-Ma quando te ne vai,Destiny?!- le parole di mia madre mi rimbombano nella testa dopo l'ennesima litigata. Molte volte questa frase è uscita dalla bocca di mia mamma, Lei non sa che lo farei davvero e sinceramente visto che ho l'età per farlo non so cosa mi tenga ancora attaccata a questa casa. Il pensiero di andarmene affiora nella mia testa e se lo facessi davvero? Andiamo,nessuno sentirebbe la mia mancanza tanto meno mia mamma. E se andassi nella città che ho sempre sognato? LONDRA Solo io pensiero mi fa sorridere. Londra è anche la città dei miei idoli. Di quei cinque coglioni che entrano nei miei sogni ogni fottuta notte e che mi hanno rubato il cuore con le loro voci. Mi affaccio alla finestra di camera mia e mi accorgo che il sole sta calando. L'immagine del sole che se ne va mi porta alla mente dei vecchi ricordi..Da piccola guardavo il sole calare con il mio papà. Mi manca tanto. Da quando lui è morto, la vita in casa, non è più la stessa e nemmeno mia madre,che avrebbe dovuto darmi forza, è la stessa. Sono stata io a tirare su la famiglia, a badare al mio fratellino che ora ha appena 14 anni. Se me ne vado mia mamma non starà così male.. ha Dylan. Loro hanno sempre avuto un rapporto speciale mentre io,da quando mio padre se n'è andato,mi sento spesso fuori luogo. Sto ancora guardando fuori dalla finestra. Ho abbastanza soldi, il babbo ne ha lasciati molti a me ; sapeva che quando avrei raggiunto l'età necessaria per farlo mi sarebbe piaciuto andare via. Ho davvero abbastanza soldi per pagarmi un viaggio e un appartamento a Londra. Senza pensarci due volte afferro il barattolo con la bandiera di Londra sulla mia scrivania;quei soldi sono destinati proprio a questo viaggio. Il resto dei soldi che mi ha lasciato il babbo sono in una piccola cassaforte in soggiorno. Non mi va di farmi vedere da mia mamma,così sfreccio in soggiorno,inserisco il codice e afferro un grosso mucchietto di soldi . Torno in camera mia il più velocemente possibile. Apro l'armadio e agguanto la valigia che c'è dentro.. ci infilo vestiti finchè non mi rendo conto che sta per scoppiare. Faccio per chiudere la cerniera della valigia quando incrocio lo squardo di mio babbo stampato in una fotografia. La afferro velocemente lasciandomi sfuggire qualche lacrima. Decido di aspettare che mia mamma dorma per andare..attendo con ansia il momento in cui tutte le luci della casa si spegneranno. Ecco. Tutte le luci sono spente adesso. Digito sul mio telefonino il numero dei taxi con le mani che tremano. DES,STAI CALMA. Prendo la borsa e ci infilo dentro Ipod,portafoglio con i soldi che erano dentro il baratto e documenti e i miei preziosissimi occhiali da sole. Apro la finestra di camera e lentamente mi calo, cercando di non fare il minimo rumore. Mi assicuro di avere i piedi ben saldi a terra e in lontananza scorgo una macchina gialla che si avvicina a me,il taxi. Bene,tra circa mezz'ora sarò all'aereoporto.