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Autore: truny92    24/05/2012    2 recensioni
E se dopo quel primo incontro le cose fossero andate in modo diverso. Se Damon non avesse cancellato la memoria di Elena,se i genitori della ragazza non fossero morti e lei non avesse bisogno di aggrapparsi a qualcuno per superare quella terribile perdita. Elena che scelta avrebbe fatto? Quale fratello avrebbe scelto? Si sarebbe comunque innamorata di Stefan oppure avrebbe scelto Damon?
Spero che questa storia vi piaccia,fatemelo sapere attraverso le recensioni. Sono bene accette anche le critiche.
Buona lettura! :)
PS: Mi dispiace, ho dimenticato di dirvi una cosa,che molto probabilmente,è la più importante: non ci sono vampiri a Mystic Falls.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Incontri

 

You want what everybody wants

Capitolo II:

Incontri.

 

 

Tre mesi dopo…

POV Elena

Oggi ricomincia la scuola, quest’anno l’estate è volata. Forse è passata ancora più velocemente perché mi sono divertita come una matta; intere giornate in piscina o al lago e la sera festa fino a notte fonda.  Con il tempo anche il rapporto tra me e Matt sembra che si stia aggiustando. Ovviamente non è come quello di una volta, ma almeno ora quando mi vede non cambia direzione. Spesso mi capita di sentire la sua mancanza, in fondo prima di essere il mio ragazzo era il mio migliore amico, ma sono contenta della scelta che ho preso. Non è lui il mio destino, non è la mia persona, la mia anima gemella. Ma poi chi ci garantisce che l’anima gemella esista davvero.

-         Elena sbrigati, oppure farai tardi il tuo primo giorno.- mia madre

-         Sì, mamma. Ho quasi fatto.-

Accendo la radio, ho bisogno di una canzone che mi dia la carica. “In your eyes” di Peter Gabriel, non è esattamente quello che cercavo, ma me la farò andare bene, anche perché sono in un ritardo mostruoso.

In your eyes
the light the heat
in your eyes
I am complete
in your eyes
I see the doorway to a thousand churches
in your eyes
the resolution of all the fruitless searches
in your eyes
I see the light and the heat
in your eyes
oh, I want to be that complete
I want to touch the light
the heat I see in your eyes

Non mi è mai piaciuta questa canzone, ma ora il ritornello mi ricorda qualcosa, mi fa immediatamente pensare ad  un paio di occhi color ghiaccio. Occhi che ho visto solo per pochi minuti, che non vedo da, ormai, tre mesi. Occhi che da tre mesi mi tormentano. Non so perché ma ogni volta che avevo un momento tranquillo, senza accorgermene, mi ritrovavo a pensare a quegli occhi. Non riuscivo, non riesco, a farne a meno. Credo dipenda dal fatto che quegli occhi mi hanno visto davvero, come se non avessero fatto altro che studiarmi per tutta la vita.

Oh cavolo, è tardissimo, devo letteralmente precipitarmi a scuola.

 

 

 

POV Stefan…

Mi guardo in torno, mi sento spaesato. Sono arrivato solo ieri in questa città ed oggi sono già a scuola e non conosco nessuno. Mi manca Los Angeles, ma Damon ha ragione, non potevamo più rimanere lì, in quella casa, con quell’uomo.  “Basta Stefan” mi dico “il mio fratellone ha ragione qui inizieremo una nuova vita io e lui.”

 

Le lezioni sono finite, ora ho i provini per entrare nella squadra di football, credo che sia un modo per integrarmi più facilmente.

Sono a bordo campo, sto aspettando che arrivi il coach, la vedo. Una dea. In mezzo ad una decina di ragazze, tutte vestite uguale, con la divisa da cheerleader, riesco a vedere solo lei. E’ meravigliosa. Devo assolutamente conoscerla, ne sento l’esigenza.

-         Ciao , tu sei quello nuovo, vero?

-         Si, mi chiamo Stefan Salvatore.-

-         Piacere, io sono Caroline.- mi dice una ragazza bionda, molto bella, ma non quanto lei. –loro sono le mie amiche Bonnie ed Elena.-

-         E’ un piacere conoscerti Elena.- mi sorride

-         Anche per me è un piacere.- non riesco a toglierle gli occhi di dosso. Poi mi ricordo che Caroline mi aveva presentato anche un'altra ragazza, devo salutare anche lei, altrimenti farò una pessima figura. Ma come si chiama? Non riesco a ricordarlo. Bo, Bon, Bonnie, ecco come si chiama. – Ovviamente è un piacere conoscere anche te Bonnie.-

-         Piacere mio.-

-         Credevo ti fossi incantato.- mi stuzzica la bionda  - Elena, è molto bella, perfetta direi, ma non è sbavandole sulle scarpe che la conquisterai.-  Beh, di sicuro la biondina le cose non te le manda adire.

-         Care, smettila.- la rimprovera Elena, evidentemente imbarazzata.

-         Salvatore, che dici vogliamo rimanere qui tutta la notte. Oppure ci concedi l’onore di farci vedere cosa sai fare.- mi dice il coach. Bene è solo il primo giorno ed io già gli sto sulle scatole.

-         Mi scusi coach, arrivo subito. – Ragazze è stato un piacere conoscervi, alla prossima.-

-         Salvatore, credo che dovresti venire alla festa di stasera, potrebbe essere un’occasione per socializzare.- mi stuzzica Caroline, con uno sguardo alquanto malizioso.

Beh potrebbe essere un’occasione per passare del tempo con Elena e per cercare di conoscerla meglio. L’idea mi alletta. – Certo , ci sarò. A stasera.-  Le saluto con un cenno del capo , sorrido e mi allontano.

 

 

 

 

POV Elena…

Sto tornando a casa da scuola. Perché stamattina ho avuto la pessima idea di non prendere la macchina e di andare a scuola a piedi? Non ho nessuna voglia di camminare.  Assorta nei mie pensieri non,mi ero nemmeno resa conto di trovarmi davanti a quella casa meravigliosa che mi piace tanto. È meravigliosa, papà mi dice sempre che è una delle prime case costruita qui in città. Adoro questa casa, ho sempre desiderato entrarci. Un momento, il cartello con scritto vendesi è scomparso. Sono anni che era in vendita, ma mai nessuno l’ha comprata, troppo cara; ora è stata venduta, chissà chi l’ha acquistata.

Oh mio Dio. Sul prato, al centro dell’immenso giardino, c’è un dondolo, e su quel dondolo c’è lui. Il mio pensiero ricorrente, quel pensiero che mi ha accompagnato per tutta l’estate. Con i suoi capelli corvini, il suo fisico perfetto, fasciato da una camicia blu  e un paio di jeans, c’è Damon. È ancora più bello di come lo ricordavo.

-         Ciao.- sento uscire dalla mia bocca. È stato più forte di me, non sono riuscito a controllarmi.

Alza lo sguardo dal libro che stava leggendo e mi vede. Strabuzza gli occhi, come se non credesse che io sono vera e che sono lì avanti a lui. Poi un sorriso gli si dipinge sul viso.

-         Ciao Elena. Da quanto tempo.-

-         Tre mesi, sono esattamente tre mesi che non ci vediamo.- Oh cavolo, che ho fatto? Ora crederà che ho contato i giorni nella speranza di vederlo di nuovo. Anche se io fondo è vero. Quest’uomo mi ha stregata. Ecco un altro sorriso, diverso, compiaciuto.

-         Deduco che ti sono mancato.- si sta prendendo gioco di me.

-         Beh in effetti sì, avevo qualche altro dubbio amletico a cui non riuscivo a trovare una risposta. Non sapevo quale paia di scarpe farmi regalare per il mio compleanno. E ,considerando che hai una risposta a tutto. Ho pensato che avresti potuto essermi utile.- Sono soddisfatta di me stessa, di solito non sono una con la risposta pronta, ma questa volta mi è venuto spontaneo.

-         Complimenti signorina ,quasi nessuno riesce a tenermi testa quando si tratta di battutine.-

-         Beh Damon, potrei stupirti.-

-         L’hai già fatto.- mi spiazza. Mi fissa. Non riesco a controllare le gambe mi avvicino sempre di più. È come una calamita per me, non riesco a stargli lontana. Ora siamo a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altra. I nostri sguardi si sono incatenati, e sceso il silenzio in torno a noi, non riusciamo a parlare, riusciamo solo a fissarci a cercare di imprimere l’altro nella mente in modo che niente possa mai cancellare il ricordo dei nostri occhi che si scontravano. È lui a rompere il silenzio.

-         E così sei una cheerleader.- lo dice con un tono strano.

-         Perché scusa? Cosa hai contro le cheerleader?

-         Niente. Semplicemente non ti ci vedo ad agitare i pon-pon mentre fai la piramide umana. – Ha colto nel segno una altra volta, non mi piace molto fare la cheerleader. Ho iniziato perché Caroline aveva bisogno di una ragazza che sostituisse un’altra che si era fatta male. Poi sono rimasta in squadra solo perché così potevo passare più tempo con le mie amiche. Ma ora la cosa che mi tormenta è come riesca sempre a capirmi perfettamente. Persino quelli che mi conoscono da tutta la vita non si sono accorti che non ci metto passione nel fare capriole per aria. Ma non posso dargliela vinta.

-         Beh non è niente male.-

-         Se lo dici tu. Verrò a vederti qualche giorno.-

Ho bisogno di cambiare argomento, lo sguardo mi cade sul libro che ha ancora in mano “ Cime tempestose” è il mio libro preferito.

-         Cime tempestose, non credevo fossi uno a cui piacciono i libri d’amore.-

-          Cime tempestose non è il classico libro d’amore. Questa storia d’amore è tutto tranne che convenzionale. Il loro è un amore che…-

-         Che ti consuma.- finisco la frase al suo posto. Altro incrocio di sguardi. Altro momento magico. Un telefono, il mio. Chi diavolo è? E perché deve chiamare proprio ora? La mamma, cosa vorrà? < Elena, tesoro, tutto ok? Come mai ancora non arrivi?>  -Sì, mamma, tutto ok. Tra poco arrivo. A dopo.- attacco.

-         Beh, suppongo che ci dobbiamo salutare. Ciao Elena.-

Non voglio andare via, voglio restare qui con lui. Sono quasi delusa, avrei voluto mi chiedesse di rimanere ancora un po’ con lui. –Ciao Damon.- mi volto. Mi allontano, non vorrei farlo.

-         Elena?-

Evvai!! –dimmi.-

-         Potresti mostrarmi la città, stasera, farmi vedere qualche posto carino.  Ovviamente se non hai niente di meglio da fare. Sempre se non ci sono problemi per il tuo ragazzo.-

Stasera ho la festa di inizio anno, Caroline mi ucciderà se non vado. Ah al diavolo la festa. –sono libera stasera. –

-         Bene, ti aspetto al Mystic grill alle 9. È l’unico posto della città che conosco.-

-         Ok, a dopo.- mi incammino poi mi fermo, mi giro verso di lui. –Damon è tra tre mesi che non ho un ragazzo.-

Mi guarda. –perfetto.-

Cosa avrà voluto dire con quella frase?

 

 

 

 Spazio per me…

È tempo di incontri a Mystic Falls. Ora Elena ha conosciuto entrambi i fratelli Salvatore. Quale dei due farà breccia nel suo cuore??

Ditemi cosa ne pensate del capitolo e della storia in generale. Spero vi piaccia, alla prossima.

Bacioni J

 

 

 

 

  
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