Ma visto che di tutto ciò scommetto che ve ne frega molto poco, passiamo a parlare della fic (frutto di una maledettissima ispirazione notturna che non si decide a farsi vedere per i contest ma ci tiene tanto a rovinarmi la mia coppia preferita).
Sono per la Steve/Tony, lo giuro! Però... boh, ero in vena di roba triste. Quindi ecco una doppia drabble precisa precisa su un Tony che riflette sulle sue azioni, che sono giuste per il suo cervello ma non per il suo cuore.
Buona lettura!
►The Avengers © Marvel Studios/Paramount Pictures.
But that's okay.
«Non importa. È stata solo una sbandata.»
Avevo detto questo alla mia Pepper quel giorno, quando lo venne a sapere.
E ne ero fermamente convinto.
Anthony Edward Stark, l'eccentrico genio miliardario a capo di una delle aziende più potenti del pianeta, il grande Iron Man... che ne sarebbe stato della mia immagine?
Non che stessi pensando alla mia immagine in quel momento, anche se il mio status di eroe mi imponeva di considerare anche questo aspetto, visto che sono un modello per milioni di ragazzini.
Ma la cosa più importante era ciò che stava passando Pepper. Non potevo abbandonarla in quel momento, sento come un dovere starle vicino per affrontare insieme quest'esperienza che ha cambiato le nostre vite.
Però anche mentre tengo in braccio il mio Steven, la mia più grande creazione*, che in questo momento mi sta fissando con i suoi occhioni blu mentre stringe a se un pupazzo di un uomo biondo vestito con i colori della Old Glory; non posso non essere convinto che quello per lui sia stato -ed è tuttora- vero amore e non una semplice infaturazione, e che l'ho abbandonato volontariamente spezzando i cuori di entrambi.
Ma va bene così.
*cit. Howard Stark in Iron Man 2