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Autore: nikita95    19/05/2012    4 recensioni
E se John non trovasse un modo per fare sopravvivere le cara figliola Elena come umana, e Klaus accettasse lo scambio di Stefan con la zia Jenna? Se Damon non fosse stato morso da Tyler?Vi piacerebbe conoscere un risvolto alternativo della storia? Continuate a leggere!!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non sapeva se aver paura o rilassarsi alla presenza del vampiro che le stava davanti.
Era forte muscoloso ed era improbabile non notare quanto fosse bello.
Alto occhi azzurri capelli biondi mossi e un po’ lunghi, camicia blu, jeans bianchi, e sguardo in grado di sciogliere un intero ghiacciaio, i suoi occhi erano tanto simili a quelli di Damon quanto diversi.

Quelli del vampiro emanavano sicurezza e calore, in quelli di Damon leggevi l’angoscia il dolore, per quanto questa lo rendesse ancora più bello, ma in quegli occhi che aveva davanti Elena non temette neanche di perdersi per un secondo.
“Chi sei?” chiese preoccupata dalla risposta che avrebbe potuto ricevere.
“Un amico se è questo che vuoi sapere”rispose lui.

Elena però non fu capace di comprendere fino in fondo il significato di quelle parole, perché la voce di quell’uomo, se così si poteva definire, l’aveva completamente distratta da qualsiasi altra cosa; era semplicemente perfetta in tutta la sua forza e in tutto l’orgoglio che emanava.
Persa in quei pensieri poco adatti al momento, Elena non si accorse si aver perso le forze e del fatto di essersi quasi accasciata per terra, se il vampiro non le fosse venuto incontro, aiutandola.

“Stai bene?” le chiese sempre con la stessa voce, che per un attimo le fece mancare il respiro.
“Non credo” rispose lei.
Lentamente l’oscurità prese il posto alla lucidità nella sua mente, prima però di cadere nell’oblio sussurrò il nome di Damon, giusto in tempo da far capire al vampiro di non fargli del male.
 
 
Una vita, tanti ricordi, un immenso groviglio di sensazioni, tutte in una sola persona tutte in una sola testa, quella di Elena Gilbert.
La ragazza era sdraiata non sapeva esattamente dove, quando e tanto meno il perché, poiché tutto le vorticava attorno, anche se i suoi occhi erano chiusi, e come ripresasi da una terribile febbre, si sentiva le membra spente.

Quando si rese conto che la luce del giorno stava dolcemente bussando alla porta dei suoi sogni, lentamente la ragazza provò ad aprire gli occhi.
“Buongiorno, per la seconda volta”
Quella voce, così calda, così confortante che le suggeriva di arrendersi, la conosceva, sapeva di averla già sentita.
Un ragazzo dai lineamenti a dir poco meravigliosi entrò nel suo campo visivo, coprendola leggermente dalla luce che stava entrando.

A quel punto, quando i loro occhi si incontrarono nuovamente Elena ricordò tutto, e come una valanga che ti sommerge, così fecero con lei i ricordi sopiti.
La ragazza per poco non scattò dal letto, dove era sdraiata, ma non fece in tempo che la nausea le salì, veloce.
“Dove sono? E tu chi sei?”
Disse sedendosi sulla sponda e fissando l’altro, seduto a sua volta su una sedia e con le spalliera tra le gambe.

“Con calma avrai, forse – e su quella parola si soffermò un po’ – la risposta alle tue domande”
Elena era sempre più tesa.
“Da dove iniziare..., non sono qui per rapirvi” disse ammiccando a Damon.
“Né per farvi del male, se è questo che stai pensando, questo invece...” continuò indicando con l’indice della mano destra, la stanza in cui si trovavano.
“E’ una stanza che ho preso, non proprio legalmente, per aspettare che vi riprendeste”

Elena sorrise un po’ più rilassata, perché in fondo sapeva di potersi fidare.
“Cosa è successo?” chiese.
“Un originale vi ha attaccato”
La vampira per un attimo, non rispose, ma poi si rese conto dell’assurdità della cosa.
“Non è possibile, Klaus lo conosco e non era lui quello che ci attaccati, e poi che motivo avrebbe avuto”
Il vampiro le sorrise, un po’ divertito.

“Quante cosa che ancora non sapete” disse in un sospiro di mesta rassegnazione.
Poi continuò, quando si rese conto che tacere non avrebbe avuto alcun effetto.
“Sta qui il problema, quello era un originale, ma non si trattava di Klaus”
“Non è possibile, lui è l’unico!” esclamò lei disturbata da quella affermazione.
“E pensi che a creare tutti i vampiri che esistono adesso sia stato solo Klaus, ingenua, molto nonostante tutto quello che hai passato” disse sorridendo.

Ma ad Elena quel sorriso non piacque per nulla, e agendo d’istinto, esattamente come Caroline le aveva raccomandato di non fare, attaccò il vampiro per il solo gusto di cancellargli quello sguardo.
Ma questa volta, più delle altre fu ingenua, lui infatti le bloccò il braccio pronto a colpirlo e la scaraventò per terra, sdraiandocisi poi, di sopra.
Elena era senza parole, non era riuscita neanche a fare un movimento, che si era ritrovata una seconda volta, in così breve tempo con qualcuno di sopra, e la sensazione non era delle migliori.
Per un attimo le mancò il respiro e fu costretta a tossire infastidita.

Lui allentò leggermente la pressione senza però allontanare il suo viso da quello di lei, che era distante di appena un centimetro.
“Sai perché sei svenuta?”
“No” rispose lei in un sospiro quasi impercettibile.
“Quando il vampiro che ti ha aggredito ti è salito di sopra ti ha rotto una costola che ti ha perforato un polmone, quindi quando decidi di attaccare un vampiro che è più forte di te pensa e poi scappa, sempre, perché finché è l’età  a fare la differenza tra voi, il vampiro più giovane non ha possibilità”

Elena non sapeva proprio che cosa pensare, l’unica cosa che le permise di non rimanere imbambolata lì, fu il fatto che Damon aveva letteralmente sollevato il vampiro da lei, facendolo sbattere contro il muro.
Elena si alzò di scattò.
“Basta!!” urlò in preda all’angoscia.
“Vedo che hai capito tutto dalla mia lezione Elena, lui contro di me non ha speranza” disse il vampiro senza nome dirigendo uno sguardo divertito verso Damon, mentre si sistemava riprendendosi dalla botta.

L’altro vampiro ricambiò lo sguardo di fuoco, ma nessuno dei due continuò ad attaccare, ed Elena emise un sospiro di sollievo.
“Non ti preoccupare che non la tocco la tua nuova fiamma, Salvatore”
Disse l’altro provocandolo.
“Non avevo dubbi, rilassati”
Elena aveva proprio un brutto presentimento, ed era intenzionata a controllare.
La ragazza, in mezzo ai due, che non smettevano di lanciarsi occhiate, fece un passo indietro per poterli guardare entrambi e poi fece la fatidica domanda.
“Voi vi conoscete già?”
“Amici di vecchia data” rispose il vampiro senza nome.

“ Vedo che l’età ti inizia a fare brutti scherzi, perché io e te non eravamo proprio amici”
“Punti di vista” riabbatté l’altro “Un po’ di sana competizione, non fa mai male”
Damon rivolse all’altro un sorriso, firmando la fine di quella guerra di parole.
Poi il ragazzo si rivolse a lei.
“E’ ora di andare Elena”
La ragazza sorrise.
“E adesso tu ti aspetti che venga con te? Mi hanno perforato un polmone, mi hai portato fuori città, e stavamo rischiando di morire entrambi, se non fosse arrivato lui, e mi sembra il minimo ringraziarlo”
Disse Elena tutto di un fiato.

Damon alzò gli occhi al cielo.
“E sentiamo, come lo dovremmo ringraziare questo qui?”
Elena rimase impassibile a quella domanda e il vampiro sconosciuto rispose maliziosamente.
“Sono convinto che la ragazza saprebbe come...”
Quelle parole furono come fuoco alla benzina, la pazienza di Damon superò il limite e il vampiro saltò letteralmente addosso all’altro dandogli un cazzotto in pieno viso, e spostandogli la mandibola di alcuni centimetri.

Quello si rialzò e rispose con la stessa veemenza, e in poco tempo Elena non riuscì più a tenere il conto dei colpi.
L’adrenalina era salita oltre ogni dire, e la ragazza non sapeva che fare, ma di una cosa era sicura, Damon aveva trovato pane per i suoi denti, e non avrebbe rinunciato al combattimento in corso.
Elena allora presa dalla disperazione, ruppe la gamba della sedia di legno, e in un attimo lo conficcò nel fianco di Damon facendolo urlare dal dolore.

La ragazza si pentì quasi subito del gesto, ma in quell’attimo, il vampiro senza nome scomparve senza
che Damon avesse la possibilità di inseguirlo o fermarlo.
Il vampiro era accasciato a terra, e si teneva il fianco insanguinato.
Elena lo guardava sconvolta.
“Fermo ci penso io” disse piegandosi sulle ginocchia per avvicinarsi a lui.
Lui però la spinse via, facendola cadere a un passo da lui.
“Faccio da solo” disse mentre cercava di alzarsi, facendo peso su una gamba.

Ma Elena non rinuncia e gli si avvicina, lui allora per farle vedere che il suo aiuto è superfluo, in un attimo si estrae il paletto, lanciando un urlo, che fa tremare la vampira.
“Mi dispiace...” sussurrò lei, sentendosi colpevole.
“Non è nulla, adesso andiamocene” disse lui brusco alzandosi e dirigendosi in bagno per darsi una pulita.
Elena si alzò, e impotente si punì per tanta sconsideratezza.


angolino autrice

scusate il ritardo, ma EFP non mi faceva aggiornare.
questo capitolo non è proprio tra i migliori, però mi piace comunque tanto quando Damon reagisce per difendere l'onore di Elena, piccolo spoiler: questo nuovo vampiro darà filo da torcere al nostro Damon.
ma la vera domanda è chi sia realmente, e perchè crede di sapere più cose di Elena e Damon?
grazie come sempre a chi segue la mia storia e a chi recensisce, al prossimo capitolo... 
 P.S. vi ricordo che ho creato un gruppo su facebook per parlare del nostro telefilm preferito, inviatemi le richieste per entrare e fatemi sapere cosa pensate del finale di stagione, ciao ciao.
http://www.facebook.com/#!/groups/308125459263322/ 




 
   
 
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