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Autore: LaLaura    26/05/2012    3 recensioni
La vita dei nostri carabinieri preferiti resterà sempre la stessa?
*E' la mia prima storia che scrivo, spero vi piaccia, siate sinceri vi prego! Per favore scrivete dei commenti! :)
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Laura]
Erano le cinque e io ero già pronta, non avevo dormito nulla, mi arrivò un messaggio era Sasso- * Maggiore, sono arrivati i reperti del caso Di Majo, sono già al R.I.S. buon giorno!*
 
Ero felicissima che erano arrivati i reperti potevo andare a lavorare finalmente, montai in macchina e partii, dopo una ventina di minuti ero al R.I.S. non c’era nessuno per strada.
Stavo portando gli scatoloni, erano quattro e pesanti, ero ancora al secondo quando una voce mi richiamò- Maggiore come mai è già qua?- mi girai e trovai Bart con uno scatolone in mano che rideva
L: Tenente e lei?
B: Così non avevo sonno!
L: Neanche io!- dissi posando lo scatolone sul bancone
B: TI do una mano?
L: Non ce n’è bisogno!
B: Io allora vado a finire di analizzare l’ultimo reperto.
L: L’ultimo? Ma se ancora dovevi fare un sacco di analisi!
B: Hai presente quando sono uscito da casa di Ghiro.
L: Si- dissi incuriosita
B: Sono venuto qui e ho finito!
L: Non va bene così, ho bisogno di gente sana, no di persone che non dormono!- dissi con tono da rimprovero
B: Ma se non hai dormito neanche tu e si vede!- mi disse andando verso l’altro laboratorio
 
Avevo analizzato tutti i bicchieri, avevano repertato solo quello, in un bicchiere c’era dei residui di droga, droga tagliata male sembrava, ma non avevo ne le impronte digitali del ragazzo ne la saliva. Tutte le impronte che avevo trovato non avevano nessun risultato in database.
Erano le sette e dieci, ancora il dottor Carnacina non era in obitorio, ma potevo farlo io il prelievo.
Arrivai in obitorio che erano le sette e mezza, mi sistemai ed entrai, mi chinai appena sul corpo che una mano mi cominciò a martellare sulla spalle destra, mi girai e trovai un uomo un po’ strano in camice
 
[Carnacina]
C’era una donna in camice bianco che era china sul mio  cadavere che era intenta a fare un prelievo, non mi stava bene, appena si girò mi guardò stupita, era una bella donna, avrà avuto si e no trentatre anni.
C: Scusi lei è?- dissi con tono fermo
L: Piacere maggiore Messina Laura.- disse porgendomi la mano e sorridendomi
C: Mi scusi, ma non l’avevo mai vista, e poi i carabinieri non vengono mai a fare i prelievi.
L: Ne avevo urgente bisogno.
C: Capisco, tenga ho prelevato tutto, sangue, saliva, impronte e tutto ciò che aveva sotto le unghia. Tenga pure questo il mio verbale ho già fatto l’autopsia.
L: Grazie mille e scusi l’intrusione.
C: Si figuri, una cosa, ha mai avuto a che fare con un cadavere?
L: Si, mia mamma è un medico legale.
C: Capisco, quindi è cresciuta in obitorio?
L: Più o meno.- disse mettendosi a ridere
C: Ma lei ha preso il posto del capitano Brancato?
L: Si ho preso io il posto della povera Lucia.
C: Lei era al funerale vero?
L: Si è l’unico che se n’è accorto!- disse con voce triste
C: Lei era davanti, quelle medagliette scintillavano così tanto, era impossibile non notarla!- dissi guardandola dritta negli occhi, quello sguardo ti trapassava il corpo come un trapano, dovetti distogliere lo sguardo, non riuscivo più a guardarla.
L: C’era il dolore, comunque io vado, grazie mille!
 
[Laura]
Quel medico era veramente uno tosto, aveva fatto l’autopsia la sera, almeno credo, ora avevo tutti gli elementi per portare a termine l’indagine.
Varcai la porta che erano le otto e mezza, c’erano tutti, già qualcuno mi voleva braccare per il corridoi, ma io andai subito all’offensiva gridando per il corridoio: Tutti i capi sezione nel mio ufficio! Fra dieci minuti!
 
 
Dopo  dieci minuti eravamo pronti per il briefing mattutino
L: Buon giorno ragazzi!
Risposero tutti al mio saluto e io continuai a parlare.
L: Novità Bartolomeo?
B: Si già abbiamo il mandato per arrestare i due!
L: Hai fatto vedere tutto al capitano, perché non sono decisioni da prendere così!
 
[Ghirelli]
La Laura che parlava non la conoscevo ancora, il maggiore autoritario e stronzo
D: Si me l’ha fatto vedere!
L: Perfetto, mi fido, anche se poi devo controfirmarlo io il verbale.- disse facendo un sorrisetto
D: Certo!
L: Serra, noi dobbiamo solo interrogare, io so già tutto sulla vittima e mi  manca solo un’analisi che faro subito. Hai già convocato tutti?
O: Si Laura, alle dieci saranno tutti qua!
L: Perfetto entro domani dobbiamo chiudere il caso, Abrami mi fa pressione!
O: Ma in così poco tempo?
L: Faremo solo due perquisizioni a casa del ragazzo e in quella dell’amico che l’ha ucciso!
O: Come fai a dire che è un amico?
L: Dalle telecamere, comunque ormai manca poco, quanti sono da interrogare?
O: Sei, era proprio solo quel ragazzo!
L: Meglio così! Ghirelli, quando li arrestate?
D: Già ha fatto tutto la territoriale! L’interrogatorio lo vuoi fare tu?
L: No, figurati pensaci tu!- disse con tono cordiale
D: Ok va bene!
Intanto entrò di corsa un ragazzo, inseguito dai due appuntati.
Laura si alzò di scatto e blocco il ragazzo, tutti ci alzammo pronti ad intervenire
RAG: Sono Andrea Conforti, ho ucciso io il mio ragazzo!
L: Come scusi? Appuntati potete andare! Orlando prendi una sedia.- Laura fece accomodare il ragazzino
A: Ho ucciso io Stefano, non mi rispettava più, mi voleva lasciare!
L: Ah capisco, come l’ha ucciso?
A: Con queste!- disse estraendo un sacchettino pieno di pillole di color rosa
L: Andrea, ne sei sicuro,ora noi ti dobbiamo tenere in stato di fermo, questa è una tua confessione e se tutto viene riscontrato tu sarai messo in un carcere minorile.
A: Si lo so, ed è giusto così.
L: Hai fatto una cosa spregevole, ma quello che stai facendo ora ti deve far sentire meglio.
 
Ci fu un attimo di silenzio
L: Orlando tu vieni con me, Costanza tu rimani qua gli altri ad interrogare quei due!
 
L: Orlando, il ragazzo ti sembra sincero?
O: Purtroppo si, ma non era neanche nella lista!
L: Per forza, lo teneva nascosto a tutti, anche ai suoi amici!
O: Io mi occupo di chiamare il questore e Abrami, tu finisci le analisi?
L: Si!
 
 
[Orlando]
Laura si scambiava di posto, gli piaceva stare in laboratorio.
Il ragazzo era stato visto in discoteca, avevo lo stato di fermo e anche quello di arresto, si doveva concludere così la storia, mi ricordo di un mio amico, che aveva questi gusti, infatti veniva preso in giro, si era fidanzato con uno, e poi avevamo appena diciassette anni, anche lui era stato ucciso.
Mi portò alla realtà la voce autoritaria di Laura
L: Dobbiamo arrestarlo, nel bicchiere c’è la stessa sostanza, e ci sono le sue impronte.
O: L’hanno visto in discoteca
L: Si frantumano così le vite delle persone, per amore…- così dicendo si voltò ed entro nel suo ufficio, già c’era Abrami
 
Quelle parole mi distruggevano, erano un macigno, aveva ragione, anche per Lucia era stata la stessa cosa.
Il ragazzo fu portato fuori, nell’ufficio rimasi io, Laura e Abrami.
L: Ora c’è dietro la droga!
A: Non ve ne occuperete voi! Ci penserà la territoriale e il ROS
L: Perfetto!
A: Ciao tesoro.- disse avvicinandosi a Laura
Laura lo bloccò e poi disse: Generale, siamo a lavoro, per favore!
A: Ha ragione maggiore! Arrivederci!
 
Appena Abrami fu fuori scoppiai a ridere e dissi: Sei tremenda!
L: Tremenda, che paroloni!
 
In quel momento entrò Ghirelli e Dossena
L: Ragazzi allora?
B: Possiamo andare a casa, per questa settimana abbiamo finito è sabato e se stacchiamo prima è meglio
L: Si, fortunatamente non ho nulla da firmare!
D: I verbali signorina!
L: Uomo di poca fede! Ho già fatto tutto nel mentre che aspettavo i risultati! Tò- disse passando i verbali nelle mani del povero Ghiro.
 
[Laura]
Tutti uscirono e chinai la mia testa sulle carte, ma sentivo qualcuno che mi osservava, rialzai la testa e trovai davanti a me Bartolomeo
L: Allora non te ne sei andato!
B: No, ascolta ti va se andiamo a fare due assalti di scherma oggi pomeriggio? – disse guardandomi negli occhi
L: Si va bene! A che ora?
B: Alle 16:30? Ti passo a prendere io?
L: Si va bene!- dissi sorridendogli
B: Perfetto maggiore, a più tardi.- mi disse facendomi l’occhiolino
 
[Bartolomeo]
A primo colpo! Ero proprio bravo, mi piaceva quella donna, la conoscevo ormai da dieci anni.
D: Dossena! Perché quel sorriso ebete?- mi chiese Ghiro inclinando la testa verso destra
B: Beh…
C: Ghiro, lascialo stare quel poverino!
E: Si infatti!
L: Ma cosa avete da chiacchierare a quest’ora dietro la porta del mio ufficio?- Laura era già pronta per andare
C: Nulla nulla!- disse alzando le mai e andando via seguita da Ghiro
L: Allora buon fine settimana! Dossena a più tardi!
 
[Ghirelli]
Ero insieme a Costanza nella mia stanza
G: Mi sei mancata!
C: Anche tu! Stasera che facciamo?- disse con un sorriso malizioso
G: A casa tua c’è una bella tv!
C: Si hai proprio ragione la tv…
G: E si!
C: Ok io allora vado, se no la tv non funziona.- mi diede un bacio  e scappò via
 
O: Ah bello! Mi tradisci?
G: Si!
O: Andiamo va!
G: Si ok!
  
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