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Autore: Rock_In_Progress    19/05/2012    2 recensioni
[...] Fu proprio in quel momento che si rese conto che tutto era reale, non era stato solo un brutto sogno, il suo ragazzo l'aveva morsa ed era stata curata dall'ultima persona che mai avrebbe potuto immaginare, quella che poteva considerarsi la più grande minaccia di Mystic Falls[...]. La storia prende avvio dal giorno successivo il compleanno di Caroline, premetto che ho iniziato a scrivere subito dopo l'uscita della puntata 3x11 quindi la storia non segue il telefilm. Detto questo, buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rientrò alla festa con una preoccupazione in più, dovuta all'invito del vampiro. Non bastava già tutta l'ansia che essere il capo del comitato studentesco le procurava, doveva mettercisi anche Klaus con quelle proposte assurde? Per niente al mondo avrebbe mai ballato con lui, neanche per fare un dispetto a Tyler che ora rideva stringendo tra le braccia Ellie. Avrebbe voluto fargliela pagare, ma no, non era quel tipo di persona, o almeno non più, erano passati i tempi in cui farsi i "dispetti" da ragazzini. Era cresciuta già da un pò per quello.

L'ora successiva passò tranquilla, tra una cosa e l'altra riuscì anche a concedersi un ballo con un ragazzo del suo corso di chimica di cui però non ricordava il nome, Jack o Jess.. o qualcosa di simile, poco importava.

Diede un'occhiata alla sala, tutto procedeva per il meglio e tra non molto ci sarebbe stata anche l'elezione della reginetta. Chissà chi avrebbe vinto.
A passo svelto si diresse verso la professoressa Coleman responsabile incaricata della serata e, dopo averle consegnato la busta con i risultati dell'elezione, poté finalmente raggiungere Elena e Damon in piedi vicino al tavolo del buffet.

- Dove si è cacciata Bonnie?- Domandò avvicinandosi.

- Jessi l'ha invitata a ballare - Disse questa rivolgendo uno sguardo eloquente alla vampira-Comunque, hai notato? Klaus è qui- le disse Elena

-Lo so, l'ho visto prima all'ingresso - confermò Caroline volgendosi nella direzione in cui guardava l'amica e scontrandosi per un secondo con lo sguardo del vampiro. Immediatamente si voltò nuovamente verso Elena e Damon. - Pensi che abbia in mente qualcosa? - chiese. 

Quell'ansia perenne stava diventando fastidiosa, ma quando si parlava di Klaus non poteva farne a meno.

- Non saprei, meglio tenere gli occhi aperti- Disse Damon sorseggiando un pò di punch.Bleah, doveva assolutamente trovare un pò di alcol vero pensò il vampiro.

- Cosa consigli di fare?- chiese Elena rivolta all'uomo.

- Ballare - Disse questo alzando un angolo della bocca a formare un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.

- E questo cosa vorrebbe dire? - domandò Caroline, tutto si sarebbe aspettata meno che quella risposta. Ballare? Che diavolo intendeva?

Una voce dietro di lei la fece sobbalzare ed all'improvviso il piano di Damon si delineò chiaramente nella sua testa.

- Elena, Damon buonasera - disse Klaus avvicinandosi al gruppo con Jessica, la sua accompagnatrice, a fianco.

- Klaus - rispose Damon a mo' di saluto avvicinandosi istintivamente ad Elena, che in cuor suo sperava vivamente che il vampiro non facesse niente di azzardato come al suo solito.

- Non vorrei aver interrotto la vostra chiacchierata - Disse allora il vampiro spostando lo sguardo su Caroline che improvvisamente era diventata una statua.

 La sua espressione non trasmetteva nulla all'esterno, ma dentro di se stava sperimentando tutti i modi possibili per uccidere Damon nel modo più doloroso potesse esserci. Come aveva fatto a non capirlo subito?

- Assolutamente - Un sorriso sadico si disegnò sul suo volto, forse il vampiro di un tempo stava tornando - Anzi, Caroline ci stava proprio dicendo quanta voglia avesse di ballare, ma sfortunatamente è senza accompagnatore questa sera - concluse rivolgendosi dapprima alla vampira per poi tornare a guardare Klaus.

Caroline non disse una parola, aveva già capito da un pò quale dovesse essere il suo ruolo in quel momento, e con uno sguardo invitò l'Originario a seguirla al centro della palestra.

Se anche rimase sorpreso dalla cosa, Klaus non lo diede a vedere, e sussurrando qualcosa nell'orecchio della ragazza accanto a lui seguì la vampira.

Elena spiazzata dal comportamento dei due vampiri si fece avanti per dire qualcosa, ma prontamente Damon la bloccò permettendo così a Caroline e Klaus di continuare per la loro strada.

In quel momento un nuovo lento iniziò. Klaus appoggiò le mani sui fianchi della vampira attirandola a sè e, seguendo la musica, i due iniziarono a ballare.

La mente di Caroline si fermò per un minuto, troppi pensieri tutti insieme affollavano la testa della vampira ed anche per un attimo il pensiero di uccidere Damon l'abbandonò.

Fu la voce di Klaus a farla ridestare dalla trance in cui era caduta.

- Non credevo avresti ceduto così facilmente - sogghignò il vampiro.

Per un attimo la ragazza non capì, poi memore della conversazione avuta poco tempo prima con l'ibrido rispose:

- Non ti montare la testa, se balli con me sarà più facile tenerti d'occhio.-

Klaus rise di gusto a quell'affermazione e stringendo ancora di più la presa sulla ragazza disse:
- Addirittura? Cos'è, tu e i tuoi amici avete paura che possa avere qualche piano malvagio in mente?-

Caroline assottigliò gli occhi guardando Klaus, poi volgendo lo sguardo oltre la spalla del vampiro intravide Damon che, ballando accanto a lei con Elena, le fece l'occhiolino. Bastardo.

- Vuoi forse negare che è esattamente ciò che succede da quando hai messo piede in città?- disse riportando la sua attenzione su Klaus.

- Mai detto il contrario Care - ridacchiò, poi fissando nuovamente la vampira negli occhi continuò: - quindi è solo per controllarmi che sei qui, adesso - iniziò con voce più bassa - a ballare un lento con me?- finì aumentando la stretta sui fianchi della ragazza e soffiandole quell'ultima frase nell'orecchio.

Caroline fissò Klaus negli occhi, non voleva e non doveva cedere a tattiche di seduzione di basso livello. Senza dubbio non doveva.

- Esattamente - disse a voce più alta cercando di mantenere un'aria sicura di sè che decisamente non sentiva propria in quel momento.

Una nuova risata del vampiro le giunse alle orecchie.

- Va bene, ci credo - sorrise - Comunque sono lieto che il mio regalo ti sia piaciuto - la punzecchiò accennando al polso della ragazza dove un bracciale di diamanti faceva la sua comparsa.

Se solo avesse avuto un paletto a portata di mano se lo sarebbe conficcato dritto nel cuore pur di scomparire in quel momento e smetterla con quella sceneggiata che le metteva più ansia del previsto. Maledizione aveva scelto il giorno sbagliato per sfoggiare quel regalo.

In quel momento il lento finì per lasciar posto ad un pezzo più moderno e Caroline, approfittandone, sgusciò via dalla stretta del vampiro.

Doveva prendere un pò d'aria, subito!.

Varcata la porta della palestra inspirò a piedi polmoni chiudendo gli occhi. Un piede batteva frenetico per terra mentre l'adrenalina di poco prima iniziava a scemare lentamente e la calma iniziava e riprendere possesso del suo corpo.

Riaprì gli occhi convinta di aver superato il peggio almeno per quella sera, ma sfortunatamente non si accorse del vampiro alle sue spalle che l'aveva seguita ed aveva osservato i suoi movimenti per tutto il tempo.

- Perchè così tesa, tesoro? - disse parandosi davanti alla ragazza.

Istintivamente si portò una mano al petto, non si aspettava certo che Klaus la perseguitasse anche fuori.

- Che vuoi ancora? - ringhiò quasi, furente. Qualcuno lassù doveva avercela profondamente con lei per non darle mai tregua.

- Sai, penso che dovresti iniziare a lasciarti andare un pò - Continuò Klaus non ascoltando minimamente la vampira - seguire i tuoi istinti- continuò e così dicendo poggiò le mani sulla vita di Caroline.

Quella ragazza l'avrebbe fatto impazzire prima o poi.pensò osservando attentamente, molto, la vampira. Gli piaceva quel giochino, anzi, lo eccitava.

- Sei una vampira, potresti avere il mondo ai tuoi piedi - disse come se fosse la cosa più ovvia - invece ti sei fatta addomesticare dai tuoi amici -. Per un secondo una smorfia solcò il volto altrimenti perfetto dell'ibrido.

Le mani iniziarono a pruderle e una rabbia a lei dimenticata da tanto iniziò a farsi sentire.

- Meglio essere come te no? - Soffiò ad un centimetro dal volto di Klaus per niente impressionato dall'atteggiamento di Caroline, anzi, adorava quando iniziava a tirare fuori le unghie... o meglio, i canini.

- Non sarò perfetto, ma almeno io sono libero di fare ciò che voglio -

- Come uccidere la gente? - Chi era lui per darle lezioni di vita? Oramai era diventata un fascio di nervi ed i pugni erano talmente stretti da farle male quasi.

- Suvvia, sempre le stesse cose? Non è che passo le mie giornate a progettare chi uccidere- disse allontanandosi di poco dalla ragazza ignorando volutamente la replica molto dubbiosa di Caroline - Se non sbaglio, tu sei la prova vivente che non sono sempre così cattivo - sogghignò.

- Ti ricordo che è a causa tua se Tyler mi ha morsa - disse sussurrando il nome del ragazzo. Non l'avrebbe fregata, non questa volta.

Klaus alzò un sopracciglio dubbioso e sorridendo rispose:

- Ma è anche a causa mia se sei ancora viva-.

Detto ciò si portò nuovamente di fronte la ragazza, occhi contro occhi in una battaglia che nessuno dei due voleva perdere, ma per la prima volta nella serata Caroline riuscì a leggere qualcosa di diverso nello sguardo del vampiro. Non stava cercando di punzecchiarla o schernirla, era serio.

- Io ho deciso di donarti una nuova vita Caroline- sussurrò stringendo i denti a poca distanza dalla vampira.

Caroline notò l'espressione del vampiro cambiare, divenire più dura, e gli occhi posati su di lei accendersi come infuocati.

-Io ti ho permesso di poter vivere ancora in questa farsa che ti piace tanto- riprese Klaus sputando quelle parole quasi fossero veleno.

La ragazza abbassò lo sguardo, per nulla al mondo avrebbe voluto uscire sconfitta da quella discussione, ma Klaus aveva ragione, aveva maledettamente ragione.Era inutile negarlo anche a se stessa, era da quando aveva rischiato di morire (di nuovo) che si era ripromessa di vivere ogni istante come fosse l'ultimo, ed invece era stata una debole.

Troppa era stata la paura di lasciarsi andare che alla fine continuare a fingere di trovarsi bene nella vita di tutti i giorni le era sembrata la soluzione più adatta.

La verità di quelle parole la colpì nel profondo, ma se da un lato l'aiutarono ad essere sincera come non accadeva da tempo, troppo ormai, dall'altro la fecero infuriare. Come si permetteva Klaus a dirle quelle cose?

- E' facile per te no? Parli tanto di libertà, di vivere seguendo il proprio istinto - una risata amara le sfuggì di bocca - la fai così facile tu perchè non pensi mai alle conseguenze, credi che tutto ti sia dovuto, pensi solo a te stesso! Se vuoi qualcosa te la prendi, anche a costo di dover usare la forza!- finì in presa alla rabbia.

- Hai ragione, forse alla fine dei conti sono solo un egoista che pensa al proprio interesse prima di ogni altra cosa, ma almeno io posso dire di aver vissuto appieno il mio "dono", tu puoi dire lo stesso Caroline?- chiese mentre un sorriso derisorio iniziò ad apparirgli sul volto.

Un dono? Ma che diavolo stava farneticando? Da quando essere dei mostri poteva esser definito un dono?

Accadde tutto in un secondo, la rabbia prese il possesso. Fuori di se vide il suo corpo scagliarsi contro Klaus, ma al contrario delle sue aspettative non lo toccò nemmeno con un dito, ciò che invece fece fu baciarlo con tutta la rabbia e l'attrazione da tempo sopita, che ora recalcitrava per uscire fuori.

Nemmeno sentì le sue mani stringersi al petto dell'ibrido per attirarlo più vicino, tutto era così irreale, ed anche se un angolino più razionale del suo cervello le intimava di allontanarsi il più velocemente possibile da quel luogo, non le importò. Era solo il suo istinto che voleva sentire, lui e le mani del vampiro che avevano iniziato a percorrerle la schiena.

Era come se con quel gesto riuscisse quasi a sentirsi libera, lì in quel momento lei era semplicemente Caroline. Le parole del vampiro l'avevano scossa, come una droga erano riuscite ad attrarla fin lì dove il suo inconscio non l'aveva mai fatta entrare. Si sentì intrappolata come nella tela di un ragno, innocua e letale al tempo stesso, ma mai trappola era stata più dolce pensò.

Si stava eccitando. Il suo cervello iniziò a non ragionare più, inconsciamente avvicinò di più il bacino a quello del vampiro che improvvisamente si staccò e con una risata sulle labbra di lei disse:

-E' proprio questo che intendo quando parlo di istinto, Care- finì ricominciando quello che aveva interrotto.

Le parole del vampiro furono come una doccia fredda per lei. L'incanto del momento, se così poteva definirsi, si spezzò e la realtà dei fatti si fece sentire come un macigno nella testa e nel cuore della ragazza.

Questa volta fu il turno di Caroline di staccarsi dalle labbra e dalla presa del vampiro per sussurrargli un -Ti detesto a denti stretti e dirigersi poi nuovamente alla porta d'ingresso.

-Non ci credo minimamente sweety- rise Klaus vedendola sparire oltre la soglia.

" Finalmente era riuscito a farla sciogliere" pensò con un ghigno sadico stampato in volto rientrando anch'esso alla festa, infondo aveva uno spuntino che l'aspettava e dopo ciò che era appena successo aveva assolutamente bisogno di qualcuno su cui sfogare tutta quell'adrenalina e quell'eccitazione. Aveva sete.




























Lo so, lo so, sono una bugiarda! Avevo promesso di aggiornare in un periodo di tempo breve e invece è passato più di un mese! :(

Mi scuso immensamente con chi segue la storia, non era mia intenzione metterci così tanto, ma devo ammettere che questo è stato un capitolo difficile da scrivere per me e in più una volta finito ho avuto problemi con il pc e non ho potuto pubblicare subito.

Come direbbe una mia amica " mai una gioia!"

Comunque, come sempre spero che vi sia piaciuto, ho cercato di non stravolgere molto i caratteri ( impresa ardua!) e di non rendere tutto troppo inverosimile. A voi la sentenza!

Finalmente però, come vi avevo promesso, gli sviluppi tra i nostri due protagonisti sono molto più evidenti, anzi forse un pò troppo anche! Caroline è riuscita a lasciarsi andare ( e qui si capisce anche il perchè del titolo della storia!) anche se solo per un momento. Mi piace immaginarla libera di poter fare ciò che più le va ( si, anche di baciare e poi respingere Klaus che detto sinceramente tra noi credo si diverta proprio a prenderla così in giro ù.ù). Ah e ovviamente per questo deve ringraziare anche Damon, se non fosse stato per lui... ;) 

Okay, ora ho finito, preferisco lasciare a voi le parole :) come sempre grazie mille a chi legge e chi recensisce :)

Un grazie immenso anche a Anna Veronica, CinderNella e _bianchina_ !


Un bacio

Chiara


  
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