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Autore: LaLaura    19/05/2012    4 recensioni
La vita dei nostri carabinieri preferiti resterà sempre la stessa?
*E' la mia prima storia che scrivo, spero vi piaccia, siate sinceri vi prego! Per favore scrivete dei commenti! :)
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Laura]

Ero al supermercato e cercavo qualcosa da comprare, non sapevo i gusti di nessuno e questo mi metteva in una difficoltà atroce, era pure tardi erano le 19:45 e alle nove arrivavano gli altri, pensavo di fare il sushi, ma ci voleva troppo, ma alla fine mi venne un’idea mi avevano mandato direttamente dalla Francia una piastra multiuso, devo comprare della carne degli ortaggi delle creme tutte diverse e del buon formaggio. Compro alcune bottiglie del mio vino rosso preferito e del gelato nel bar vicino casa di Ghiro.
 
[Orlando]
Era stata una bella idea quella di Laura.
G: Orlando che ore sono?
O: Le otto e un quarto
G: Tu vai che se Laura ha bisogno di qualcosa la puoi aiutare!
O: Bart ci vuoi andare tu?
B: Magari..
E: No deve aspettare i risultati che io non so usarlo tanto bene questo aggeggio.
O: Io si.. dai povero Bart lasciamolo solo con Laura..
C: Orlando fallo soffrire!
O: Ok sto andando!
C: Ma non ti sta simpatica Laura?
O: Si certo però sono altruista..
C: Ah sisi!
 
[Laura]
L: Ehi mamma!
Mam: Ehi maggiore!
L: Mamma, la finisci di chiamarmi così?
Mam: Si si.. come va li a Roma?
L: Roma è bellissima..
Mam: I colleghi?
L: Sono simpatici, abito dal capitano, lo sa lo zio e oggi cucino per tutti che vengono a cena..
Mam: Che cucini?
L: Uso quel coso francese, ma come si fanno…
Mam: Laura, Laura!!
L: Mamma, non è successo niente è arrivato il mio coinquilino, ti dicevo come si fanno le crepes?
Mam: Al solito…..
L:Quanto burro devo mettere?
O: 40g per sei persone
L: Aspetta mamma, come hai detto Orlando?
O: Si 40g per sei persone
Mam: Ha ragione quell’Orlando!
L: Mamma io vado che fra pochissimo arrivano ciao mammi! Salutami il generale che è troppo impegnato per parlare con sua figlia!
Mam: Ciao stellì!
L: Non mi chiamare Stellì ciaoo!
 
L: Orlando perché sei qui?
O: Per darti una mano!
L: Prendi la mia macchina e vatti a fare un giro ritorna fra mezz’ora!
O: Agli ordini maggiore!
L: Ma va va!
 
[Laura]
Stavo finendo di cuocere le crepes, avevo preparato la tavola in spiaggia, avevo apparecchiato con un tavolo basso e tanti cuscinoni colorati, la cena si prestava a questo tipo di tavola.
Avevo messo un vestito beige che arriva più sopra del ginocchio e un paio di tacchi neri e avevo gonfiato un po’ i capelli, avevo messo un filo di trucco ed ero pronta.
Le crepes erano anche loro pronte e alle nove suonarono alla porta.
L: Buona sera ragazzi!
B: Laura- disse mollandomi un bacio sulla guancia
C: Lax! – mi disse abbracciandomi
E: Maggiore!
G: Laurè cià!
O: Posso rientrare a casa- disse con un sorrisetto
L: Certo che si!
 
B: Ma chi lascia in mezzo ste cose?
L: Ah sono..
B: Sono due spade, un fioretto, una sciabola, una divisa, un guanto, un paio di scarpette, una maschera, il corpetto per il fioretto e uno per la sciabola.
L: Si sono proprio quelle.
B: Ma fai scherma?
L: Si!
G: Ma dove hai apparecchiato?
L: Fuori!
O: non c’è nulla nella veranda!
L: In spiaggia! Andiamo se no si raffreddano le crepes!
Tutti rimasero scioccati di come avevo apparecchiato la tavola.
L: Vi piace?
C: In perfetto stile Laura!
L: Si più o meno!
B: Mi piace qua…
B: Aspetta una cosa.. ma tu c’eri hai mondiali del 2003?
L: Si!
B: Ricordo che eri entrata nel nostro spogliatoio e avevi gridato : Non guardo cerco solo a Daniel! – stavi per uscire ti giri verso di me che ero in mutande e mi dici- Bel fisico ragazzì!
L: O dio eri tu?!
B: Si ho ancora la foto! Eri diventata la campionessa nazionale
L: Ce l’hai ancora!
B: Si- mi disse uscendo la foto dal portafoglio
L: Ma non è finita la..
B: Si non è finita la.. ma basta è inutile annoiare i qui presenti!- disse arrossendo
L: La sera avevamo festeggiato  e poi siamo andati nella stanza di Dossì! Mamma mia che ridere!
B: Basta Cuccì!
L: Ancora ti ricordi il mio nomignolo?
B: Si!
G: E poi cos’ è successo?
L: Quello che fanno i ragazzi della nostra età!
B: Appena finito lei si alzò si vestì  si voltò verso di me e disse: E’ la prima volta che lo faccio con una persona che conosco appena, io domani mattina parto presto, sei stato veramente carino ciao Dossì.- mi mando un bacio e uscì dalla stanza
L: Ma ora non faccio più ste cose e poi è stata l’unica volta!
E: Te la sei spassata eh Bartù!
L: Si ce la siamo spassata!Ma ora mangiamo!
G: Ma dobbiamo mangiare le cose crude insieme alle crepes?
L: Metti quello che vuoi cucinare sulla piastra e poi lo metti nella crepes o lo mangi solo, devi ideare ciò che ti piace.
 
 
La cena proseguì  tra risate e sfottute su me e Dossena e su tutti era ormai mezza notte passate e ci salutammo tutti.
 
G: Io vado a nanna signori!
L: Io rimango a sistemare qua!
O: Io sto arrivando…
G: Ook notte!
 
L: Orlando ti va se ci facciamo una passeggiata?
O: Si va bene!
 
[Orlando]
Non capivo il perché della sua richiesta però accettai.
L: Come va?
O: Tutto apposto..
L: Ricordi quella discussione? L’avevamo lasciata in sospeso… guarda ci sediamo qua- disse indicandomi a terra
O: Si certo..
L: Allora..
O: Si è vero abbiamo lasciato la discussione a metà..
L: Vuoi parlarne?
O: Si forse mi farà bene..
L: Su raccontami…
O: Ci siamo conosciuti una mattina fredda di maggio, pochi giorni prima della morte di Flavia, il nostro primo incontro non era stato dei migliori, il mio curriculum non era dei migliori, non avevamo un buon rapporto, ma io me ne innamoravo ogni giorno di più.. l’ho salvata dallo stalker e …
L: E poi?- mi disse poggiandomi una mano sul ginocchi, ma ritirandola subito
 
[Laura]
Gli occhi di Orlando si riempivano di lacrime e la sua voce si faceva sempre più tremante.
O: E poi l’ho amata, poi ci siamo amati! Poi però è arrivato questo grande dolore! Perché così tanto, perché in questo modo? Perché a me?
Si mise a piangere e io lo strinsi in un abbraccio, mi sentivo di fare quel gesto, inconsueto per la mia personalità, ma forse me ne pentii o forse no, mi staccai e poi continuai a parlare.
L: Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l’uomo.*
 
[Orlando]
Erano belle le parole di Laura, ma non riuscivo a capirle fino in fondo, ma quando le diceva risuonavano bene nella mia testa.
O: Ma io non so come andare avanti..
L: Devi superare questa cosa, devi continuare a vivere!- mi disse con le lacrime agli occhi
 
[Laura]
O: Non posso, non posso dimenticarla..
L: Continuare a vivere non significa dimenticare! Significa ricordarla con amore, secondo me Lucia vorrebbe questo!- queste parole mi uscivano come l’acqua usciva dalla fontana
O: Tu dici?
L: Sono le stesse parole che hai detto a Lucia!
O: Si è vero, ma io non sono forte come lei..
L: Tu lo devi diventare…
 
[Orlando]
Quelle parole mi rimbombavano in testa.
Laura si alzò si voltò verso di me e mi disse: Torniamo a casa?- mi porse la mano e io mi aggrappai.
Il tragitto era stato molto silenzioso.
Appena arrivammo a casa Laura mi disse: Ora andiamo a dormire, non pensarci..
O: Io dormo sul divano! Tu vai in camera mia!
L: No dormo qua!- disse indicandomi il divano
O: Ghiro s’incazza!
L: E’ un ordine!
O: Ma fuori chi ci pensa?
L: I camerieri domani mattina!
O: Grazie..
Laura mi spinse in camera, chiuse la porta e non si sentì più.







*Michel de Montaigne 




Scusate la mia assenza, spero che il capitolo vi piaccia, commentate se no io non capisco se vi piace o meno! Baci ragazze\i! :**

  
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