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Autore: Adrienne Sunshine    21/05/2012    6 recensioni
Lettori e lettrici, autori e autrici, gente che approda su questo sito ogni giorno e legge una piccola parte di ogni altro abitante di questa oasi di scrittura... Sapete qual è la specialità della casa? Niente pasta alla carbonara o aragoste con caviale come ci si aspetta in tutti i più rinomati ristoranti; sarebbe troppo banale.
No, parlo di qualcosa di diverso, di un ingrediente segreto che oggi voglio condividere con voi. Perchè sono sicura che solo voi sarete in grado di riconoscere quel sapore dolciastro che non ha nulla a che vedere con la cannella o lo zucchero a velo.
No, parlo di quel pizzico in più; quello che ti permette di sorridere in una giornata da dimenticare; quello che ti illumina la giornata anche se fuori piove.
Perchè questo è un omaggio a EFP che mi ha permesso di riscoprire la bellezza della parola "amicizia". E un omaggio a loro, che adesso mie amiche lo sono veramente.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Jess, che ha creato questo meraviglioso banner e che è la mia Demi.
A Lea, che ci ha riunite e che continua a fare da filo conduttore.
A Gre, che appoggia ogni mia follia e che il 26 mancherà a tutte noi.
A Ele, con i suoi muffin e le sue deliranti battute.
A Cris, di cui ancora mi manca l'autografo.
A Sandra, donna dal grande umorismo.
A Carmen, di cui prima o poi scoprirò il nick.
A Bec, che questa volta non mi lascerò scappare.
A Paola e Madda, Mary e Lucia,
Silvia e Clary, Sara e Stefania,
Vale e Jessica, Gnesina e Tea,
Fatima e Misfit -perdonami, mi sfugge il nome-.

 


 

Piazza Duomo, Milano.
Sabato 10 Marzo 2012

 
La piazza è gremita di passanti, alcuni sembrano aver molta fretta di raggiungere chissà quale meta mentre altri si godono semplicemente l’atmosfera. In fondo, siamo quasi a metà marzo e la primavera è ormai alle porte.
Il Duomo è illuminato da una luce non molto calda, ma allo stesso tempo accogliente. Ed è sotto lo stesso sole di marzo che un gruppo di persone poco più distanti si sta studiando e stringendo la mano per la prima volta.
Avvicinando di poco l’obbiettivo, ci accorgiamo che si tratta di sol
e ragazze perlopiù tra i diciotto e i venticinque anni; ma la peculiarità di quella situazione sembra essere ciò che le accomuna, un segreto da condividere solo tra di loro seppur sembrino non conoscersi ancora fino in fondo.

Click. 

Non so quale motivo mi spinga a fotografare delle perfette sconosciute, ma la curiosità è tale da volerla soddisfare almeno con un piccolo scatto. Forse così riuscirò a studiarle meglio privatamente, una volta giunta a casa.
Esamino distrattamente la foto, per controllare che la luce non abbia sortito qualche strano effetto e che il soggetto sia nitido. È così che mi accorgo di un altro fugace dettaglio.
Molte di loro stanno sorridendo.
Ad un tratto, sembrano essere tutte attratte dallo stesso punto al centro della piazza. Mi volto per scoprire l’origine di tanta curiosità ed incrocio per un istante lo sguardo di un’altra ragazza che sembra camminare in direzione del gruppo.
Deve essere una di loro, deve esser parte anche lei di quel segreto.
Passano pochi attimi, in cui le diverse compagnie di pettegolezzo sembrano sciogliersi e riversarsi come sciami, a piccole dosi, sull’ape regina. È festa, lo si capisce dai loro sguardi gioiosi.

Click. 

Un altro scatto; spero di aver colto l’essenza del ritrovarsi, del riscoprirsi.
Alcune di loro sembrano conoscersi già, lo si intuisce dagli abbracci più calorosi dei due baci di circostanza o della semplice stretta di mano, accompagnata magari da un nome che solo il tempo aiuterà a mantenere saldo in memoria.
La bellezza di quell’incontro però sta nel leggere l’espressione felice ed emozionata di ognuna di quelle giovani donne.
Forse alcune di loro, senza quel segreto in comune, non avrebbero mai potuto sapere quale splendida persona si nascondesse dietro al sorriso un po’ timido della ragazza con cui stanno ridendo in questo momento; forse alcune non si sarebbero mai immaginate che una personcina così piccola e carina potesse avere carisma da vendere.
Forse quella ragazza all’angolo più esterno del gruppo intenta ad ascoltare le conversazioni delle altre, senza avere il coraggio di intervenire, non avrebbe mai ricevuto uno schiocco sulla guancia così affettuoso da quella che adesso può a tutti gli effetti definire un’amica.
 

Esterno di Castello Sforzesco, Milano.
Sabato 10 Marzo 2012


Click.

 Il gruppo si è andato espandendo nel corso dei minuti successivi a quegli ultimi scatti.
L’obbiettivo ha catturato molti sguardi tristi nel frattempo, quando una o più ragazze rammaricate lasciavano il gruppo per tornare alle proprie occupazioni.
Ed eccole lì, ancora una volta in quel pomeriggio soleggiato.
Il Castello Sforzesco fa da sfondo ad uno dei raduni più emozionanti a cui abbia mai assistito. Le ragazze si sono sistemate sull’erba, mentre due o tre di loro ancora si rifiutano di riposarsi sull’erba umida.
Ad un tratto, si sentono distintamente delle risate e delle flebili proteste provenire poco più a destra: una di loro ha afferrato l’altra per il braccio, cercando di trascinarla sul prato con lei.

Click. 

La macchina fotografica mi avvisa che le resta ancora poca autonomia. Spero solo non mi abbandoni nel momento clou della giornata.
Ci siamo spostate all’interno del castello, dove la vita sembra ancora più frenetica, dove le parole si sovrappongono e dove le risate non mancano.
Quanti pomeriggi trascorsi qui, in compagnia di una chitarra suonata da un ragazzo poco distante, mentre scattavo fotografie persino alla più semplice formica.
Mi perdo un attimo in quei pensieri, afferrando solo in quel momento il senso di quell’incontro. Loro sono come me e la mia macchina fotografica, unite da un legame nascosto agli occhi degli altri. Forse anche ai loro stessi sguardi curiosi che studiano la vicina di posto in quel cerchio scomposto che hanno creato.
Si raccontano aneddoti di vita propria, storie di cui non conosco le origini ma che a loro sembrano molto familiari.
- Chi di voi ha letto quella storia che parla di…?- urla una di loro.
- Bellissima, anche se il finale non mi ha convinta del tutto. Tu invece hai letto…?- ribatte un’altra.
Si creano tanti piccoli dibattiti, capeggiati da chi ha letto più o meno ‘fan fiction’ -così le chiamano loro-. L’idillio dura ancora qualche minuto, fino a quando l’ennesima ragazza esordisce con un:
- Avete visto la nuova grafica di EFP?- e ancora una volta il dibattito si apre, coinvolgendole tutte.
C’è chi è d’accordo con la novità, chi no. C’è chi fa battute su quanto il vecchio colore di quello che mi sembra di capire sia un sito assomigliasse a quello della carta degli assorbenti.
E le risate si sprecano, di nuovo.

Click. 

La macchina fotografica sembra avermi abbandonata.
Peccato, proprio ora che la situazione diventava interessante.
Anche se forse, non si è trattato di un caso. Forse è giusto così, il loro segreto deve rimanere inviolato così come la solarità dei loro sguardi che si concedono a pochi passanti più per curiosità che per vero interesse.
Perché quel giorno, l’unico oggetto degno di attenzione sono loro stesse.
E il loro segreto.



Lo so, lo so.
Non dovrei essere qui con una OS, ma con il capitolo della long.
So anche che presto mi arriveranno tutte le vostre maledizioni; non posso far altro che darvi ragione, ma la maturità è una brutta bestia.
Comunque questo piccolissimo lavoretto l'ho scritto mesi fa, non temete.
Riguarda il raduno che si è svolto a Milano sabato 10 Marzo 2012. L'ho postato ora, in vista del prossimo che si terrà il 26 Maggio 2012, dove ci riuniremo ancora una volta e parleremo delle nostre passioni, ci conosceremo un po' di più e trascorreremo un alta giornata insieme.
E' anche questo il bello di EFP. Grazie a questo sito ho conosciuto delle persone fantastiche a cui voglio tanto ma tanto bene.
La dedica è a tutte loro, la condivisione con tutti voi per farvi capire quanto un mondo virtuale possa diventare reale. E -perchè no?- per farvi sapere che, in questo mondo di lettura e di scrittura, esistono questi meravigliosi incontri a cui siete tutti ben accetti.

Un bacio grande,
Adrienne

 

  
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