Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: FrancyF    20/05/2012    3 recensioni
Era andato tutto troppo bene fino ad adesso. Per me. Per Miley. Per Nate. Per la nostra famiglia. Era andato tutto bene. Dio, per qualche strana ragione, deve distribuire il proprio periodo felice in maniera equa ad ognuno di noi, e io e Mils avevamo esaurito il tempo a nostra disposizione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Niley <3'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 -COSA?! E tu me lo dici adesso?! Ve l’avevamo detto… in macchina… pervertito… Nate… aspetta un secondo Nick…-
Joe si staccò l’auricolare dall’ iphone. Una hostess dall’area severa lo scrutava come un avvoltoio.
-Stiamo per decollare signore. Metta via il cellulare. E’ da un quarto d’ora che attendiamo i suoi comodi!-  
Joe la guardò offeso. Demi lo fissava a braccia incrociate, gli altri passeggeri sembravano infastiditi. Joseph si disse che non era il momento adatto per mettersi a fare il divo e, con malincuore, salutò rapidamente il fratello e riagganciò. L’hostess gli lanciò un’occhiataccia di spiccio e poi l’aereo decollò.
Joe si allacciò la cintura nervoso.
-Che avevi da strillare tanto?- lo rimproverò Demi.
-E’ tutto ok Dems- sentenziò Joe, agitato, mentre prendeva fiato: aveva ricevuto una delle notizie più belle della giornata per telefono.. suo fratello era proprio un pirla a volte.
-Allora?- Demi gli battè una mano sul petto, impaziente.
-Quei due carciofi hanno fatto pace finalmente- Joe aveva un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
Demi emise un urletto di gioia, accaparrandosi altre occhiatacce da parte della hostess e dai passeggeri, ma non ci fece caso.
-Come fai a saperlo?!-
-Be Nick mi ha detto che la notte scorsa l’hanno fatto nella munstang…-
-Che! E tu che gli hai detto?-
-Be che erano dei pervertiti e che comunque i primi a farlo in un’auto eravamo stati noi quindi…-
Demi rise, ma guardò il ragazzo con apprensione. –Vedi di non riferire questi episodi all’agente sociale-
Joe sbuffò: a volte Demi lo trattava come un bambino.
-Mi hanno tolto un peso. Sai che ansia partire in Africa per creare una famiglia, quando il resto della truppa a casa è nei casini…-
-Hai ragione- sospirò Demi.
 
Dodici ore dopo Joe e Demi stavano svuotando i bagagli nel loro albergo. I due ragazzi avevano appuntamento l’indomani con una assistente sociale per visitare un orfanotrofio di Nairobi.
La sera si avvertiva un certo nervosismo nell’area.
Demi era in camicia da notte, stesa sul letto e cercava refrigerio nell’area che proveniva dalla porte-finistre della terrazza che erano spalancate. Faceva molto caldo.
-Ma fa sempre così caldo qua?-
Joe arrivò dal soggiorno, armeggiando con la sua polaroid –Sorridi amore-.
Demi fece un enorme sorriso e Joe premette l’obiettivo. –Abbastanza. Quando ci sono andato nel 2011 ci saranno stati almeno quindici gradi di più-. Il ragazzo posò la macchina fotografia sul tavolo e si buttò su letto, affianco a Demi.
-Sai cosa facevo per non soffrire il caldo?- le sussurrò nell’orecchio.
Demi scosse la testa, ma fece una smorfia. –Ho paura chiedertelo..-
-Dormivo nudo-
La ragazza scese subito dal letto, come se avesse preso la scossa.
Joe era offeso. –Che ho fatto?-
-Non ci pensare nemmeno Jonas! Voglio dormire, non voglio presentarmi domani davanti al nostro futuro figlio piena di succhiotti e con le occhiaie!-
-Ok- Joe si mise seduto su lettone –Starò bravo ti giuro-. Era tornato serio all’improvviso.
Ci fu un attimo di silenzio.
-A che pensi?- gli chiese Demi, sdraiandosi sul letto e appoggiando la testa al petto del ragazzo.
Joe fece un sorriso nervoso. –Che è strano. Insomma abbiamo fatto Camp Rock che eravamo dei ragazzini, abbiamo combinato vari casini, ci siamo sposati e adesso stiamo per adottare un bambino-
-Non ti facevo così profondo amore- Demi rise.
Joe adorava vederla ridere, il suo sorriso illuminava la stanza e tutto il resto dei problemi scomparivano.
Demi prese la mano di Joe e la intreccio nella sua. –Come faremo a capirlo?-
Il ragazzo sospirò –Non ne ho idea. Credo solo che succederà e basta. L’importante è trovarne uno giusto per noi-
-Giusto per noi?- Demi fece una smorfia –sembra che stiamo parlando dell’acquisto di un aspirapolvere non di un bambino-
-Non essere pignola. Sarai una brava mamma-
Demi si morse il labbro, preoccupata –Tu come lo sai?-
-Perché ti conosco-
-E tu sarai un buona padre Joe. Bisogna solo aspettare domani-
 
L’avevano visto nel cortile di terra battuta dell’orfanotrofio “Nairobi’s children”: Aymen. “Fortunato” quello era il significato del suo nome africano e, sebbene, fosse orfano di entrambi i genitori dalla nascita, Joe pensò che quel nome gli era proprio adatto.
Era solo Aymen, aveva cinque anni ed era rachitico. Non sapeva una parola di inglese ed era un bambino come tanti in quel luogo di speranza.
Joe e Demi stavano girovagando per il cortile, osservando i bambini giocare con una pallone malconcio nella terra ed erano stati colpito da Aymen.  Il piccolo era solo e stava disegnando qualcosa sulla sabbia, con un bastoncino di legno.
Joe e Demi gli si avvicinarono piano per vedere cosa stesse facendo. Il piccolo nel vederli arrivare si irrigidì e posò il bastoncino per terra.
-Ehi piccoletto- Joe e Demi si accovacciarono, per essere alla stessa altezza di Aymen.
Demi si sforzò di ricordare l’unica frase che aveva imparato in lingua shawili, il dialetto del luogo: “come ti chiami’?”.
-Ninijina lako?-
Il bambino continuava a fissarli con gli occhi sgranati.
-Non vuole parlare…- Demi li sorrise con dolcezza.
Aymen si rasserenò un poco e, lentamente, tese la piccola mano verso i due ragazzi, fino a toccare i ray-ban di Joseph.
Fu amore a prima vista.


Rieccomi qua sis! Come vi avevo già anticipato, questo capitolo parla di altri due cariciofi di nostra conoscenza: joe e Demi. Non chiedetemi come mi sia venuto in mente, ma ho voluto scrivere anche qualcosina su di loro in questa Niley FF. Ci vediamo il 27 con i soliti Nicky, Mils e Nate... e la pace ricostituita (finalmente). Ringrazio sempre chi legge e recensisce, vorrei ringrazirvi una pe una, ma lo farò la prossima volta perchè devo andare ad un compleanno e devo ancora capire come studiare Kant in sole 2 settimane dalla fine della scuola (i grandi misteri del prof  0-0).
Baci,
FrancyFJonas
Ah dimenticavo vedete questo video (0:45)! Non sono fan degli One Direction, ma una mia amica si e entrambe abbiamo concordato che, ovviamente, Nicholas canta divinamente anche una loro cover.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: FrancyF