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Autore: _diana87    25/05/2012    9 recensioni
La giovane Kate Beckett, rimasta profondamente colpita dall’omicidio di sua madre avvenuto qualche anno prima, si sta addestrando per diventare poliziotta e risolvere il caso della sua vita. Nel frattempo, lo scrittore Richard Castle sta per pubblicare il libro che cambierà la sua carriera. E se le loro strade si incontrassero proprio ora e non qualche anno più tardi, come sappiamo noi? Per gli amanti delle AU.
"Le impronte che lasciamo nelle vite altrui non spariscono... Sai, Kate, mi domando sempre: e se ci fossimo conosciuti in un altro luogo, e in un altro tempo... come sarebbero andate le cose?"
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Martha Rodgers, Quasi tutti, Sorpresa | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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La mamma

Il libro

 

 

 

Richard Castle cerca invano di sistemarsi la cravatta davanti allo specchio.

Fa il finto orgoglioso, testa alzata, pancia dentro, petto in fuori, ma non gli riesce.

Si mette di profilo, cercando il lato migliore della sua persona... poi sente ridere...

Si volta e da dietro la porta c'è sua figlia Alexis che lo prende in giro.

"Papà sei così buffo! Ti aiuto io a sistemare la cravatta se vuoi!"

Lui si abbassa, apre le braccia: è pronto ad accoglierla.

"Certo, angelo mio!"

Sono tutti agitati in casa Castle.

E' il giorno dell'inaugurazione del suo libro "Gathering Storm."

 

Un'altra ospite ansiosa fa il suo ingresso nel loft: è una signora sulla cinquantina o poco più, capelli rossicci, vestito nero con un velo sulle spalle.

Entra dalla porta portandosi la mano sulla fronte e finge uno svenimento.

"Oh Richard, dimmi che sei pronto... questa agitazione non la reggo più! Sono più agitata per il tuo nuovo libro che quando andai in scena alla scala per la prima volta!"

"Madre, vuoi dire quando hanno inventato i teatri? E' passato un secolo ormai!"

La donna si scompone e guarda il figlio dall'alto in basso serissima.

E' vestito bene il sangue del suo sangue: sicuramente la cravatta deve avergliela sistemata sua figlia, pensa, perché lui è già abbastanza agitato.

Poi scoppiano a ridere entrambi, e la donna gli dà un colpetto sul braccio.

"Richard! Non si dicono queste cose a tua madre!"

"Martha, ci sei anche tu... allora possiamo andare visto che siamo tutti pronti, no?"

Martha squadra Meredith.

Non le è mai piaciuta quella donna, ma poiché Rick l'aveva sposata, allora aveva giurato a se stessa che avrebbe fatto "la brava" e non avrebbe litigato.

Ma quando qualcuno ha la puzza sotto al naso, Martha sa fiutare benissimo.

Storce la bocca e si costringe a sorridere.

"Ciao Meredith... vedo che il tuo vestito è... uguale al mio..." disse con un tono di disappunto, "che coincidenza..."

Arriva anche Alexis, con un vestitino color panna, e finalmente la famigliola apparentemente felice, si avvia verso il salone dell'inaugurazione.

 

Paula, l'editrice di Rick, è una donna poco più grande di lui. Capelli neri tirati in su da una cipolla, vestita di rosso e nero, sembra una donna spagnola appena uscita da una corrida.

Tutta agitata, si guarda a destra e a manca alla ricerca del suo scrittore.

Gli ospiti sono già nella libreria dove si svolge l'evento, chi impaziente, chi già vicino al bancone del buffet, ovunque c'è una gran folla.

Forse neanche Rick si aspetta di vedere così tanta gente, ma si gonfia lo stesso come un pavone sentendosi importante.

E' sera, ma Rick si mette lo stesso gli occhiali da sole, salutando fotografi e giornalisti mentre entra accompagnato da sua moglie e sua madre sottobraccio, e dietro di loro la piccola Alexis, che Meredith prende in braccio.

Neanche il tempo di firmare qualche autografo, che Paula si scusa con la famiglia Castle per sequestrare lo scrittore, strattonandolo.

"Dove diavolo eri finito?? Qui siamo tutti in tua attesa!! Ora ti conviene andare lì su quel piccolo palco che ho allestito e presentare il tuo libro... perchè mi auguro tu abbia fatto una presentazione vero??"

Paula è agitatissima, ma Rick le sorride soddisfatto.

"No, non l'ho fatta."

Lei è sul punto di urlare e strapparsi i capelli, quindi finge un finto sorriso appena un fotografo si avvicina a loro per immortalarli.

"Tranquilla, mi piace improvvisare!"

"Sarà meglio per te!!"

La donna si avvicina poi sul piccolo palco allestito al centro della libreria e invita tutti i presenti a ricomporsi e sedersi ai posti opportuni. La famiglia Castle ha dei posti riservati in prima fila insieme a Paula, seguono poi i giornalisti, i fan, la gente dell'alta società, e infine i fotografi, che restano in piedi allestendo le loro telecamere.

"Buona sera a tutti, e benvenuti all'inaugurazione di Gathering Storm, il primo libro di quello che ci auguriamo, una grandissima saga di successo del nostro scrittore Richard Castle..." a quel nome, partono gli applausi, mentre lui si alza, fa un inchino e poi si avvicina a Paula, che lascia il posto allo scrittore, il quale comincia a parlare.

"Grazie alla mia editrice non sarebbe stato possibile questo lavoro, lei ha creduto a me e mi ha dato la forza di scrivere---" improvvisamente sente un nodo alla gola e il respiro inizia a mancargli.

Non si sta sentendo male.

Le parole gli escono a tratti.

E' incantato a guardare la ragazza che si sta avvicinando quasi con timore, cercando un posto dove sedersi.

E' una dea con quel vestito lungo nero senza spalline, coi capelli tirati in su.

Le sono cresciuti di poco, ora le arrivano sopra le spalle, ma è in grado di farsi una piccola cipolla e tenere i capelli fermi con molte mollettine.

Sorride appena si siede e lo guarda. Lui ricambia, ma le pieghe del sorriso cambiano forma quando vede un altro uomo, che lei conosce, sedersi accanto a lei... è il suo accompagnatore?

Certo, è il suo partner, quel Mike Royce.

Intanto i giornalisti parlano tra loro e si chiedono cosa sia successo e perchè lui si sia bloccato nel parlare.

Martha fa dei segnacci a suo figlio, mentre Alexis fa delle smorfie.

Paula, al contrario, sta per tirare una scarpa addosso a Rick.

Lui cerca di riprendere il controllo della situazione e debolmente si schiarisce la voce. Improvvisamente quel discorso sull'improvvisazione non ha più senso.

"Ecco volevo dire che... Paula mi ha aiutato nel processo di formazione del romanzo, ma... non avrei finito nel tempo stabilito se non avessi preso a modello una musa... una sorta di ispirazione che mi aiutato a finire il romanzo..."

Meredith si interrompe dal mandare un sms, e guarda suo marito, pensando si riferisca a lei.

Ma Rick ha lo sguardo altrove, ben lontano da lei.

La donna è furba, segue quello sguardo così... perso... che raggiunge una giovane ragazza poco più in là.

La rossa sembra riconoscerla... certo, è quella poliziotta che ha sventato la rapina qualche settimana fa.

E' lei la sua musa?!

Getta il cellulare nella borsa sentendo quel buco allo stomaco, quella voragine che la sta risucchiando... ora si sente in colpa perchè sta tradendo suo marito, il quale ha scelto un'altra donna come sua ispirazione.

 

"Grazie mille per essere venuti. Speriamo comprerete il mio romanzo e che vi piacerà!" gentilmente Rick stringe la mano ad una coppia di signori anziani, sicuramente colleghi di sua madre, tutti vestiti elegantemente, che tengono una copia del suo libro in mano.

Lui si guarda intorno cercando la sua musa.

Scruta tra la folla, e finalmente la vede.

E' al bancone del buffet con un bicchiere di champagne in mano.

Sorride guardandola: è così giovane, bella e pura.

"Rick... dobbiamo parlare..." l'immagine della purezza di Kate viene sostituita da quella indiavolata della moglie.

Arrabbiata più che mai, Meredith trascina Rick fuori dalla libreria.

"C'era bisogno di portarmi fin qui per parlare?"

"Ci vai a letto??"

"Cosa? Chi?" balbetta Rick, non capendo a cosa si stia riferendo sua moglie.

"La poliziotta... ti ho visto sai, come la guardavi... è lei la tua musa! Dimmi ci vai a letto? Da quanto dura?"

Rick capisce di essere stato troppo cristallino nell'esporre i suoi sentimenti.

"Calmati, Meredith. Non c'è niente tra noi! Mi ha solo aiutato a completare il romanzo, niente di più!"

Ma Meredith sta urlando troppo forte che anche gli ultimi ospiti rimasti dentro la libreria stanno ascoltando.

"NON E' VERO, RAZZA DI BASTARDO!!" la donna spintona Rick e poi gli molla uno schiaffo.

Questa è l'ultima goccia che fa traboccare il vaso.

"Vi state lasciando?..."

La vocina minuta fa voltare i due: è Alexis che con una punta di ingenuità chiede ai suoi genitori se si stanno lasciando, dopo averli visti litigare. Meredith tenta di abbracciare la piccola, ma lei la respinge e corre via piangendo verso la nonna Martha.

"Brava, hai fatto piangere nostra figlia... bell'esempio che diamo ad Alexis!" le dice Rick con una nota di disappunto, per poi allontanarsi.

"Dove stai andando?"

Rick continua a camminare di spalle, senza mai voltarsi.

"Vado a prenotarmi un taxi. Tu se vuoi torna a casa con mia madre. Io non riesco a parlarti stasera."

 

Anche Kate ha assistito alla scena. Si scusa con Royce e corre da Rick.

Ha bisogno di chiedergli cos'è successo.

Sente di essere lei la causa se moglie e marito hanno litigato.

Ancora una volta, non vuole sentirsi una specie di amante, che si mette in mezzo in un matrimonio.

Anche se lei, un'amante, tecnicamente non lo è proprio.

Si regge il vestito per correre, poiché è troppo lungo.

"Rick! Rick aspetta!"

Lui si volta per trovarsela a un metro di distanza.

Ha i capelli che ormai le vanno da una parte e dall'altra; le mollettine non hanno retto alla corsa.

"Rick, cos'è successo? Vi ho visto e---"

"Mia moglie pensa che ci sia qualcosa tra noi."

"Ah."

Kate è visibilmente scossa, ma non se ne meraviglia.

Ha indovinato la sua ipotesi.

Si morde il labbro e azzarda a chiedergli quella fatidica domanda.

"E tu cosa pensi?"

"Che vuoi dire?"

Di solito lei non è così aperta con i propri sentimenti, ma sta trovando l'occasione di lasciarsi andare.

Al diavolo a cosa penserà la gente di lei. Di loro due.

"Pensi ci sia qualcosa tra noi?"

Glielo ha chiesto. Si è fatta avanti.

Mentalmente inizia a buttar giù un mattone. Può davvero farlo?

Rick le si avvicina e con decisione le prende il viso tra le mani, per scrutarlo bene, guardare meglio in quegli occhi e scoprire che c'è tanto dolore al suo interno. Kate è stata ferita in passato, questo lo ha capito, ma non riesce ancora a comprenderne il motivo.

Non può darle un'altra delusione. Lei ha bisogno di risposte.

Kate gli prende le mani, stringendole e sorridendogli. Deve prendere quel gesto come un "sì"?

"Io---"

"Richard! Darling, dove sei? Dobbiamo tornare a casa!"

La voce di sua madre lo fa allontanare da Kate.

"Scusami, devo andare..."

Un'altra delusione. Kate non riceverà mai delle risposte concrete riguardo i sentimenti che quell'uomo prova per lei.

Ma del resto, lei stessa non è stata del tutto sincera. Un momento prima lo odia, e un momento dopo lo ama.

Lo ama.

 

Da solo nel salone, Rick ha allestito un piccolo comodino dove può posare il suo libro e il suo computer.

Dormirà sul divano questa notte. Non ha voglia di vedere la moglie.

Si distende su quel letto alternativo che ha creato, a pancia in su, si mette le mani dietro la testa e guarda il soffitto pensieroso.

L'inaugurazione del libro è stata un successo. Un po' meno la sua vita privata.

 

 

 

 

Angoletto dell'autrice (poco sana di mente):

Meredith pensa che ci sia qualcosa tra Rick e Kate. Lui nega. Poi però quando è davanti a Kate e lei gli pone quella domanda, Rick non sa darle una risposta giusta.

Riusciranno mai a capirsi questi due tontoloni (tanto per citare 1rebeccam)?

Lo scopriremo nei prossimi capitoli! XD

D.

   
 
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