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Autore: Depeep    19/05/2012    4 recensioni
Ossequi! In questa raccolta si narrano alcune vicende che hanno visto come protagonisti diversi personaggi di SE quando erano piccoli. Spero che vi piaccia.
Di nascosto. - Non andava agli altri. Ma questa era la loro realtà, non la sua.
Anniversario. - - Grazie, Spirit - disse soltanto, afferrando il mazzo come se fosse stata costretta ad accettarlo.
Come i grandi. - Non avete mai colpa di nulla. Quella... è sempre mia.
Paura di un no. - Se lui non avesse voluto giocare, le avrebbe ugualmente detto di no.
Farfalla agrias. - Perché quell’espressione preoccupata, padre? E’ totalmente antiestetica.
Tetto di nuvole. - Ma non la vide, perché a nasconderla c’erano le nuvole.
Senza risposte. - - Gli strumenti non provano emozioni - bisbigliò l’altro con gli occhi umidi.
Cameratismo. - Il nostro è semplice cameratismo. Noi non siamo amici.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Black Star, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: Cameratismo (Franken Stein & Spirit Albarn)

Procedeva quasi ansioso, borbottando nervoso ogni qualvolta il suo compagno mormorasse impercettibili commenti verso qualsiasi cosa potesse destare la sua attenzione. E cioè, praticamente tutto.
-Mmh…- si era fermato, almeno per la ventiseiesima volta –una splendida iris oratoria! Strano che si trovi da queste parti, qui nel Nevada se ne vedono pochissime… Potrei dissezionarla e osservare gli organi interni di questa splendida creatura di cui ancora non conosco quasi nulla!
Aveva pronunciato le ultime parole con un tono a dir poco soddisfatto e, alle orecchie del compagno che ormai lo precedeva di molti, molti passi, terribilmente fastidioso.
-Adesso basta, Franken- urlò questo, voltandosi verso l’altro ragazzo che, nel frattempo, stava chiacchierando amabilmente con una specie di mantide religiosa, tenendosi stretti almeno dieci barattoli trasparenti che occludevano mezza fauna del boschetto in cui si trovavano –se continui a fermarti e a fare i tuoi discorsi da psicopatico agli insetti, non arriveremo mai a scuola!
L’interessato alzò lo sguardo verso il compagno, aggiustandosi gli spessi occhiali che velavano i suoi piccoli occhi indagatori. –Ti chiedo scusa, Spirit- disse, visibilmente seccato –se anch’io, un normale adolescente, ho delle innocue passioni.
L’altro, un ragazzo dai lunghi capelli rossi, alzò un sopracciglio. –Franken, hai proprio un bel coraggio a definirti normale.
-Almeno non sono svergognato come te- sorrise quello, facendo scivolare la mantide nell’ennesimo barattolo e guardando di sottecchi il suo interlocutore.
Questi arrossì leggermente, per poi voltarsi di scatto e riprendere a camminare. –Sarebbe meglio arrivare in orario, per una volta.
-Non ce ne sarebbe motivo- borbottò l’altro ragazzo, senza avanzare di un passo –Shinigami-sama mi adora.
-Può anche darsi, ma io ci tengo a fare bella figura.
-Le ragazze amano gli uomini dalla vita sregolata, che non seguono gli orari- continuò quello, portandosi una mano quasi diafana alla montatura e nascondendo un sorriso divertito.

L’altro si fermò, gonfiando le guance. Detestava quel ragazzo. Sempre sicuro di sé, sempre con quell’odioso sorrisetto sulla faccia, mentre con un bisturi improvvisato faceva spezzatini di qualsiasi essere vivente gli capitasse tra le grinfie. Ma a scuola era il più acclamato, per via delle sue abilità fuori dal comune e della sua inaudita potenza. Inoltre, e questo non gli andava proprio giù, era anche molto popolare tra le ragazze. Intollerabile. Perché doveva essere lui, con la sua avvenenza e i suoi modi suadenti, ad affascinare le alunne. Ma, in fondo, non poteva che essere debitore a quel ragazzo sparuto e occhialuto che l’aveva scelto come arma. Dopotutto, era grazie a lui se adesso era così forte, ed era riuscito a fare colpo anche su di lei.
-Kami…- sussurrò dolcemente, accarezzandosi il volto.
-Chi è Kami? Una tua nuova fiamma?- chiese l’altro mentre batteva con forza i palmi su un robusto albero con l’intenzione di far cadere giù un maestoso scarabeo Golia.
-Mettila così- rispose il ragazzo dai capelli rossi, senza voltarsi.
-Uh, capisco, amico- fece il quattrocchi tirando un calcio all’albero, per poi agitare con la mano il povero scarabeo che era finalmente cascato giù.

Sì, perché a lui piaceva in maniera particolare “collezionare” animali, con il solo scopo di vivisezionarli con qualsiasi cosa tagliente gli finisse sotto il naso. Se lo diceva spesso, che da grande avrebbe fatto il chirurgo. Oppure sarebbe rimasto lì, in quella scuola, ad insegnare ai ragazzini come dissezionare animali a rischio di estinzione. E gongolava tra sé, ogni volta che pensava al suo futuro, conscio della sua invidiabile esperienza. Perché, in fondo, era o non era il più forte shokunin della scuola? Questo titolo gli avrebbe fatto onore anche negli anni a venire, ne era certo. Ma doveva congratularsi in parte con il suo compagno, quel ragazzo dai capelli porpora e dai modi grezzi. Lo rispettava, in un certo senso. Anche se a volte gli faceva ribrezzo, quando sbavava dietro a delle adolescenti prosperose ma senza cervello.

-Ehi, Franken- disse quest’ultimo, con voce pacata –il nostro è semplice cameratismo. Noi non siamo amici.
L’altro sorrise sprezzante, chiudendo in un altro barattolo lo scarabeo. –E meno male, Spirit- replicò –se fossi una donna ti schiferei.

~

Note: Adoro Stein e Spirit. E l'ho immaginata così la loro adolescenza, fatta di battutine pungenti e orgogli smisurati. Spero di non avervi fatto storcere il naso. Prima di divenire la buki di Kami, Spirit era l'arma di Stein, o almeno così avevo letto sulla Wiki ufficiale. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se è un po' diverso dagli altri.
Sì, ho finito Backgrounds. Mi spiace un po', mi sono davvero affezionata a questa fan fiction, forse perché è la prima... Com'è, "la prima fanfiction non si scorda mai"? Comunque sia, ora mi sento in dovere di fare i dovuti ringraziamenti. Ringrazio chi mi ha recensito, chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite o le ricordate(non credevo potesse succedere) e chi mi ha semplicemente letto. Non credevo che questa storia potesse avere fortuna. Mi sbagliavo... Vi ringrazio, davvero, grazie di tutto cuore. Spero che continuiate a seguirmi, in caso di altri "lampi di genio"(se così si possono definire...). Ora vi lascio, vado a letto.
See ya!

  
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