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Autore: Annetta98    26/05/2012    0 recensioni
E se il mondo non ti capisce o, molto più semplicemente, tu non capisci il mondo? E se nessuno è li a capire te?
Solitudine. Tagliente come una lama e fredda come l’acciaio.
Morte. Più accesa della vita e più terribile del dolore.
Dolore. Accecante.
Vento. Che batte e che sferza. Che distrugge e che incatena.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Deliri di una mente fuori dal comune

Solitudine. Tagliente come una lama e fredda come l’acciaio.
Morte. Più accesa della vita e più terribile del dolore.
Dolore. Accecante.
Vento. Che batte e che sferza. Che distrugge e che incatena.
E quiete. Più terribile del vento.
Quiete e vento.
E dubbio. Quiete o vento? Incomprensione.
Solitudine e caos.
E sopra tutto tu. E sotto gli altri. O forse al contrario.
Dolore. Che ti dilania.
Aiuto. Invocare aiuto. Nessuna mano che ti salva. Nessun orecchio che ti sente.
E paura. Paura di sprofondare sempre più giù. Paura che il sottile filo che c’è tra te e il mondo si spezzi.
Ti guardi intorno ma non riesci a capire.
E più forte di tutto continua ancora il dubbio. Quiete o vento? Dubbio così forte che causa altro dolore. Ma tu non sai rispondere. Ti sembra che il vento potrebbe spazzarti via eppure niente intorno a te si muove.
Vita. Che scorre anni luce lontano da qui. Solo desolazione qui. Anzi tu vedi solo desolazione, perché gli altri invece riescono a vedere anche altro. Qualcosa che per quanto tu ti sforzi non riuscirai mai a capire. E guardi gli altri senza quasi vederli. Loro invece ti vedono e capiscono quella verità a te così inarrivabile. Ti vedono ma fanno finta di niente. Fingono che anche tu capisca anche se sanno perfettamente che non ci riuscirai mai.
Rabbia. Rabbia verso il mondo e verso ciò che non puoi afferrare. Rabbia verso loro e anche rabbia verso te stessa.
Frustrazione.
E di nuovo dubbio, vento e incomprensione.
E dolore.
E gli altri continuano a guardarti con la loro verità a te così incomprensibile. Perché loro sanno. Ma tu non sai e continui a soffrire inseguendo te stessa o forse sperando con le tue corse frenetiche di raggiungere il mondo.
Ma per quanto tu urli non c’è nessuno che ti sente, nessuno che ti ascolta. Nessuno disposto ad ascoltare il grido doloroso che il tuo cuore sta lanciando non sai più da quanto tempo. Ma l’urlo silenzioso che ti tieni dentro non fa che causare altro caos, così ti ritrovi più sola di prima e continui ad inseguire il mondo, ma lui continua a scappare e dentro di te anche tu sai che non lo raggiungerai mai, ma continui ad inseguirlo perché è tutto ciò che ti resta, perché se ti fermi il dubbio risuona ancora più assordante. Corri alla ricerca di quella verità che speri ti potrà dare un acceleratore nella tua corsa per rimanere in pari con il resto del mondo.
Disperazione.
Finisci le forze e ti fermi. E tremi.
Disperazione e dubbio che ora ti perseguita più di prima.
Pianto. Nell’angolo di una stanza buia ti ritrovi a piangere perché non capisci se c’è la quiete o il vento e il dubbio ti dilania fino far rimanere di te solo quell’orrenda verità che non hai mai potuto carpire: ora siete solo tu e l’incomprensibile pazzia. Pazzia. Pura pazzia che causa vento, solitudine, morte e dolore.





Vorrei sapere cosa ne pensate, so che è particolare, ma a me è piaciuto scriverla, ho cercato di descrivere quella che per me è una mente pazza che soffre a causa della sua pazzia. Vorrei davvero sapere che effetto fa a chi legge, quindi ditemi tutto, sia che sia bello che brutto (ho fatto anche la rima XD)
  
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