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Autore: Delilah_Morgan    22/05/2012    0 recensioni
Lui e Lei. Un amore impossibile, due famiglie incasinate, due ragazzi uniti da quello che viene chiamato "Il Filo Rosso", due vite destinate ad incrociarsi. [Tratto da una storia vera, la mia, anzi la Nostra.]
dal Prologo: Lei, 14 anni, enormi occhi smeraldo che celano un mare di emozioni e dei lunghi capelli bruni che le ricadono delicatamente sulle spalle.(...)Lui, 18 anni, occhi marroni luminosi e sorridenti(...)Loro, così diversi seppur così simili. -Cé
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Contro tutte le mie previsioni ho riaperto questo diario… sarà stata l’ansia dovuta al cambiamento o solo la necessità di essere ascoltata da qualcuno(o qualcosa) senza essere giudicata per quello che dico e penso. Ma tornando a noi: è passata una settimana dal primo giorno di scuola e tutto sembra andare per il verso giusto, ogni tanto mi capita di incrociare Cameron per i corridoi e mi ritrovo a fissarlo finché non sparisce dal mio campo visivo estraniandomi da quello che mi dice Andrea. A proposito di Andy, io e lei abbiamo legato davvero molto in questi giorni… ha anche accettato di fare con me il provino per il gruppo di teatro dato che da sola non ce l’avrei mai fatta, divento nervosa quando devo esibirmi davanti a più di tre persone…
 
Una leggera vibrazione del cellulare poggiato sul libro di algebra mi segnala l’arrivo di un nuovo messaggio. Chiudo il diario lasciando la penna tra le pagine come segnalibro. Trascino l’icona del messaggio sullo schermo per aprirlo, è di Andrea.“Hey, Bia! Marco mi ha appena comunicato la data dei provini… il primo turno è Giovedì prossimo alle 17 e il secondo è Sabato alle 13.30… quando ci presentiamo?” Afferro il piccolo calendario da scrivania e controllo le caselline corrispondenti ai giorni delle audizioni e rispondo alla mia amica. “Sono Libera solo Giovedì, a te va bene?”.
“Perfetto, che stai facendo ora?”
“Niente di emozionante…. Sto ripassando Storia dell’Arte ed Algebra, perché?”
“Esci di casa e capirai…”
Decido di evitare di fare altre domande e di obbedire a quanto richiesto nel messaggio. Mi avvio al portone di legno e mi fermo sugli scalini d’ingresso a fissare stranita la mia amica in sella ad una vespa rossa fiammante che mi sorride da dietro la visiera del casco. – Bianchina! Hai dieci secondi cronometrati per correre in casa, lasciare un messaggio a tua madre, prendere la borsa e salire sul sellino posteriore… Corri!- dice trattenendo le risate per sembrare più seria. Sospiro rassegnata e rientro in casa. Prendo il mio casco e il cellulare in soggiorno ignorando i libri che mi fissavano minacciosi, attacco un post-it sul frigo con su scritto “Sveva, esco con Andy. Non so se rientro per cena.” E torno dalla ragazza dai capelli viola. – Devo avere paura o questa volta posso stare tranquilla? – Le chiedo alzando la visiera e inarcando un sopracciglio. Mi sorride smagliante – Conosci Mipatrini? – annuisco e la lascio continuare. – Bene, siamo dirette lì. Ci serve una canzone per il provino, magari un duetto o un assolo che poi duetteremo… Si parte, signorina Attilia, è pregata di reggersi a qualcosa per arrivare viva a destinazione, grazie. – mette in moto e partiamo alla volta di Mipatrini.
 
 
Il campanello della porta tintinna ed annuncia al padrone del negozio che siamo appena entrate. – Ciao, Joe! – la ragazza dai capelli viola saluta il vecchietto dietro al bancone con uno dei suoi soliti sorrisi smaglianti. – Andrea, da quanto tempo! Dove te tu sei finita, bischera? Sono arrivati i nuovi spartiti per pianoforte dell’amichetta tua… la Tori Amos.- le dice rovistando in uno scaffale. – Guarda che bravo che so… te ne ho tenuta una copia.- agita un libricino in aria e lo appoggia sul bancone. – Joe, sei un mito, lo sai? Ti adoro! – risponde la ragazza sfogliando gli spartiti. Tossicchio dal mio angoletto per farmi notare. Andrea alza gli occhi dai fogli e mi guarda. – Ah, si… Joe lei è Bianca, la mia vicina di banco. Bianca lui è Giovanni “Joe” Mipatrini, gestisce questo negozio da quando era solo un ragazzino. – ci presenta velocemente. Stringo la mano a “Joe” sorridendo allegra. Mi volto verso Andy che intanto ha iniziato lo sproloquio – Dunque, caro Joe… siamo qui per un motivo preciso: abbiamo i provini per il gruppo di teatro questo giovedì e ci serve un’idea brillante… cosa ci proponi? – chiede facendo gli occhioni da cucciola. Giovanni scende dal bancone e trotterella fino alla ragazza dai capelli viola. Abbassa gli occhialetti dall’elegante montatura in oro fino al naso e fa una smorfia pensosa – Cosa pensate di portare? Un duetto o un assolo da dividervi? – Andrea si volta verso di me con sguardo interrogativo. – Umh, io pensavo di portare un assolo, magari di Adele… che ne pensi? - ed ecco che mi sono di nuovo persa nei miei pensieri... quel ragazzo, Cameron, è nel gruppo di teatro quindi con molta probabilità sarà anche ai provini, devo assolutamente fare bella figura. -Bia?? Bianca?? Terra chiama Bianca.- La voce e lo schioccare di dita di Andy mi riportano alla realtà, scoppio a ridere. – Scusa Andy... stavi dicendo?- sbuffa con aria melodrammatica. – Ti stavo dicendo che Adele non sarebbe male come idea… che cosa ne pensi?- tossicchio e torno seria. – Si, mi sembra un’ottima idea. D’altronde Miss Adkins è perfetta in ogni occasione… - dico con le stelline agli occhi. – Andrea, corino mio (N.d.A. è un’espressione tipica Perugina ed è un modo affettuoso per chiamare i nipoti o i figli. La traduzione che più si avvicina è “Cuore mio” o “Tesoro”) vai in magazzino e cerca lo scatolone con scritto ventuno… l’è codello con gli spartiti della Adele… - borbotta l’ometto. – Ok, torno in un secondo. – appena Andy sparisce da dietro la porticina rossa del magazzino, mi guardo in torno. Le pareti del locale sono nascoste da una trentina circa di chitarre di tutte le misure, forme e colori.  Mi soffermai su una chitarra in particolare: era una chitarra acustica non tanto grande e con la cassa armonica azzurra. – è bellissima, vero? – la voce di Andy mi fa voltare di scatto con gli occhi spalancati. – E tu da dove sbuchi? – le chiedo facendola scoppiare a ridere. – Dal magazzino… ho trovato gli spartiti! Guarda che cosa fantastica! – esclama sventolando un libricino simile a quello di prima solo che questa volta al posto della Amos c’è Adele in tutta la sua bellezza. – Mi sembra perfetto… ma quale cantiamo? – sfoglio le pagine curiosa. – Decideremo alla seconda tappa… - si avvicina al bancone e allunga una banconota per pagare gli spartiti a Joe che le lancia un’occhiataccia e fa scivolare i soldi verso di lei. – Pagherò mai qualcosa con te? – esclama fingendosi scocciata. – N’fa la melodrammatica e fila via… - le sorride porgendole un sacchetto con i due libri. Andy lo prende e va ad abbracciare l’ometto. – Ti adoro… alla prossima Joe! – lo saluta avviandosi alla porta e tirandomi per un polso verso la vespa parcheggiata in diagonale sul marciapiede. – Arrivederci signor Mipatrini! – saluto io e seguo la ragazza con i capelli viola fino al “nostro mezzo di trasporto” se si poteva definire tale. – Dove mi porti ora? – Si allaccia il casco e aggiusta le ciocche viola ribelli. – Sorpresa… salta su, principessina. – sospiro di nuovo e la assecondo sistemandomi dietro a lei sul sellino della vespa.
 
 
-Che ne pensi di “Set Fire to the Rain”?- prende un sorso dalla sua tazza mentre scorre il testo con gli occhi. – Nah, troppo difficile. È molto impegnativa la parte finale e io non ho quell’estensione vocale, purtroppo… - sbuffo girando pagina. – Che ne dici di questa? – la guardo sorridendo. – Mi piace tantissimo ma anche questa mi ispira… - tiene il segno sulla canzone indicatale da me e sfoglia fino ad  un altro spartito. – Mhhh… e se facessimo un Mash -up?- propongo colta da un lampo di genio improvviso.
 
Continua…
 
 
 
 
***Angoletto di Cé***
Torniamo alle vecchie abitudini, scrivere all’inizio è troppo da tipa seria e.e
Iniziamo subito con i ringraziamenti: Marchino Ti adoro, ti amo ti stralowwo(?), baci baci (non azzardarti ad insinuare che non ti considero abbastanza ora perché ti pesto a sangue). Dandi non so più che dirti, ti amo? Ti adoro? Senza di te non ci sarebbero altri capitoli? Già dette e ripetute centinaia di volte. Angelica sei sempre l’altra metà di me e lo sai benissimo. Memi non potevo non citarti, grazie di aver sopportato i miei scleri.
Per il resto questo è solo un capitolo di passaggio quindi non c’è nessun nuovo personaggio a parte Joe ma non si trovano tante foto di ometti simpatici come lui.
Nel prossimo capitolo finalmente i due si parleranno (oh gioia…) ma niente di più ed entrerà in scena un personaggio che seminerà zizzania(?) tra i due.
Grazie a chi recensirà / inserirà tra le preferite o tra le seguite / leggerà questa storia. Vi amo tutti *lancia cuori di cioccolato ripieni di nutella*
   
 
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