Ricordi e bugie
“Vivi in una bolla, per caso, Rose? Non puoi baciarlo e poi dire che non ricordi nulla, con la testa bassa e rossa in viso, non è coerente!”
La rossa alzò un poco il viso, guardando negli occhi il cugino.
“Ieri sera per la prima volta ho bevuto e mi sono ubriacata, pensi che dopo una bottiglia di vodka io ricordi vagamente qualcosa?
La mia maglietta profuma di Scorpius, e allora? Anche se ci fossimo baciati non me lo ricorderei.”
Non aveva abbassato gli occhi nemmeno per un secondo, segno che fosse, almeno u po’, sincera.
Era vero, non ricordava tutto, ma Scorpius, se lo ricordava benissimo.
Ma non era abbastanza coraggiosa per ammetterlo, infondo lei era una Corvonero non una Grifondoro nella sua casa la prontezza di spirito, sacrificio e forza d’animo non pullulavano di certo.
Albus la lasciò sola.
Dopo quelle che sembrarono ore Rose si decide a mettere un po’ in ordine la sua camera.
La maglietta usata la sera prima giace per terra, indisturbata.
L’annusa, sa di alcool, fumo di sigaretta babbano e inevitabilmente di Scorpius.
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