Scrivo perché so che qualcuno leggerà la mia opera, perché qualcuno ne rimarrà affascinato, o scontento, ma resta il fatto che avrà capito i miei sentimenti, io scrivo perché con la mia scrittura, comunico al 
mondo. Ora signor Carpenter, come può una persona che non accetta il giudizio altrui, positivo o negativo che sia, esprimersi appieno? ».                  

  
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