D'ira e d'odio le livide catene,
nero fuoco ardente di furore,
penetrano avvizzite nelle vene
e nel mio corpo, come nero umore,
scorrono, infiltrano e rendono greve
gli ultimi brandelli del mio cuore.
Tiro i fili del mio vano strumento,
marionetta ignara che il movimento
segue, e rimembra il mio turpe dolore.
Sprofondo nella sua giovane anima,
perchè d'un solo battito il rumore
unisce chi di una stessa fatica,
inutile, spegne la propria anima.