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Autore: gigietta90    24/05/2012    3 recensioni
Ciao a tutti! E' da un po' che volevo scrivere delle FF su Harry Potter. Finalmente mi sono decisa! Spero che questa mia "opera" vi piaccia! Questa è solo l'introduzione, ma presto arriveranno altri capitoli! La storia non sarà la solita storia d'amore tra Tom Riddle e la sfortunata di turno. No. Astrid non è una sfigata, nè una redentrice, nè nulla di tutto ciò che ho letto qui! Se volete leggere una bella storia d'amore "con gli attributi" (e trattandosi di Tom Riddle come potrebbe essere una cosa smielata???) Continuate a seguirmi! Ciao a tutti!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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-Buonasera Harry. Spero di non averti sottratto ai festeggiamenti troppo presto. A proposito: bella partita. – disse il Preside terminando la frase con un occhiolino. Harry, che indossava ancora la divisa della squadra di Grifondoro, sorrise imbarazzato. - Preside, sarei venuto subito nel suo ufficio ma…- Tentò di giustificarsi, ma l’uomo alzò la mano annerita e concluse per lui: - Ma immagino che i tuoi compagni di dormitorio siano stati abbastanza, come potrei definirli, “prepotenti” nel voler festeggiare la tua ennesima vittoria sul campo. Non preoccuparti Harry, non intendevo rimproverarti. Capisco perfettamente le gioie che animano i tuoi compagni di Casa. E non posso certo negare che, essendo stato anch’io un Grifondoro molto tempo fa, questa tua vittoria contro Serpeverde mi sia restata indifferente.- Fece nuovamente l’occhiolino. - Ma ora, caro ragazzo, è necessario che passiamo ad argomenti meno frivoli. Avrai intuito dall’andamento delle nostre lezioni, che ciò che più mi preme è renderti partecipe di tutto ciò che io so su Lord Voldemort. – Harry annuì. - Vedi Harry, si può trarre un vantaggio dalla conoscenza del proprio avversario. Ad essere più precisi: si può trarre vantaggio dalla conoscenza delle debolezze del proprio avversario. E da questa sera io voglio renderti partecipe della più grande debolezza di Lord Voldemort, Harry. O per lo meno, quella che lui considera la sua più grande debolezza.- -Di cosa si tratta signore?- Domandò Harry con apprensione. - Oh, è molto più semplice di quanto tu immagini Harry.- Rispose Silente con dolcezza, incrociando lo sguardo ansioso di Harry. - Astrid Hallow.- -Come dice signore?- Chiese Harry, convinto di non aver capito ciò che aveva detto il Preside. - Astrid Hallow. E’ un nome Harry. – Continuò sorridendo Silente: - E’ un nome, che appartiene ad una persona. Ma, per una simpatica coincidenza, è anche il nome della più grande debolezza di Lord Voldemort. Ora Harry, se vuoi seguirmi, vorrei presentarti Astrid Hallow. - E così dicendo il Preside indicò il bacile di pietra accanto ad Harry, vorticante di quella massa argentea che spesso nel corso di quelle lezioni, Harry aveva frugato. Era pronto ad immergersi ancora una volta nei ricordi di Silente.
  
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