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Autore: Ray08    23/05/2012    7 recensioni
[warning: malattia][Chuck/Sarah]
C'è una foto sul suo comodino, tra le scatole di medicinali dai nomi complicati e i tranquillanti che ogni sera è costretto a mandare giù, con una smorfia da bambino viziato – non voglio prendere la medicina.
Chuck la guarda con occhi vacui e spesso chiede “Chi sono quei due?” a nessuno in particolare, e si tira le coperte sopra gli occhi, e poi si lamenta perché ci sono immagini strane nella sua testa.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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C'è una foto sul suo comodino, tra le scatole di medicinali dai nomi complicati e i tranquillanti che ogni sera è costretto a mandare giù, con una smorfia da bambino viziato – non voglio prendere la medicina.

Chuck la guarda con occhi vacui e spesso chiede “Chi sono quei due?” a nessuno in particolare, e si tira le coperte sopra gli occhi, e poi si lamenta perché ci sono immagini strane nella sua testa.

C'è una foto sul suo comodino, tra minuscoli granelli di polvere e una valanga di anni che pesano come macigni.

Sarah, vestita da sposa, sorride e bacia un ragazzo dai capelli scuri – lui sembra così felice, entrambi lo sono.

Chuck la guarda con occhi vacui e spesso chiede “Chi sono quei due?” a nessuno in particolare, e si tira le coperte sopra gli occhi, e poi si lamenta perché ci sono immagini strane nella sua testa, e tanto, tanto buio.


~

Sarah lo sta chiamando, forse dal bagno, ma è come se la sua voce non lo raggiungesse davvero.

Chuck è in piedi, con il pentolino del latte in una mano e una brocca di succo d'arancia nell'altra. Li guarda indeciso su cosa prendere, come se le sorti della nazione dipendessero, ancora una volta, da una sua scelta – ci sono bombe da disinnescare in pochi secondi, progetti segreti da salvare, omicidi da sventare a dittatori redenti.

Quando Sarah arriva in cucina lo trova riverso a terra, con le mani che premono forte contro le tempie, immerso nel succo d'arancia, con migliaia di schegge di vetro intorno.

Sei ferito?” gli chiede, e si china su di lui, prendendogli una mano tra le sue.

Chuck la guarda – ha un vestito rosa o forse rosso e sta ballando con qualcuno la lambada[1], è dannatamente sexy nella divisa tirolese con la gonna a pois del Wienerlicious, ma è splendida nel suo vestito bianco, da sposa.

Chi sono quei due?” chiede, e stringe di più gli occhi, assumendo un'aria sospettosa.

Quei due chi?”

Quelli della foto. Sul comodino.”

Siamo noi, Chuck.” risponde Sarah, e quella constatazione le spezza qualcosa all'interno del petto. Caccia indietro le lacrime e allontana da lui qualche frammento della brocca. “Te l'ho detto anche ieri sera, ricordi?”

Chuck stringe le labbra, e lei chiude gli occhi per qualche istante, pregando un dio a cui forse non ha mai creduto.

Non sono ferito, no, non sono ferito” dice infine lui, con un'ovvietà fastidiosa.

Sarah si accorge di aver trattenuto il respiro: illusa, in fondo lo ha sempre saputo che i miracoli non accadono.


~


Tutti le avevano detto che non c'era niente che potesse fare e lei, per quanto abbia passato giorni, mesi, ad odiarli, ora ha smesso di biasimarli.

Casey ha lasciato Burbank da due anni, e nonostante abbia detto che la sua decisione era dettata solo dal voler ricominciare con una nuova missione per salvaguardare i sogni americani, Sarah sa che in parte è stata la condizione di Chuck a spingerlo a partire.
E' sempre stato un uomo burbero Casey all'apparenza, ma voleva bene a Chuck,
all'Intersect, e vederlo in quello stato gli faceva terribilmente male.

Ellie e Fenomeno hanno traslocato a Washington, la città perfetta per una famiglia. Proprio l'altro giorno hanno mandato una foto del loro secondogenito, Charles, e Chuck l'ha fissata per ore. Poi l'ha strappata in piccoli pezzi e si è chiuso in camera, e Sarah ha dovuto parlare per molto tempo ad una porta di legno prima di ottenere il permesso per entrare.

Morgan è l'unico che è rimasto a Burbank. Ma si è sposato con Alex, è a capo del BuyMore e stanno per avere il loro primo figlio. Ora ha molto meno tempo per passare dal suo migliore amico, e di certo non giocano più a Call of Duty. Chuck sembra sereno quando Morgan è con lui, e delle volte ride, piano e per pochi secondi, ma almeno ride.
Una volta Morgan ha fatto cadere un bicchiere a cena, e Chuck ha iniziato ad urlare, poi a piangere e a smozzicare delle frasi senza senso –
basta, non sparate, ecco il codice, non sparare, lasciatemi stare, lui è il primo ministro.

Sarah vorrebbe dire che si è abituata a tutto questo, che ha perdonato gli altri per averlo lasciato e che le cose vanno bene, grazie.
Ma ogni volta che lo vede non può fare a meno di chiedersi per quale motivo resta ancora con lui.

~

Un po', forse, l'avevano sempre saputo, tutti.

Perché è praticamente impossibile che la mente umana riesca a contenere tutte quelle informazioni senza esplodere.

Un po', forse, l'avevano sempre saputo tutti e tutti l'avevano ignorato, perché era così comodo avere un computer che sapeva identificare i cattivi con un solo sguardo, e che conosceva anche il kung fu.

Sarah ricorda ancora benissimo il giorno in cui si era svegliata e aveva trovato Chuck seduto sul cornicione, con le gambe penzoloni verso il vuoto. Oh, Sarah sei sveglia. Guarda, posso volare – e lei aveva guadagnato tempo e aveva fatto il numero del loro vicino di casa con il panico dipinto negli occhi – non ci credi? Guarda ti faccio vedere – e quando Chuck si era lasciato scivolare giù, con una risata innocente, c'era Casey a prenderlo prima che si sfracellasse a terra. Avevano pensato ad un episodio isolato – erano stati sotto pressione per una missione molto difficile giorni prima – e tutti i parametri psicofisici erano normali.

Ma poi Chuck aveva iniziato a perdere il filo del discorso sempre più spesso – e la colpa non era della timidezza o della paura – e ad essere incoerente. Le sue idee si associavano troppo velocemente, e lui partiva in discorsi che nessuno poteva seguire, oppure ci metteva troppo tempo a collegare i contenuti e si fermava, stand by.

Il generale Beckman aveva pagato i fior fiori di medici, perché si era subito capito che quel qualcosa era stato causato dall'Intersect, ma all'apparenza il soggetto stava bene.

Chuck però passava intere notti delirando in un bagno di sudore, girandosi nel letto – lasciatemi stare, urlava e si dibatteva tra le coperte – e tutto ad un tratto cambiava espressione, fissava un punto del soffitto e rimaneva in silenzio. Ma c'erano giorni in cui sembrava tutto normale, lui sorrideva e scendeva per fare colazione, mangiava i cereali e riusciva a farsi la doccia senza voler affogare nella vasca.

Poi Sarah aveva trovato tutte le pentole bruciate. E' stato un incidente, aveva detto lui, alzando le spalle con aria innocente, e lei ci aveva voluto credere.[2] In un venerdì di sole erano incominciati a sparire alcuni oggetti dal Buy Moria – un televisore al plasma, due cd dei Ramones, un dvd dell'intero concerto di Freddy Mercury – e Sarah la domenica successiva aveva ritrovato tutte quelle cose stipate tra le camice bianche di suo marito.

Schizofrenia” avevano detto i medici più famosi d'America, sistemandosi gli occhiali sui grossi nasi e annuendo gravemente.

Schizofrenia?” Chiedevano curiosi i vicini, lanciandogli occhiate di muta pietà.

Sì schizofrenia” si ritrovava ad annuire sempre Sarah, mantenendo almeno la facciata della ragazza forte.


~

Chuck è schizzato di corsa su per le scale, afferrando il cartone del latte e alcuni biscotti secchi, e si è rinchiuso in camera.

Sarah asciuga tutto il succo a terra, raccoglie le schegge con la scopa e le butta nel cestino.

Non pensava davvero che la sua vita sarebbe andata così.
Precisamente non sa quando ha capito che Chuck era tutta la sua vita, e che lei avrebbe passato la sua intera esistenza al suo fianco.
Forse la prima volta che l'ha visto – e lui era solo uno sfigato del nerd herd – e l'ha colpita per la sua straordinaria normalità.
Sapeva che sarebbero invecchiati insieme, magari circondati da nipoti e tanto affetto.
Di certo non immaginava che le cose sarebbero andate così.

Una lacrima sfugge dalle sue ciglia e lei si impone di non piangere – è una spia, e ha sempre odiato chi si auto compatisce. Si lega i capelli in una coda morbida, ormai non bada molto al suo aspetto esteriore, e dopo aver sistemato tutto sale le scale.

Quando arriva davanti alla porta della loro camera da letto si blocca, titubante, e poi bussa piano.

Si può?”

Dall'interno non arriva alcuna risposta, e lei riprova due volte.

Posso entrare Chuck?”

Niente, nessuna risposta.
Sarah schiude piano l'uscio e lo trova completamente nudo sul letto, ansimante, con lo sguardo fisso sulla fotografia del comodino e il suo membro tra le mani.

Chuck” sussurra lei piano, e gli si fa vicino. “Chuck sono io”

Ma lui non c'è lì, né per lei, né per nessun altro.

~


Quindi lei ha trovato suo marito che si masturbava.”

Sì.”

Davanti la vostra foto di nozze.”

Io...credo di sì”

E questo la infastidisce?”

No. E' solo che non abbiamo rapporti da molto tempo perché lui sembra non volere alcun contatto fisico. Eppure se fa questo vuol dire che mi desidera sul piano sessuale, quindi...”

Signora Walker...”

Bartowski”

Come prego?”

Signora Bartowski”

Ah sì, certo mi scusi. Dicevo, signora Bartowski, non c'è niente che lei può fare. La sessualità per i malati di schizofrenia è una sfera completamente diversa dalla nostra.”

Non posso fare niente?”

Niente. Ma se magari lei lo mandasse in uno dei nostri centri di recupero noi...”

No grazie. Arrivederci.”


~


Una domenica di maggio Morgan passa verso le cinque e mezza, ed è raggiante. Ha un'ecografia in mano.

Sarà una femmina” dice, e non smette di sorridere. Chuck è seduto sul divano con le labbra piegate in un broncio, e una ciotola di patatine vicino.

Ti odio” dice solamente, e incrocia le gambe.

Chuckie” cantilena Morgan, sedendosi vicino a lui. “Diventerai lo zio Chuckie.”

Chuck abbozza un sorriso e prende una patatina.

Io vorrei chiamarla Leila, ma Alex dice che sono troppo fissato. Però pensa che bello se da grande si innamorasse di un Ian[3]. Eh, che ne dici Chuck?”

C'è un documentario sui panda. Mi piacciono i panda.”



~


Dove sei stata?” le chiede, rizzandosi su un gomito.

A lavoro Chuck, gli yogurt non si fanno da soli.” risponde, e nel suo tono c'è una punta acida di troppo. Sarah ha mantenuto il lavoro all'Orange Orange, perché di lavorare ancora con la CIA nemmeno se ne parlava. Loro lo hanno ridotto così; loro non meritano più niente. Non vorrebbe neanche accettare gli assegni a molti zeri che le passano, come indennizzo, ma a volte è costretta: le cure per Chuck costano e deve pagare l'infermiere che sta con lui quando lei non c'è.

Quando lavori torni a casa prima. Invece ogni tanto fai più tardi.”

Sarah sta apparecchiando, ma si blocca, con i bicchieri in mano.

Già. Sono passata da una parte prima di venire qui.”

Dove?”

Sarah sistema due bicchieri e due piatti, mettendo le posate di plastica per Chuck.

Una spiaggia.[4]”

Mi ci porti domani?”

Sarah sente un groppo alla gola, ma riesce ugualmente a rispondere di sì.

~


Passa quasi un mese, in cui Chuck butta dalla finestra tutti i suoi completi da sera, allaga tre volte il bagno e scoppia a piangere per sette mattine consecutive. Una volta Ellie viene per pranzo, ma lui non le rivolge nemmeno la parola e alla fine le urla di andarsene via.
Dopo ventotto giorni Sarah sta per andare a lavoro, ma la voce di Chuck la ferma dalla camera di sopra.

Ieri hai promesso di portarmi alla spiaggia. Andiamo?”

Sarah, con il cuore in gola, sorvola sull'anacronismo del marito, chiama di fretta il lavoro e chiede un permesso.

~

Sembra quasi lui ora.

Chuck ha camminato in silenzio sul bagnasciuga, ridacchiando appena quando l'acqua gli ha bagnato le All Star nere. Si è girato per cercarla con gli occhi, e lei ha sorriso di rimando.
Ora è seduto, e lo sguardo indugia sull'orizzonte.

Sembra quasi lui.

Questo posto...è importante?”[5]

Sarah è costretta a ricordarsi come respirare – espirare, alzare il diaframma, inspirare, abbassare il diaframma – perché d'un tratto si sente annegare.

Sì.”

Sarah...” sussurra lui, continuando a tenere lo sguardo fisso in avanti, e batte sulla sabbia al suo fianco, intimandole di sedersi. Lei lo fa, e con lentezza poggia la testa sulla sua spalla. Lui borbotta qualcosa, si irrigidisce e inizia a respirare a fatica. Lei gli prende con delicatezza la mano, e lui si tranquillizza.

Sarah...” ricomincia dopo minuti interi di silenzio. “Siamo noi...” pausa che dura una manciata infinita di secondi “...quelli della foto. Siamo noi.”

Sarah non trova le parole per rispondere a quell'affermazione che sembra tanto una domanda. E forse è il vento che ha alzato un po' di sabbia, ma lei sente gli occhi pizzicarle, e ora le lacrime le scivolano veloci sulle guance.

Sarah ma tu piangi.” dice Chuck, e nel suo tono c'è una leggera sfumatura di rimprovero. “Non mi piace vederti piangere” continua e poi l'abbraccia forte, come se fosse l'unica cosa che conta nel mondo e non volesse lasciarla andare e Sarah non riesce a trattenere un singhiozzo.

Non lo farò più Chuck, te lo prometto.”


C'è una foto sul suo comodino, tra le scatole di medicinali dai nomi complicati e i tranquillanti che ogni sera è costretto a mandare giù, con una smorfia da bambino viziato – non voglio prendere la medicina.

Chuck la guarda con occhi vacui e poi sorride.



Note autrice:

Questa è la prima storia seria che scrivo su Chuck.

L'amore tra Sarah e Chuck è, secondo me, uno dei più belli di tutti i telefilm – e giuro che ne ho visti moltissimi. Solo che volevo scrivere di loro in modo diverso, e per questo ho pensato all'idea della malattia mentale data dall'Intersect (peccato che la giudicia sia sparita, magari l'originalità l'avrebbe sorpresa). Voglio precisare che non sono una dottoressa, e che le mie conoscenze sulla schizofrenia si basano solamente sulla lettura di tre libri. (Veronica decide di Morire di Coelho; Schizofrenia teoria cognitiva, ricerca e terapia di Ubaldini e Un'orchidea al polo Nord di Stefano Lasagna). Spero che la storia non urti la sensibilità di qualcuno; so quanto le malattie siano un tema spinoso e per questo ho deciso di trattarla solo perché sapevo di poterlo fare entro alcuni limiti. E' quindi una What If? Che si può tranquillamente collocare dopo la quinta stagione, con Sarah che ricorda ogni cosa. Il tempo verbale cambia perché la storia non segue un continuum cronologico, ma spero che si capisca comunque. 


[1] Quel qualcuno è Bryce Larkin, e l'episodio a cui faccio riferimento è 2x03.

[2] La piromania è uno dei tanti sintomi - insieme alla cleptomania, l'incoerenza nei discorsi e nei pensieri, le allucinazioni - della schizofrenia. Non so se qui si capisce, ma Chuck ha appiccato volontariamente fuoco alle pentole, e Sarah inizia ad intuire ma vuole credere che sia stato solo un incidente. 

[3] Leila è un personaggio di Star Wars che si innamora/sposa Ian Solo (Harrison Ford). Morgan ama Star Wars – anche io - e ho pensato che avrebbe potuto voler chiamare così sua figlia.

[4] Insomma, LA spiaggia. 

[5] This place, is important isn't it?

E last, but not least, la colonna sonora di questa one-shot è A Thousand years di Christina Perri. Spero che vi sia piaciuta: se vi va lasciate una recensione.

  
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