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Autore: elaizabeth    22/05/2012    1 recensioni
i pensieri di un Severus undicenne che vede la sua 'speranza' allontanarsi...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Lontana.
È il primo pensiero che la mia mente formula, quando il capello parlante ha urlato, da sopra la tua testa,-Grifondoro!-
Io non sarò mai un Grifondoro, perché sono ambizioso, perché odio tutti quei sentimentalismi, e per altri cento motivi!
Ti alzi, mi passi affianco e mi sorridi, contenta, fiduciosa che ora io ti raggiunga, ma io so che non sarà così, ma ho promesso. Ho promesso che sarei stato tuo amico anche se fossimo finiti in case diverse e manterrò la mia promessa. Devo farlo, non voglio perderti, non voglio lasciarti andare, Lily.
Ti vedo, ti avvicini al tavolo della tua nuova casa. Lì tutti ti sorridono e ti stringono la mano.
C’è anche quel… quel Potter-anche nella mia testa non riesco a reprimere il tono di disgusto nel pronunciare quel nome-
Gli sorridi. Eh cosa? Non Lily non farlo, non sorridergli in quel modo, quel sorriso è mio, o almeno io lo considero così.
Non chiacchierare con lui, non ridere a qualunque stupidaggine lui ti dica, non farlo Lily, non colpire il mio cuore con dei pugnali così forte.
-Piton, Severus-
Ecco tocca a me, con una calma glaciale mi dirigo verso lo sgabello e la Vicepreside.
Mi siedo, lei appoggia il capello sulla mia testa, passano dei minuti, ma a me sembrano ore interminabili...
-Serpeverde!- grida
Lo sapevo! Mi alzo e sempre con quella calma innaturale, che altro non è che il risultato del mio cuore ormai congelato, mi siedo al tavolo che sarà il mio 7 lunghi anni.
Il preside comincia il suo discorso. Non gli presto molta attenzione, sono troppo occupato a cercare i tuoi bellissimi occhi verdi, verdi come il colore della mia casa, verdi come la speranza che un giorno anche tu mia amerai come ti amo io.
Il banchetto inizia ed io non sono ancora riuscito a perdermi in quel meraviglioso mare verde che sono i tuoi occhi.
Tu ridi e scherzi con i tuoi nuovi amici. Vedo che chiacchieri molto con una nuova amica. Spero che tu sia felice.
La cena è finita, ora i prefetti ci accompagneranno nei nostri dormitori. Un’ attimo prima che folla ti assalga ti giri verso di me. È solo un’ attimo, ma mi è sufficiente per ridarmi la speranza che avevo perso, la speranza che ha lo stesso colore dei tuoi occhi.
  
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