C’era un buon odore di caffè nell’aria. Fabrì aveva appena finito di macinare i chicchi e ora con dolcezza distribuiva la polvere nella moka. Mentre aspettava che borbottasse, si sedette al tavolo della cucina e chiuse gli occhi. Un sommesso e piacevole ticchettìo ricamava lo spazio della casa. Proveniva dalla credenza delle sveglie, tutte belle lucide e funzionanti, ammiccanti da dietro il cristallo con le loro lancette.