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Autore: Satine    06/05/2004    2 recensioni
visioni, voci che cantano e confondono, sussurri e paure... luci ed ombre in un palcoscenico buio, nero... confuso come il cuore e l'animo di un giovane ragazzo che in brevi istanti perde tutto... Una delle fan fic più difficili e importanti che abbia mai scritto. Testo del "Mephistophele's Return" tratto dal Beethoven's Last night dei Trans Siberian Orchestra.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente solo a Privet Drive dopo tanto tempo.
Ancora scosso, ancora a chiedermi i “perché” e i “dove” ho sbagliato.
Gironzolo per la casa vuota, con i Dursley fuori per cena sembra quasi una benedizione questo silenzio e questa solitudine, una solitudine diversa dal solito perché se mi viene voglia posso anche concedermi di piangere, di urlare, ma non ne ho la forza; altri pensieri occupano la mia mente e le mie membra e non ho la voglia di gridare a tutti quanto sono stanco, quanto sono stufo e distrutto.
Milioni di pensieri mi sommergono e non riesco a non pensarci.
Mi vedo riflesso nel vetro della finestra, a volte spero che la mia cicatrice sparisca da un momento all’altro e che quello che ho vissuto fosse stato tutto un incubo… o almeno una parte.
“Come vorrei non fosse mai successo” penso toccandomi la cicatrice. Ma non so quanto sono convinto di quello che mi dico.
Ogni cosa che incontro, ogni persona, ogni attimo, poco dopo si frantuma e lascia spazio solo al dolore e alle lacrime. Non so per quanto posso ancora reggere, non so quanto lo voglio davvero ancora fare.
Continuo a vagare in casa, non so come passare il tempo, non so cosa cerco, credo solo qualcosa per distrarmi e per smettere di pensare.
Vedo il ripostiglio sotto la scala, sorrido, per  molto tempo è stata la mia stanza.
Apro la porta, stranamente i Dursley non l’hanno chiusa  per cui non ci sarà nulla di importante, per loro, penso.
Guardo un po’ quello che c’è li dentro. Riconosco parte dei vecchi regali di Dudley oramai rotti o inutili, davanti allo schiacciasassi Dudley nulla scampa e resiste a lungo.
Noto un lettore cd portatile ancora stranamente integro. Lo prendo in mano, sembra un po’ vecchio ma nemmeno tanto, forse ne avrà voluto un altro per questo quello è rinchiuso nel ripostiglio.
Lo prendo in mano e lo apro. Contiene un cd ma non c’è scritto nulla, né titoli né autori.
Un po’ di musica potrebbe farmi bene – penso – e così trovo due pile e mi metto gli auricolari pronto per ascoltare.
La prima canzone non mi piace… Dudley non ha un gran senso musicale, una peggio dell’altra; vado avanti e mi fermo alla 10 pronto per gettare nuovamente nel ripostiglio il lettore.
Ma mi viene in mente uno strano pensiero… 11… a 11 anni la mia vita è cambiata… chissà se…
Riaccendo il lettore su quella canzone.
Non so se è un caso o curiosità ma quelle prima note al pianoforte mi piacciono e anche le parole. Lo spengo, voglio cercare un posto tranquillo dove ascoltarla con calma così scelgo il soggiorno, sul divano.
Riaccendo la canzone dall’inizio e chiudo gli occhi e mi lascio completamente trasportare dalla musica e dalle parole.
 
IN EVERY LIFE
IT HAS BEEN SAID
THERE COMES A TIME TO JOIN THE DEAD
ADMIT THERE IS NO SECOND CHANCE
AND JOIN DEATH IN A FINAL DANCE
 
L’effetto è strano appena chiudo gli occhi tutto diventa nero e poi vedo lontano un pianoforte, non vedo chi lo suona ma la voce che sta cantando attira di più la mia attenzione perché la voce sembra… la mia.
Mi volto e una luce si accende dall’alto e illumina solo una figura, di un ragazzino dai capelli disordinati… me stesso.
Non capisco, mi ritrovo ad essere in una stanza scura e buia e io sono spettatore e attore di quello che sembra essere uno spettacolo. O forse non lo è perché io sono l’unico spettatore.
Le parole continuano così come la musica e continuo a osservare il me stesso che canta.
Alcune parole non riesco a capirle, non le sento tutte. Alcune si mischiano e altre paiono più distinte.
 
I DON'T KNOW WHAT I'M THINKING
BECAUSE ALL THAT I SEE
IS HIS FACE GRINNING
MEPHISTOPHELES
 
I NEED TO FIND AN ANSWER
FOR THIS ONE CAN NOT BE
WITHIN THE WORDS OF MEPHISTOPHEL...
 
Mephistofele... il diavolo... non riesco a capire perché questa canzone o forse lo so ma non lo voglio accettare… E’ come pensare che Lui sta tornando, ancora una volta… è come se sperassi che è stato sconfitto questa volta ma so che non è vero, che è pura illusione perché lui è tornato e ora anche il mondo lo sa. E non so cosa mi aspetta.
Si, tutto il mondo magico finalmente mi crede, finalmente sa che non ho mentito, sa che quello che ho vissuto non era frutto della fervida immaginazione di un ragazzino, forse finalmente hanno capito che Voldemort, come un Diavolo tentatore e punitore è tornato e che stavolta bisognerà distruggerlo una volta per tutte, ma come uccidere il diavolo?
 
TELL ME WHAT YOU THINK
TELL ME WHAT YOU KNOW
DID YOU REALLY THINK
THAT THERE WOULD BE AN EVER AFTER
 
DO YOU THINK I'M SCARED
TELL ME DOES IT SHOW
WHEN INSIDE THIS DEAFNESS
I CAN ALWAYS HEAR HIS WHISPERING
 
E io lo sento, la mia condanna, lui che entra nei miei pensieri e nei miei sogni... che manipola la mai mente, lui che mi tormenta. Provo come un dolore alla testa, vorrei provare a farlo smettere, a farmi smettere di cantare ho quasi paura di andare avanti ma non la smetto e le parole che escono dall’altro me stesso continuano ad invadermi la mente.
 
THERE COMES A TIME YOU DECIDE
WHAT FROM YOUR LIFE WILL BE REAL
WHAT SCARS YOU WILL KEEP ALIVE
WHAT YOU ARE WILLING TO HEAL
 
BUT CAN I GAMBLE THIS NIGHT
WITH EVERYTHING THAT I AM
AND CAN I ERASE MY LIFE
OR DO I STAY HERE AND BE DAMNED
 
E nella mia mente sento una voce, una risata... la sua risata
 
… I CAN ALWAYS HEAR HIS LAUGHTER...
 
Mi volto per cercarlo già pronto a colpirlo con la bacchetta che mi rendo conto di non avere, impotente davanti a qualcosa che sta per accadere, davanti forse alla mia morte… lo sento, è qui…
Ma la canzone non si è fermata e la luce che era sopra di me, sopra la mia voce, ora è sparita nascondendo al buoi nuovamente la mia figura. Ora una serie di nuove figure nascono dal nulla e appaiono sotto questa luce e cantano, stanno cantando anche loro…
Silente, con la sua lunga barba appare davanti a tutti e non ho più paura… ma non guarda verso di me… anche lui sta cantando…
 
DON'T NEED THIS PATH BEFORE ME
DON'T NEED FORGOTTEN GLORY
DON'T NEED THESE THREATS OF VIOLENCE
DON'T NEED ETERNAL SILENCE
 
Ma non c’è solo Silente, scorgo i volti di coloro che gli stanno accanto... Moody, il signore e la signora Weasley, Tonks, Bill, Kingsley Shacklebolt, Sturgis Podmore ed Hestia Jones… è come se l’ordine della fenice si fosse riunito di nuovo ma non al numero dodici di Griimmaud Place ma in quel palcoscenico vuoto. Non capisco perché, qual’é la nuova minaccia? Possibile che Voldemort sia li? Perché ancora una volta nessuno mi dice niente?
 
DON'T NEED THESE MIDNIGHT VISIONS
DON'T NEED TO MAKE DECISIONS
DON'T NEED TO BE UNCERTAIN
DON'T NEED THIS FINAL CURTAIN
 
Continuo a scorrere i loro visi ma Sirius non c’è... Sirius…
In quel momento anche la luce sopra di loro si spegne ma le loro voci continuano a cantare e un’altra luce insieme a delle altre voci appaiono alla mia sinistra accendendosi proprio di fronte a dove prima c’erano gli uomini dell’ordine…
Mangiamorte, Lucius Malfoy… uomini di Voldemort che mi sorridono ironici e sembrano come affascinati da una visione lontana, a qualcosa che sta oltre alla mai figura che li osserva… aldilà, lontani…
Scorgo anche il volto beffardo di Bellatrix Lastrange, e il pensiero per Sirius è inevitabile, un odio mi prende alla gola e mi stringe il cuore, ho voglia di urlare, di combattere, di vendicarmi davvero questa volta, di vendicare Sirius… ma sono disarmato, senza difese… innofensivo… non posso vincere nemmeno questa volta. Perdonami Sirius, ma non posso vendicarti.
Ma nessuno di quei volti si preoccupa di attaccarmi..
 
SOMEWHERE OUT THERE
HE STILL GAZES
AS I WANDER THROUGH HIS MAZES
DEATH AND LIFE HERE
TRUTH OR LIES
EVERY THOUGHT IS WELL DISGUISED
 
Dove? Dov’è, inizio ad essere nel panico? Dove sono… Perché non c’è? Dov’è Voldemort? Se ci sono i Mangiamorte anche lui deve essere qui. Sto per gridare ma non riesco ad emettere alcun suono, le voci che cantano sopra di me mi impediscono di parlare e loro continuano nei loro cori ma ancora altre voci, altre parole, un’altra luce e altri volti… ancora…
Sirius, Remus, il Professor Piton… mia madre e mio padre.
Allungo la mano verso di loro… siete vivi? Sirius, mamma, papà? Siete…
Ma cantano come tutti senza guardarmi, senza considerarmi, come se non mi vedessero. Come se non esistessi.
Inizio a pensare che si tratti di un ricordo ma non è possibile, un ricordo dei miei genitori… ora sono tutti ma perché… non ha senso, nulla ha davvero senso in tutto ciò.
 
NOW IT IS TOO LATE
THIS PATH TO TAKE
DON'T WANT TO LOSE MY LIFE THIS WAY
MEDUSA DREAMS
THE DEAD STILL SCREAM
 
E lontano dietro di loro mi sembra di vedere per un breve istante anche la figura goffa di Peter Minus, del traditore, ma scompare subito poco dopo.
 
DON'T WANT TO SEE MY LIFE BETRAYED
 
Nessuno la smette di cantare, ma perché? Ora basta, continuoa  pensare.
E altre figure… sembrano non finire mai…
I miei amici, i miei compagni… Ron, Hermione, Luna, Ginny, Neville e anche Cedric… tutto ciò sembra assurdo, confuso non capisco, che senso ha? Perché anche loro cantano? Perché anche loro anziché aiutarmi a combattere cantano? Sono stufi di aiutarmi, non sono più disposti a farlo? Nessuno è più disposto ad aiutarmi? Ma Voldemort è qua fuori che mi sta cercando, i Mangiamorte sono qua, l’ordine, i miei genitori e perché tutti state cantando, perché? Dobbiamo combattere. Tutto ciò non ha senso.
Mi avvicino ad Hermione come per scuoterla ma non mi vede, non mi sente… continua a cantare insieme a tutti gli altri. Provo a fissare Ron ma nemmeno lui mi sta guardando né ascoltando.
 
ALL THESE THINGS ARE NOW BEFORE ME
ENDLESS DEATH OR TIMELESS GLORY
ON THIS NIGHT OF GHOSTS RETURNING
TO THE LIGHT OF BRIDGES BURNING
 
Non voglio più assistere a questo spettacolo, penso, voglio smetterla con questa farsa... se c’è da combattere salta fuori Voldemort se no lasciami in pace.
Poi ancora volti… spiriti… di coloro che non ci sono più… di coloro che se ne sono andati…
Tornano e assalgono la mia mente e si alzano in un coro… ancora un coro…
Tutti quei volti che mi sorridono, quello di mia madre, quello di mio padre e del mio padrino… e quello di Cedric che ora è li, accanto a loro… insieme e a tutti quelli spettri che da anni tormentano le mie notti e i miei giorni.
 
NOW IT IS TOO LATE
THIS PATH TO TAKE
DON'T WANT TO SEE MY LIFE BE...
 
Tutto sembra tacere per una frazione di secondo, è finita, penso, ma la luce torna di nuovo su di me, al centro della scena e ora sono io stesso a cantare, mi sento cantare, contro la mia volontà, contro ogni mia decisione, come se qualcun altro stesse decidendo i miei movimenti.
E sento la sua presenza, sento forte il suo ritorno, il suo ghigno, il suo respiro, mi sembra di sentirlo ancora una volta impossessarsi della mia mente e io impotente di fronte a lui come non lo sono mai stato.
Se anche lui non c’è io so che è qui e mi sta guardando e forse si prende gioco di me, delle mie paure, dei miei pensieri.
   
I DON'T KNOW WHAT I'M THINKING
BECAUSE ALL THAT I SEE
IS HIS FACE GRINNING
MEPHISTOPHELES
 
Tutti insieme ora riprendono a  cantare, non distinguo più persone né voci oramai, non vedo più volti, ma sento la loro presenza stringersi a me, tutt’introno, quasi a chiudermi in un cerchio, ad annegarmi nelle note e nelle parole, pronti come ad ingoiarmi, stretto in una morsa li sento cantare a gran voce a chiedermi qualcosa, a chiedermi di combattere ancora, a chiedermi… ancora… ma non capisco bene cosa vogliono o forse non voglio capire, tutto è così confuso, la testa mi sta per scoppiare, voglio scappare ma non posso perché sono tutti intorno a me e non mi danno via di scampo.
 
THE COST OF PATIENCE
WHEN THERE'S NO TIME BEFORE ME
OF HESITATION
ALL FOR THIS TWISTED GLORY
 
No, non posso, non voglio più, sono stanco, non capite? E voi non mi aiutate, mi state soffocando, mi state spaventando, lasciatemi… vorrei gridare ma non posso, non riesco.
Sopraffatto.
Ma quelle presenze che prima sentivo soltanto accerchiarmi ora diventavano volti, i volti dei miei amici, delle persone care, i volti dei Mangiamorte, i volti di coloro che non c’erano più, i volti di tutti coloro che a poco a poco erano comparsi per poi scomparire di nuovo ora tutti cantavano le stesse parole, tutti avvicinandosi minacciosamente intorno a me, sento come un vuoto, un tuffo al cuore, mi sento opprimere e sparire sotto di loro che si fanno sempre più alti come mostri con le loro mani tese incontro verso di me. E io come inghiottito da tutti loro chiudo gli occhi.
 
AND MY SALVATION
THE COST OF HOW IT'S GOTTEN
THE COST OF WHAT'S GAINED
ALL FORGOTTEN
ALL FORGOTTEN
 
La musica è cambiata, d’un tratto, come se il disco si fosse rotto o la traccia fosse cambiata da sola... ora sento solo il suono di un pianoforte… dello stesso pianoforte.
Apro gli occhi e intorno a me non c’è più nessuno, la stanza è vuota, sono solo io e sopra di me di nuovo la luce bianca.
Lontano sento quel suono di pianoforte e lo vedo, vedo una figura che lo suona. Chi sei? Chi sta suonando queste ultime note, perché questo suono mi angoscia? Perché la suoni? Sei stato tu a farli sparire?
Mi avvicino verso quel pianoforte, passo dopo passo, sono dietro di lui, non lo vedo.
Sto per chiedergli chi sei ancora una volta ma è come se la risposta la conoscessi già dentro di me.
Paura.
Vedo un sorriso, un ghigno… ma lui non si ancora mai voltato, lo vedo nella mia mente e continua a suonare senza voltarsi eppure io lo so che quel sorriso ironico è suo. So chi sei. Ma perché sei qui a tormentarmi?
Tendo la mano per prendere la sua spalla, voglio vedere se sei davvero tu… voglio vederti con i miei occhi.
Appare la sua mano, lunga e sottile, bianca e il suo sorriso diventa una risata e la cicatrice brucia da morire…
Sei contento Voldemort… lo so, ma perché lo sei?
E’ forse questa la tua musica, il tuo piano? E’ forse questa la tua ultima mossa? Vuoi uccidermi davvero stavolta? Ma perché sei qui? Perché così?
Sono davvero arrivato alla fine?
Si volta e sulle sue labbra leggo una sola parola un solo suono che diventa come un eco nella mia testa e mi invade di terrore e spaesamento.
Sopraffatto, paura… ancora.
 
DOMINE
DOMINE
DOMINE
DOMINE
O DOMINE
O DOMINE
O DOMINE
O DOMINE
 
Mi alzo di scatto.
E’ stato tutto un sogno, sono di nuovo nel soggiorno, tengo in mano ancora il lettore cd continua a lampeggiare la canzone numero 11, come se non fosse mai cominciata, come se non fosse mai stata accesa.
Lancio il lettore per terra con rabbia e corro su nella mai stanza ancora sudato e con le lacrime agli occhi.
Il cuore sanguina e la cicatrice brucia come forse non aveva mai fatto.
Provo una sensazione di terrore mai provata, mi siedo sul letto e mi rannicchio come un bambino cerco di pensare a tutt’altro che a quello strano sogno, a quella visione… a quell’oppressione… a tutti quei morti.
Sono solo e mi abbandono ad un pianto liberatorio aspettando che qualcuno mi venga a salvare.
  
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