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Autore: spontaneoussoftassertive    20/05/2012    2 recensioni
Klaine!Vampires. Kurt point of view. "Era da un paio di mesi che ci pensavo e avevo finalmente preso la mia decisione. Volevo passare il resto dell'eternità con lui. Renderlo ufficiale. Sposarci, insomma."
Genere: Angst, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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VII



Partimmo dopo un paio di minuti. I lupi si erano trasformati di nuovo, per coprire il nostro odore con il loro. Io e Blaine aprivamo la fila, sempre tenendoci per mano, Wes e Thad la chiudevano. Saltavamo da una pianta all'altra intanto che c'era ancora la foresta. Quando questa finì ci ritrovammo a percorrere dei campi deserti e non illuminati, la temperatura che si abbassava sempre di più. Solo la luna ci permetteva di vedere dove andavamo. Non che ne avessimo bisogno. Guardai Blaine, esaminando il suo profilo. Erano rimaste alcune cicatrici visibili sul suo viso e le bruciature sulle mani e sulle braccia ci avrebbero messo giorni prima di sparire. In particolare c'era una cicatrice che attirò la mia attenzione. Quella che gli divideva a metà il sopracciglio sinistro. Era come se segnasse l'altezza del suo sopracciglio triangolare. Lo prendevo sempre in giro per la forma delle sue sopracciglia. Sorrisi pensando che prima di presentarci ufficialmente davanti agli Antichi avrei insistito per sistemargliele. E magari fargli anche la barba che ormai ricopriva le sue guance. Riflettei un attimo e mi domandai se anche a me fosse cresciuta la barba e come dovevano essere malridotti i miei poveri capelli. Per non parlare del fatto che erano più di tre giorni che non mi facevo una doccia e non mi cambiavo i vestiti.
"Che c'è?" mi distolse dai miei pensieti Blaine stringendomi più forte la mano. "Semrbi pensieroso. Qualcosa non va?"
"No. Sto solo pensando che sarò uno schifo senza essermi lavato e cambiato da più di tre giorni e cavolo, temo proprio di puzzare di lupo..." aggiunsi annusandomi la spalla e arricciando il naso.
Blaine rise rallentando appena e baciandomi sulla guancia destra. "Sei bellissimo." mi disse semplicemente senza togliermi gli occhi di dosso.
Stavamo assieme da cinquant'anni e ancora riusciva a togliermi il fiato quando faceva così. Sorrisi scuotendo la testa. "Anche tu."
"Ehi piccioncini, vi sembra il momento??" ci interruppe Puck raggiungendoci.
Risi, imitato da Blaine, e velocizzammo di nuovo il passo. Dopo un paio di ore avevamo attraversato l'Alaska e raggiunto l'oceano. Io e Blaine ci fermammo, voltandoci a guardare gli altri che ci raggiunsero.
"Grazie ragazzi, apprezzo tantissimo quello che avete fatto per noi, ma ora proseguiamo da soli." disse deciso Blaine mentre io annuivo e i lupi tornavano umani.
"Siete sicuri?" provò Wes stringendosi nelle spalle e strofinandosi le braccia con le mani per scaldarsi.
"Sì. Per voi queste acque sono troppo fredde e poi ce la caveremo da soli. Tranquilli." ripeté Blaine.
"Ok." acconsentì Wes.
"Beh, mandateci una cartolina dall'Italia!" scherzò David, mentre Thad starnutiva.
"Andate prima di prendervi una polmonite" rise Blaine, tirandomi a sè.
"Perché non indossate delle magliette poi, non lo capisco!" borbottai.
"Beh ma perché siamo fighi!" esclamò Jeff.
"Ciao, ragazzi. Ci vediamo quando io e Kurt saremo sposati! Vi prometto che vi faremo visita."
"Ci contiamo!" sorrise Trent.
Ci salutarono affettuosamente, anche troppo per i miei gusti, prima di ritrasformarsi in lupi e congedarsi correndo via tra l'oscurità della notte.
"Bene." sospirò Cooper. "Muoviamo i nostri culetti congelati prima che faccia giorno."
"Non oso immaginare in che condizione arriveranno i miei capelli..." si lamentò Santana tuffandosi a delfino imitata subito da Britt.
"Stesso problema, sorella!" commentai tuffandomi a mia volta, trasinando con me Blaine mentre anche gli altri si tuffavano senza molte cerimonie.
"Ma state zitti e nuotate." sbottò infatti Puck rimmergendosi e iniziando a nuotare. Lo imitammo subito, e per la prima volta Blaine lasciò andare la mia mano per riuscire a nuotare. Sentivo le estremità dei miei arti irrigidirsi a contatto con l'acqua gelida, ma il freddo non è mai stato un problema per noi vampiri, infatti non lo percepivo per niente. In pochi minuti raggiungemmo l'isoletta che sta a metà tra l'Alaska e la Russia di cui non ricordo mai il nome.
"Uffa, tra il sale e il freddo dell'acqua questa maglietta sarà da buttare!" si lamentò Santana strizzando i bordi della maglietta nera attillata. Brittany sorrise risistemandosi i capelli biondi in uno chignon sopra il capo.
"Seriamente, cugina? Ti preoccupi della maglietta? Arriviamo in Italia sani e salvi e te ne compro a tonnellate di magliette!" la schernì Blaine scuotendo la testa e rivolgendomi uno sguardo preoccupato. "Tutto bene?" mi chiese.
Inarcai un sopracciglio. Avevo la faccia sconvolta? Ero più pallido del solito? Perché mi stava chiedendo se stavo bene? "Sì, certo." risposi incerto.
"Sembri esausto..."
Oh, quello. Sì, in realtà non mi ero ancora completamente ripreso, probabilmente avrei dovuto bere un po' di più, ma mi limitai a scuotere le spalle. "Sto bene, tranquillo." sorrisi cercando di strizzare un po' la maglietta, mentre gli altri contorllavano le provviste negli zaini.
"Ok."
"E' meglio se ripartiamo subito prima che sorga il sole" disse Cooper rimettendosi lo zaino in spalla.
Annuimmo tutti, ripartendo ed attraversando l'isoletta in meno di cinque minuti per poi rituffarci e raggiungere la Russia appena prima che il sole sorgesse. Riemergemmo sulle coste ghiacciate, riunendoci in cerchio per decidere il da farsi.
"Direi di trovare una grotta dove rifugiarci per il giorno." propose Sam riavviandosi i capelli senza un gran successo.
"Sì e magari facciamo asciugare i vestiti. Non mi va di girare con le cose bagnate!" borbottò Santana.
Notai qualcosa che si muoveva dietro di lei. Evidentemente ero l'unico ad essersene accorto perché gli altri stavano continuando a parlare. "Ragazzi..." li zittii. "C'è qualcuno..." indicai oltre le spalle di Santana un uomo che ci stava fissando con occhi e bocca spalancati, imbacuccato fino al naso.
"Oh merda. Filiamocela..." sbottò Cooper iniziando a correre. Lo imitammo tutti, trovando finalmente una grotta dove rintanarci. Le superfici interne erano ricoperte di stalattiti e stalagmiti.
"Mi sa che abbiamo fatto venire un infarto a quel pover uomo! Non penso sia abituato a vedere gente che riemerge da queste acque, specialmente con indosso solo magliette e jeans..." rise Puck esaminando la grotta.
"Dite che dovrei andare a controllare se sta bene?" chiese Britt seria.
"Oh no, no, no. Tu non ti allontani da me neanche per un istante, cucciola!" replicò Santana prendendole la mano e facendo intrecciare le loro dita.
"Adoro quando ti preoccupi per me, San" sorrise mettendosi a sedere, trascinando Santana con sè e facendola accoccolare sopra il suo grembo.
"Dovremmo accendere un fuoco o qualcosa per far asciugare i vestiti..." disse Cooper spogliandosi della maglietta imitato dagli altri ragazzi, compreso Blaine. Io esitai un attimo, mentre, invece, gli altri si toglievano anche i pantaloni e Santana e Britt si rialzarono per spogliarsi a loro volta, restando tutti solo con l'intimo.
"Ehm, come lo facciamo un fuoco?" riuscii a chiedere finalmente inarcando un sopracciglio.
"Così!" esclamò Britt schioccando le dita. Subito comparvero delle fiamme in un angolo e lei e Santana vi si accucciarono attorno, stendendo i vestiti per terra vicino al fuoco.
"Dimentichi che la mia ragazza è una strega!" sorrise orgogliosa Santana.
"Giusto."
"Kurt, è meglio se ti spogli anche tu, così i vestiti si asciugano..." mi suggerì Blaine imitando le due ragazze, mentre anche gli altri stendevano i panni a terra e si coricavano pronti a dormire.
Storsi il naso. "Mmm...preferisco tenerli su...ma starò vicino al fuoco così si asciugano lo stesso..." aggiunsi anticipando le proteste di Blaine. Non avevo voglia di spogliarmi e mettermi in mostra. Anche se si trattava dei miei due migliori amici, del mio futuro cognato e di due lesbiche. Solo con Blaine non avevo problemi a spogliarmi. Anzi, a volte avevo problemi a trovare la voglia di rivestirmi.
Mi guardò un po' indeciso se continuare ad insistere ma poi si accontentò di annuire. Al contrario degli altri, si andò a sedere a gambe incrociate davanti all'ingresso della grotta, restando però nell'ombra. Lo osservai per alcuni minuti, rimanendo in piedi dietro di lui, mentre sentivo gli altri russare. Io non avevo voglia di dormire, nonostante fossi esausto. Come facevo ad esserlo dopo aver dormito per due giorni non ne avevo idea. Forse non ero esausto per via della stanchezza del mio corpo. Volevo semplicemente rilassarmi. Sentirmi al sicuro, protetto. E c'era solo un modo perché mi sentissi pretetto e al sicuro.
"Blaine..." lo chiamai piano avvicinandomi.
"Mmm?" Continuò a guardare fuori, senza voltarsi verso di me.
"Ti ho mentito..." sussurrai restando in piedi difianco a lui.
Si girò di scatto guardandomi terrorizzato. "Cosa...?"
"Shhhh" lo zittii sedendomi accanto a lui. "Ti ho mentito perché non voglio stare vicino al fuoco. Voglio stare vicino a te." sussurrai appoggiando la testa alla sua spalla.
Blaine rise scuotendo la testa. "Mi hai fatto spaventare! Non farlo più!"
"Oh andiamo! Su cosa pensavi ti avessi mentito?" chiesi  alzando gli occhi e guardandolo da sotto, sorridendo.
"Non lo so..." ammise Blaine serio. "Comunque non mi dispiace questa bugia..." aggiunse. Poi mi baciò piano sulla tempia. "Aspetta..." mi spostò per potersi sistemare meglio. "Uhm...forse è meglio se ti spogli comunque. Tanto ci sono io a proteggerti...." mi sorrise dolcemente.
Annuii togliendomi sia la maglietta che i jeans e lanciandoli vicino agli altri vestiti ad asciugare, poi mi accoccoloai tra le gambe di Blaine e contro il suo petto, strusciando il naso contro la sua pelle. Non è che con l'acqua dell'oceano ci fossimo lavati come avremmo dovuto, ma almeno ora Blaine profumava di...Blaine. E io adoravo il suo profumo particolare. Non era un vero e proprio profumo. Era semplicemente Blaine. E a me piaceva. Le sue braccia mi abbracciarono, stringendomi dolcemente. Mi baciò sui capelli per poi appoggiarvi il mento, mentre io iniziavo ad addormentarmi. Tra le sue braccia mi sentivo davvero al sicuro. E questo mi bastò per farmi dimenticare quello che stavamo facendo, dove stavamo andando e chi avevamo alle calcagna.
"Ti amo, Blaine." sussurrai prima di addormentarmi completamente. Non prima di aver sentito anche il suo "Ti amo" bisbigliato dolcemente contro i miei capelli.
Fui svegliato dopo non so quante ore da delle risatine e dei bisbigli divertiti, che ignorai subito per concentrarmi al comodo cuscino su cui stavo dormendo. Non ero più seduto contro il petto di Blaine. Ero coricato sopra di lui sempre tra le sue braccia. Mi strinsi di più contro di lui, avvolgendogli la vita con le braccia e affondando il viso contro la sua pelle fresca. Mi era mancato così tanto che non riuscii a resistere e iniziai a baciarlo partendo dalla clavicola per poi arrivare al collo e alla mandibola. Senza aprire gli occhi, coccolato dal suo respiro rilassato, il battito lento del suo cuore e le fusa che iniziavano a provenire dalla sua gola.
"Ciao, dolcezza.." soffiai sopra le sue labbra prima di baciarle.
"Ciao anche a te, baby." rispose accarezzandomi la schiena. Aprii gli occhi trovando quelli color caramello di Blaine che mi fissavano. "Volevo restare sveglio e fare da guardia, ma avere di nuovo te tra le mie braccia mi ha rilassato troppo...credo di essermi addormentato..." rise baciandomi il naso.
"E per fortuna che non è successo nulla!" ci interruppe una voce proveniente da dietro di noi. Sussultammo entrambi alzandoci e ritrovandoci Cooper e tutti gli altri che ci fissavano ridacchiando.  
"Ma ben svegliati, vostre regalità!" ci salutò Puck.
"Voi...voi ci stavate guardando mentre noi stavamo dormendo??" chiesi irritato.
"Eravate così teneri tutti abbracciati e accoccolati!!" squittì Britt sorridendo ampiamente.
"Già. Anche se penso che se non vi avessimo interrotto sareste arrivati a scoparvi come due animali." rise Santana sistemandosi i capelli.
Blaine rise mentre io guardavo male tutti. "E' inquetante! Non fatelo mai più! Odio quando qualcuno mi guarda mentre dormo!" mi lamentai.
"Oh, andiamo! Come se non ti avessimo mai visto dormire!" disse Sam recuperando uno degli zaini e mettendoselo in spalla.
"Sì, e sapete benissimo che lo odio!" borbottai.
"Ok, ok. Non lo faremo più!" rise Cooper. "Ora vestitevi e ripartiamo..."
Solo in quel momento mi accorsi di essere solo in mutande, così come Blaine. Arrossii prendendo i miei vestiti e infilandomeli in fretta.
"Sì, hai ragione. Muoviamoci. Non so perché non ci abbiate svegliati prima!" tornò serio Blaine imitandomi e vestendosi alla bene e meglio. Io arricciai il naso accorgendomi dell'odore che emanava la mia maglietta. Me la ritolsi, frugando nel mio zaino ed estraendone un'altra color blu mare.
"Kurt. Sei pronto?" mi chiamò Blaine mentre gli altri sistemavano gli zaini e si preparavano.
Mi infilai la maglietta e ficcai l'altra nello zaino. "Sì." Afferrai la mano che Blaine mi stava porgendo e ripartimmo nell'oscurità della notte. Per un paio di ore restammo in silenzio, correndo il più veloce possibile, le orecchie tese al minimo rumore sospetto e gli occhi ben aperti. Io e Blaine eravamo sempre davanti, mentre Cooper chiudeva la fila. Poi finalmente i terreni ghicciati terminarono lasciando spazio alla taiga. Blaine saltò sopra un abete, tirandomi con sè, per poi fermarsi.
"Cosa c'è?" chiese Puck atterrando sul ramo su cui eravamo io e Blaine.
"Non vi ho chiesto una cosa..." Anche gli altri ci raggiunsero con sguardi preoccupati.
"Cosa?" fece Cooper.
"Quante scorte di sangue abbiamo ancora? Sarei...ehm un po' affamato..." domandò grattandosi il retro del collo con la mano libera, l'altra che stringeva ancora la mia.
Cooper rivolse uno sguardo incerto a Puck e Sam. "Ehm, ecco, riguardo a quello..." biascicò.
Non ci avevo pensato nemmeno io. Dopo aver bevuto appena svegliati non ci eravamo più nutriti e ora che mi ci faceva pensare, anch'io iniziavo ad avere fame. "Quante sacche?" chiesi anch'io.
"Ehm...abbiamo solo tre sacche..." rispose Sam.
Io e Blaine ci guardammo per alcuni secondi. "Tre? Solo tre?" rise nervosamente Blaine. "Ci prendete in giro?"
"No. Le abbiamo usate tutte per salvarvi..." disse di nuovo Sam abbassando lo sguardo.
"Come facciamo a sfamarci in sei con tre sacche di sangue??" si agitò Blaine mentre anch'io iniziavo a preoccuparmi e sentirmi in colpa.
"Razionalizziamo?" suggerì Santana.
"Voi da quant'è che non mangiate?" chiesi preoccupato. Forse erano più affamati di me e Blaine e dovevamo lasciarle a loro.
"Da appena prima che vi svegliaste..." rispose Cooper.
Guardai Blaine, non sapendo cosa fare. Per arrivare fino in Romania ci sarebbero volute almeno due notti e un discreto dispendio di energie. Tre sacche in sei erano davvero poche. E di bere sangue di animali selvatici non se ne parlava. Prima di tutto perché io lo trovavo disgustoso rispetto a quello umano e secondo Blaine non l'avrebbe mai permesso. Avrebbe distrutto un vampiro all'istante se ce n'era bisogno, ma non riusciva ad uccidere un cerbiatto. Specialmente se questo lo guardava con 'occhioni innocenti e adorabili' come diceva lui. Evidentemente anche lui stava esaminando le varie opzioni a nostra disposizione perché fissava il vuoto mordicchiandosi il labbro.
"Kurt ed io siamo stati gli utlimi a mangiare, quindi le sacche spettano a voi." concluse poi, cercando il mio sguardo per conferma.
"Sì, Blaine ha ragione." annuii riportando gli occhi sugli altri.
"Cosa? No, no. Non se ne parla. Le dividiamo per tutti e sei." fece Sam con le braccia incrociate al petto.
"Potete contarmi fuori..." scrollò le spalle Cooper. "Io mi posso arrangiare con qualche scoiattolo..."
"Cugino, non mi pare ci siano scoiattoli qui...e comunque non mi sembra giusto..." si intromise Santana seria.
"Non è che...tu sai fare una delle tue magie e moltiplicare le cose??" domandò Puck guardando con la fronte corrugata Brittany, che scosse la testa.
"Non credi che l'avrei già fatto?" chiese retoricamente inarcando le sopracciglia. "Potrei tipo allungarlo con dell'acqua, ma San dice che poi diventa imbevibile..." aggiunse mentre Santana annuiva.
"Se voi volete provarlo, ok, ma ve lo sconsiglio. Io preferisco fare senza..." disse alzando le spalle.
Mi schiarii la voce, cercando di ributtar giù la fame che mi stava salendo. "Io posso resistere per un paio di giorni." mentii. "Non ho fame e penso di aver bevuto a sufficenza per poter durare una settimana..."
Gli altri mi guardarono per niente convinti.
"Ok, facciamo così : voi vi dividete due sacche, mentre la terza la teniamo di scorta, per ora. Se viaggiamo tutta stanotte e domani  notte dovremmo riuscire a raggiungere la Romania e fare scorta alle loro cantine. Io e Kurt berremo domani la terza. Dovremmo farcela a resistere, giusto?" Propose Blaine. Io annuii, incrociando le braccia al petto.
"Ma perché non bevete anche voi? Ne abbiamo giusto tre da dividire in sei..." chiese Santana.
"Perché preferisco averne una di scorta per sicurezza...spero non succeda nulla, ma per sicurezza, sai...si sa mai..." rispose.
"Sì, Blaine ha ragione." aggiunse Cooper.
"Io non ho fame. Potete dividervi la mia parte..." disse Sam indicando me e Blaine per poi infilarsi le mani in tasca.
"Ne sei sicuro?" Puck lo guardò insicuro.
"Sì, certo." scosse semplicemente le spalle, lo sguardo basso. Mentiva. Lo conoscevo troppo bene per non accorgermene. Aprii la bocca per protestare, ma infondo avevo appena mentito anch'io. Quindi restai zitto.
"Va bene. Allora prendila tutta tu, Kurt."
Spostai lo sguardo da Sam a Blaine, trovando i suoi occhi che mi guardavano con un misto di preoccupazione e dolcezza. "Cosa? NO! Blaine, sei tu quello che ci ha fatti fermare perché affamato. E poi te l'ho detto...non ho fame, davvero." replicai deciso. Non volevo farmi vedere debole. Perché non lo ero.
"Kurt..."
Ok, forse una piccola debolezza l'avevo. E l'ho tutt'ora. Anzi, l'avrò per sempre. Blaine. O meglio gli occhi di Blaine quando mi guarda con quell'espressione come se fossi la cosa più bella e meravigliosa che abbia mai visto. Ma stavolta ero deciso. "No, Blaine. Prendila tu." ripetei.
Blaine scosse la testa, abbassando lo sguardo. Ero già pronto a replicare, aspettandomi altre proteste, ma lui rialzò gli occhi, rivolgendomi di nuovo quello sguardo dolce e innamorato. "Te l'ho mai detto che sei il migliore fidanzato al mondo?" chiese piegando la testa di lato.
Restai a bocca aperta, sentendomi avvampare. "No...tu sei il migliore..." sussurrai sentendo il mio cuore sciogliersi completamente.
Blaine rise annullando i pochi centimetri che ci separavano e appoggiandomi una mano sulla guancia destra. "Sei adorabile quando arrossisci. E lo sai che potremmo andare avanti per ore..." mi soffiò dolcemente sulle labbra, gli occhi di quel color caramello che mi faceva impazzire puntati nei miei.
"Sì, lo sappiamo benissimo. E per quanto mi piacerebbe vedervi scopare come tigri -sì, lo so che finireste per scopare- non abbiamo tempo." ci interruppe Santana.
Blaine alzò gli occhi al cielo. "Non è che ogni nostra conversazione finisce con noi che scopiamo..." sospirò.
"Come no..."
"Comunque, Santana ha ragione. Non abbiamo tempo.." li interruppe Cooper.
"Sì" acconsentii io. "Muovetevi che poi ripartiamo. Non possiamo perdere altro tempo. Scusa, Blaine."
Lui riportò gli occhi su di me, sorridendomi. "Scherzi? Avete ragione...Ci rifaremo nella nostra luna di miele..." aggiunse baciandomi sulla fronte per poi voltarsi e raggiungere Cooper camminando in perfetto equilibrio sopra il ramo.
 Sam lanciò loro una delle sacche di sangue che estrasse dallo zaino. L'altra la passò a Santana."Prima le signore..." le sorrise.
Puck esaminò attentamente Sam. "Sicuro di non voler fare a metà con me, amico?" chiese.
Sam annuì scuotendo le spalle. "Sono a posto, tranquillo."
"Sicuri di non essere gay?" si intromise Santana passando il sangue a Puck. Sospirarono all'unisono ignorandola.
Ripartimmo, viaggiando in silenzio per un po' e saltando da un abete all'altro. Blaine dovette rallentare leggermente per affiancarmi e prendermi di nuovo la mano. Gli sorrisi, stringendo la presa. Poi il rumore di rami che si spezzavano attirò la nostra attenzione. Ci voltammo indetro appena in tempo per vedere Sam cadere a terra e Puck tuffarsi subito dietro di lui. Santana e Brittany si fermarono insieme a noi sopra un ramo, guardandoci confuse. Cooper ci rivolse uno sguardo preoccupato, seguendo poi Puck.
"Cosa..?" ma non riuscii a finire la domanda che Blaine mi trascinò giù dalla pianta fino a raggiungere gli altri tre, le ragazze che ci seguirono a ruota.
"Cazzo, gli avevo detto di fare a metà con me..." Sam era a terra, a pancia in giù. Aveva avuto la fortuna di cadere sopra un cespuglio, quindi probabilmente non si era rotto nulla, ma aveva comunque qualche graffio. Puck stava frugando nel suo zaino. Mi staccai da Blaine andando ad aiutarlo. Presi il sangue dalla mani di Puck, prima che potesse rompere la sacca e rovesciarlo tutto. L'aprii delicatamente, mentre lui rigirava Sam, sedendosi, prendendogli la testa e poggiandosela in grembo. Gli spostò dolcemente i capelli dalla fronte mentre io lo facevo bere.
"Posso aiutarvi?" chiese Brittany preoccupata.
"No, tranquilla. Penso si stia già riprendendo." risposi proprio mentre Sam iniziava ad aprire le palpebre e mugugnare. Poi si coprì gli occhi con la mano destra allontanando le mie con la sinistra.
"Ehi, Sammy...va meglio?" domandò Puck sorridendogli.
"Cazzo...mi spiace...io..."
"Shhh, è ok."
"No. Sono un coglione..."
"Quello era risaputo, scemo." lo canzonai io, richiudendo la sacca e ficcandomela in tasca. Avanzava poco sangue, ma l'importante era che Sam stesse bene.
"Non avresti dovuto lasciarmi la tua parte... E' stata una mossa davvero stupida..." disse Blaine porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi. La sua voce era seria ma io riuscii a cogliere una punta di preoccupazione.
"Ehi, non prendertela con lui!" replicò Puck aiutando Sam a sedersi. "Anche se però avresti potuto almeno fare a metà con me..." aggiunse sistemandogli i capelli dietro l'orecchio. Sam gli scacciò la mano fulminandolo. Puck ci rimase un po' male.
"Meglio se troviamo un rifugio e ci riposiamo. Siamo tutti stanchi e ormai è già quasi l'alba..." Cooper si guardò attorno, per poi partire seguito a ruota dalle ragazze verso Ovest.
"Ce la fai ad alzarti e camminare?" chiese Puck.
Sam lo fulminò di nuovo. "Certo, non sono una femminuccia..." sbottò alzandosi. Ma appena fu in piedi barcollò rischiando di cadere di nuovo se non avesse trovato le braccia pronte di Puck a sorreggerlo.
"Ehi..."
"Ce la faccio, ok? Lasciami..." sbottò scuotendosi Puck di dosso. Non avevo mai visto Puck restarci così male per qualcosa. Possibile che Santana avesse ragione? E poi la vidi. Una scintilla negli occhi di Puck. E il modo in cui esitò a lasciare la presa su Sam. Sì, era innamorato di lui. Ma probabilmente non se n'era mai reso conto. E nemmeno io, a dir la verità.
"Andiamo..." Ci chiamò Blaine tirandomi per un braccio. Puck e Sam annuirono. Seguimmo Blaine fino ad una grotta dove Cooper ci stava aspettando. Entrammo, trovando le ragazze già accucciate per terra, abbracciate l'una all'altra. Blaine si lasciò praticamente cadere a terra, trascinandomi con sé e facendomi atterrare sulle sue cosce. Poi aprì la gambe lasciando che mi sistemassi meglio. Appoggiai la schiena contro il suo petto, le sue mani attorno la mia vita. In questa posizione potevo osservare Puck, seduto per terra che cercava di convincere Sam a coricarsi e appoggiare la testa sulle sue gambe. Alla fine Sam si arrese, accoccolandosi contro le gambe di Puck che iniziò ad accarezzargli i capelli finché non sentii Sam russare beatamente. Non mi ero accorto che, nel frattempo, anche Blaine aveva cominciato ad accarezzarmi le braccia, avvolgendomi sempre di più nel suo abbraccio.
"Ehi" mi soffiò contro il collo. "Stai bene?"
Annuii. "Sono solo un po' preoccupato..." sussurrai senza distogliere lo sguardo da Puck, mentre anche Cooper iniziava a russare.
"Per loro?"
"Sì" sospirai, voltando la testa verso Blaine in modo da poterlo guardare in viso.
Mi sorrise strusciando poi il naso contro la mia tempia e baciandomi la fronte. "Lascia che si sistemino da soli...andrà tutto bene, vedrai..."
Annuii di nuovo, girandomi nel suo abbraccio per poter stringerlo in vita e affondare il viso contro il suo petto. "Non me n'ero mai accorto..." sussurrai contro la stoffa della sua maglietta. "Ma perché proprio adesso? Sono tantissimi anni che si conoscono..." Puck sbuffò, coricandosi in modo, però, da riuscire comunque ad accarezzare i capelli di Sam. E allora mi ricordai che nonostante stessimo sussurrando, lui poteva sentirci.
"E' amore, Kurt. Non puoi mai sapere quando colpisce..." sorrise Blaine coricandosi a sua volta, tirandomi con sé e stringendomi di più contro il suo petto, dove mi accoccolai chiudendo gli occhi. Blaine iniziò a canticchiare una ninna nanna che non avevo mai sentito prima di allora, ma che mi fece rilassare completamente.
"Sono contento che abbia colpito noi due..." dissi con la voce già impastata dal sonno.
Smise di cantare. "Anch'io, Kurt. Anch'io." Mi baciò i capelli per poi riprendere a canticchiare. E quella ninna nanna mi cullò finché non mi addormentai profondamente.






E' stato un parto, ma alla fine ce l'ho fatta! Chiedo umilmente scusa per il ritardo, ma sono state tre settimane da incubo tra verifiche, interrogazioni e certificazioni linguistiche! Sarò impegnata anche nelle prossime due settimane, ma spero di riuscire ad aggiornare almeno una volta a settimana :)
Grazie mille a chi ha la pazienza di leggere le mie follie!
Alla prossima! :)
Sil
   
 
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