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Autore: NiallsUnicorn    23/05/2012    9 recensioni
Harry. Il sorriso sparì velocemente dal mio volto, così come era apparso.
No, no, no. Tutto ma non lui.
Mi alzai di scatto, facendo cadere il quaderno. Sferrai un pugno contro il muro, cercando di scaricare la rabbia.
Si vedeva a chilometri la vera natura di quel ragazzo: era egocentrico, maschilista, sfruttatore. Una persona che trovavo a dir poco ripugnante.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ashgallà!
ODDIO ODDIO ODDIO ODDIO (?)
Ho fatto passare ben 10 GIORNI dall'ultima volta che ho aggiornato, chiedo umilmente scusa cwc *si inginocchia e chiede perdono* (?)
È stato perché mi è venuta la febbre, la scuola mi impegna troppissimo zexhbigda brutte battone che ci riempiono di compiti. (?)
Ah, e poi ho pubblicato una nuova OS dal titolo "Stuck in my daydreams" , se volete passare la trovate sul mio profilo uu
Ok, scusate ancora per il ritardo arxhbjgrafuhojute
fatemi sapere se ve guusta ee
Bascii, medusa c':


Capitolo 10

-Harold, se non mi levi subito quelle mani dagli occhi ti ritroverai con un testicolo in meno- dissi mentre cercavo di staccarmelo di dosso.
Lui e quella stupida convinzione che davanti alla sua sorpresa avrei sgranato gli occhi e gli avrei buttato le braccia al collo, urlando come una ragazzina.
Magari nel suo film mentale c'era anche un bacio.
Rabbrividii al solo pensiero.
-Forse avrei dovuto portare una benda...- notò mentre mi aiutava ad attraversare quello che presumevo un parcheggio.
-Ma dai! Non mi dire... E adesso se ne accorge il grande Casanova!- dissi a voce alta mentre cercavo di divincolarmi e di sfuggire alle sue braccia, per scoprire dove mi stava portando.
Non avrei mai pensato che fosse così forte.
-Smettila, ancora pochi passi e vedrai- disse pazientemente.
Seguii il suo consiglio e smisi di agitarmi, e iniziai a sbirciare tra le fessure che lasciavano le sue dita.
Riuscivo a distinguere una grande insegna luminosa rossa, che si rifletteva su delle vetrate.
Iniziavo a sentire delle voci, c'erano delle persone che ridevano e scherzavano, poco distanti da noi.
-Lo sai che visto da qualcuno che non ci conosce potrebbe sembrare che tu mi stia rapendo?- domandai, non sapendo cosa fare.
Lui rise, allentando la presa.
-Hai ragione, ma tanto siamo arrivati!- esclamò, togliendo le mani dal mio viso.
Squadrai con fare critico il ristorante.
Dei piccoli tavolini rotondi erano disposti all'esterno, circondati da sedie in legno, la maggior parte delle quali erano occupate.
Due enormi vasi con dei piccoli alberi facevano da "sentinelle" accanto all'ingresso.
-Nando's?- domandai, leggendo il nome sull'insegna luminosa.
Styles era euforico. -Si, non é fantastico?- domandò retoricamente.
Alzai un sopracciglio.
Beh, se non altro non avevo sbagliato abbigliamento.
Mi afferrò velocemente la mano, senza ascoltare le mie proteste, e mi trascinò all'interno.
-Hai la mano sudaticcia- dissi pulendomi sui jeans, appena riuscì a liberarmi dalla sua stretta.
Harry mi ignorò.
-Siamo un po' in anticipo. Ho prenotato per due alle 8.30, a nome Styles- disse a quello che sembrava il caposala.
Lui controllò sul suo registro e poi sorrise a me e al cretino.
-Certamente, seguitemi- disse, iniziando a muoversi agilmente tra i tavoli.
Io e Harold lo seguimmo a fatica, chiedendo scusa alle persone sedute che urtavamo nell'intento di stare al passo con il cameriere.
L'uomo ci fece accomodare al centro della sala, ad un tavolino rotondo come gli atri.
-Allora? Dillo che ti piace- disse Styles non appena se ne andò.
Mi guardai attorno, osservando l'arredamento spartano e afferrando un menù.
-Non é malissimo, ammetto che avresti potuto fare di peggio- confessai, immergendomi nella lettura dei piatti che offriva il ristorante.

-Prendo un'insalata- dissi rivolta al cameriere che era passato per prendere le ordinazioni.
Per poco Styles non mi sputò in faccia la Coca-Cola che stava bevendo.
-Cosa!?- urlò, facendo voltare metà sala.
Mi guardai attorno, sperando che avesse visto un ladro rubargli la macchina e dovesse assolutamente andarsene per inseguirlo.
Non notando niente di strano mi voltai nuovamente verso di lui e lo guardai con aria interrogativa.
-Non puoi venire da Nando's e prendere dell'insalata- disse quasi con disprezzo.
Era impazzito. Mi domandai se facesse così con tutte le ragazze con cui usciva.
Il cameriere iniziò a fissarci, interessato.
-Hem... Potrei prendere un'insalata con del pollo?- domandai rivolgendomi al cameriere ma continuando a guardare Styles.
Magari se lo avessi accontentato avrebbe smesso di urlare.
-No, no e ancora no- disse scuotendo la testa.
Sospirai, iniziando a provare pena per quel povero cameriere che stava assistendo alla scena.
-Ordineró io per te- annunciò afferrando un menù e scorrendo velocemente tutti i piatti disponibili.
Vidi il suo viso illuminarsi e mi sporsi in avanti preoccupata, per vedere cosa avesse scelto.
-Un pollo intero con tutte le salse che avete in cucina, grazie- sentenziò.
-Harold, un pollo intero... In due.. Non ti sembra esagerato?- domandai sopresa.
-Non dire sciocchezze, il pollo è per te. Io prendo... Un piatto Jumbo- disse appoggiando il menù sul tavolo, soddisfatto.
Il cameriere lo fissò.
-Nel piatto Jumbo ci sono due polli...- disse, credendo che Styles avesse sbagliato ad ordinare.
Mi appoggiai una mano sulla fronte, imbarazzata.
-Lo so- rispose lui sorridendo -Se dovesse avanzare qualcosa, il che è poco probabile, gradirei portare gli avanzi a casa. Adoro fare lo spuntino di mezzanotte con il vostro pollo- concluse sfregandosi le mani.
Il ragazzo che ci serviva scrisse tutto sul taccuino e si avviò spedito verso la cucina, senza parole.
-Harold?- domandai cauta.
Lui sorrise, giocando a far suonare il proprio bicchiere con le posate.
-Si Sarah?-
-Volevo solo avvertirti del fatto che se ti dovessi sentire male non ti potrò accompagnare all'ospedale, dato che non ho la patente-



Ommioddio.
Quella sottospecie di essere umano si stava avventando sul secondo pollo, dopo aver trangugiato il primo.
-Cosha fai, non manhgi?- disse mentre masticava, mostradomi gentilmente il contenuto della sua bocca.
Mi allontanai dal tavolo di pochi centimetri, schifata.
Avevo mangiato le solo poche parti del mio pollo e un po' dell'insalata di contorno e già mi sentivo esplodere.
-Penso che porterò gli avanzi a casa per Stella, sempre se quando tornerò a casa ci sarà ancora- dissi assorta, cercando di distogliere lo sguardo dal suo disgustoso modo di portare il cibo alla bocca.
Si infilò in bocca un'altro pezzo di petto di pollo, dopo averlo abbondantemente intinto nella salsa.
-Pevchè non dovrghebbe esserchi?- domandò, di nuovo con la bocca piena.
-Ti prego, pulisciti la bocca e cerca di mangiare come una persona normale- lo implorai sospirando.
Lui afferrò prontamente il suo tovagliolo immacolato e si pulì la bocca e le mani frettolosamente.
-Adesso mi racconti?- chiese mentre si sfregava il tovagliolo sul volto.
Alzai gli occhi al cielo.
Sembrava veramente un cane, un cane che mangiava con la bocca piena e che spargeva pezzi di cibo sulla tovaglia tramite degli adorabili sputi.
-Lo farò solo se la smetterai di parlare con la bocca piena e inizierai ad usare quello strano arnese con quattro denti alla tua destra più comunque chiamato forchetta-
dissi, cercando di civilizzarlo.
Lui mi guardò con aria confusa, fissando la forchetta.
-Harold usala, in questo modo...- dissi, facendo il gesto di portarla alla bocca.
Gli stavo davvero spiegando come usare una posata? Cavoli, stavo toccando il fondo per l'ennesima volta.
-Lo so come si usa una forchetta- disse facendo una smorfia e afferrando la sua.
Io lo guardai con finta sorpresa -Non si direbbe, sai?-
Styles mi fece una linguaccia.
-Sappi che sto facendo un enorme sacrificio, il pollo si mangia con le mani, non con le posate- sentenziò, infilando la forchetta nel pollo ed afferrando il coltello.
Lo guardai seccata ed incrociai le braccia.
-Se inizio a raccontare starai zitto almeno un attimo?- domandai esasperata.
Lui annuì vigorosamente.
Quella sera somigliava più del solito ad un cane pastore.
Mi schiarii la voce, pronta a raccontare. Infondo non era niente di personale, solo una "simpatica" storiella per tenerlo zitto.
Appena feci per aprire la bocca lui mi interruppe.
-Sarah, mi passi il sale?- domandò allungando la mano.
Lo fulminai con lo sguardo.
-Due secondi Harold, taci per due secondi- lo pregai fingendomi disperata.
-Scusa Sarah- disse, rinunciando a salare il pollo e iniziando una delle sfide più impegnative che avesse mai affrontato: mangiare come una persona civile mentre stava zitto.

Ringraziai il caposala, che fu così gentile da mettere gli avanzi del mio pollo in un piccolo contenitore di alluminio.
Ovviamente ad Styles non era avanzato niente, aveva letteralmente ripulito il piatto fino a renderlo così brillante da potercisi specchiare.
-Ti va di fare una passeggiata?- domandò il mio simpaticissimo accompagnatore appena uscimmo dal ristorante.
Sospirai, passandomi il contenitore da una mano all'altra.
-Andiamo- dissi sconsolata.
Lui fece per prendermi la mano, ma lo allontanai con un leggero schiaffo sul braccio.
-Hey!- esclamò lui, un po' offeso.
Tossii di proposito, cercando di distrarlo.
-Scusa, mi servono entrambe le mani per portarlo- mentii, alludendo alla scatoletta di alluminio.
Styles fece una smorfia e si infilò le mani in tasca, un po' deluso.
-Dove andiamo?- domandai, dato che erano ben cinque minuti che lo seguivo in silenzio.
Lui sorrise compiaciuto.
-È un posto speciale, dove vengo spesso, soprattutto quando sono triste. Vedrai che ti piacerà- disse entusiasta.
Alzai gli occhi al cielo, sperando che non volesse portarmi in un night club. 





Mierdas! (?) Scusate, ho postato in fretta perché dovevo andare dal medico e mi sono dimenticata una cosa cwc
Mi è venuta in mentre grazie a una recensione *ciao Tuturi* (?) dove mi dicevano che si immaginavano Nando's tipo mc Donald srxhbihg
Ma ccomunque, per il ristorante in questione mi sono ispirata a questo http://www.london-se1.co.uk/restaurants/images/060809_nandos.jpg :D *si, ho modificato il capitolo per aggiungere questa minchiata* (?)
Vabbien, a presto ee ASHGALLÀ! (?)
   
 
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