Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: RurRK    22/05/2012    4 recensioni
Due bambini si incontrano a Venice Beach. Lei ha 3 anni. Lui ne ha 7. Subito si odiano a morte. Ma degli avvenimenti improvvisi e la convivenza porta il loro rapporto a migliorarsi. Fino al giorno in cui si devono separare. Una promessa cambierà tutto.
Kristen è una ragazza di 17 anni. Dure perdite e un passato non troppo felice plasmano il carattere della ragazza, facendola diventare scontrosa. La sua vita cambierà quando incontrerà Robert, un ragazzo di 21 anni e il suo amico Tom. Le loro vite si intreccieranno.
Cosa succederà? Lo scoprirete solo leggendo ^^
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POV Robert

Confusione.
Solo confusione in quel mio cazzo di cervello.
Colpa del mio fottuto neurone spastico …
Hey, guarda che ti sento … Sta zitto  Neury, zitto!!
Colpa dei vari pugni e del dolore lancinante alla gamba …
Colpa della sicurezza e della falsa calma piatta che regnava in soggiorno …
e colpa della incomprensibile quanto sensata freddezza di Kristen una volta smesso di piangere.
Sospirai abbandonandomi sul materasso.
Erano passate ormai 2 ore da quando il … macaco umano se ne era uscito di casa, 2 interminabili ore che la mai Kiki aveva passato a piangere disperata sulla mia spalla, fino a pochi secondi fa.
Qualcosa era cambiato.
Era diventata … rigida. I suoi muscoli si erano irrigiditi a contatto con il mio braccio, appoggiato alla sua esile schiena. Il suo viso, completamente abbandonato nell’incavo del mio collo, si era alzato di scatto, come se fosse stata appena colpita da una freccia. I suoi occhi verdi e solitamente liquidi, si erano raffreddati.
Un pezzo di ghiaccio dalle sfumature verde acqua.
Si era alzata, senza fiatare, senza guardarmi, come se la mia figura fosse scomparsa dalla faccia della Terra.
Non esistevo.
Due grandi occhiaie a contornarle gli occhi arrossati e gelidi. Il viso inespressivo fissato nel vuoto.
Continuava a muovere i piedi, come se una strana forza si fosse impossessata di lei.
Non sembrava umana … Lo so Neury, e mi sto preoccupando.
Più volte l’avevo chiamata, cercando di scatenare in lei una minima reazione che mi convincesse che lei non fosse stata sostituita da una specie di robot alieno venuto sul nostro fottutissimo pianeta.
Ma niente.
Solo un’inutile ed insopportabile silenzio.
Mi afferrai la testa fra le mani, appoggiandomi sulle ginocchia e rannicchiandomi in posizione fetale.
Mi manca terribilmente.
Non riuscivo a spiegarmelo.
Se ne era andata, così, senza una valida o quantomeno sensata motivazione per la sua uscita di scena.
Mugugnai sconfitto, mentre ascoltavo i rumori provenienti dal paino inferiore.
Anche laggiù regnava quel silenzio imbarazzante.
Poco prima, i genitori di Kristen, vedendola uscire le avevano urlato in ogni lingua esistente che non era autorizzata ad uscire dalle mura di questa casa, ma lei … li aveva semplicemente ignorati. Come aveva fatto con me, era uscita, semplicemente aveva superato senza tanta gentilezza il corpo di sua madre e aveva aperto la porta, accompagnando la sua uscita teatrale con un “A dopo …” lievemente sussurrato.
Aveva sbattuto forte la porta, e in quel momento un pezzo del mio cuore era precipitato a terra.
Già …
Il mio povero cuore, già sanguinante a causa del fatto che la mia litigata con Michael fosse sfociata in un colpo dritto sul viso di Kristen, ora si era crepato maggiormente, dato che lei mi aveva consciamente (almeno così penso) ignorato, come se il mio corpo, quello sul quale aveva pianto fosse semplicemente uno dei tanto cuscini sui quali magari si sfogava quando era in preda a delle crisi di nostalgia.
Mi sentivo umiliato, buttato via come una cartaccia.
Ringhiai preso dalla rabbia e scagliai un pugno al materasso sotto di me.
Perché?
Però io, a differenza di un semplicissimo cuscino di piume d’oca avevo dei sentimenti in questo cazzo di corpo (ora tumefatto) che mi ritrovato.
Purtroppo, grazie, o forse a causa di colei che mi aveva appena mollato lì come un deficiente, avevo scoperto che l’organo composto da muscoli che si trovava nella parte sinistra del petto non serviva solo a pompare il sangue in … ehm … tutte le parti del corpo, ma anche per uno scopo più nobile, serviva a far provare quelle fottutissime sensazioni di odio, di rancore, di rabbia, e anche d’amore
Serviva per far provare le emozioni, i sentimenti.
E il mio cuore aveva preso a battere solo con lei.
Solo grazie a lei.
Solo per lei.
E ora stavo morendo.
Sapevo però che aveva una giustificazione plausibile, anche se non me l’aveva riferita.
Poteva essersi accorta che io mi ero spinto troppo avanti, comportandomi come un povero sfigato che credeva di potersi imporre, prendendo a pugni il suo …. Ragazzo, solo perché lui avevo giustamente baciato la sua ragazza davanti a me.
Non ho alcun potere su di lei, e non devo nemmeno avere alcuna pretesa. Calma Rob, respira, secondo me non ha cambiato idea su di te …
Scossi la testa, mentre un velo di lacrime si addensò ai lati dei miei occhi. Sospirai di nuovo, cercando di far uscire tutto il dolore. Chiusi gli occhi e cercai di dormire.

POV Kristen

Bussai un paio di volte, cercando di farmi sentire.
Avanti apri.
Mi aggiustai nervosamente la maglietta nera che avevo indossato di corsa mentre stavo uscendo.
Ero semplicemente stata colpita da un’idea talmente urgente che ero uscita. Semplicemente avevo varcato la soglia di casa, ignorando i componenti della famiglia e Robert … per venire a porre fine a questa storia.
Avevo finalmente capito
.
Tutto quello che era successo nel giro di … 1 mese, ora mi era chiaro.
Limpido come l’acqua.
Avevo tutto il piano in testa, era stato talmente facile arrivarci che mi sorprendevo di me stessa.
Non ci sono mai arrivata?
Mi sentivo quasi una stupida per aver impiegato tutto questo tempo a capire ciò che dovevo fare.
Era tutto talmente …. Logico.
Mi morsi il labbro, cercando di contenere il sorriso che avevo stampato sul viso.
Tutto ciò che avevo fatto in questo mese … avevo sbagliato e l’avevo capito. Avevo fatto soffrire chi amavo veramente. Avevo trattato malissimo sia Michael che Robert, e loro erano splendide persone che non lo meritavano.
Certo, uno dei due … è il mio amore.
Sorrisi come un ebete.
Mi ero comportata come una cogliona, una stronza senza cuore, che usava due ragazzi stupendi, con un carattere d’oro che mi erano stati accanto e mi amavano con tutto il loro cuore, solo per egoismo. Certo, avevo anche paura che mi abbandonassero, ma ora questa faccenda doveva finire, non potevo tenere il piede in due scarpe, non era corretto nei confronti di nessuno dei due. E ora sapevo che cosa era giusto fare.
Mentre piangevo come una fontana sulla spalla di Robert, avevo finalmente capito il suo posto.
E avevo capito anche dove collocare Michael.
Sono stata proprio cieca.
E più pensavo che ora stava per finire tutto, mi sentivo ancora più sollevata. Sospirai tornando alla realtà.
Nessuna risposta …. mhhh.
Iniziai ad innervosirmi.
“MICHAEL ANGARANO!!! HAI ESATTAMENTE 2 SECONDI PER APRIRMI, SO CHE SEI IN CASA!!”
Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo, bussando nuovamente alla sua porta.
So che ci sei, mi hai detto che parti fra 2 giorni …
Dalla parte opposta della porta sentii dei rumori, come di passi strascicati.
Perfetto, ci sei …
Mi sforzai di diventare seria, per dare un tono più solenne alla faccenda.
Ma in realtà gioivo. Gioivo perché tutto ora aveva un senso.
La porta scricchiolò sinistra, poi si aprì, rivelandomi l’espressione contrita di Michael. I suoi occhi erano bassi, intimoriti, quasi come se lui fosse un povero cucciolo indifeso e io il padrone con in mano il bastone.
“Ciao …”
La sua voce era titubante e tremolante. Sorrisi senza umorismo, per cercare di calmarlo.
“Ciao Mike …”

POV Robert

“…shhh … ahahah … shhh, lo sv …. Non co …. Pian … ahahah …
Delle voci fastidiose mi riportarono nel mondo sei vivi.
Avvertii uno strano peso sulla gamba malandata.
Ringhiai senza farmi sentire.
Chi, porca put … chi osa svegliarmi? Sarà Tom, non puoi pretendere con un mezzo neurone come Neutron .. Già probabile.
Cercai di girarmi di fianco, almeno per dimostrare a quel deficiente che non avevo alcuna intenzione di svegliarmi, altrimenti … guai.
Così, mentre allungai la gamba per girarmi, sentii qualcosa che mi bloccò.
La  … cosa … che sembrava viscida, pelosa e leggermente bagnata, mi bloccava le gambe, tenendole strette l’una all’altra. La sensazione di bagnato si stava espandendo dalla caviglia all’interno del polpaccio, fino alla piega del ginocchio.
Iniziai ad agitarmi lievemente.
Che cazzo …?
Cercai di scrollarmi di dosso l’affare putrido e non identificato, ma ottenni solo una preso più solida.
Il mio cuore prese a martellarmi più veloce nel petto.
Io ammazzo Tom se è stata una sua idea, lo giuro.
Cercando di mantenere tutta la calma esistente in questo mondo, aprii lentamente gli occhi, cercando di non farmi accecare come accadeva di solito.
Attorno a me, le risate si fecero più forti. Quindi più irritanti.
Mugugnai abbastanza incazzato, mentre, seppur con fatica, alzai le palpebre ancora pesanti a causa del sonno che ancora aleggiava su di me come un fantasma.
All’inizio un fascio di luce (cazzooooo) mi colpì gli occhi, costringendomi a richiuderli di scatto, mentre l’affare bagnato e viscido continuava la sua risalita e si avvicinava pericolosamente alla … ehm … zona rossa.
Spalancai gli occhi, ignorando le pupille che mi imploravano pietà, e mi alzai di scatto, scatenando la forte risata-grugnito di Tom, seguita dai fratelli di Kristen.
Appena alzai la testa notai che, sulle mie povere gambe, (nude oltretutto) era appollaiato un cane di 4 tonnellate e mezzo, un san bernardo, e che, con la sua lingua bavosa stava leccando ogni centimetro di pelle libero.
Ruggii di rabbia, scostando malamente il muso del cane, che nel frattempo aveva raggiunto il tessuto dei miei boxer.
Cercai di ignorare le risate fragorose dei coglioni dentro la mia stanza e mi liberai del cane, facendolo atterrare sul pavimento con un tonfo.
Un san bernardo? E come cazzo ..? Me lo sto chiedendo anche io Neury  …
Scossi la testa, cercando di pulire meglio che potevo le tracce di bava sulla mia povera gamba.
Il cane si diede una scrollata approssimativa, schizzando la sua saliva appiccicosa sulla parete e se ne uscì scodinzolando.
Le mie gambe erano completamente ricoperte da uno strato gelatinoso e biancastro.
Il mio sangue ribollì nelle vene. Girai lentamente la testa verso i deficienti e notai che tutti e tre erano abbandonati sul pavimento, tenendosi la pancia con le mani sudice, mentre non riuscivano a controllare le risate.
Ringhiai, mentre una sfumatura rossastra mi annebbiò la vista. Guai in vista per voi … Tom mi guardò con i suoi occhi inondati di lacrime, mentre le guance gli si colorarono maggiormente di rosso.
Taylor e Dana, invece, se ne stavano andando, timorosi della mia reazione.
“Dove pensate di andare voi due?”
Cercai di darmi un tono, per incuter loro timore.
Silenzio.
Mi fissarono intensamente, cercando una traccia di ironia sul mio volto, che non trovarono. Deglutirono.
“Beh, stavamo andando ad aprire a Kristen, ha suonato alla porta …”
Kristen …
Kristen ….
Il suo nome rimbombò nella mia testa, riportandomi a poche ore prima, quando se ne era andata, ignorandomi di peso.
Una fitta al cuore mi fece annaspare.
Lo sguardo di Tom cambiò radicalmente. Prese a fissarmi attentamente, cercando di cogliere ogni mia sensazione. Lo guardai di rimando, scuotendo la testa. Lui annuì, capendomi al volo.
“Ehm, ragazzi, andate pure e salutate il pisciotto da parte mia”.
Lui si alzò e venne a sedersi sul letto vicino a me.
“Okkey …”
I due uscirono dalla camera, chiudendosi la porta alle spalle.
Immediatamente l’abbraccio rassicurante di Tom mi avvolse le spalle.
“Andrà tutto bene Rob, io sono con te ..”
Mi abbandonai all’abbraccio, stringendolo di rimando.

POV Kristen

“Innanzitutto scusa per come mi sono comportato con te in questi anni, non avrei nemmeno dovuto sfiorarti con un dito, lo capisco e me ne prendo la colpa ..”
Carezzai la mano di Mike, ferma fra le mie.
“Però … Tutto qui? Cioè, niente che non sapessi già? Me ne ero accorto sai, non sono così scemo”
Lui mi fissava con un’espressione stranissima in volto, come se quello che io avevo appena detto fosse logico.
Aveva un’espressione enigmatica.
Lo fissai stranita, iniziando a calmarmi leggermente.
“Aspetta, se ne erano accorti tutti e io no? Che merda …”
Sorrisi, visibilmente più sollevata.
Aspetta c’è qualcosa che non va … Kris, ragiona …
Deglutii, osservandolo attentamente. Socchiusi gli occhi.
“Aspetta, come mai hai reagito così? Voglio dire, insomma … mi aspettavo che … ”
Arrossii, ma le sue dita bloccarono le mie labbra in una morsa.
“Ho capito, tutto qui. Ho visto quella sera nei tuoi occhi la tua scelta, e credimi, sono contento. Cioè, non che sono al settimo cielo, però … Tu prima di tutto, soprattutto la tua felicità. Sai che per me sei importantissima ..”
Mi abbracciò di slancio, buttandomi sul materasso e stringendomi per bene. Mi accoccolai meglio contro il suo petto, finalmente libera di tutto quel peso che avevo nel petto.
Libera, finalmente libera.
Libera dalla situazione di avere una doppia vita. Lo baciai sulla guancia, cercando di trasmettergli tutti i miei sentimenti verso di lui. Poi mi alzai, trascinandolo con me.
“Bene, io vado a  …. Avvertire Robert”
Sorrisi, ancora imbarazzata dalla … ehm … alquanto strana situazione.
Lui rispose al sorriso, avvolgendomi nuovamente  fra le tua braccia. Mi fissò a lungo, guardandomi adorante.
Sei cambiato Mike … sei cambiato in meglio.
Avvicinò il suo viso al mio e appoggiò titubante le sue labbra sulle mie. Rimasi immobile, lasciandolo fare. Dopo pochi secondi si staccò, sorridendomi radioso.
Auguri Kris …”


“Siamo arrivati signorina. Sono 24 dollari e 75.”
La voce roca del tassista mi risvegliò dal coma in cui ero finita. Sospirai e pagai la somma, scendendo dal taxi, che ripartì sgommando.
Inspirai a pieni polmoni, sorridendo radiosa.
Sono felicissima …
Volteggiai un paio di volte sul vialetto di casa, canticchiando.
Mi sentivo .. leggera come una piuma.
Era tutto risolto, tutto a posto, nel mio cuore c’era posto per uno solo.
E lui sicuramente lo sapeva.
L’unico problema era … come dirlo a Rob?
Era stupido aver paura, ma era importante per me.
Volevo farlo nel migliore dei modi, per entrambi.
Raggiunsi la porta e suonai al campanello. Un suono familiare mi fece dimenticare per un momento l’ansia: l’abbaio festoso di Buch, il cane, anzi il cagnone, o più propriamente vitello, dei miei vicini. Un bellissimo , quanto bavoso, san bernardo.
Sorrisi, in attesa che mi aprissero alla porta. Pochi secondi dopo la porta si spalancò, rivelandomi il cucciolone.
Si buttò su di me, facendomi vacillare, ma riuscii a reggerlo, seppur con fatica.
Risi spensierata, solleticata dalla sua lingua ruvida e bagnata.
“Ciao pisciotto!!
Lo abbracciai tenendogli il muso vicino al mio viso per poterlo baciare.
I miei fratelli, dietro di me, ridevano come non mai. Io li guardai, cercando di trasmettere loro la voglia che avevo di rimanere sola.
Mi capirono all’istante.
“Buch, vieni qui, lasciamo la nostra Kiki a parlare con l’inglese”
Il cane, sentendosi chiamato dai suoi fratelli, si staccò immediatamente da me e si diresse da Tay e Dana.
Io invece, colta da una strana frenesia, mi precipitai su per le scale e spalancai la porta di camera mia.
Seduti sul letto, Tom e Robert se ne stavano mezzi abbracciati, guardandomi come se fossi un’aliena.
Risi sotto i baffi.
“Scusate, ho interrotto qualcosa di ..?”
I due si staccarono e si fissarono negli occhi, squadrandosi con un’espressione schifata.
“NO!! NON SONO GAY, VOGLIO BENE A ROB, MA …. NOOOOO!”
Tom, come colpito da un proiettile, se ne uscì urlando dalla stanza, scatenando un’ondata di risate da parte mia e di Rob.
Lui era … mezzo … nudo.
Dai boxer grigio scuro che indossava (meglio non pensare cosa ci fosse là sotto) fino ai piedi, rivelando le sue fantastiche gambe toniche e muscolose.
Deglutii, ma scossi la testa.
Concentrati Kris …
Mi avvicinai con passo felpato e mi sedetti di fianco a lui, prendendo le sue mani fra le mie, come avevo fatto con Mike.
I suoi occhi, azzurri come il cielo, si fusero nei miei, ma erano tristi.
Aveva paura.
Abbassai lo sguardo e, titubante, iniziai a parlare.
“Rob … ascolta tutto ciò che ti dirò … poi potrai parlare. Ma ti prego, prima ascolta me …..”

Okkey, dopo 1 settimana e mezzo sono riuscita a pubblicare. Siiii !!! :D Sono contentissima, ma dubito che voi lo siate. Muahahahah 3:) comunque, come ho già detto a qualcuno ;D, non tirate conclusioni affrettate, leggete fra le righr, dai cazzo, si capisce un botto. Comunque .... Mhhh ... chi mai avrà scelto Kristen? Il nostro povero Robert o il Michael gentile e molto più simpatico? Cercate di non fondervi il cervello per capirlo :D lo saprete solo la porssoma settimana (forse ... :D) CIAOOOOO
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: RurRK