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Autore: shesmarty    27/05/2012    3 recensioni
'Tirò la manica della camicia all’altezza del gomito, mettendo in vita il piccolo tatuaggio.
‘Dare to Dream.’'
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11 settembre 2001

‘Sara dove vai?’ urlò Liam rincorrendo la ragazza.
‘Via da te.’ Rispose lei sbattendo la porta.
La ragazza corse via.
Arrivò davanti le due grandi torri.
Salì al ventesimo piano, entrando nella caffetteria dove lavorava il suo migliore amico, Niall.
‘Sara che è successo?’ chiese lui allarmato vedendo l’amica entrare la ragazza piangendo.
Prima che Sara potesse rispondere si sentì un gran boato e subito dopo vide il soffitto del caffè, cadere, la torre stava tremando.
Si lanciò tra le braccia del biondo che la stringeva forte.
‘Che succede Niall?’ chiese piangendo.
‘Non lo so, Sara, ma sta tranquilla, ci sono io.’ Disse cercando di rassicurare l’amica.
In realtà anche lui aveva paura, come non mai, ma continuava a stringere l’amica.
Si sentì ancora la torre tramare e la parte destra crollò, portando con se tutti i tavolo e le persone che c’erano sedute.
La ragazza urlò stingendo la mano dell’amico.
Le persone urlavano piangevano, chiedeva aiuto, pregavano, chi aveva capito che stava succedendo si stava buttando della torre nel punto dove era ceduta.
‘Sara, penso che ho capito cosa sia successo.’ Disse Niall cercando di non piangere.
‘Cosa Niall?Dimmelo ti prego.’ Urlò lei piangendo.
‘C’è stavo un attacco terroristi alle due torri.’ Disse  guardando avanti a lui.
La ragazza si sentì come se gli avessero strappato lo stomaco.
‘Vieni con me.’ Disse andandosi a sedere accanto al pancone.
‘Niall?’ lo chiamò la mora.
‘Dimmi.’
‘Moriremo non è vero?’ chiese guardandolo negli occhi.
Il ragazzo non rispose, iniziò solamente a piangere in silenzio, stringendo l’amica, mentre la torre cedeva sotto di loro.
Liam se ne stava seduto su i grandini davanti casa sua, quando notò un gruppo di persone correre verso le due torri.
Il ragazzo si alzò fermando un passante chiedendogli ocsa fosse successo.
‘Non lo so, si dice che ci sia stato un attacco terroristico alla due torri.’ Dissi ricominciando a correre.
Le due torri?
Niall lavorava, e molto probabilmente anche Sara era lì.
Il moro iniziò a correre più veloce che poteva, finche non arrivò davanti alle due grandi torri.
Maceria, polvere, gente che piangeva, chi urlava, chi era sotto shock, ma non vedeva Sara ne Niall.
Si fece spazio tra le persone cercando di scovare la testa bionda dell’amico, e la testa more della ragazza.
Ma niente, non li trovava.
Si sedette contro il muro, mettendo la testa tra le mani iniziando a piangere, piagere come non mai.
Il suo migliore amico, e la sua ragazza erano morti.
Si sentì morire dentro come se gli avesse conficcato lo stomaco con una spada.
‘LIAM PAYNE. CHI E’ LIAM PAYNE?’ sentì urlare.
Il ragazzo alzò di scatto la testa correndo vicino il poliziotto che l’aveva chiamato.
‘Io, che succede signore?’ chiese con gli occhi rossi, tirando su con il naso.
‘Ciao ragazzo, c’era qualcuno che conoscevi?’ chiese il poliziotto mettendo una mano sulla spalla di Liam.
‘Il mio migliore amico, e la mia ragazza.’ Disse lui iniziando a piangere.
‘Come si chiamavano ?’ chiese lui.
‘Sara, Sara Tomson e Niall, Niall Horan’ Disse piano lui.
‘D’accordo, allora questa è meglio che la dia a te.’ Disse porgendogli una borsa di quoio marrone.
Era la borsa di Sara.
Il ragazzo annuì prendendo la borsa tra le mani tornando a casa sua.
Entrò in casa sbattendo la porta, aprendo frettolosamente la borsa.
Al suo internò ci trovò un libricino.
C’era incisa una scritta sopra.
‘Liam.’
Lo aprì.
Leggendo la prima pagina.
Ciao Liam,
sono io Sara, ormai è un anno, che stiamo insieme, e vorrei chiederti una cosa.
Se un giorno qualcosa o qualcuno ci dovrà dividere tieni sempre questo libricino, e rileggiolo ogni volta che vorrai ricordarti di me.
C’ è scritto una cosa sola in tutto il libricino, e vorrei che tu la leggessi, ogni volta che ti sentì giù.
Con amore,
tua Sara.’
Liam sfogliò i libricino, guadando tutte le pagine bianche finchè non ne trò una scritta.
Dare to Dream.’
Una lacrima gli scivolò sulla guancia cadendo sul foglio, sbavando un po’ l’inchiostro.
 
 
 
Dieci anni dopo.
Liam camminava con passo svelto vero la grande piazza.
Arrivò dove una volta c’erano le così dette ‘torri gemelle’, ora sostituite da due grandi fontane.
Andava la tutte le volte che era triste o che si sentiva solo.
Toccò il nome della ragazza inciso in pietra.
‘Sara Tomson.’ Mimò leggendo silenziosamente il nome.
Spostò lo sguardo sulla dedica che era scritta la cnetro della fontana.
In memoria delle vittime dell’attentato del 11 settembre 2001.’
Tirò la manica della camicia all’altezza del gomito, mettendo in vita il piccolo tatuaggio.
Dare to Dream.’
  
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