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Autore: LisaAngius    21/05/2012    1 recensioni
FF liberamente ispirata al film l'ultimo dei templari. Vi prego commentateeeeeeee
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Confessioni

 

Marcus guardava spaventato la piccola Alice

“Tu mi stai dicendo che da un momento all’altro potrebbe spuntate qualcuno posseduto da questa portentosa strega del male?”

Alice rise

“Marcus rilassatevi, è una leggende che si tramanda da centinaia di anni, chissà quante lingue nel raccontarla ci hanno aggiunto particolari non veri”

Il monaco inarcò un sopraciglio scettico

“Ma…ma le leggende hanno sempre un fondo di verità..”

Alice alzò le spalle

“Tu dici? Voi siete convinti che noi siamo tutti diabolici…”

Il monaco annuì con vigore,gli occhi grandi di paura

“Appunto e c’è un fondo di verità, alcuni di voi sono malvagi infatti”

La ragazzina rise

“Magari questa strega era solo molto potente e c’è voluta fatica a ucciderla..”

“E se non fosse stata uccisa?”

La mano bianca e morbida della ragazza strinse quella callosa e abbronzata del monaco

“Suvvia Marcus occupiamoci di una strega nera alla volta no?”

Il monaco si grattò il mento pensieroso

“E se questa viene a dare manforte alla prima?”

La ragazzina scosse la testa

“I greci dicevano che gli dei non compiscano mai lo stesso uomo con due bastoni”

Marcus storse il naso

“E se invece i greci si fossero sbagliati”

La ragazzina alzò le spalle con tranquillità

“Voglio sperare che non siamo così sfortunati”

“Ehi vecchio gufo perché non impari un pochino da Alice? Pensa positivo!”. Fece una voce  beffarda dietro di loro

Marcus si voltò a fulminare con lo sguardo la persona che aveva parlato

“Impara a rispettare le persone più esperte di te ragazzino prima che te lo insegni io”

Il capitano Noir rise divertito

“Ah si? Mi fai tanta bua?”

Un ghigno perfido curvò le labbra dell’anziano religioso

“Oh peggio!”

“Addiritura?”

“Si, potrei ad esempio raccontare un sacco di aneddoti da ridere alla nostra Alice qui”

La ragazzina alzò il viso interessata

“Per esempio”. Chiese guardando avidamente Marcus

“Per esempio quella volta che…”

“Marcus vai a stendere le ossa su, ti do il cambio”. Lo interruppe Jasper

Alice lo guardò mettendo il broncio

“Ma non è finito il suo turno”. Obbiettò

“Beh farò quello che resta del suo turno”. Fece Jasper

“Non ce n’è bisogno!”. Assicurò Alice convinta

Jasper ghignò

“Oh ce n’è bisogno eccome se vuole vedere l’alba di domani!”

Marcus si alzò ridacchiando

“Va tutto bene Alice, cedo alla violenza”

La ragazzina rise

“Vuoi che ti difenda? Per questo la magia la posso usare”

Jasper la guardò male mentre Marcus le assestò un divertito colpetto sulla spalla

“No, no sono lieto di stendere le mie ossa stanche…dopotutto devo tenermi in forse nel caso ci sia una battaglia”. Rise mentre si allontanava

Jasper si sedette vicino ad Alice con un sospiro

“Alice se vuoi puoi andare anche tu a dormire, non è necessario che tu stia sveglia, ti chiamo se succede qualche cosa”

La ragazzina scosse la testa  sorridendo

“No, tanto ora non prenderei sonno”

“Ne sei certa? Ti vedo piuttosto provata…”

Alice rise

“Posso garantirti Jasper che ho visto di peggio”

Il capitano Noir annuì in silenzio. Si, in effetti se non l’aveva distrutta vedere uccidere sua madre, non l’avrebbe certo distrutta l’attesa della battaglia

“Hai ragione..posso farti una domanda Alice?”

La moretta annuì tranquilla

“Chiedi pure”

“Sei davvero forte come sembri o stai nascondendo la tua paura?”

Alice sospirò stanca

“Lo dicevo prima a Marcus, è tutta la vita che mi preparo per questo, non c’è nulla di inaspettato in tutto ciò”

“Deve essere brutto..”. Sussurrò Jasper

“Che cosa?”

“Svegliarsi senza sapere se arriverai a domani…voglio dire…devi aver passato la vita nel pensiero che prima o poi lei sarebbe venuta a prenderti”

Alice alzò le spalle

“Diciamo che cerco di vedere la prospettiva migliore, forse avrò finalmente una vita normale, forse non sono destinata a morire”

“Ma certo che non sei destinata a morire!”. Fece Jasper indignato

No, si disse, non avrebbe permesso che lei morisse, non sarebbe successo finchè lui era in vita. Ne aveva passate troppe quella ragazzina, non avrebbe permesso che le accadesse altro.

“Non è ne più e ne meno della vita che fate voi soldati no? Svegliarsi senza sapere se si arriverà a sera intendo”

Jasper annuì

“Si solo che noi lo scegliamo, tu ci sei nata, non hai potuto decidere”

“Si ma…”

Non seppe mai che altro avrebbe voluto dire Alice perché la voce le si spezzò e lo sguardo si fece di colpo remoto

“Alice?”. Chiese preoccupato

“Sta per attaccare, è arrivato il momento”. Sussurrò la ragazzina

 

 

 

  
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