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Autore: LaPazza7    24/05/2012    8 recensioni
-Quello che dovrete fare è estremamente semplice: sorridenti, felici, qualche bacio in luogo pubblico e per la cronaca, cara la mia Celina, per bacio non intendo sbatterlo al muro e pomiciare oscenamente davanti ai paparazzi, semplici e caste effusioni.. ma sono sicura che Niall saprà tenerti più che a bada, vero?-
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Maybe Tomorrow"


 


A very sexy desorden - First chapter

 

Ero finita sull’ennesima copertina scandalistica, e questa volta non me la sarei cavata soltanto con una ramanzina di Keira. Mi stavo giocando la carriera e nemmeno me ne accorgevo, ma non potevo permettere che tutto ciò a cui avevo lavorato in questi anni fosse buttato nel cesso. E così accettai, anche se avrei voluto prendere a pugni la mia agente per il guaio in cui mi aveva cacciata.
Senti bambina, smettila di frignare. Ti rendi conto che la tua immagine sta andando a puttane? E non provare a ribattere, mi ci hai costretta tu. Sono forse io quella che al party per la serata di beneficenza dell’ONU si è ubriacata e ha cominciato a dare spettacolo? No, quindi taci e acconsenti se vuoi girare ancora qualche film.- era stata risoluta, non c’è che dire, e sebbene in quel momento l’avrei presa a sprangate sulle gengive se Cody- la mia guardia del corpo- non mi avesse bellamente tenuta stretta per le braccia, alla fine mi ero arresa a quello che sarebbe dovuto essere il mio destino: mi avevano appioppato un ragazzino tutto casa e chiesa con tanto di occhi azzurri e capelli biondi – per quanto mi avevano detto- , con cui avrei dovuto avere una relazione  -ovviamente inscenata- per far mettere a tacere le voci che mi davano della sgualdrina, ubriacona, drogata, folle e chi più ne ha più ne metta. Quanto la stavano facendo lunga per qualche canna o per qualche dozzina di tequila cheogni tanto mi concedevo, in fondo ero una brava ragazza. Ero solo un tantino..fuori dagli schemi, ecco. E poi a 23 anni suonati ho il diritto di farmi una sana scopata ogni sera, no?  


Mi ritrovai seduta su una scomodissima sedia di un orribile blu pervinca, picchiettando il tacco 12 sul freddo marmo grigio. Keira era al mio fianco, intenta a smentire ai giornalisti qualche falsa voce sul mio conto, ed entrambe stavamo aspettando colui che avrebbe dovuto prendere parte a questa pagliacciata, agente incluso. Si doveva trattare di un cantante visto che mi trovavo in uno degli uffici della Sony, ma ovviamente tutto poteva essere quando si ha a che fare con quella canaglia bionda di Keira, che aveva fatto mistero sul ragazzo che si sarebbe prestato alla messinscena.
Ma quanto cazzo devo aspet- non riuscii a concludere la frase che la porta si aprì e fecero capolino cinque ragazzi e un uomo sulla cinquantina. Gli One Direction, una delle band più famose al mondo era in piedi dinanzi a me. Li guardai ad uno ad uno e il mio sguardo si fermò dapprima sul più carino, al quale strizzai l’occhio sotto lo sguardo esasperato della mia menager, e poi su quello che più si avvicinava alla descrizione estremamente approssimata del mio nuovo fidanzato, che riconobbi come Niall Horan. Se questo è un incubo vi prego svegliatemi, o almeno uccidetemi nel modo più indolore possibile.
Scusate, avete una pistola?-


-Quello che dovrete fare è estremamente semplice: sorridenti, felici, qualche bacio in luogo pubblico e per la cronaca, cara la mia Celina, per bacio non intendo di sbatterlo al muro e pomiciare oscenamente davanti i fotografi, semplici e caste effusioni.. ma sono sicura che Niall saprà tenerti più che a bada, vero?- se gli sguardi potessero uccidere Keira sarebbe morta già da un pezzo, così come i quattro dell’ave  maria che ridevano come i cretini. Prima che stessi per esordire con una delle mie frasi d’effetto –volgarmente dette insulti-, Lionel, il manager di quei cinque idioti, prese di nuovo parola.
Bene, io credo che dovreste prima conoscervi un po’ meglio, quindi.. beh, vi lasciamo soli, venite ragazzi- disse richiamando a se quel branco di scimmie paleolitiche, che mi salutarono con un assurdo “Ciao figona”. Di tutta risposta li mandai bellamente a fanculo alzando il mio dito medio smaltato di Dragon Chanel, soffermandomi un po’ di più a guardare il di dietro di uno di loro.
Bel culo talebano!- ma probabilmente non mi sentì. Peccato. 
Lo sbattere della porta mi riportò alla realtà e lanciai uno sguardo al biondino che mi era di fronte, che sembrava degnare più attenzione al Kinder Bueno che aveva metà tra le mani, metà in bocca che alla sottoscritta. Mi sentii profondamente offesa, così tossicchiai per attirare l’attenzione e vidi che finalmente mi stava degnando di uno sguardo. Erano rare –se non nulle- le occasioni in cui gli uomini mi davano poche attenzioni o che perdevo la mia adorabile parlantina, e questa sembrava essere una di quelle. Non sapevo cosa dire..cioè di solito passavo direttamente a perlustrare le loro bocche e i loro pantaloni, ma questo è un altro discorso. Dopo poco cominciai a parlare, il silenzio erano una cosa che non sopportavo e che non mi si addiceva.
E quindi d’ora in poi io e te saremo fidanzati..- buttai sul vago lanciandogli un’occhiata per vedere la reazione.
Fcoshì fpare..- borbottò continuando a mangiare. Mi schiaffai pesantemente una mano in fronte, ma chi mi avevano affibbiato?
Cioè sei nella stanza con Celina Gonzalez, attrice hollywoodiana nonché grandissima gnocca, consentimi di vantarmi, e tu preferisci mangiare?- sbottai incredula con gli occhi leggermente spalancati, aspettando un qualche accenno di minima considerazione. Lui di tutta risposta smise di dondolarsi sulla scrivania e si avviò fischiettando e per nulla scalfito dalle mie parole presso il frigo bar, estraendone fuori un Lion.
Ne vuoi uno?- mi porse gentile la barretta, che io afferrai prontamente..non mangiavo da una settimana per entrare nella 40 di un Rosso Valentino confezionato apposta per la sottoscritta. Mi soffermai a guardarlo e non potei fare a meno di notare che avesse dei bellissimi occhi e un sorriso estremamente tenero. E un fisico niente male. E un culo da bronzo di Riace. E naturalmente cominciai a sudare, mentre lui era stravaccato sulla poltrona a mangiare, ignaro di ciò che mi stava succedendo. Aprii la finestra, nonostante ci fossero 10° e mi tolsi la giacca, cominciando a sventolarmi il viso con le mani. Cercai in tutti i modi di attirare la sua attenzione, mi sbottonai la camicetta di proposito, ma lui niente. Mi balenò in testa l’idea che fosse omosessuale, e allora tentai il tutto per tutto. Mi diressi verso di lui e gli tolsi l’ennesima schifezza dalle mani, con suo sommo disappunto. –Ehi ma ch-
-Zitto e scopiamo!-.  



Ciao bella gente! Ho cominciato a scrivere una nuova fanfiction e ho lasciato definitivamente perdere quell'altra che poco mi soddisfava, ed eccomi di nuovo qua! Allora, vi piace Celina? E' un personaggio molto particolare e che cercherò di definire piano piano..  è sicuramente e estremamente diversa dal personaggio maschile principale. Spero vi sia piaciuto questo piccolissimo primo capitolo, ma continuerò a postare solo se riceverò qualche recensione, altrimenti non ne vale la pena. Spero, alla prossiiiiiima!
Baciiiiiiini.
  
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