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Autore: Flarya    24/05/2012    4 recensioni
E se durante i mesi in cui Ichigo ha perso i poteri fosse successo qualcosa, qualcosa che poi è stato dimenticato?
Genere: Azione, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tutto a questo mondo esiste per metterti con le spalle al muro.
 
07:45 –Ichigo
            “Mizuiro, scusa, non vengo a scuola oggi.” Invio.
Fa freddo, ma non piove.
Finirà tutto in pochi giorni.
Quando Rukia viveva in segreto nel mio armadio, più o meno a quest’ora scappava dalla finestra per incontrarci poi a scuola.
Era tanto tempo fa.
 
08:00 –Rukia
Yuzu ci ha lasciato la colazione sul tavolo. Quella ragazzina è adorabile.
Prima di sedersi Ichigo accende la Tv a basso volume, e cerca un telegiornale –credo sia ossessionato, dai telegiornali. Mi sembra tranquillo. Non ha percepito nulla di tutto quello che è successo. Magari non ricorda neanche di essersi svegliato. Sarebbe meglio, se non lo ricordasse. Si risparmierebbe molte preoccupazioni per le quali non può fare nulla.
 
10:25
            Beep~!
È un messaggio.
Guardo per un secondo Ichigo, che guarda intensamente il mio cellulare prima di girarsi dall’altra parte.
“ore 10:30 circa
Karakura, Minamikawase”
È qui vicino. Praticamente adesso.
Sarà Grimmjow?
Alzo lo sguardo probabilmente sconvolta, perché Ichigo prima mi osserva interdetto, poi mi strappa il cellulare dalle mani.
Non c’è tempo.
Afferro il pacchetto di Gikongan -il modello con Chappy!- e scavalco il divano con un salto.
Corro fuori e senza interrompere la mia corsa ingoio la Soul Candy. Per quanto un gigai possa correre veloce, non sarà mai come lo shunpo.
«Chappy, mi affido a te!»
«Lascia fare a me-pyon!»
L’energia spirituale di Karin è pericolosamente vicina al luogo dove apparirà l’hollow.
È la preda.
Mi fermo in equilibrio su un lampione, mi guardo intorno.
            Eccola. Sembra stia tornando a casa.
«Karin! Aspetta!» salto al suo fianco, e lei mi guarda sorpresa.
«Rukia?»
«Tra poco qui-» Troppo tardi. Sento l’aria fremere, ed alzo lo sguardo.
Là, in alto, il Garganta si apre, scuro, e ci guarda come un’orbita vuota. Al suo centro spicca la figura chiara dell’Espada. È davvero lui.
Grimmjow.
Karin rabbrividisce. «Quello…» piccole gocce le si addensano sulla fronte. «Quello sta cercando Ichi-nii?»
Sguaino la Zanpakuto. «Non permetterò che accada nulla. Nasconditi adesso.»
Spicco un balzo, al di sopra delle case più alte.
Lo sguardo dell’Espada mi trapassa ferocemente.
«Hey, shinigami.» Mi guarda dall’alto, mi sputa addosso parole sprezzanti come fossero veleno. «Dov’è Kurosaki Ichigo?»
Ha un braccio ferito, eppure ancora mi parla come se fossi un ostacolo pressoché insignificante. Ma sono molto più forte adesso.
«Non arriverai ad incontrarlo, Grimmjow.» Stringo la katana. «Mae, Sode no Shirayuki!»
 
10:30 –Karin
            Tintinnii di ghiaccio, ed odore d’inverno.
Non avevo mai visto la spada di Rukia, prima. È bellissima.
 
Devo calmarmi.
Urahara-san ha detto che se mi agito, la mia energia spirituale si alza. Quindi devo stare calma.
Respiro profondamente, e mi accovaccio in un vicolo.
Sopra i tetti, vedo colonne di ghiaccio che si ergono e si frantumano a velocità impressionante. I due combattenti si muovono talmente in fretta che non riesco a seguirli. Non posso essere d’aiuto in alcun modo.
Devo stare lontana da Ichi-nii, così da non attirare quell’hollow vicino a lui.
Una signora con le buste della spesa passa, e mi guarda con disprezzo, come probabilmente farebbe con un cane randagio. Vorrei ringhiarle contro. Lei non vede.
«Hadou no sanjuusan: Sokatsui!» un lampo blu illumina il cielo. Raffiche di ghiaccio e neve spazzano i tetti; in quel biancore, Rukia è una minuscola figura nera.
 
            Passi di una persona che corre. Non m’interessa, eppure vi presto attenzione.
«…Ichi-nii?» si ferma all’improvviso, le scarpe stridono contro l’asfalto. Mi alzo. «Ichi-nii, che ci fai qui?»
Devo stare calma.
Mi guarda sperduto, come se fosse la prima volta che mi vede.
«Karin! Perché non sei a scuola?»
«Lascia perdere.» Mi squadra per un secondo in silenzio. Chissà che aspetto ho.
«Hai…visto Rukia?» Alzo lo sguardo d’istinto, un’altra colonna ghiacciata si alza e subito dopo si disintegra. Anche Ichi-nii alza la testa. Ma non può vedere nulla.
«È là, vero?» Rukia si lancia contro quel tizio. C’è un’esplosione. «Karin, per favore, raccontami cosa vedi.»
Mi guarda intensamente, nei suoi occhi leggo una sincera preoccupazione. Però…credo che nulla di quello che potrei dirgli possa tranquillizzarlo.
Mi appoggia le mani sulle spalle. «Per favore.»
 
10:35 –Tatsuki
Sono uscita prima da scuola. Non posso reggere. Orihime non c’era. Ichigo neanche.
            C’è qualcosa di strano. L’aria è improvvisamente più fredda.
Guardo il cielo.
…Verso la zona di casa mia c’è qualcosa nel cielo.
Neve? E…fantasmi? Non riesco a distinguere bene, sono troppo lontana.
Accelero il passo. Continuo senza quasi accorgermene ad accelerare, finché non mi trovo a correre.
Sono in due. Uno è quel mostro. Quello spaventoso dai capelli azzurri.
Va tutto bene, Tatsuki.
Calma.
L’altro spirito è…Kuchiki?
Kuchiki sta affrontando quel mostro? Può farcela?
Rallento, camminando col naso all’insù e tentando di riprendere fiato.
Neve, ghiaccio, lampi di luce ed esplosioni.
«...Tatsuki?» Abbasso la testa. All’incrocio di fronte a me ci sono Ichigo e una delle due sorelline.
«Ichi-» soffoco la voce guardando i due che si scontrano in alto. «…Ichigo!» sussurro. «Che fai qua?!»
Ichigo lascia andare Karin, e si rivolge a me.
«Tu puoi vederli, no?» ed accenna al cielo. «Dimmi cosa vedi.»
Lo guardo per qualche momento, e sposto l’attenzione sui due combattenti.
«Kuchiki si sta scontrando con un tipo dai capelli azzurri. Non so dirti se sia in vantaggio o meno.»
«Descrivimelo meglio. Riesci a vedere la sua maschera?»
«Una parte, sulla mascella. E ha un foro sul basso ventre.»
Ichigo rimane in silenzio. «Grimmjow.»
Grimmjow.È un suono che si arrotola sulla lingua.
Grimmjow.
«Rukia non può farcela.» La voce di Ichigo si incrina.
Grimmjow si scaglia contro Kuchiki, ancora, ancora e ancora, con rabbia, e Kuchiki incassa i colpi come meglio può. È in difficoltà, ma questo ad Ichigo non posso dirlo.
 
10:45 –Rukia
            Sono stanca.
Ha una forza prepotente, parare e resistere ad ogni suo attacco mi sfibra, e non c’è un secondo per recuperare fiato. Devo distanziarmi.
«Some no mai: Tsukishiro!» Per evitare la colonna ghiacciata, Grimmjow salta all’indietro. «Tsugi no mai: Hakuren!» la scia di ghiaccio lo travolge. Mi farà guadagnare qualche secondo al massimo.
Non sono ancora forte abbastanza.
 
10:46 –Ichigo
Sia Karin che Tatsuki guardano in alto con aria preoccupata.
Mi sento il cuore in gola.
Guardo il cielo, ma è vuoto. Nuvole grigiastre si muovono e si deformano con il soffio del vento.
 È vuoto, quieto, nulla fuori posto.
«Kuchiki, alle spalle!» grida Tatsuki improvvisamente.
Cosa?
Cosa succede?!
Tatsuki soffoca un grido portandosi le mani alla bocca. Karin mi artiglia il braccio.
Devo chiedere, devo sapere, ma non riesco ad aprire bocca.
Ed il mio cielo è ostinatamente vuoto. Sporadici fasci di luce filtrano tra le nuvole scure.
Non posso vedere nulla.
Sento i muscoli pulsare, mi implorano di muoversi.
Di andare, di proteggere.
Ma non posso recuperare i miei poteri.
«Rukia?» chiedo, la mia voce trema.
Karin abbassa lo sguardo su di me, si morde le labbra. «Resiste ancora.»
Non posso recuperare i miei poteri.
Li ho persi.
Non c’è un’altra strada.
Non ci sono altre opzioni.
Il cielo è ancora vuoto.
 
10:46 –Rukia
La neve è rossa.
Le mie mani sono rosse, e scivolose.
Anche lo splendido candore di Sode no Shirayuki è macchiato di sangue.
Non provo dolore.
            Grimmjow si lecca le dita, regge la spada disinvoltamente abbassata, il mio sangue cola dal suo filo, e ride.
Anche sul suo volto, gocce di sangue.
Non può essere tutto mio.
Non sto così male.
Alzo ancora la katana. «Tsugi no mai: Hakuren!»
 
10:47 –Tatsuki
Grimmjow ride. È raggelante. Folle, assolutamente folle.
Ichigo emette un suono strozzato, e si appoggia con le spalle al muro.
            Cade neve rossa, ma nessuno può vederla.
Kuchiki attacca ancora, ma è più che evidente che non può sconfiggerlo.
Ichigo si piega su se stesso, posso solo immaginare schiacciato da quale dolore.
 
10:50 –Rukia
Ho perso quota. Mi si annebbia la vista.
Grimmjow, di nuovo, mi guarda dall’alto. Tra la nostra forza non c’è alcun termine di paragone.
Lo osservo.  Mi guarda, assolutamente compiaciuto del suo potere.
Poi cambia un istante espressione, guarda qualcosa alle mie spalle.
Mi giro.
Karin. Poi Tatsuki Arisawa, una volta la conoscevo. Alle sue spalle, quella testa arancione può essere solo lui. Idiota.
«Idioti, andate via!» urlo, e guardo di nuovo Grimmjow.
Lui si apre in un sorriso gelido. Karin trascina Ichigo per un braccio.
Se Grimmjow fino ad ora ha giocato con me, è perché ancora non aveva trovato la sua preda.
Adesso è diverso.
Devo trattenerlo.
Maledizione, mi si annebbia la vista.
Grimmjow m’ignora, e mi supera con un balzo. Con lo shunpo mi ci paro innanzi.
«Hadou no nanajuusan: Soren Sokatsui!» Non posso permettere che vada avanti. «Bakudou no rokujuuichi: Rikujo Koro!» Spezza i fasci di energia gialla in un istante, non di più.
«Levati di mezzo, feccia.» Un solo fendente. Mi sorpassa.
Sangue.
            Dolore.
Se devo morire qui, adesso, io…
                                                                       Almeno…
Vorrei dirgli che lascio a lui il mio cuore.

 
Il terreno mi viene incontro.
            M’intercetta una figura sfocata, confusa, vedo solo macchie di colore.
Nero, è uno shinigami. Rosso. «Renji…» Sento le sue braccia che mi stringono.
«Non preoccuparti di nulla, Rukia. Ci pensiamo noi altri.» La sua voce è così lontana.
Chiudo gli occhi.
 
10:55 –Tatsuki
«Muoviti, Ichigo, muoviti!» Inutile cercare di nascondere l’ansia e la paura, non ci riuscirei.
Sento la pressione dell’energia spirituale di Grimmjow, non riesco quasi a respirare. Eppure dovrebbe averci già preso.
«Porta al sicuro tua sorella!» Mi fermo e mi giro, mentre Karin ed Ichigo continuano a correre.
Di fronte allo spirito dai capelli azzurri, ci sono due shinigami.
Uno, un pelato con un’alabarda.
Due, un ragazzo tanto bello da sembrare quasi una ragazza, con una spada a quattro lame.
Grimmjow mi guarda frustrato, ringhiando la sua rabbia.
            Mi ricorda una pantera chiusa in gabbia. Mi ricordo di averla vista allo zoo, da bambina, mi colpì moltissimo. Odiavo lo zoo.
Grimmjow mi guarda con i suoi occhi azzurri, come una belva che studia la preda prima di attaccarla.
Salta in alto, e scompare in un portale, fissandomi mentre questo si richiude.
Guardo per un attimo i due shinigami, che mi studiano a loro volta. Li ignoro, e mi metto a correre per raggiungere Ichigo.
            Se Grimmjow era qui, allora Kuchiki…



 

 

 

 

 

≈ Rileggevo le recensioni, e beh, non è vero che vado molto bene in italiano. Negli ultimi due anni non ho mai preso più di 5 ad un compito, scrivo troppo poco. Magari non male, ma davvero troppo poco. Dx
Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo, ci tengo molto!

*Citazione poema d'apertura volume 21.
   
 
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