- La notte era fresca e silenziosa.
- Erano passati solo pochi giorni dall’ultima
notte al Ministero della Magia eppure sembrava come se fosse accaduto solo
qualche ora prima.
- Era stato facile dire ad Harry “non tornerà più”
ma non so quanto fosse facile dirlo a me stesso un’altra volta.
- Si, sapevamo a cosa andavamo incontro, sapevamo
tutti che poteva succedere a chiunque e forse inconsciamente ci auguravamo
sempre che non sarebbe toccato a nessuno di noi stavolta… forse avevamo
questa ridicola pretesa.
- Ma così non è stato.
- Il tempo non torna indietro, i morti non tornano
e mentre un giorno nasce ancora e tu “seppellisci” un altro amico, un
altro pezzo della tua gioventù e dei tuoi ricordi, un altro piccolo pezzo
di te sprofondi in quei pensieri che per tanto tempo hai tenuto lontano.
- There's a pain goes on and on
- E di nuovo ricordi... ancora ricordi e le memorie
di giovani guerrieri da un destino avverso, senza potersela prendere davvero
con qualcuno perché non ha più senso oramai e non serve a nessuno tanto
meno a loro.
-
Now my friends are dead and gone
- Mi immergo in Grimmauld Place al numero 12, non
so quanto sia prudente tornarci ma è un senso del dovere che mi spinge li
ancora una volta, forse semplicemente la necessità di attaccarsi a quegli
ultimi ricordi.
- “Che uomo romantico sei Lupin!” penso
sorridendomi come se me lo sentissi dire da lui… ma non direi romantico
quanto un eterno nostalgico… un po’ come te Sirius, inutile che lo
nascondi…
- Entro nella grande casa e chiudo in tempo il
ritratto della madre di Sirius prima di sentirla urlare in qualche inutile
insulto contro suo figlio… ora non lo sopporterei.
- Mi butto nella piccola cucina con il camino e mi
siedo al tavolo, quasi senza rendermene conto e chiudo gli occhi.
- Alla fine dell’inverno scorso io mi ero seduto
nello stesso posto, di fronte al camino e leggevo un libro, Sirius che
entrava nella cucina cercando qualcosa da mangiare e si sedeva davanti al
fuoco per il troppo freddo.
-
Empty chairs at empty tables
- Strano, ora sembra quasi ieri quando quella sera
a fatica tornavamo indietro con i ricordi, mentre lo osservavo parlare a
ruota libera per dire forse quello che in tutti quegli anni si era tenuto
nascosto insieme a lui in una cupa prigione di Azkaban.
- Non ho mai voluto chiedergli nulla di quei
giorni, non si chiede ad un innocente di
raccontare la sua condanna.
- Eppure quella sera lui parlava, di Azkaban un
ricordo e l’altro di James, delle nostre scorribande, tra
un’imprecazione e una maledizione contro Peter e io sorridevo allo sfogo
di un uomo che per tanto, troppo tempo aveva tenuto dentro di se una rabbia
interminabile.
- E me lo vedevo ancora li, come uno di quei
fantasmi di Hogwarts mentre seduto, con una gamba incrociata a squadra
sull’altra, raccontava il suo lungo monologo solitario interrotto da
qualche parola di un vecchio amico.
- Apro gli occhi.
- Sirius non c’è davanti a me, non è seduto su
quella sedia, non è la sua voce quella che mi risuona nella testa con le
parole di quella sera e di tante altre sere passate. E’ solo il suo
ricordo.
- Davvero è tutto finito così? – non riesco ad
evitare di pensare.
- Per un attimo la mia memoria torna a quei giorni di scuola
oramai tanto lontani, di quando parlavamo di come sarebbe stato il nostro
futuro forse senza rendersi davvero conto che il domani era alle porte.
Chissà se avessimo saputo il nostro futuro prima… forse sarebbe andato
diversamente…
-
Here they sang about `tomorrow'
- And tomorrow never came
- “I pensieri di un uomo triste non portano da nessuna parte,
lo sai Remus?”.
- Mi volto stupito e mi desto per un istante dai
miei pensieri.
- Sorrido ad Alastor che è appena entrato in
cucina e deve aver capito a cosa stavo pensando.
- Oh my friends, my friends forgive me
- That I live and you are gone.
- “Lo so, ma non è facile, accettarlo ancora una
volta, sono solo un po’… stanco.”
-
There's a grief that can't be spoken
- There's a pain goes on and on
- Stiro le vecchie membra e guardo il soffitto ad
occhi chiusi.
- “Lo sai che in questa battaglie non ci sono eroi ma solo
vittime… mi dispiace che non possiamo regalarti nient’altro che ricordi,
qui non esistono medaglie ed onori”.
- Non ha importante Alastor, penso tra me e me.
Loro non hanno mai voluto essere degli eroi. Avevano solo chiesto di essere
felici.
- Mi alzo dalla sedia e mi dirigo verso le scale,
osservo fuori dalla piccola finestra e ad ogni passo un’ombra. Le vostre
ombre. La tua ombra Sirius.
-
Phantom faces at the window.
- Phantom shadows on the floor
- E’ bizzarro come a volte il destino, il fato
divida ciò che prima ha unito, come quasi a prendersi gioco di te, a farti
capire che sei solo la sua pedina di un enorme scacco e che alla prima
occasione è pronto a mangiarti come se tu fossi una pedina.
- Salgo quelle scale con l’ombra che mi segue e
quasi mi indica dove andare.
- Ultimo superstite di un passato oramai lacerato e
distrutto, capitano di una nave che sta affondando e che custodisce
gelosamente il suo diario di bordo, il diario dei ricordi e dei momenti
passati.
- Mi sento come un cronista che non sa più cosa
raccontare perché oramai non ha più la forza di narrare di una guerra che
non è stata né persa né vinta ma che riverserà sul tempo e sul futuro
solo ferite e dolore.
- Sono l’amico ritrovato e abbandonato di nuovo.
- Percorro le scale fino a raggiungere l’ultimo
piano ed apro la porta.
- Fierobecco mi guarda incuriosito e un po’
arrabbiato.
- “Non sono chi stavi aspettando, lo so. Anche
Felpato ci ha lasciato…”
- Le parole escono amare e difficilmente.
- Ci ha lasciato.
- Soli.
- Entrambi.
- Empty chairs at empty tables
- Where my friends will meet no more.
- L’animale mi guarda sfuggente e si volta
abbassando la testa per terra.
- “Non sono un portatore di buone notizie… mi
dispiace”
- Riscendo le scale per andare non so dove.
- Forse solo lontano per non pensare e non tentare
di trovare un perché ho una ragione, per evitare di chiedermi nuovamente
per cosa abbiamo combattuto, per quale motivo lo abbiamo fatto?
-
Oh my friends, my friends, don't ask me
- What your sacrifice was for
- Harry.
- Harry è sempre stato l’unico buon motivo per combattere.
- Non mi tirerò di certo indietro ora amici.
- Non lascerò che siate morti per nulla, non permetterò che il vostro sacrificio sia stato inutile perché le vostre vite non erano inutili.
- In cucina la sedia è ancora vuota.
- Mi siedo sulla tua sedia Sirius e guardo lontano, ricordo per l’ultima volta e stringo i denti e intono l’ultima nota della melodia dei nostri giorni passati perché ora, su questa sedia vuota, a questo tavolo desolato non ci saranno più i miei amici a cantare con me…
- Empty
chairs at empty tables
- Where
my friends will sing no more
-