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Autore: Cri cri    21/05/2012    11 recensioni
Le luci dello stadio vennero spente: il chiacchiericcio generale della folla aveva lasciato spazio ad uno strano silenzio: come se tutti fossero rimasti col fiato sospeso. Tre figure fecero il loro ingresso sul palco.
Spero possa piacervi...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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A strange meeting cap 11 - Una seratra tra amici







Una serata tra amici


" Pronto chi parla? ".
" Walter 46  siete arrivati a destinazione? ".
" Si capo. Siamo appena atterrati a Tokyo " balbettò l'uomo, intimorito dalla voce glaciale del suo superiore.
Dall'altro capo del telefono un ghigno maleficò si stampò sul viso dell'uomo che - conoscente della sua immensa potenza - se la rideva di gusto a mettere in soggezione i suoi uomini " Vedete di non farvi scoprire e... " una breve pausa mise ancora più apprensione al povero succube che, per una lauta ricompensa, era costretto a stare lontano dalla famiglia "... non fallite, altrimenti pena la morte ".
Riattaccò, lasciando inerme l'uomo dall'altro capo della cornetta.


***


Usagi si stava spazzolando, molto lentamente, i suoi lunghi capelli, specchiandosi alla grande specchiera che le era stata regalata dalle sue compagne di casa.
Un fruscio attirò la sua attenzione, facendola girare verso la finestra, sapendo bene cosa - o meglio, chi - lo aveva provocato.
" Se non sapessi con certezza che fossi tu, morirei sicuramente di infarto per quanto sono fifona ".
Una dolce risata accompagnò l'entrata in scena del bel vampiro che - come ogni sera - andava a far visita alla sua amica.
" Buonasera a te testolina buffa. Sai.... " un sorriso sprezzante gli illuminò il pallido viso, rendendolo ancora più affascinante al candore della Luna " ... ti preferisco con gli odango " con una mano toccò quella cascata setosa che lo fece, per un attimo, rabbrividire.
Quel semplice contatto provocò una morsa allo stomaco alla biondina che - senza che se ne rendesse conto - accompagnò il movimento della possente, ma delicata, mano di Seiya che - con fare dolce - carezzava quella guancia rosea, come se fosse un gioiello prezioso.
Da un paio di giorni non riusciva più a leggere nei pensieri di Usagi, e se ne chiedeva spesso il motivo.
Non ne aveva fatto parola con lei, ma moriva dalla voglia di dirglielo.
" A cosa pensi Seiya? " la voce soave di lei lo destò dai suoi pensieri.
" Al fatto che non riesco più a leggere i tuoi pensieri testolina buffa " con fare scherzoso le tirò un puffetto sulla testa, facendola imbronciare.
Il broncio lasciò spazio ad un ghigno di pura soddisfazione " Ahahhah. Ben ti stà rocchettaro da quattro soldi che non sei altro. Volevi farti i fatti miei eh? ".
Seiya, sorpreso da quell'affermazione, rimase a bocca aperta per un po', provocando una sguainata risata in Usagi che non riusciva più a smettere di ridere.
Quelle continue risate attirarono l'attenzione di Rei che, sentendola ridere come una scema, accorse a vedere.
Bussò alla porta per poi chiederle il permesso di entrare " Usa posso entrare? ".
Usagi si bloccò seduta stante, sbiancando.
Rei, preoccupata, aprì la porta, ritrovandosela davanti con uno sguardo sbigottito.
" Si può sapere perchè ridevi come una scema? Da quando in quà ora ridi da sola? " chiese divertita.
" So... sola? " balbettò, capendo che Seiya era sgattaiolato fuori con un tempismo da record " meno male che è un vampiro... " pensò, tirando un sospiro di sollievo.
Buttò l'occhio sulla scrivania, dove facevano bella vista i suoi fumetti preferiti, mentre un'illuminazione le balenò nella mente come un fulmine a ciel sereno " stavo leggendo i fumetti e mi sono messa a ridere eheheh " rise di nuovo, stavolta forzatamente.
" Sei la solita bambina Usagi, ma quando crescerai? " disse ridendo Rei, facendole l'occhiolino in segno di scherzo mentre usciva dalla camera " buonanotte bambina ".
Uscì dalla stanza, lasciandola sola.
" Finalmente è andata via " disse Seiya, rientrando dalla finestra.
" Che spavento... pensavo che ti avesse visto ".
" E dove sta il problema Usagi? " chiese divertito Seiya, facendola irritare.
" E di vostra grazia, vampiro, cosa le raccontavamo? Perchè ti trovavi in camera mia? " chiuse gli occhi in due fessure, facendo ridere ancor di più il moro.
Con fare lento, ma sensuale, le si avvicinò, arrivando a pochi centimetri dal suo viso.
Erano talmente vicini che poteva sentire il fiato di Seiya sul collo che le provocava brividi su tutta la schiena.
Il cuore cominciò a pomparle fortissimo, quasi volesse uscirle dal petto.
" Oh mamma... se si avvicina un altro po' sono sicura che sverrò. Perchè quando sto con lui mi sento bene? Perchè quando mi si avvicina sento il cuore scoppiare? Io amo Mamoru. E' pur vero che non è solo amicizia quella che provo per Seiya... Che confusione " urlò dentro se stessa, cercando di non farsi leggere nel pensiero.
Aveva letto su Internet - ed in quel momento lo benediceva - che per non farsi leggere nel pensiero, da un ipotetico vampiro, bisognava innalzare una barriera mentale, escludendo così al succhiasangue di non poter anticipare le sue mosse.
Senza rendersene conto indietreggiò, trovandosi così con le spalle al muro e Seiya dannatamente sexy e vicino a lei.
" Potresti sempre dirle che sono il tuo amore segreto " le alitò vicino l'orecchio, facendole arrivare il cuore in gola.
Sentiva il bisogno di poggiare le sue labbra su quelle carnose del moro, sentire il loro sapore.
Erano come una droga in quel momento, e come una drogata, non ne riusciva a fare a meno.
Seiya combatteva con il baciarla o no...
Aveva paura di rovinare quello che, con due mesi, avevano creato: una splendida amicizia, almeno da parte di Usagi.
Lui, a malincuore, aveva dato fondo alle sue paure: era innamorato di lei; innamorato di un amore impossibile.
Il desiderio di baciarla era tanto, ma doveva contenersi, anche perchè non era sicuro di potersi controllare con i suoi impulsi: infondo era pur sempre un vampiro ed il sangue di quella testolina buffa era una vera e propria malattia per lui; in sua compagnia doveva fare un certo sforzo per contenersi nel morderla.
Quello che non capiva era perchè solo con lei succedeva...
Le schioccò un casto bacio all'angolo della bocca, assaporando quella pelle vellutata al sapore di fragola.
Quel bacio mandò gli ormoni di Usagi a mille.
Si fece rossa come un pomodoro maturo e le costò un certo sforzo non saltargli addosso.
Anche se si vergognava nel pensarlo, lei lo desiderava, lo desiderava come si desidera respirare.
In quel momento esistevano solo loro due; Mamoru era stato accantonato in un angolino della sua anima.
" Ci vediamo domani mattina testolina buffa " disse con voce roca Seiya, uscendo dalla finestra lasciandola sola con i suoi pensieri.
" Ma cosa ti prende Usagi? Tra poco diventerai la moglie di Mamoru e pensi a saltare addosso a Seiya? " posò una mano sul cuore, cercando - con quel gesto - di far chiarezza su quel muscolo che, da un paio di mesi, le stava giocando brutti scherzi " Ma voglio davvero sposare Mamoru? Non sono più sicura di nulla, maledizione... Seiya... cosa mi stai facendo? ".






Quella mattina l'atelierè era particolarmente affollato; le ragazze passavano da un cliente ad un altro come delle trottole, non facendo trasparire loro la stanchezza.
Dovevano assolutamente sgombrare il negozio per le 12.00.
A quell'ora Motoki, con i quattro testimoni, sarebbero venuti a ritirare i loro rispettivi vestiti, e non stavano più nella pelle.
Senza rendersene conto, la mattinata passò in un lampo...
Il campanellino della porta d'entrata le fece girare tutte assieme, mostrando dinanzi ai loro occhi un vero spettacolo della natura: cinque ragazzi, uno più bello dell'altro fecero il loro ingresso " Buongiorno ragazze " salutò Motoki con un sorriso a trentadue denti per la felicità; tra una settimana si sarebbe sposato con la sua amata Reika.
" Buongiorno a voi ragazzi; ecco a voi i vostri vestiti " squittì Minako, lanciando un'occhiata eloquente al povero Yaten che - preso in contropiede a fissarla - si vergognò da morire.
" Questa ragazzina mi manderà ai matti. Certo che è molto carina... se fossi stato una persona normale, forse... " i suoi pensieri vennero interrotti dal tossire di Seiya che, con un sorriso da ebete stampato sulla faccia, gli fece capire di aver sentito tutto ciò che aveva pensato.
Mamoru si avvicinò ad Usagi,prendendola per i fianchi per stampargli un bacio sulla bocca.
Quel bacio la infastidì parecchio; non né capiva il motivo, o per lo meno la sua mente non voleva ancora ammeterlo e mettersi d'accordo con il suo cuore.
Lo liquidò con un semplice " Sul luogo di lavoro certi atteggiamenti non mi piacciono Mamoru ".
Per la prima volta,Mamoru, lesse nello sguardo della sua amorosa un velo di freddezza glaciale, che lo trafisse come una lama a doppio taglio.
" Usako ma... " chiese incredulo, puntando le sue iridi scure in quelle di lei, che non accennavano a voler smettere di  rimproverare con lo sguardo " scusami... " furono le sue ultime parole, prima di pagare il vestito ed andare via.
Uno ad uno pagarono i loro rispettivi vestiti e salutarono le ragazze.
Motoki, prima di andare via, rivolse loro un invito, a cui non potevano assolutamente mancare " Ragazze, stasera io e Reika daremo una festa a casa nostra. Siete invitate anche voi e mi raccomando... niente rifiuti e siate puntuali. Alle 21.30 a casa mia " disse, uscendo dalla porta.
" Che bello... una festa! E ci sarà anche il mio Yatenuccio " urlò Minako, saltellando da una parte all'altra del negozio.
" Il tuo? Da quando state insieme, scusa? " la ammonì con fare scherzoso Makoto, provocando una risata generale da parte delle amiche, compresa Minako stessa.
Usagi, dal canto suo, non si sentiva per niente pentita delle parole rivolte al fidanzato.
Prima quei gesti d'affetto le facevano battere il cuore, ma ora... ora era tutto diverso; lei era diversa, i suoi sentimenti erano diversi, mentre una nuova concezione si faceva strada nel suo cuore: si stava innamorando del suo migliore amico...




" Ti passo a prendere per le 21.15. Fatti bella. Ti amo " il messaggio di Mamoru arrivò al cellulare di Usagi che, per quella festa, aveva optato di indossare un vestitino nero con gli strass argentati che le fasciava perfettamente il corpo magro e snello. Una generosa scollatura faceva da sfondo ad una pelle abbronzata dalle lampade fatte durante l'invernata.
Un filo di trucco, decollettè nere tacco 12, lucidalabbra e i suoi capelli raccolti in uno chignon la rendevano bellissima e sensuale.
Di certo non si era vestita così perchè glie lo aveva chiesto il fidanzato, ma bensì sperando di poter piacere a colui che le stava rubando il cuore e l'anima: Seiya.
Il ricordo di quel mezzo bacio le tornò prepotentemente alla mente, facendola arrossire.


Mamoru, come da copione, arrivò in perfetto orario, non vedendo l'ora di vedere il suo angelo.
Durante tutta la giornata non aveva fatto altro che pensare e ripensare all'atteggiamento freddo di Usagi e dello sguardo divertito di Seiya.
Da quando aveva stretto amicizia con quel cantante era cambiata, non era più la sua Usako.
" Seiya non ti permetterò di allontanarmi da Usagi. Mi sono accorto di come la guardi... ma quello che non sai che lei è, e sarà, soltanto mia... " rise istericamente, passandosi una mano tra i capelli, come ogni volta che era nervoso.
Usagi entrò in macchina visibilmente agitata.
Non aveva nessuna voglia di andare in macchina con lui, e per questo se ne dispiaceva.
Sapeva di essere stata cattiva con Mamoru, ma cosa poteva farci lei se era confusa?
Decise comunque di non pensarci e di godersi quella serata.
" Ciao amore " la salutò lui, dandole un casto bacio sulla bocca.
" Ciao Mamo-chan " sorrise falsamente Usagi, sperando che quel viaggio durasse il meno possibile.



Parcheggiarono la macchina lungo il viale della villa di Motoki, mentre la musica e le risate si sentivano fin fuori.
C'erano moltissime persone, e sicuramente non si sarebbero annoiati.
La prima cosa che fece Usagi fu quella di cercare con lo sguardo Seiya che stava parlando animatamente con Rei.
Una fitta allo stomaco la colpì in pieno quando la sua amica posò una mano sul petto del ragazzo, facendo la civettuola.
La gelosia la stava divorando pian piano dall'interno, facendola alterare non poco.
" Vuoi qualcosa da bere amore? " chiese Mamoru.
" Si un gin-tonik andrà benissimo ".
" Vado a prenderlo, aspettami qui ", la lasciò li - facendole tirare un sospiro di sollievo.
Seiya, appena si accorse di lei, voltò lo sguardo nella sua direzione.
Il fiato gli morì in gola alla vista di tanta bellezza.
Quella sera era davvero bellissima la sua testolina buffa e la voglia di stringerla tra le sue braccia era tanta; ma non poteva.
Quel macaco del fidanzato era presente li e non potevano comportarsi come il loro solito.
Abbozzò un sorriso che si spense nel momento in cui Usagi lo trafisse con uno sguardo arrabbiato.
" Ma cosa?... " si chiese, non capendo lo strano comportamento del suo angelo che in quel momento stava bevendo il cocktail che le avevo portato il fidanzato.
La serata passò tra risate, bevute, nuove amicizie inaspettate - tra cui Yaten che se la rideva con Minako e Taiki che parlava di studio con Ami.
Seiya cercava in tutti i modi di parlare con Usagi ma non gli riusciva possibile, visto l'appiccicamento insistente di Mamoru che non la lasciava sola nemmeno un minuto.
" Ragazzi stasera, da come avete potuto vedere, ci sono i famosi Trhee lights che, solo per questa festa, ci canteranno una loro nuova canzone, scritta da Seiya " disse felice Motoki, invitando i tre a salire sul palchetto che era stato allestito per la musica.
Le urla dei presenti rimbombarono nella stanza, facendo un immenso chiasso.
" Questa canzone l'ho scritta circa due settimane fa e... niente... spero che vi piaccia " disse Seiya, puntando il suo sguardo su quello di Usagi, stretta tra le braccia di Mamoru.



se sarà pure misteriosa e tenebrosa quando vuole fa paura

ma ti abbraccia e ti difende se l’ascolti

se ti nascondi e cerchi dentro nella forza per andare avanti e non tradirla con il sole e i raggi

mi copre dagli insulti e dalle malelingue

che cerca solo di ferirmi e screditarmi

mi lascia fare anche se sbaglio a farmi male

senza insultarmi

non come te che invece

hai cancellato in un momento tutto quanto

ed è rimasto dentro te soltanto il peggio

per uno sbaglio ed un momento in cui mi son sentito

solo senza coraggio

ma la notte so che pensi a me amore

nel buio cerchi sempre le mie mani

no, non fingere di stare già, già bene

di colpo non si può dimenticare

niente di cosi profondo e intenso o almeno penso

ci riesco poi mi perdo ci ricasco nei momenti di sconforto

quando intorno a me è tutto buio come, come la notte

come le botte e come le ferite abbandonate e mai curate ancora aperte

sbagliare è umano ma per te uno sbaglio è tutto

sono solo un malandrino ed un violento

per una volta prova ad ascoltare il cuore e non l’orgoglio

ma la notte so che pensi a me amore

nel buio cerchi sempre le mie mani

no, non fingere di stare già, già bene

di colpo non si può dimenticare

niente di cosi profondo e intenso o almeno penso

ma la notte so che pensi a me amore

nel buio cerchi sempre le mie mani

no, non fingere di stare già, già bene

di colpo non si può dimenticare

niente di cosi profondo e intenso o almeno penso

Per tutta la durata della canzone, Seiya, tenne lo sguardo fisso su Usagi che, dopo aver ascoltato attentamente la canzone cantata da Seiya, cercava disperatamente di ricacciare indietro le lacrime.
Con quella canzone Seiya aveva messo a nudo i suoi sentimenti verso di lei, e lei lo aveva capito visto che guardava nella sua direzione.
Da quelle bellissime parole aveva capito che lui soffriva per lei, per la situazione in cui si trovavano.
Lei era confusa: voleva bene a Mamoru, ma lo amava? E per Seiya? Era amore o cosa?
" Bella canzone, non trovi? " le chiese Mamoru, riportandola alla realtà.
" Prima l'ho visto parlare amorevolmente con Rei e ho notato che fissava sempre affianco a noi e guarda caso c'era proprio lei, fino a qualche secondo fa ".
Ancora quella maledetta gelosia che le corrompeva l'anima.
Non aveva fatto caso a Rei, li vicino a lei, talmente assorta dalla bellissima voce di Seiya.
E se fosse veramente per Rei quella canzone?
" Ma come sono sciocca... certo che non era per me la canzone. Ma cosa credevo? Che questa bellissima canzone era per me? Usagi quanto sei sciocca. Lui è il tuo migliore amico; e poi lo hai visto tu stessa come era contento con Rei " pensò tristemente.
Per tutta la sera, Rei, era stata con Seiya, ballando e ridendo assieme a lui, e lui sembrava gradire molto la sua compagnia.
Infondo cosa poteva pretendere da lui? Non era mica il suo fidanzato.
Decise di andare via; si sentiva di troppo a quella festa che aveva visto protagonista tutta la sua gelosia ed il suo dolore.


Quella notte Seiya non venne a trovarla, a farla sorridere come ogni sera...
Nella sua mente una sola ed esclusiva realtà, sbattutale in faccia con una ferocia da far male: stava con un ragazzo che non amava più, ma a cui voleva un gran bene; amava il suo migliore amico, vampiro, che per lui non era altro che una speciale amicizia.
Con le lacrime che le solcavano il viso si addormentò con il suo dolore e con la consapevolezza di essersi cacciata in un guaio più grande di lei.






Buon pomeriggio ragazze...
Ecco il nuovo capitolo appena sfornato.
Che cosa ve ne pare?
La canzone presente nel capitolo è La notte dei Modà, quindi su di essa non ho alcun diritto.
Usagi ha finalmente fatto chiarezza nel suo cuore, ma cominciano a sorgere parecchi problemini.... non trovate?
Rei che fa il filo a Seiya...
mhm... come andrà a finire?
Ringrazio tutte le ragazze che mi seguono e lasciano sempre il loro parere.
Invito anche i lettori silenziosi a lasciare un loro commento, in modo da capire se la storia piace oppure no ^^.

Bacio Cri cri





 
   
 
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