« Ezio? » sibila piano la poveretta, sputando veleno insieme a quel nome.
« Lucrezia. » replica l'assassino, con voce bassa e roca - fluida e scottante come lava, al contrario di quella della donna che pare esser fatta di cristallo sonante.
« Cosa vuoi da me? Non ti è bastato... umiliarmi una volta? »
[...]
« Cesare ti ucciderà per questo. »