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Autore: Marty_Winchester    19/05/2012    3 recensioni
Seguito di "puro come il cristallo, duro come il diamante"
Una ragazza apparsa dal nulla, nessun ricordo, una famiglia e un eccezionale passato.
tornerà mai quella di prima? si ricorderà mai ogni cosa? Giungerà alla felicità?
leggete e lo scoprirete
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'As long as I'm around nothing bad happen to you '
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facciamo un passo indietro per vedere cosa è successo prima che Sam incontrasse Jessica...

Punto di vista: Sam
A bordo della nostra porsche, nera metallizzata, ci dirigiamo verso casa di Dean. Vado un po’ troppo veloce, ma ho nella testa un turbinio di emozioni e di pensieri: se Dean fosse in preda a un crollo psicologico? E se invece Jessica fosse davvero tornata? Ma come? Perché ha perso la memoria? Perché mi sento come se una parte di me si fosse svegliata? Non sarà che… impossibile, io amo Nesha.

«Sam ti prego rallenta un po’. Non capisco come Dean possa riprendersi quella Jessica con sè, è scappata abbandonando i suoi tre figli»
Distolgo momentaneamente lo sguardo dalla strada per fissare la ragazza accanto a me. Forse non le ho detto che Jessica era morta perché speravo arrivasse questo giorno; una parte di me sa che se Dio esiste, una creatura splendida come Jess non può morire.

«Non sappiamo cosa sia successo…»

«Spero avesse una questione importante da sbrigare per andarsene via così»
Sono sicuro che se sapessi la verità, tu e lei diventereste ottime amiche, ma non sono pronto ad aprire certe porte.

«Non lo so tesoro… voglio solo assicurarmi che sia veramente tornata»
Devo, devo farlo.

«Ma che sia una cosa veloce, non voglio aver nulla a che fare con… sai che voglio dire, mi conosci, non sono una persona cattiva, ma…»

«Non ti preoccupare»
Le stringo una mano, ma tutto ciò che vorrei adesso è assaporare l’odore di Jessica.


(torniamo al presente)

 
Punto di vista: Jessica
È lunedì, tra poco inizierà una normale giornata, ed io non vedo l’ora di avere una routine. Dean non caccia più, con tre bambini non potrebbe, così ha dovuto iniziare a lavorare in modo normale. La mattina accompagnava i bambini a scuola, per poi andare a lavorare nell’officina meccanica di un amico; Castiel si preoccupava di prenderli all’uscita da scuola e stava con loro fino a sera: adesso mi occuperò io di loro, come dovrebbe fare una madre.                               
Sorrido, definirmi mamma mi fa sempre rallegrare. Con delicatezza mi alzo dal letto e preparo la colazione. Ho le farfalle nello stomaco, mi sento come se fosse il mio primo giorno di scuola
.
«Ciao Jessica, sei splendida, come sempre»
Trasalisco e il mio cuore perde un battito per lo spavento. Quella voce… non può essere, è morto, io sono morta per ucciderlo.

«Si sono morto… ma comunque non vado da nessuna parte»
Mi giro di scatto e per poco non vado in iperventilazione.

«Lucifero, non è possibile»
Borbotto tra i denti, cadendo sulla sedia.

«E invece è possibile… il tuo cervello da umana non riesce a sopportare certe conoscenze, così le “esorcizza”»

«Non riesco a capire…»

«Sono solo frutto della tua testa… Lo sai vero che la mente controlla il corpo? Quindi se voglio posso farti molto male, ma non lo farò, sempre se tu farai la brava»
Deglutisco e istintivamente cerco un potere che non trovo.

«Mi dispiace, penso proprio che tu abbia le pile scariche…»

«Ormai non ho più quelle pile»
Mormoro, non voglio certo allarmare qualcuno.

«Non ti preoccupare, le hai ancora le pile. Sai dov’è il tuo potere? Un po’ all’inferno, un po’ nella gabbia, un po’ in purgatorio e indovina il quarto luogo»

«In paradiso»
Borbotto tra me e me. La sagoma del diavolo annuisce e mi rivolge un sorriso ambiguo.

«Bè, cosa conti di fare adesso Jess?»

«Niente »

«Io direi di rimettere insieme il tuo potere; preferisci essere una madre pazza piuttosto che potente?»
Sto per rispondere, ma alle spalle di Lucifero appare Dean.

«Jessica, con chi stai parlando?»

«Con nessuno Dean, cioè con me stessa»
Cerco di mostrarmi tranquilla e serena, ma è davvero difficile stare quieti mentre satana ti accarezza i capelli e ti parla.

***

Dopo aver accompagnato i bambini a scuola, insieme a Dean, ritorno a casa. La mattinata passa tranquillamente: sbrigo delle faccende domestiche e dopo pranzo vado a fare la spesa, accompagnata da Castiel. Chissà come reagirebbe quella vecchietta, o quella commessa, se sapessero di aver vicino un potente angelo. Mi fa davvero sorridere vedere Cass tra carta igienica e salviettine umidificate, quasi mi dimentico di aver visto il diavolo nella mia cucina, quasi.

***

Un mese dopo

Ormai vedo Lucifero solo nei miei sogni, quindi ho preferito non informare Dean o altri dell’accaduto. Ho stretto un patto con satana, ma sarebbe più corretto dire con me stessa. Devo liberarmi di Lucifero e per farlo ho bisogno del mio potere, per ottenere il mio potere devo seguire le indicazioni del diavolo. L’unico modo per ricaricare le mie pile è fare delle cose, alcune di queste non saranno molto facili, ma sono necessarie per l’incantesimo:

Il sangue di un angelo caduto;

La prima goccia d’acqua sputata fuori dopo l’annegamento di una persona amata;

Il sangue di un demone;

Per ora sono riuscita ad avere solo queste informazioni, ma gli elementi necessari sono molti.


**angolo dell'autrice**
scusate il ritardo ^^ spero di non aver fatto errori e di essermi evitata un po' di torture xD
grazie a tutti voi che leggete e recensite

   
 
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