È inverno.
Sono passati solo tre o quattro giorni da Natale. E io sono qui, nel mio dormitorio, a guardare
fuori dalla finestra la neve candida che cade serena
imbiancando tutto quello che trova e rendendolo puro e candido come lei. Anche io vorrei essere puro, vorrei non aver mai fatto
soffrire lei. L’unica che ha tentato di starmi vicina, di
capirmi e conoscermi per quello che davvero sono. Lei. Solo lei. E io? Me la meritavo? No. Le ho rovinato
la vita prendendola in giro e facendola sempre piangere, rinfacciandole sempre
tutto. Ma lei mi si è avvicinata lo stesso. Il mio
dolcissimo angelo ramato. La mia piccola Ginevra. Ed
io ho rovinato. In meno di cinque
minuti. Con tre sole parole “devo diventare mangiamorte”.
Solo questo. Ho visto la tua paura negli occhi, il tuo
disgusto, ma non sei scoppiata a piangere ocme
credevo. Non mi hai supplicato di non farlo. Sapevi sarebbe
successo. Te lo aspettavi. Ma la cosa che non ti aspettavi
era che te lo dicessi proprio quel giorno. Il primo giorno
che ti sei donata a me. Il giorno in cui per la prima volta abbiamo fatto
l’amore. Sono stato un cretino lo so. Ma non volevo prenderti in giro, per questo ho preferito
dirtelo. Starai male amore? Mi scorderai? Ho il regalo
che mi hai mandato per Natale ancora impacchettato nel cassetto. Me lo hai
voluto dare lo stesso. Me lo hai mandato via gufo. Non me lo aspettavo. Ho
letto solo il biglietto che lo accompagnava.
“Lo avevo preso per te.
Spero ti piaccia e lo conserverai
ugualmente.
È una cosa speciale che volevo darti lo stesso.
Buon Natale Draco.
Da Gin”
Il regalo
non ho avuto il coraggio di aprirlo. Anche se la curiosità mi sta divorando. Ho deciso che lo
aprirò oggi. Mi alzo e mi dirigo al cassetto del comodino. Lo apro e prendo il
pacchetto dorato. E’ un poco pesante. Mi
sposto di nuovo alla finestra e osservo ancora fuori. Tutto è pieno di neve. E mi viene in mente il tuo sguardo in sala grande a
colazione, la mattina dopo che ti ho detto la mia decisione. I tuoi occhi erano
rossi, il tuo sguardo triste. Mi sono sentito morire
in quel momento. Avevi pianto ancora per colpa mia. Mi sentivo un mostro. Ma ora lascio stare i ricordi e scarto il regalo. Piano piano lo apro. Le mani mi tremano e il battito del mio
cuore è accelerato. È un aggeggio gabbano come quello che usavi spesso tu.
Credo si chiamo lettore cd. Fortuna
che so come usarlo. Ricordo quando me lo hai spiegato
in riva al lago. Ora mi chiedo il senso di questo regalo. Sai che odio
le cose gabbane. In fondo al pacco trovo anche uno di quei cosi rotondi che si
mettono la dentro e producono musica. Forse era questo che volevi? Farmi sentire una canzone? Prendo il coso (che credo si
chiami cd) e lo metto la dentro e premo il tasto play.
Delle dolci
note partono dalle cuffiette. E una voce dolce di
bambina credo inizia a cantare. E mentre ascolto partono i miei pensieri.
“A Natale puoi
fare quello che non puoi fare mai:
riprendere a giocare,
riprendere a sognare,
riprendere quel tempo
che rincorrevi tanto”
Posso
davvero fare quello che voglio? Posso davvero continuare a sognare una vita con
te? Posso tornare a giocare come facevo tempo fa? Io voglio te Ginevra, solo
te. Ma non posso. Il mio destino è già stato scelto.
Tutto è stato progettato. È una cosa troppo grande per riucire
io da solo a ribellarmi. Vorrei davvero riprendermi tutto il tempo che mi hanno
tolto da piccolo. Vorrei davvero riprendere lamia vita. E
vorrei farlo con te accanto. Vorrei fosse sempre mia,
che mi sorridessi. Ma
io non posso farcela.
“È Natale e a Natale si può fare di
più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.”
Amare di
più… non potrei mai amarti più di ora, mio dolcissimo
angelo. Ma forse posso davvero fare qualcosa per noi.
Posso. Si ora lo so. Posso ribellarmi, posso lottare, ma posso farlo solo se sarai con me. Noi. Si solo noi. Posso farlo e posso
fare anche di più per te. Donarti me stesso e tutto il mio profondo amore.
“A Natale puoi
dire ciò che non riesci a dire mai:
che bello è stare insieme,
che sembra di volare,
che voglia di gridare
quanto ti voglio bene”
Ti amo. Non
sono mai riuscito a dirtelo. Ma sapevi che lo pensavo.
Lo hai sempre saputo. Ma ora ho voglia di dirtelo. Ora
che forse ti ho persa. Ora ho voglia di dirti che amavo passare i momenti con te, anche solo a
guardare il cielo, o osservarti se eri lontana da me. Voglio gridare a tutti il
mio amore per te.
“È Natale e a Natale si può fare di
più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi.
È Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più
per noi:
a Natale puoi. “
Si. Lo
faccio per te, per noi. Per farmi perdonare, per farmi
amare di più da te. Ginevra.
“Luce blu,
c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:
è la voglia che è l’amore,
che non c’è solo a Natale,
che ogni giorno crescerà,
se lo vuoi. “
Si. Ci sei tu dentro di me coi
tuoi occhi blu. Tu che brilli dentro di me e mi riscaldi
l’anima. Tu che per la prima volta mi hai fatto innamorare, mi hai fatto sentire diverso da quello che credevo di essere. Mi
hai aperto gli occhi su un mondo pieno di amore. Sono
sicuro che il nostro amore crescerà sempre più, farò di tutto per farti vivere
nel mondo che vuoi tu mia dolce bimba dorata.
”A Natale puoi.
È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può amare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e da Natale puoi fidarti di più.
A Natale puoi
puoi fidarti di più.
A Natale puoi.”
Ho capito.
Posso fidarmi di te. È questo che volevi dirmi? che mi
devo fidare del nostro amore? che devo combattere per
te? Lo farò. Ormai ho deciso.
Stacco la
canzone quasi con le lacrime agli occhi e penso a te. Ora so che cosa fare.
Prendo il mio regalo per te e corro fuori dal mio
dormitorio. So già dove cercarti. Infatti eccoti. Sotto l’albero dove ci siamo baciati la prima volta. Guardi
il lago. Mi avvicino e tu ti alzi. Io ti abbraccio forte forte. E tu ricambi. Ma sento che hai paura. Così mi decido a parlare.
-amore ascoltami. Guardami negli occhi. Ho sentito oggi la canzone.
Voglio stare con te. Rinuncio a tutti, anche al cognome dei Malfoy.
Darei la vita per te e per il nostro amore. Non diverrò un mangiamorte te lo giuro.
Ma posso rinunciare a tutto solo se ci sei tu con me. Sei l’unica cosa
importante per me. Ginevra vuoi passare il resto della
tua vita con me?io se tu non ci sei non mi sento felice, mi manca qualcosa.
Vorrei sempre svegliarmi con te accanto, poterti baciare, abbracciare. Ti amo
Gin.- Lei sta
piangendo. Credo sia felice. Mi salta praticamente
addosso. E mi abbraccia forte forte.
- Anche io ti amo Draco. Certo che
voglio stare sempre con te.-
a questo punto ci baciamo. Il bacio più dolce del mondo, non ci
sono parole per descriverlo. Ero in un altro mondo. E
lei così bella. Appena ci stacciamo esco il mio regalo e glielo porgo. Lei lo apre con mani tremanti e rimane a fissarlo. io lo prendo e glielo metto al dito. Una piccola fedina di oro bianco con 2 piccolissimi zaffiri del colore dei suoi
occhi. E’ felice si vede. E
anche io lo sono perché vederla sorridere è il più bel dono che mi si possa
fare.
Fine.
La canzone è di Alicia- “A Natale puoi”.
Avevo scordato di inserire i credit! Scusate!
E grazie per i commenti Ricevuti! :D