Fissi così i tuoi occhi nei suoi e con la voce spezzata sussurri“ Mi hai mentito sulla cosa più importante della mia vita... Ho bisogno di capire, ho bisogno di riflettere, devo andarmene.” E te ne vai da quell'appartamento con la testa piena di interrogativi. Ma non c'è rabbia dentro di te ed è questo forse che più ti spaventa... Lui ti ha mentito ma non provi rancore anzi sembra quasi che tu riesca a capire perchè si sia comportato così... Speri solo che il tempo porti chiarezza nella tua mente.

Non sai nemmeno tu come ha fatto il tempo a passare così velocemente. Sono trascorse settimane dalla scoperta del suo segreto, settimane che non vi sentite. Gli hai detto che avevi bisogno di tempo per pensare...Ti sei presa altro tempo come quella volta che ti sei risvegliata dopo la sparatoria “ Ti chiamerò io” gli avevi detto ed erano dovuti passare tre mesi prima che tu trovassi il coraggio di rivederlo. Ed ora sta accadendo di nuovo. Ma stavolta non potrai nasconderti, dovrai prendere una decisione e schierarti. Già, ma cosa fare? Pensavi che il tempo ti avrebbe aiutata a guarire dalle ferite dell'anima... Ma ci sono ferite che non si rimarginano per sempre e sono pronte a riaprirsi in qualsiasi momento.
Quella mattina decidi di prenderti una pausa, hai bisogno di passare del tempo lontana da tutti e tutto, così chiami il Distretto chiedendo un permesso per il week end. E sai perfettamente dove passerai buona parte di quel tempo a tua disposizione: nell'unico posto dove puoi mostrare le tue fragilità, dove puoi dare libero sfogo ai tuoi pensieri e alle tue paure. Arrivi davanti la tomba di tua madre il mattino presto e come sempre quando sei lì, stringi tra le mani il ciondolo con il suo anello; quello che porti come una collana così da poterlo avere sempre accanto al cuore. E' il tuo modo per sentirla sempre vicina.
Sei lì già da un po' quando senti dei passi avvicinarsi lentamente dietro di te; ti volti e i tuoi occhi si fermano sul viso di tuo padre. Ha in mano il solito mazzo di fiori che porta ormai ogni giorno. Vi sorridete e in quel momento così intimo è come se anche tua madre fosse lì con voi e vi stesse abbracciando forte. E le lacrime iniziano a rigarti il volto e non puoi né vuoi trattenerle. “Kate guardami” ti chiede dolcemente tuo padre e lentamente ti giri verso di lui con gli occhi ancora lucidi “Kate sono giorni che non mi chiami e se ti conosco bene questo vuol dire che c'è qualcosa che ti turba e come sempre stai cercando di combattere da sola. E non dirmi che non è vero..” lo guardi un po' dubbiosa non sai come spiegargli quello che è successo ma hai bisogno di confidarti con qualcuno perché non riesci più a portare quel dolore da sola. “E' difficile da spiegare, non saprei neanche da dove iniziare... Castle ha continuato a indagare sul caso di mia madre; gli avevo detto di non farlo ma l'ha fatto comunque senza dirmi nulla.. poi qualche tempo fa ho scoperto tutto e mi ha detto che sono ancora viva solo perché ho smesso di indagare sul caso. Mi ha detto di fermarmi, di non investigare oltre altrimenti mi avrebbero messo a tacere per sempre. Ma come posso fermarmi? Le avevo promesso che avrei trovato il suo assassino. Capisci papà? Ho fatto una promessa! E lui cosa fa? Non solo mi mente non mettendomi al corrente delle sue indagini ma mi chiede di smetterla solo perché mi ama e non potrebbe vedermi di nuovo in pericolo!” Ecco finalmente eri riuscita a dire tutto. Tuo padre ti stringe in un abbraccio e inizia a cullarti dolcemente “cosa dovrei fare papà?” gli chiedi a bassa voce tra i singhiozzi. “Tesoro mio sono passati quasi vent'anni dalla morte di tua madre. E in questi anni l'unica cosa che hai cercato era l'uomo che ce l'ha portata via; non ti vedevo più sorridere eri diventata un freddo robot e poi un bel giorno è arrivato quello scrittore e ho iniziato a vedere in te un cambiamento. Eri più serena, sei tornata a ridere e per me è stato un miracolo vederti di nuovo così libera. Kate quell'uomo è stata una medicina per la tua anima. Avrà sbagliato a mentirti e a indagare da solo anche perché si è esposto più del dovuto ma te l'ha spiegato il motivo per cui l'ha fatto: ti ama. E credimi Kate per amore siamo disposti a fare follie, a farci anche del male. E poiché immagino che tra l'altro non vi siate più sentiti prova solo a immaginare quanto stia soffrendo lui ora.” Per un attimo ti fermi a pensare a Castle seduto sul divano che si maledice per non averti detto tutto prima e senti lo stomaco contorcersi. “Johanna è morta Kate. Niente potrà portarla indietro, però vivrà sempre dentro di noi e ci sarà sempre un gesto o qualcosa che ci farà pensare a lei. La ferita che la sua scomparsa ti ha impresso nel cuore non si rimarginerà forse e farà sempre un po' male ma non per questo il tuo cuore deve smettere di amare. Se smettesse di amare diventerebbe arido e non è quello che tua madre vorrebbe. Quindi vai da lui e per una volta Kate ascolta il cuore e permettigli di battere più forte. Tua madre vorrebbe che tu vivessi la tua vita e che fossi felice.” Detto questo ti lascia un delicato bacio sui capelli e si allontana. Ci metti qualche minuto a realizzare e a capire le parole di tuo padre e finalmente capisci tutto. Capisci che smettere di indagare sull'omicidio di tua madre non significa abbandonarla né significa amarla di meno. Lei sarà sempre accanto a te. Ma è giusto che il tuo cuore sia scaldato non solo dal suo amore ma anche da quello di un uomo. E di un uomo ben preciso: Rick. Ti giri a guardare la tomba di tua madre e un sorriso nasce sul tuo viso e subito dopo ti precipiti in macchina. La destinazione? Casa Castle ovviamente!
 

Rick quella mattina si è svegliato più tardi del solito ma d'altronde da quando non va più al distretto non ha alcuna fretta e può permettersi qualche minuto in più a letto. E' intento a preparare un'abbondante colazione quando il suono del campanello lo costringe ad abbandonare i fornelli. Apre il portone e un brivido lo attraversa. Lei è lì con un meraviglioso sorriso sul viso “Posso entrare?” chiede titubante e tu ti scansi leggermente per permetterle di passare. Dopo tutto questo tempo l'ultima cosa che ti saresti aspettato era vederla a casa tua e soprattutto vederla stranamente felice e rilassata. Ti saresti piuttosto aspettato uno di quegli sguardi truci che solo lei sa fare. “Stavi preparando la colazione? Posso approfittarne anche io?” chiede guardandoti negli occhi. A quella richiesta, se possibile, rimani ancora più stupefatto. Le annuisci e in silenzio fate colazione anche se in realtà più che mangiare cerchi di decifrare i suoi pensieri mentre lei continua tranquillamente a provare tutto ciò che hai preparato. “Kate tu..tutto bene sì?” le chiedi sempre più confuso dal suo comportamento e la vedi alzarsi e lentamente avvicinarsi a te mentre i tuoi muscoli sono completamente bloccati. E' sempre più vicina alla tua bocca, la vedi chiudere gli occhi mentre ti lascia un lento bacio sulle labbra “Ora sì” ti risponde e tu non puoi non sorriderle, abbracciarla e avvicinarla a te per rubarle un nuovo bacio questa volta più intenso. La senti sussurrare “Ti amo” in quei pochi secondi che vi siete allontanati per poter respirare e il tuo cuore scoppia dalla felicità. “Ti amo anch'io Kate” e continuate a baciarvi dando finalmente retta ai vostri cuori.

Mie care dichiaro conclusa questa mia prima ff. Spero vi sia piaciuta, ammetto che scrivere il finale non è stato semplice ci ho dovuto riflettere molto...Che dire: grazie di nuovo a tutte coloro che hanno letto questa storia, vedrete che in settimana riuscirò a rispondere ad ogni vostro commento. Grazie per il modo meraviglioso in cui fin dal primo capitolo mi avete accolto in questo mondo per me nuovo (e che mi piace ogni giorno di più lo ammetto).
Un bacio a voi tutte!!
Sara