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Autore: CarotHAZZA_    19/05/2012    3 recensioni
Mi chiamo Summer Walker, Sum per gli amici, e ho diciassette anni. Non sono ne troppo alta, ne troppo bassa: normale. Ho i capelli lisci e castani, e gli occhi azzurri. Fino all'età di sei anni ho vissuto in Inghilterra, precisamente ad Holmes Chapel. Appena compiuti i dieci, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Belfast, in Irlanda.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo capitolo:
Mi chiamo Summer Walker, Sum per gli amici, e ho diciassette anni. Non sono ne troppo alta, ne troppo bassa: normale. Ho i capelli lisci e castani, e gli occhi azzurri. Fino all'età di sei anni ho vissuto in Inghilterra, precisamente ad Holmes Chapel. Appena compiuti i dieci, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Belfast, in Irlanda.
E ora, appena compiuti i diciassette anni, ho chiesto ai miei di poter tornare in Inghilterra, o meglio, a Holmes Chapel. Per questioni di lavoro i miei non possono tornare con me, ma fortunatamente andrò a vivere a casa di una lontana zia. Non la conosco molto bene, però da piccola ci ho passato qualche mese d'estate, quindi ha accettato di ospitarmi. Ora mi trovo in aereo, sto per atterrare, e non vedo l'ora.
'Il comandante e il personale vi ringraziano e vi augurano un buon atterraggio. Si pregano i gentili signori di allacciare le cinture di sicurezza.' la voce squillante dell'hostess rimbombò in tutto l'aereo, facendo sobbalzare chi dormiva beatamente e agitare chi aspettava questo momento da molto tempo, come ad esempio io.
Allacciai la cintura, e guardai fuori dal finestrino. Mi era mancata la mia Inghilterra, e non vedevo l'ora di iniziare una nuova vita qui, ad Holmes Chapel.
I miei non c'erano, e quindi in un certo senso mi sentivo indipendente e responsabile. Inutile elencarvi le numerose raccomandazioni di mia madre, e gli avvertimenti di mio padre.
Mi avevano stressato per tutta la sera prima che partissi, e ricordavo ogni minima parola di quel discorso lunghissimo.
Atterrammo e finalmente l'aereo si fermò. Scendemmo tutti lentamente e ordinatamente. Girai per mezzo aereoporto prima di trovare l'uscita.
'Ma quelli sono i manager dei One Direction! Oh santo cielo!' urlò una ragazzina, rivolgendosi all'amica che piangeva quasi. One Direction? Non avevo idea di chi fossero, quindi non persi tempo e uscii, disinteressandomi totalmente della questione.
'Sum!' urlò qualcuno. Mi voltai e vidi mia zia. Gli anni passavano e lei si faceva sempre piu' giovane, era davvero strano.
'Zia Maddyy!' esclamai, correndole incontro. Ci abbracciammo e mi prese la valigia.
'Oh dio, quanto sei cresciuta tesoro! Ti sei fatta proprio bella!' disse, toccandomi i capelli.
'Grazie zia, anche tu, sembri una ragazzina!' risposi, complimentandomi con lei per il suo aspetto giovanile.
'Beh, perchè io sono una ragazzina!' scherzò lei. Ridemmo alla sua battuta ed entrammo nella grande auto nera e partimmo.
'Bella macchina zia, quando l'hai comprata?' chiesi, curiosando nel cassetto che si trovava davanti al mio sedile.
'Ehm, in realtà non è mia.. mel'ha prestata un amico..' disse, pensandoci un po'.
'E io lo conosco questo amico?' chiesi, alludendo a un presunto fidanzato.
'Sei fuori strada tesoro, totalmente!' disse, scoppiando a ridere.
'Mhh, vabbè!' risposi, fingendo di crederci.
Avrei scoperto se si frequentava con qualcuno, ne ero sicura. Iniziai a pensare a questo presunto amico, magari si piacevano a vicenda. La zia era single, non si era mai sposata e aveva avuto qualche fidanzato nel corso della sua vita, però se c'era qualcosa sotto l'avrei scoperto, oh si.(?)
'Quanto manca?' chiesi, guardando fuori al finestrino.
'Poco Sum, davvero poco' rispose lei, accendendo la radio.
- 'Bene, ora sentirete il nuovo singolo dei One Direction, What Makes You Beautiful!' - disse il dj alla radio.
'One Direction di qua, One Direction di la, ma si può sapere chi cappero sono?' chiesi io, gesticolando con le mani.
La zia rise, e alzò le spalle. 'Non lo so, credo sia una boy-band.' disse semplicemente.
'Beh, li conoscete solo qui in Inghilerra, in Irlanda nessuno sa chi siano.' conclusi, ascoltando quella canzone.
Devo dire che erano davvero bravi quei one qualcosa, però non mi interessava più di tanto. Ero felice di essere di nuovo a casa, non vedevo l'ora di ritornare in quel piccolo paesino che avevo tanto amato da piccola. Chissà se i miei vecchi amici erano rimasti li, chissà se si erano scordati di me, o se qualche volta si fermavano a pensare al passato, e magari chiedevano ai genitori - 'Chissà che fine ha fatto la mia vecchia amica Summer..' -.
'Sum, tesoro? Siamo arrivati!' disse mia zia, sventolandomi una mano davanti al viso.
'Si zia, scendo.' risposi, prendendo lo zaino.
Presi la valigia dal cofano e seguii la zia, che si avviava davanti al cancello di casa.
'Hai cambiato casa, o sbaglio?' domandai.
'Non sbagli cara, mi sono trasferita qui tre anni fa!' rispose, sorridente.
Aprì il cancello e mi invitò ad entrare.
Il giardino era pulito e ben tenuto, il prato all'inglese e i vasi con le piante curate e potate, facevano di quel giardino un piccolo paradiso terrestre.
Entrammo in casa e rimasi affascinata dall'eleganza e dalla bellezza dell'arredamento. Il salone era molto spazioso, pitturato con un colore tenue, e arredato con mobili molto moderni. La tv a schermo piatto, il tavolo in vetro, l'impianto stereo e la libreria piena di cd e dvd, rendevano quella camera molto particolare.
Si vedeva però, che la zia aveva una figlia, che era andata a vivere da sola da pochissimo, e che aveva lasciato la casa in mano alla zia.
Passammo velocemente dal salone alla cucina, anch'essa modernissima. Al centro della stanza c'era un'isoletta, utilizzabile sia come tavolo che come piattaforma per cucinare. A destra c'era la televisione, a sinistra c'erano due lavelli, una superficie coi fornelli abbastanza grande e varie piattaforme in legno, che univano tutte queste cose. Alla fine c'era un figorifero, e sopra di esso c'erano varie credenze. In fondo alla stanza c'erano tre cassetti e una piccola tv.
Salimmo le scale e fu il turno del bagno, molto ampio, arredato con una vasca, un box doccia, una lavatrice di ultima generazione, un lavandino, un water e una credenza, probabilmente contenente accappatoi e asciugamani vari.
Passammo alla sua camera, arredata diversamente dal resto della casa, sicuramente scelto dalla figlia. Era colorata di un rosa antico, e i mobili erano tutti in legno scuro. Il letto matrimoniale era grande e morbido, e la scrivania in legno era molto spaziosa e priva di fogli.
Fu il turno della camera per gli ospiti. Arredata con mobili moderni, era piccola e confortevole. C'era un divano letto a due piazze chiuso, una scrivania molto grande e un piccolo armadio.
'E questa, sarà la tua camera!' concluse, facendomi entrare in una camera carinissima. Era ampia, spaziosa e luminosa. Il colore delle pareti dava sul lilla, e i mobili erano bianchi e viola. Il letto matrimoniale era alla fine della parete, mentre sulla destra, davanti alla finestra c'era la scrivania. Sulla sinistra, invece c'era un grande armadio a specchio, con un cassettone in tinta.
'Non ho parole zia, la tua casa è bellissima!' mi complimentai, lasciando la valigia davanti all'armadio.
'Grazie tesoro, ma da oggi in poi sarà anche la tua casa!' rispose.
Sorrisi e la ringraziai. 'Bene, vado a preparare il pranzo, sono già le due!' mi informò.
'Dici che ce la faccio ad andare a salutare i miei vecchi amici?' chiesi, sorridente.
'Mh, se fai presto si!' disse. 'Ok zia, a dopo!' esclamai, prima di uscire.
Sistemai i fuseaux che indossavo e allacciai le converse. Rimisi apposto i capelli e la maglia di superman, e uscii dal cancello. Respirai l'aria pulita di Holmes Chapel, e mi avviai verso la casa della mia vecchia amica; Lily. Suonai e..
'Tel'ho già detto mamma, non laver..' si bloccò, vedendomi.
'Oh santa polenta, tu.. s-sei......Sum!' mi saltò addosso, dandomi un bacio sulla guancia.
'Lily! Mi sei mancata!' esclamai, abbracciandola.
'Ma che ci fai qui?' chiese, mollandomi.
'Ehm, mi sono trasferita da Belfast proprio oggi, sono a due case di distanza dalla tua. Abito con mia zia Maddy' spiegai.
'Che bello, entraa!' mi invitò in casa sua. Chiacchierai per un bel po' con lei e sua mamma, Lauren.
'Da chi andrai ora?' mi domandò.
'Credo che andrò a trovare Ed..voglio proprio vedere quant'è cresciuto!' dissi, facendo comparire un sorriso malinconico sul mio viso.
'Oh, okay! Comunque ti chiamo domani, così usciamo!' mi diede un bacio sulla guancia, e mi accompagnò alla porta.
'Ciao Lily, ti voglio bene!' esclamai, uscendo dal cancelletto dell'abitazione della mia amica.
Camminai verso casa di Ed, dove c'era anche la villetta di Carl e la casa di Molly, due amici di vecchia data. Stavo camminando assolta nei miei pensieri, quando un cancello si aprì, e un ragazzo riccio mi travolse, facendomi cadere a terra.
'Scusa, mi disp...' dissi io, non riuscendo a finire la frase, per la sorpresa che mi trovai davanti. Sbarrai gli occhi, e stetti in silenzio. Lo stesso fece lui, cercando di capire se stesse sognando o meno.
'Harry!?' urlai, stupita e felice allo stesso tempo.
Harry, il mio caro, vecchio e piccolo migliore amico. Il mio compagno di avvenure, di scherzi, di giochi, e a volte anche di guai. Caspita, si era fatto proprio bello. Era alto, molto piu' di me, non era molto muscoloso, e aveva la carnagione abbastanza chiara. I capelli riccioluti gli ricadevano morbidi e ribelli sulla fronte, gli occhi, erano sempre gli stessi. Quei due smeraldi che da piccola mi rassicuravano, non erano cambiati affatto. Il sorriso, sempre perfetto.
'Sum?!' chiese lui, sorridendo e abbracciandomi, facendomi volteggiare in aria.
Ero sempre stata molto emotiva, quindi iniziai a piangere. Però non era proprio un pianto coi singhiozzi, era più un pianto silenzioso, che celava un velo di gioia e malinconia. Mi fece scendere, e mi asciugò le lacrime.
'Mi sei mancata Sum' disse, continuando a fissarmi. 'E devo dire che sei proprio bella!' ridacchiò, contagiando anche me.
'Anche tu sei un bel tipo Styles!' risposi ironicamente.
'Ma che ci fai qui?' chiese lui.
'Mh, ora ci vivo! Mi sono trasferita da Belfast proprio oggi.' spiegai.
Sorrise nuovamente, dietro di me. 'Quindi non te ne andrai più, vero?' chiese, speranzoso.
'Non me ne andrò più Harry, non ti abbandonerò di nuovo.' dissi, rassicurandolo.
Mi riabbracciò. 'Dio, quanto mi sei mancatoooo!' esclamai io, stringendolo ancora di piu' a me.
'Allora, signorina Walker, oggi viene a pranzo con me. Non accetto un no come risposta.' disse.
'Non lo so Hazza, chiamo mia zia.' risposi.
'Ti sei ricordata il mio soprannome! Quello che mi hai dato quand'eravamo piccoli!' ridacchiò.
'Certo che me lo sono ricordata, l'ho inventato io' mi vantai, ridendo.
'Sai, tutti, o quasi mi chiamano così, ora.' spiegò.
'Mh, possono chiamarti come gli pare, ma tu resterai sempre il mio Hazza. Perchè quel soprannome originale tel'ho dato io.' gli spiegai, gesticolando.
Successivamente chiamai mia zia, che dopo aver sentito mie innumerevoli richieste di andare a mangiare con Harry, cedette. 'Grazie zia, ti voglio bene.' e attaccai.
'Allora riccio, dove si va?' chiesi.
'Andiamo da Nicole, il ristorante qui vicino.'
'Quello figo, con le pareti in mattoni?' domandai.
'Si.. '-rise sonoramente-' quello'!


'Quindi mi stai dicendo che abiti con quattro tuoi am..' non feci in tempo a finire la domanda che due ragazzine urlanti si avvicinarono al nostro tavolo.
'Ciao Harry, non vogliamo disturbarti.. Però volevamo chiederti se potevamo farci una foto con te!' disse una, con gli occhi lucidi.
'Certamente' sorrise.
Che cosa? Ma che diamine stava succedendo? Perchè quelle due dodicenni volevano una foto con Harry? Non ci stavo capendo piu' niente. Li guardai allibita, mentre facevano a turno per la foto. La tipa bionda gli stampo' un bacio su una guancia, mentre la mora lo abbracciò. Stetti a guardarli in silenzio, finchè le ragazzine urlanti non scomparvero da dove erano venute. Harry, sedendosi notò la mia espressione allibita.
'Credo di doverti delle spiegazioni' ridacchiò, vedendomi sempre più confusa.
'Credo anchio '-feci una breve pausa-' mi spieghi perchè due ragazzine si sono fatte una foto con te, e per quale motivo la tipa bionda stava per collassare?' chiesi seria.
'Alloooooora. Cinque mesi fa ho partecipato a X-Factor UK come solista, e mi hanno scartato. Poi, hanno informato i ragazzi che erano stati elimati che per andare avanti bisognava creare un gruppo, così hanno proposto a me e ad altri quattro di formare una band, e noi abbiamo accettato. Abbiamo partecipato come boy-band e ci siamo classificati terzi.' spiegò.
'E come vi chiamate?' chiesi, guardandolo.
'One Direction!' esclamò convinto.
Mezzo ristorante si girò verso di lui, appena esclamò il nome della loro band, e inizarono a bisbigliare.
'Ecco chi cappio erano i One Direction. Da quando sono arrivata stamattina non ho sentito altro che il vostro nome!' sorrisi, seguita da lui.
'Strano che tu non ci conoscessi, abbiamo così tanti fans!' constatò.
'In Irlanda non hanno idea di chi siate!' scoppiai a ridere, notando la buffa espressione che fece il riccio.
'Comunque voglio conoscerli, se è vero che siete così famosi, voglio conoscerli. Così mi potrò vantare di aver conosciuto i One Direction!' dissi, ridacchiando.
'Beh, ora puoi sempre vantarti di essere la migliore amica di Harry Styles!' rispose lui, ironico.
Cenammo insieme, come ai vecchi tempi. C'erano soltanto due differenze: Niente genitori in mezzo, e l'età cambiava leggermente.
Uscimmo dal ristorante totalmente sazi, e mi accompagnò a casa.
'E' stata una bella serata, mi sono divertita.' dissi io, voltandomi verso di lui.
'Anchio Sum, sono stato davvero bene.'
'Ci rivedremo domani, vero? Non sparirai come fanno di solito le celebrità?' chiesi io, sulla soglia di casa.
'Non ci rivedremo solo domani, ma anche il giorno dopo, e quello dopo ancora. E poi devi sapere che non lo farei mai, non sparirei mai Sum. Non ora che ho ritrovato la mia migliore amica.' disse, baciandomi una guancia.
'Ci vediamo domani Hazza, ti voglio bene' conclusi, sorridendo.
'A domani Sum, anchio.' rispose.

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Spazio autrice:
Hola belli! :)
Questo è il primo capitolo della mia seconda ff. :3
Che ne pensate? Recensitee! (:
Baci, Sarah.
  
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