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Autore: HikariKanna    26/05/2012    5 recensioni
Vi siete mai chiesti perché vi innamorate? Perché improvvisamente sentite qualcosa proprio per la persona che vi è stata sino ad ora antipatica?
Ebbene,è tutta colpa degli angeli del cuore. Adesso fra i loro casi ci sono Takeru Takaishi e Hikari Yagami:uno,il cestista idolo delle ragazzine e ,diciamocelo,anche un po' montato e sfacciato;l'altra,una fotografa vegetariana che si batte per salvaguardare gli animali e contro gli abusi di ogni genere. Certo,visti così,non sembrano molto affini. Eppure,secondo l'infallibile termometro dell'amore,basta pochissimo ad un angelo per farli innamorare...ma come missione per il neopromosso angelo del cuore Daisuke non sarà un po' troppo difficile?
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daisuke Motomiya/Davis, Hikari Yagami/Kari Kamiya, Takeru Takaishi/TK
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Febbraio è un mese di languori, il cuore del mondo è greve, ignaro ancora dell'inquieto aprile e del vigoroso maggio.” (William Somerset)

 

Angeli del Cuore

 

“Le vecchie miniere del Klondike registrano un'impennata di pietre preziose, fatto raro; per di più, la scoperta in questo periodo dell'anno...”
Miyako afferrò il telecomando, interrompendo il flusso di parole del giornalista.

“Ti ha licenziata?”
“Non esattamente. Me ne sono andata io, e comunque sarebbe stata una questione di giorni. Oh, Daisuke, come puoi essere stato così...”
“Miyako, basta. Non vedi quanto si senta già in colpa?”
Rivolsi a Ken uno sguardo di pura gratitudine, afflosciandomi sul divano di casa loro.

Febbraio era arrivato da qualche giorno, e di certo non c'era un clima meno adatto di quello per...come si chiama? Ah, San Valentino.

“Non le hai parlato?”
“Non sente ragioni, Daisuke. Continua a ripetere che l'abbiamo ingannata tutti...E' più testarda di me, quella ragazza!”
“E ce ne vuole”commentai, con umorismo funereo.

“Solo Ken può apostrofarmi così, non ti permettere.”(Ken, intanto, mi faceva segno che non era vero, che in quei giorni governava solo lei, ufficialmente sempre a causa degli ormoni.)

“Comunque sia,” intervenne Ken, prima che la moglie lo scoprisse a confabulare con me alle sue spalle “non ne possiamo parlare in eterno, senza agire. Qual è la tua situazione, Daisuke?”
“Sono tornato un angelo dello sport.” confessai.

Miyako si morse un labbro.

“Ma non puoi comunque osservarli, dico bene?”
“Mi hanno visto. Anche se non sono più il loro angelo del cuore, ormai per me sono come i bambini.”
“Ne sei sicuro? Normalmente, dopo un po', questo effetto non dovrebbe...”
“Dopo un po', Ken. Sicuramente, non prima di un paio di mesi...Il tempo di finire un'altra missione come angelo dello sport, e non dovrei essere più visibile nemmeno per loro. Stando a come la pensa Hikari, probabilmente anche prima.”
Mi presi la testa tra le mani.

Ero andato da Ken e Miyako per sapere se almeno loro avessero mantenuto i rapporti con Hikari, ma la mia mossa si era rivelata un buco nell'acqua, l'ennesimo.

 

 

In fondo, non era male essere tornato angelo dello sport. I bambini, si sa, sono menti semplici, soprattutto i maschi. E Mike sembrava un bambino a posto, sì. Wu, però, che mi sedeva affianco sulla mia nuvola, non ne era convinta.

“Ti ripeto che sto bene.”

“Siamo alla fase del rifiuto, viene dopo l'iniziale disperazione. È quasi banale, come reazione.” mormorò con fare esperto.

“Grazie tante, eh.”

Era inutile tentare di spiegarle che, nonostante mi arrovellassi il cervello, non c'era niente che potessi fare. Quindi, meglio non pensarci. Ma era davvero possibile? Quando succede qualcosa d'importante, quando vieni a conoscenza di cose ignote e poi sei costretto a ritornare sui tuoi passi, si torna veramente indietro? Potevo essere lo stesso angelo dello sport che badava a Reiichi?

Wu, nel frattempo, stava parlando, ma la mia mente era scollegata. Sentii solo l'ultima domanda, e mi accorsi di non essere stato molto carino nei suoi confronti. Dopotutto, non era tenuta a cercare, pur nel suo modo strambo, di consolarmi.

“...E se ti aiutassi?”
“Cosa?” Mi ero perso qualche passaggio, perciò andai a senso. “Aiutarmi anche con Mike? Hai già fatto troppo, pensa alla tua nuova missione.”
“Beh, non me ne hanno ancora affidata una.” Sorrise spensierata. “Perciò, posso aiutarti. Non penso che questo vada contro le regole, ormai il peggio è passato. Ma non mi stavi sentendo, vero?” Stranamente non sembrava offesa.

“Ehm...”
“Intendevo aiutarti con Takeru e Hikari.”

Non capii sul momento e rimasi fermo a fissarla con sguardo vacuo.

“Ehi? Daisuke?”
“Grazie, Wu!” tentai di sorridere apertamente, abbracciandola di slancio. “Ma come pensi di...”

“Vedrò un po' di osservarli per conto tuo. Ora levati di dosso, sei pesante.”

“Ti ricordi l'indirizzo?”

No, no, no. Non dovevo darle corda, non dovevo immischiarmi più. D'altro canto, però, s'era offerta lei...
“Sì, non era in Norvegia? Quel paesino sperduto dove...”
Wu”scossi la testa, alzando gli occhi al cielo. “Quelli sono Frida e Jyou, io mi occupavo di Takeru e Hikari.”
“Ah, già! E dove vivevano?”
“Ti accompagno fino ad un certo punto, dai.”
“Cos'è, non ti fidi?”
“No, no”mi affrettai a rispondere. “E' solo che il mio nuovo protetto, Mike, gioca a calcio in una cittadina vicino Chicago. “
“Calcio, eh?”
“E' un sollievo che non si tratti di basket, questa volta!”
“Sai, Daisuke...”cominciò, mentre volavamo sui tetti del Nord America.

“Sì?”
“Forse sei più adatto a fare l'angelo dello sport.”
“E' un complimento?”tentai di capire depresso.

“Quando ti occupavi di Ta...Ta...”
Takeru e Hikari.”
“Sì, esatto! Insomma, quando eri un angelo del cuore, eri molto...preoccupato, stressato, nervoso.”
“Era il mio primo incarico...ed anche l'ultimo.”

“Ma tu non sei così. Tu sei un angelo simpatico, mi piaci più adesso!”concluse sorridente.

Wu non si rendeva quasi mai conto veramente di quel che diceva. Imbarazzato, cambiai discorso.

“Forse hai ragione tu. Comunque, quello è lo studio di Hikari. E lo stadio dove si allena Takeru è quell'edificio lì, lo vedi?”
Indicai entrambi i luoghi alla mia amica, sperando con tutto il cuore che non annuisse tanto per fare. “Vado da Mike, ok?”
“Ti aggiornerò subito!” mi fece un saluto militare e svolazzò da Hikari. Sentivo che c'era qualcosa di sbagliato in tutto questo, ma cosa?

 

“Ciao, Daisuke!! Ti stavo cercando...mi aiuti ad allenarmi nei rigori?”

“Mike! Scusami, ero occupato con una mia amica...Certo, anche ora!” gli sorrisi, mentre ci dirigevamo ad un campetto vicino casa sua.

Mike era un bambino di otto anni che adorava già il calcio e che mi era stato affidato poco dopo il disastro. Non pensavo davvero di avere diritto ad un'altra possibilità così presto.

“E com'è questa tua amica? E' un angelo anche lei?”
“Sì, anche lei è un angelo.”
“E aiuta le bambine a truccarsi e tutte quelle cose lì?”
“Lei no, ma ci sono angeli di quel genere”ridacchiai, al suo evidente disgusto.

“E allora lei cosa fa?”mi domandò, iniziando a tirare un po' a casaccio.

“Non così, mira alla rete!”sorrisi, indicandogli un paio di tecniche. “Comunque, lei aiuta le persone a stare insieme.”
“Anche io e te stiamo insieme.”
“Intendo insieme come la tua mamma e il tuo papà. Quel genere di 'insieme'.”
“Oh.” Altro segno di ribrezzo. “ E fa fare tutte quelle cose sdolcinate?”
“Anche. Ma un giorno anche tu le farai, credimi.”
“Io no.”
“Ah, no? E vuoi stare da solo?”
“Io non sono solo. Ci sarai tu con me. O tu stai insieme ad un altro angelo?”mi chiese sospettoso.

“No, anche io sono solo.”
“E allora, vedi che è una fregatura.”
“Cioè?”

“Cioè, tutti quanti mi dicono che un giorno starò con una ragazza e farò quelle cose...bleah! Che fanno gli adulti.” Mentre parlava gesticolava, mangiandosi anche le parole.

“Giusto.”
“Però tu non stai con una ragazza, giusto? E così sarà per me!”

Ero affascinato dal modo in cui aveva già deciso cosa sarebbe stato del suo futuro e dalla solennità con cui lo diceva, ma non potei reprimere un sorriso.

“Sei ancora piccolo per credere che una ragazza possa essere speciale.”
“Oh, no, la mia amica Tina è speciale.”
“Vedi?”
“E' l'unica femmina speciale. E mamma. Mia sorella è scema. Lei e Ian stanno sempre appiccicati.”
“E' l'amore.” sorrisi piano.
“Perciò, io sposerò Tina, perché pure lei odia queste cose da grandi.”
Non potei fare a meno di ridere.

Chissà, tra qualche anno sarei anche potuto tornare un angelo del cuore e li avrei aiutati io ad innamorarsi.

Scacciai immediatamente quel pensiero dalla testa.

Non dovevo più pensare da angelo del cuore. Mai più.

“Allora...Ci alleniamo ancora, campione?”

Daisuke? Stai riposando?”
Balzai in piedi, spaventato.

“Pensavo fossi Chris!”
“Scusa se sono andata in giro per te!”
“Scusami tu, Wu, è stata una giornata stancante. Incredibile quanta energia abbiano i bambini!”

Wu sospirò.

“Ho fatto come mi hai detto, Daisuke. Ma...E' giusto? Forse la mia non è stata una buona idea.”

“Cosa intendi dire?”
“Tu non vuoi più fare l'angelo del cuore, no?”
“Anche volendo, non posso.”
“Rispondi alla mia domanda.”
Rimasi in silenzio, concentrandomi sulle sensazioni provate prima con Mike: doversi occupare di una persona sola, non dover macchinare niente perché i desideri di un bambino sono meno complessi, giocare, ridere, aiutare qualcuno che sa che esisti...Beh, anche Takeru e Hikari lo sapevano, oramai.

“No”dissi lentamente. “Avevi ragione, sto bene così.”
“E allora che t'importa di quei due? Voglio dire...E' una missione che non ti appartiene più.”
“Non capisci perché tu hai sempre avuto successo. Vorrei solo stessero insieme, perché è stata tutta colpa mia.”

Wu sospirò. “E va bene, come vuoi tu!”

“Ma dove sono Chris e Maya?”
“A giocare insieme? Sono giorni che non li vedo granché.”

Fece spallucce e continuò. “Sono andata da Hikari.”
“E...?”
“E' molto triste. E stupida e orgogliosa, da quello che so.”

“Abbastanza.”
“Era da sola a piangere, una scena molto allegra.”
Si fermò, arricciò le labbra, come se stesse selezionando le informazioni.

“Il suo studio è ordinatissimo.”
“Ordinato?”
“Sì, evidentemente avrà pulito e buttato molte cose. Ad un certo punto è arrivato un cliente, si è asciugata le lacrime alla bell'e meglio e si è data da fare.”
“Come ci si aspetta da lei...”
“Se m'interrompi in continuazione, mi dimentico cosa ti voglio dire!”

Alzai le mani in segno di resa, lasciandola continuare.

“C'era...Un mazzo di rose nel cestino. E lei ha mormorato qualcosa sul San Valentino.”
“Forse...”

Mi zittì con un'occhiata truce.

“Forse erano da parte di lui, sì. Poi lei ha risposto al telefono, anche se in verità era un messaggio registrato. Era un messaggio strano, l'interlocutore era in silenzio. E c'è rimasto un po', stavo per andarmene annoiata, finché non s'è sentito un sospiro e non s'è sentita la voce di lui dire '...Non mi hai dato il tempo di dirtelo di persona, un mese fa, ma oggi, per quanto sia un cliché, volevo dirti che ti...'. Poi lei ha riattaccato.”

Sospirai.

“Bel 14 febbraio.”

“Hm, per gli standard umani direi di sì”annuì Wu. “Lui sta peggio di lei. Sono andata allo stadio, tutti quanti lo criticano perché non riesce ancora a dare il meglio di sé in campo. E poi, pare si dovrà trasferire, ad aprile, a meno che non ci siano i play-off, o una cosa del genere, credo.”

Wu, ti ringrazio, sei stata davvero gentile.” le sorrisi triste. “Ma hai ragione su tutta la linea, io...forse dovrei smetterla di preoccuparmi. Non è più affar mio, giusto?”

“Giusto.” Wu annuì con fervore, sbattendo anche le ali.

“Parlerò con Sora e Yamato, cercherò di far agire loro. Ma ti prometto che è l'ultima cosa che farò per loro.”
“Io non ne ricavo proprio niente, nel bene o nel male, Daisuke. Lo dico per te. È triste vivere pensando a qualcosa che non puoi cambiare e che non dipende da te.”

Mi pizzicò il naso, lei era avvezza a queste manifestazioni di affetto.

Daisuke.”

S'interruppe; era arrivato un nuovo angelo a chiamarmi.

Non riconoscevo la sua voce, era un nuovo arrivato?

Era alto ed aveva i capelli lunghi; qualcosa in lui mi sembrava familiare...ma che...?

“Sì?”
Doveva essere un novellino, un altro angelo femminile lo seguiva in silenzio.

Il sorriso di Wu si spense all'istante e rimase immobile come un pezzo di ghiaccio.

Wu?”
Le sventolai una mano davanti agli occhi; nessuna reazione.

Wu?!”

L'angelo si schiarì la gola, sussurrando qualcosa a malapena udibile.

“Scusa, non ti ho sentito. WU!”

La scossi, ma si ritrasse, stavolta sorridendo.

“Cos'hai da ridere?”
“Rido anche per te, ci sarà bisogno di qualcuno allegro che ti compensi.”

“Eh?”

Ma che diavolo andava blaterando?

Si asciugò delle lacrime agli angoli degli occhi-aveva preso a ridere convulsamente, o forse a piangere, o tutt'e due- e suggerì:”Ascolta quel che ti vuole dire, no?”
Gonfiai le guance indispettito.

“Se è uno scherzo per tirarmi su il morale, beh, non è divertente!”

“Ascoltalo.”Ripeté Wu con dolcezza, scrutando l'angelo femminile. Non avevo mai visto nemmeno lei, a ben pensarci.

“Scusala, è matta. Avanti, dimmi. Che vuoi da me, ehm...”
“Chris.”mormorò in un soffio.

Ed era solo per questo che rideva? Solo perché aveva lo stesso nome del mio baby angelo?

“Pensa, è il nome del baby angelo che...”
Che aveva i suoi stessi occhi?

Mi voltai di scatto verso l'altro angelo.

I capelli di Maya?

“Ok. Che stregoneria è questa? Somigliate troppo a due baby angeli che conosco.”
“Smettila di far l'idiota e di far finta di non capire.”mi apostrofò Wu con apparente leggerezza. “Mh, eri più carina da piccola, Maya, ma non si può certo dire che tu sia brutta. Bene. Chris, ora tocca a te. La vostra nuova nuvola in che zona è?”

“Smettila tu di prenderti tanta confidenza! Come fai a conoscerli, non li hai mai visti!”
Daisuke, sono io, sono Chris. Solo che adesso parlo in maniera corretta, senza storpiare nulla.”

Aggrottai le sopracciglia.

“Mi stupisci sempre, e, credimi, detto da me è più che è un complimento. Hai pensato a diventare umana con lui?”sentivo Wu parlottare concitata con l'altro angelo, pressoché sconcertata dall'apparente cordialità di Wu.

Ma era un atto puramente passivo; la mia mente era rivolta all'elaborazione di quelle quattro frasi.

Chris?

Cominciai a sbattere le palpebre confuso.

E capii.

Solo una dolorosa domanda affiorò alla coscienza e trovò esecuzione:”Perché?”

Mi rispose Maya. Adesso lo capivo, quella... Maya.

“Volevo crescere. Lui mi ha seguito. Tutto qui. È stato...un gioco.”
“Un gioco? UN GIOCO?! Sapete che non potete più tornare indietro? Che è la crescita a rendervi infelici e insoddisfatti e...e tristi, e arrabbiati, e...IMBECILLI! INCOSCIENTI! E tu, tu sei stato molto più stupido di lei!”

Daisuke, dubito che gli altri angeli vogliano essere messi al corrente della crescita di Maya e Chris. Smettila di strillare. È un fenomeno normale. Tu stesso non sei rimasto allo stadio baby.”Intervenne Wu, interponendosi tra me e il mio...

Il mio...

“Io l'ho fatto per Jun, ma era mia sorella di nuvola!”

“E io l'ho fatto per Maya.”sussurrò dolcemente Chris, prendendole la mano.

Se fossi stato umano, avrei vomitato all'istante.

“Hai scelto lei? Ridicolo, avreste potuto continuare a giocare per sempre.”
Wu sospirò. “Proprio non ci arrivi. Ragazzi, andate a trovarvi la vostra nuvoletta. Su, forza! Dagli un po' di tempo, Chris...Non è un bel periodo per lui.”aggiunse sottovoce.
“Per quello che vale, ora che ti ho deluso...”cominciò lui ad occhi bassi. “Ti ho sempre considerato il mio fratello di nuvola adottivo.”

“Mi fa piacere.”
Daisuke, io...”
“Vai da Maya, no?”

Chris sospirò. Ma era un sospiro diverso...troppo gutturale, troppo forte, troppo triste. Troppo grande.

Evidentemente Wu gli fece un cenno; voltato com'ero, sentii solo il fruscio d'ali.

“Ah, la primavera.”

“Teoricamente non è ancora inverno?” chiesi abbastanza frastornato.

“Ah, sì? A quanto sembra, ancora per poco.”
“Già.”

Rimasi in silenzio, sentendo Wu canticchiare qualcosa. Mi stava dando sui nervi.

Wu...”intimai, ma lei riprese.

“Non l'hanno fatto contro di te. Stai pensando che tutti ti hanno tradito, vero?”

Sospirai rumorosamente-e il mio sospiro, ora, era così simile al suo. Era così che mi vedeva? Così grande? E ora così alla pari?

“Forse.”dissi lentamente. “Mi sento oppresso. Chris mi diceva sempre tutto, e...Non me ne ha parlato. Non pensavo che l'avrei mai visto grande.”
“Dovresti aver capito che l'amore può tutto, no?”
“Non credevo di certo a quell'età!”
“Ha forse un'età l'amore?”
Rimasi in silenzio; lei mi pizzicò il naso.

“Troppo tempo per pensarci, alunno Daisuke! O piuttosto, non è che ti dà fastidio che ora non puoi più insegnargli niente? Sai, molti hanno la sindrome da 'allievo-che-supera-il-maestro' e...”
“Tu credi diventerà umano? Che avrà una famiglia, dei figli, che invecchierà...che...
morirà?”

Avrei sopportato di non vedere più Chris? Tuttavia, avrei sopportato di vederlo così?

Wu fece spallucce. ”Che invecchierà...che morirà? Chi lo sa, nessuno lo sa, nemmeno il capo, temo. E, comunque, che ti ho detto prima?”

“Che sono un idiota?”sorrisi debolmente, riconoscente degli sforzi che stava facendo per me.

“A parte. Non è triste vivere pensando a qualcosa che non puoi cambiare?” si citò, appoggiando il capo sulla mia spalla.

“Tu come lo sapevi? Che Maya si sarebbe trasformata, intendo.”
“Io so sempre tutto, Daisuke.”
“Dico sul serio.”
“E sono anche sempre seria. Caratteristica che mi permette di dire sempre quel che penso con toni diversi, così qualcuno pensa che io stia scherzando e non mi dà troppa retta.”

“Qualcuno come me?”
“Chi lo sa.” ripeté. “Se per 'qualcuno come me' ti riferisci a un angelo che non ha minimamente pensato che anche io sto nella stessa situazione per Maya e non strepito, beh, forse sì.”
Ci misi qualche secondo a capire il senso della sua risposta.

“Ehi.”
I suoi occhi erano altrove, molto lontani.

Le strinsi una mano impacciato, a mo' di consolazione.

“Scusami, sono un egoista. Ma come fai ad essere così straordinaria? Non hai pianto per Maya?”

“Hai già riempito tu il Klondike, non provare a piangere anche per questa storia.”osservò in tono leggero.

Uff.”Sì, mi ero un po' commosso. E mi era venuta voglia di vedere la nuvola di Chris e Maya. Forse...forse era quella di Miyako e Ken.

“Oh, quanti piagnistei! Su, asciugati.”
“Insensibile.”
“Non si tratta di questo, è che le mie lacrime le ho spese tutte tempo fa.”
La dolcezza e la finta noncuranza con cui lo disse mi scatenarono un'ignota voglia di abbracciarla e darle conforto.

“Dev'essere dura vedere tutti attorno a te felici e con qualcuno accanto.”disse con tono distaccato.
“Non è solo quello. È che non capisco la totalità dell'amore. Ken e Miyako vogliono un figlio e diventano umani. Maya vuole provare a crescere per gioco, Chris la segue per paura di perderla. Sora  e Yamato hanno sfidato tantissime regole. Takeru non è più lo stesso in campo, Hikari è ordinata sul lavoro. Come può...”
“Te l'avranno detto tutti, ma...Un giorno, proverai tutto questo. E ti chiederai come hai fatto a vivere finora senza quella sensazione. Prima di allora, di acqua sotto i ponti ne dovrà passare.”

“Ma quando? Quando? Parlo sempre di amore, e poi mi arrabbio quando ne vedo i frutti.”
“Ma va, sei solo un po' geloso.”
“Geloso? Di Chris?”

“Si può essere gelosi dei propri amici, perché no?”
“Però l'amicizia è un sentimento più libero dell'amore.”
“Fino a un certo punto. Daisuke, parla con Chris, sono certa che ti vorrà spiegare tutto dal suo punto di vista.”

Affossò il viso nell'incavo della spalla.

“Non dirò a nessuno che stai piangendo per Maya.” Le feci l'occhiolino, ma non se ne accorse.

“Idiota.”
“Ripetitiva.”
“Impiccione.”
“Svampita.”

“Imbranato.”
Mmm...piagnucolona.”
“Grazie alla tua esitazione vinco io! E comunque lo sei di più tu.”

Scoppiai a ridere, grato.

“Gli parlerò, promesso.”
“Che me ne faccio io delle tue promesse?!”Esibì una linguaccia, volando via.

“Non deprimerti troppo, Daisuke!”
“Nemmeno tu!” le gridai di rimando.

 

Daisuke, non vuole parlare nemmeno con me.”
“Figurati con me, le ricordo troppo Takeru e sono la persona che ha reso infelice suo fratello.”

Sora guardò Yamato, sforzandosi di sorridere.

“Vorrei tanto aiutarti...”cominciò. “Ma come?”

“Mi viene in mente solo un'idea.”replicai con una smorfia. “Però...”

“Di parlarle attraverso Taichi, giusto?”commentò neutro Yamato.

Annuii.

“Tanto vale aspettare una scorpacciata di carne alla brace da parte di Hikari.”

“E se parlaste con Takeru?”
Yamato fece spallucce.

“Io gli parlo ogni giorno. Ma di Hikari non vuol sentir parlare, Daisuke. La ama, ma ha anche un dannatissimo orgoglio. Lei ha gridato che non lo vuole più e, anche se Takeru e noi tutti sappiamo benissimo che non è vero, lui ha deciso di rispettare la sua decisione.”
“Scappando a Los Angeles?”

“A volte è più semplice.“

“Ma tu non sei scappato.”

“Non potevo.” replicò con dolcezza Yamato, stringendo la mano di Sora.

“E allora che si fa?”

“Si fa in modo che Hikari legga i giornali sportivi. O che guardi questi servizi in tv.”

Dal televisore, una cronista esaltata spiegava tutti i presunti dettagli del trasferimento ai Lakers della stella Takeru Takaishi.

“ Al momento, la squadra si sta preparando per il famoso All-Star Weekend. Se i Chicago Bulls non dovessero passare ai play-off, la nostra città si troverà costretta a dire addio alla stella nipponica? Continuate a seguirci e lo scoprirete!”

Yamato spense la tv.

“Non puoi manovrare le partite per far rimanere Takeru fino alle finali, Daisuke.”

“Tecnicamente potrei, ma mi declasserebbero anche stavolta. Dobbiamo fare in modo che Hikari venga a sapere del trasferimento. Devo...”
Mi afflosciai sul divano. “Non posso.”
“E' diventata più di una missione, a quanto pare.” osservò Yamato con pacatezza.

“A volte capita.”intervenne con decisione Sora. “La regular season finisce ad aprile, e dubito che i Chicago Bulls passino.”

Yamato la guardò scettico. “Da quando ne capisci di basket?”

“Guarda che io sono una persona sportiva.”dichiarò scherzosa Sora. “Sei tu l'artista maledetto.”
Yamato sorrise incredulo.

Daisuke, credimi, faremo in modo che Hikari venga a sapere del trasferimento di Takeru. E sono sicura...”Sora si strinse a Yamato “che capirà. È testarda, come il fratello, ma sa riconoscere i propri errori.”
“Forse, però, lei non sta sbagliando. Forse, l'amore dev'essere una cosa spontanea. Forse, noi non abbiamo nemmeno ragione di esistere.”sospirai.

“Ma esistete. Ed esiste l'amore, spontaneo o indotto che sia.”
“Pare proprio che l'amore vinca tutto, eh?”

Yamato baciò Sora su una tempia, e non ebbi bisogno di risposte alla mia domanda retorica.

 

Come sempre, scusate l’attesa e grazie per tutto. Grazie per la pazienza, per le vostre recensioni, per i vostri consigli, le critiche, i suggerimenti…So che può sembrare che io abbia abbandonato questa povera fanfiction a se stessa, ultimamente, ma vi garantisco che non è così. Ho solo tanti, tanti, tanti esami da fare, in primis, e tante situazioni da gestire. E, purtroppo, sono sempre scrittura e fansub a soffrirne. Inoltre, l’ispirazione è una bruttissima bestia, che una volta viene e cento se ne va, e ovviamente quando viene o è periodo di esami o si è a lezione. XD C’è da aggiungere, nello specifico, che questo capitolo molto triste non ne voleva proprio sapere di uscire…Pensate che in origine doveva chiamarsi Spaccacuore. Poi il mio animo romantico(che ultimamente tutto è tranne romantico) ha preso il sopravvento. XP Insomma, non disperate, le imprese di questi due avranno la loro giusta fine nel prossimo capitolo…Dovrete aspettare veramente poco, dal 13 luglio sarò ufficialmente in vacanza e  prima della mia partenza per Barcellona ci vorranno quasi due settimane, che posso dedicare, tra il fancazzismo e il turismo di Roma fai-da-te, a Takeru e Hikari <3 Non preoccupatevi, sono una spudoratissima amante dell’happy ending u.u Ma dev’essere un po’ movimentato, altrimenti che gusto c’è?

Vi ringrazio ancora una volta (vi amo dal profondo ç_ç) per tutto il sostegno ^^

HikariKanna

PS:Mike e Tina vengono dal mio nuovo amore, la coppia Tike di Glee(come per Tina, è stato amore a prima vista con gli addominali di Harry Shum Jr. <3)

PPS:L’ All-Star Weekend è una manifestazione dell’NBA che si svolge a febbraio J La regular season finisce a metà aprile circa, poi ci sono i play off e poi le finals(fonte di tutte queste informazioni mio fratello, al grido di guerra e indignazione:”Se devi scrivere una delle tue storie sull’NBA, almeno informati prima, visto che i Chicago Bulls non vincono praticamente mai da Michael Jordan!” Diciamo che è stato lui a convincermi che Takeru dovesse trasferirsi a Los Angeles.XD)

   
 
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