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Autore: KIAsia    25/05/2012    4 recensioni
E se Kurt fosse il 'Parrucchier Kurt Hummel di Hair Brittana Style', bravo e pronto alle sfide e se Blaine volesse un taglio che non comprenda tutto quel gel e andasse al salone 'Hair Brittana Style'..
Prima FF e questo 'sclero' è causato dalla mia risposta 'non ho più sensibilità alla testa, ormai' sempre uguale davanti al parrucchiere che chiede se sento male quando pettina.
Dal Testo:
Lì ci trovai un ragazzo basso con gli occhi color ambra a fissare il soffitto, mi soffermai a controllare i capelli: media lunghezza, ricci anche se sommersi da una quantità industriale di gel; chissà quanto ci spende pensai. [...]
"Basta un balsamo che funzioni perchè altrimenti con lo pettini questo ammasso di capelli" disse indicandosi la testa. Gli sorrisi "Ok, che si cominci!".
NB: sono presenti parolacce perchè.. perchè Sì, ovvia!
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Puck/Quinn
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, sono viva e dopo aver cambiato almeno 3 volte la trama della FF ho pubblicato il continuo, anche se ho, ovviamente, dei dubbi..

Ecco qua il capitolo:

 

“Kurt alzati. Che questa volta San ti ammazza!” mi urlò Quinn mentre metteva le scarpe a Beth per andare a scuola.
“Che palle.. lasciami dormire e non urlare che sento lo stesso!” bofonchiai alzandomi dal letto.
“Mamy ma zio Kurt sa dire solo questo la mattina?!” domandò divertita la bambina.
“Beh, non tanto meno dal resto della giornata e adesso andiamo!” si sentì Puck dal corridoio
“Ricordatemi perché ho accettato di vivere nell'appartamento accanto al vostro e perché avete le chiavi del MIO di appartamento!” Gridai esasperato ai tre, quella famiglia era diabolica e letale, la mattina specialmente.
“Ok, ok. Ce ne andiamo” disse Quinn chiudendo la porta alla sue spalle.
Mi vestii per andare a lavoro dove Santana mi avrebbe sgridato: era diventata routine.
Alla pausa mi precipitai al bar difronte a bere un caffè, ne avevo proprio bisogno. Mi concentrai sul suo sapore caldo e amaro da bravo caffè-dipendente.
Tonai al salone preparandomi psicologicamente alla giornata soprannominata 'Penne-bianche' perché come da copione ci furono tutte vecchiette che erano venute per rifarsi il colore e parlare tra loro, secondo me si mettono d'accordo.
Appena terminata l'ennesima tinta ero pronto per il secondo caffè della giornata. Ovviamente non mi aspettavo di veder entrare la mia fissazione, Blaine Anderson con i suoi capelli senza gel si diresse ad un tavolo seguito da un ragazzo alto, castano, con occhi verdi e un sorriso abbastanza inquietante.
E adesso che faccio?” Vado lì e lo saluto?! Ma che c'era in quel caffè, non posso non ci conosciamo nemmeno!
Proprio mentre la mia testa scoppiava dal troppo ragionare mi accorsi che Blaine mi stava osservando perplesso ed io lo stavo fissando, distolsi lo sguardo immediatamente.
Poco dopo rialzando gli occhi che fissavano intensamente i miei piedi come fossero qualcosa di sacro mi trovai un bellissimo, stupendo, sorridente Blaine a pochi passi da me.
“Ciao Kurt, visto che sei qui colgo l'occasione per ringraziarti ancora per il tuo ottimo lavoro con questi capelli! E' da una settimana che non uso il gel, è un record. Non sai quanti soldi risparmierò!” esclamò contento.
“Gr-grazie.” Ero rosso come un peperone probabilmente e mi sentii immensamente stupido. E' solo un complimento sul tuo lavoro, Kurt riprenditi per favore!
Poi la mia mente formulò una domanda: “Non ti ho mai visto da queste parti, strano..”
“Ehm, sì è perché, ehm.. Un mio amico mi ha chiesto se volevo prendere un caffè con lui ed ho accettato.” rispose in difficoltà, non mi ero nemmeno accorto di aver dato voce ai miei pensieri.
“Hobbit ti muovi a prendere quei dannati caffè che io avrei anche da fare!?” si sentì urlare dal tavolo da dove Blaine era arrivato. Blaine in risposta rise ed io mi incantai ad osservarlo come un ragazzino alla sua prima cotta, scemo-scemo-scemo, svegliati!
“Arrivo rompipalle, ti-ti vuoi unire a noi?” domandò.
“Sì, cavolo sì!” .. Accidenti alla mia stupida mente che non pensa prima di rispondere e a me che non so ancora tenerla a bada.
Però Blaine non sembrò notare la mia risposta eccessiva e mi condusse al tavolo. “Ciao, sono Sebastian Smythe e tu saresti?” si presentò Seb.
“Kurt Hummel” risposi stringendogli la mano.
“Bene, accomodati ma sappi che lui è occupato con me e sono alquanto geloso!” Seb era il... Ogni mio sogno andò in frantumi e, capendo di essere il terzo incomodo, pensai di alzarmi. Subito Blaine chiarì, rosso in viso, “Ma cosa dici Seb?! io NON sto con nessuno. La vuoi smettere con questa buffonata!”
Yeah. La polvere ai miei piedi si ricompose più forte di prima e si risistemò al suo posto perché, oltre ad essere gay, non aveva un fidanzato!
“Era solo per dire, calmati Hobbit! Allora Kurt, com'è che vi conoscete?” domandò Seb.
“Sono il parrucchiere che gli ha tagl-” mi interruppe ed abbracciandomi mi disse “Oddio, ma sei un fottuto genio! Ti ammiro almeno quanto la metà di quanto ammiri me stesso. Adesso Hobbit sembra più alto, prima assomigliava ad un bambino poco cresciuto, sicuramente non ad un adulto mentre adesso si avvicina all'adolescenza. E' un gran passo avanti!”
“Sebastian la vuoi piantare!” esclamò Blaine convinto.
“Ma dove la pianto, hobbit?”* chiese sarcasticamente Sebastian con il solito sorrisetto inquietante di prima.
“Ah-ah molto divertente, e non mi chiamo Hobbit!” mormorò Blaine afflitto e deluso.
“Ma non dire sciocchezze, nessun altro nome potrai mai avere! Mio piccolo hobbit.” concluse Seb
Erano estremamente divertenti mentre si punzecchiavano, o meglio mentre Seb offendeva l'altro facendogli mettere il broncio da cucciolo ferito o facendolo fumare di rabba. Persi completamente la cognizione del tempo e, soltanto con un messaggio di Santana in cui mi chiedeva dove cavolo mi ero cacciato, interruppi il buffo quadretto dicendo “Scusatemi ma devo proprio scappare, spero di rivedervi! Ciao Blaine, ciao Seb” poi mi chiusi la porta alle spalle con un sorriso ebete stampato sul volto, entusiasta di quell'inaspettato incontro. 

 “Oddio è stata una pessima idea. Come mi hai convinto?” Perché dovevo avere come migliore amico Sebastian Smythe ancora non lo capivo, era stato il caso oppure il Karma si vendicava sulla mia vita passata.
“Melodrammatico, a me sembra andata benone invece e devo ammettere che finalmente sembri saper scegliere decentemente, dopo Jeremia non ci speravo più.. ha proprio un bel fondo-schiena, già!” mi rispose sfacciato come al solito.
“E adesso come faccio? E poi quella domanda!? Ha capito subito che qualcosa non andava, oddio magari mi crede uno stalker.. che a pensarci bene sono, però..” andai nel panico, come mi ero ridotto a quello stato? E' vero se mi prendevo una cotta o mi ubriacavo superavo me stesso però non ero mai arrivato a pedinare qualcuno, accidenti a Kurt Hummel.
“Non ti preoccupare, è stata solo una 'coincidenza' voluta da noi, però lui non lo sa, quindi siamo apposto. La prossima volta ci vado io a farmi un taglio e magari dopo anche il parrucchiere, forse meglio prima così non rovino la messa in piega.” ragionò Seb leccandosi le labbra con uno sguardo affamato.
“Ehi scusami un attimino, ma non eravamo in missione per conto MIO e non tuo?” domandai seccato, ci mancava solo lui che ci provava spudoratamente “e poi grazie tante per avermi offeso senza prendere fiato, bell'amico mi sono scelto!” finii mettendo il broncio.
“Non l'ho fatto!” mi rispose offeso dalla mia accusa, stava scherzando vero?
“Che fai sfotti? Dire che i miei capelli erano sprecati su di me, o ridere senza ritegno perché prima sembravo una casetta-fungo delle bambole dei puffi continuando con la spiegazione che anche i puffi erano più alti di me.. non è deridere, no?” sputai tutto con un fiato andando a fuoco dalla rabbia.
“Esagerato ti stavo aiutando, non capisci che così facendo ho sciolto il ghiaccio facendolo ridere, e poi sono tutte cose vere!”
“Ahh che rabbia!! Almeno il chiamarmi 'Hobbit' potevi risparmiartela, cavolo!” sbuffai.
“Ma te ti chiami veramente così! Ci si vede, piacere di esserti stato utile.” concluse atteggiandosi da superiore uscendo dal bar.
Dio quanto odio quel francesino del mio migliore amico.






 
Eccomi, Anche se non interessa a nessuno:
*Vivo di questa battuta e non potevo non metterla! :D
Volevo chiedervi .. potete recensire dicendomi semplicemente la verità anche brutta? Lo apprezzerei Tanto, Tanto.
Un grande abbraccio alle stupende 5 persone che hanno aggiunto questa FF nelle seguite, vi stimo per aver fatto una cosa del genere, spero di non deludervi (si illude -.-)
Un grazie a Roxanne Blood che mi aiuta molto in questa pazzia.. Ti voglio bene, Gè [Ahah, ti ho smascherato, cara Gemma]. *perfida*
Alla prossima, Asia. 
  
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