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Autore: AngelOfSnow    27/05/2012    2 recensioni
{ Ecco a voi il continuo de:"Il Canto Della Maga". Spero vi piaccia }
Non potevo sopportare come la mano di Cristian toccasse la guancia di quel corpo; oramai non era più mio, ma di Fubuki. Vedo come Yuuki parli allegramente, Rika battibecchi con Yue, Kain e Ruka finalmente come coppia e non come amici...
"Soffri Sakura?"
"..."
Non rispondo alla voce che in quell’ultimo mese mi avesse “tenuto compagnia”: Devil Satoshi, lo zio di Yue.
"Avanti Sunny, come fai ad osservare la tua vita passarti davanti senza dire nulla, eh? La Cross Academy... peccato che la distruggerai a breve!"
La risata rimbomba macabra su tutto, portandomi un moto di rabbia e disgusto infinito.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa, Takuma Ichijo, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Sakura's Saga. '
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Capitolo 22: Se mi guardi così... 

 - Ed arde la fiamma rossa dell'odio, macchiando anche il sentimento più puro, di un peccato nero e profondo, quasi  quanto la profondità di quei due sentimenti contrastanti messi insieme... -

L’adrenalina pulsa in corpo frenetica e sento caldo, molto caldo, soprattutto al braccio destro. È spaventoso e spettacolare al contempo. Il solo fatto di odiare così tanto la mia natura poi, mi aiuta a non lasciarmi andare agli istinti.
La polvere creata dal precedente sparo e dalla rottura del muro, non si è ancora sopita del tutto, ma prima ancora di vedere, percepisco una presenza schizzare velocemente nella mia direzione. Una presenza nemica a cui non voglio dare ancora più agio e ospitalità.
Cammino lentamente attraversando le macerie e calpestando pezzi di intonaco, posizionando l’arma davanti a me con il braccio teso. Non ci vuole molto che due occhi rossi spuntino, insieme alla figura deformata e abominevole di un Level End. Sparo lasciando libero quel potere, cedutomi con la speranza di porre fine a tutto questo e, della creatura, non rimane che polvere sparpagliata per il pavimento.
Ghigno soddisfatto e mi dirigo verso la tromba delle scale del dormitorio disintegrando altri due vampiri. In meno di cinque minuti, sono fuori per rimirare il cielo senza stelle e la decadenza dell’istituto, chiedendomi chi avesse fatto tutto questo...
Quasi come una risposta, non percepisco la presenza dei due fratelli, percependo quella dei nobili, di Rika, del Direttore e di Yagari, convergere quasi tutti in un punto. Il punto in cui mi dirigo con lo stesso passo calmo e serafico di prima.

 

*****

 
Mi sento pesante, anzi no, sento la testa pesante e gli occhi sigillati. Li apro lentamente e non posso fare a meno di rabbrividire.
<< YUUKI! >>
Provo a muovermi, ma mi rendo conto di non poterlo fare, solo quando ritorno a sbattere contro la parete rocciosa, perdendo il fiato: sono incatenato con delle catene da Hunter.
<< YUUKI! >>
Una risata al mio fianco e riconosco l’uomo che ci aveva attaccati in camera.
<< Lo stesso uomo che ti ha anche colpito alle spalle! >>
Quasi lo urla ridendo sguaiatamente e non posso fare a meno di notare una certa somiglianza dello sconosciuto con Cristian.
<< Oh, si, sono solo suo padre... Nobile Kaname, il mio nome è Tsucase Kyosuke. >>
Si inchina sprezzante e con un sorriso impudico in viso, che viene coperto dai lunghi capelli castani.
<< Lascia andare Yuuki! >>
<< Grande Capostipite Kuran... >>
Un’altra voce e un’altra risata, per trovare gli occhi di ghiaccio in quello che so per certo essere Devil Satoshi.
<< Indovinato! Grande sovrano, non vedo la vostra sorpresa nell’essere braccato mentalmente dai sottoscritti... >>
Scuoto il capo mantenendo la mia freddezza.
<< Vi basterà il mio sangue, lasciate andare Yuuki. >>
<< Perché mai, adesso che ho in mano le mie due riserve, dovrei lasciarle andare? >>
Il mio sguardo cade sopra la mia amata che giace addormentata su un letto e non posso fare altro che sospirare.
<< E poi, non trovi che quel vestito le stia divinamente? >>
Ghignano entrambi scoppiando ancora a ridere fino a quando Devil, non apre il palmo della mano, facendo levitare il corpicino inerme fasciato in un abito nero, su cui pizzi, fiocchi e merletti sono padroni. Ringhio di rabbia quando tocca con delicatezza gli zigomi e i capelli ammiccando al compare.
<< Carina, non trovi? >>
<< Già... >>
Il mio ruggito li fa sorridere e capisco quanto in realtà sia nelle loro mani.
<< Esatto, adesso, se non ti dispiace, avremmo bisogno del tuo sangue. >>
E con un fluido movimento, il corpo di Yuuki era stato preso in braccio e riposto nuovamente sul letto pieno di cuscini.
<< Perché non apre gli occhi? >>
Mormoro.
<< Tranquillo, dorme. Ma non credo che lo farà quando arriverà il caro e buon vecchio Rido. In quel caso, ho i miei seri dubbi... >>
Li vedo uscire mentre tento invano di liberarmi da queste maledettissime catene.
<< BASTARDI! >>

*****

 
Il pensiero di aver abbandonato i miei amici è struggente, ma non posso fare a meno di sentirmi ancor più male per lei, che ha appena perso entrambi i genitori e poi... il mio obiettivo principale è qui. È tornato e la mia voglia di sangue con esso.
Li avevo visti i rapporti, cercando come era avvenuta la morte di Hikary, di diciotto anni fa, in cui non si avevano certezze sulla morte di mia madre e il possibile coinvolgimento di mio padre nell’accaduto.
<< ... e questa presa di posizione... >>

...non mi piace ...

Un altro avvenimento che destabilizza le mie certezze e le frantuma come se fossero semplici porcellane: pronte a frantumarsi in qualsiasi momento.
<< Nh! >>
Allento la presa sul corpo di Sakura, desideroso solo che non sia Sakura a svegliarsi, ma Haruhy. Poggio il corpo contro l’albero solitario della radura in cui eravamo cresciuti e dalla quale era caduto Yue, camminando vicino i bordi del lago su cui vi si riflettono le stelle e i raggi lunari. Respiro l’aria pulita e incontaminata dal ferroso odore di sangue e carni bruciate, lasciandomi andare contro l’erba con il viso alla volta celeste.
Dei passetti veloci mi fanno scattare in piedi e prendere in mano le Thunders Twins già caricate ma mi rilasso, quando vedo un bambino dall’altra parte del laghetto intento a giocherellare con dei ciuffetti d’erba.
<< Ehi, piccolino, non è un po’ tardi per giocherellare da solo a quest’ora? >>
La mia domanda è cordiale, anche se lascio andare tutta la tensione in quelle singole parole: con tutto quello che sta accadendo come possono lasciare che un bambino gironzoli fuori da solo? Dove sono finiti gli Hunter dell’Associazione?
Come se le mie parole fossero stati dei suoni informi il bambino continua a guardare il suolo giocando con quell’erbetta. Una strana sensazione comincia ad annidarsi nel petto.
<< Grazie signore, lei è davvero gentile... >>
Flebili sussurri sarcastici mi portano a risollevare le due pistole pronto al fuoco. Dannazione, ma come ho fatto a non accorgermene prima?
<< Keito Kubaiashy, da quanto tempo... >>
Gli occhi cremisi del vampiro si alzano di scatto, mentre il suo corpo si flette al suolo balzando diritto nella mia direzione. Mi sposto di lato e sparo due volte centrandolo solo una volta. Ride ammattito.
<< Non basta! Vincerò, ed otterrò il sangue del Level A... >>
Scatto ancora di lato e finisco in acqua, mentre il mio avversario si tuffa velocemente agguantandomi per la gola. Perdo anche quella poca aria rimasta nel petto, che comincia a graffiare desideroso di trovare l’ossigeno.
<< Il nobile Devil, mi darà qual sangue prelibato... e non morirò... >>
Un progetto ridotto al minimo delle forze. Continuo a dimenarmi cercando di ritrovare le forze necessarie per utilizzare l’Acqua... chiudo gli occhi stringendo la presa sulla mano del mio aguzzino, poi, quasi come se avesse perso la forza mi lascia andare, e ricado sfinito tra le acque di quel lago, una volta incontaminato. Rabbrividisco dal freddo e vedo la lama della Soul Rose conficcata nella schiena del vampiro. Dalla ferita comincia a uscire del sangue avvelenato e non posso fare a meno di schifarmi alla vista dell’avvenimento. Una delle caratteristiche della lama, è quella di non far scomporre i vampiri in polvere.
<< Lo so, è abbastanza inquietante. >>
Come se mi fossi appena risvegliato da quella specie di oblio, scatto in piedi e punto il viso su quello di Sakura che si è appena risvegliata... no, Haruhy.
<< Presto, umano, dobbiamo tornare in quell’accademia... >>
Noto qualcosa che non avevo notato prima: ha gli occhi di una tonalità simile a quelli “spenti” di Kaname.
<< Hai sete? >>
Mormoro, intuendo il suo disagio dalla postura che aveva assunto.
<< No. >>
<< Hai sete. >>
Annuisco a me stesso confermando la mia ipotesi e vedo i raggi lunari abbattersi sullo specchio d’acqua cremisi, dando un non so che di squallido al paesaggio.
<< Tutto quel sangue sprecato... >>
Mormoro ancora scuotendo il capo e la vedo sussultare, forse colpevole di un qualcosa a cui non sa dare voce, ma ancora una volta, rifiuta deliberatamente il mio aiuto girandosi e camminando con una fluidità disarmante. Come se fossi stato ipnotizzato da quella cadenza mi accorgo che brilla di luce propria, divenendo più bella della luna stessa.

 
******
 
Forse sto sbagliando. Semplicemente non posso mentire così spudoratamente al mio unico punto di riferimento, ma non ho trovato altra soluzione per venire in fronte a questo dolore e al senso di sporco che mi ricopre l’anima.
 

Non sono d’accordo con te, Sakura.

 
Hai ragione, dovevo semplicemente cederti il posto, ma non posso lasciarlo andare. Non posso guardare Cristian lottare da solo, mentre tu stai al suo fianco.

Sei egoista.
 

Oh, si certo, come no.
 
Io amo Cristian, più di qualunque altra cosa, e mi sorprendo di trovarlo sempre al mio fianco anche quando sbaglio, anche quando sto dalla parte opposta alla sua. Mi ama e non posso lasciarlo lottare da solo, al costo di prendere le sembianze di un'altra donna. Si, sono egoista.
<< Haruhy... >>
Congelo lo sguardo e riduco gli occhi a due fessure prima di rivolgerlo a lui. Il mio cuore implode su se stesso, e vorrei solamente preservarlo da questo scempio insensato di anime e danze macabre. Non merita questa vita. Non lo merito.
<< Dimmi, umano... >>
<< Cosa accadrà quando finirà questa lotta? >>
Cerco di rimanere calma conoscendo la risposta e non posso fare a meno di scuotere il capo rassegnata mentendogli al meglio delle mie capacità.
<< Lo vuoi davvero sapere? >>
Lo guardo con la coda dell’occhio mentre siamo già vicini al portone principale della Cross Academy, completamente distrutto e accartocciato su se stesso.
<< No... penso proprio di no. >>
Annuisco sentendo il potere della mia “concubina” scorrermi lentamente dentro al corpo e il vento issarsi quasi ad incitare le miriadi di eventi che ho appena scorso attraverso i ricordi di Haruhy.
<< Umano, tua madre... >>
Lo sguardo stranito e confuso che mi rivolge, sancisce il mio ruolo in questa storia e il mio addio definitivo a quel viso d’angelo, che nella vita ha lottato per uno spiraglio di luce.
<< Cosa sai? Haruhy, parla... >>
La voce aspra e gli occhi infuocati.
Non mi resta che continuare a dire la verità, ed infine, il mio amore, sarebbe stato scartato come un regalo prima cercato e poi dimenticato.
<< L’ho uccisa io, ancora prima che la sua nascita fosse desiderata, eppure, non mi sono macchiata del suo sangue, lasciando quest’azione a tuo padre. >>
Cammino senza guardarlo in viso per non piangere e mi dirigo verso Fubuki pronta a compiere il mio dovere e ripulire degli insulsi giocattoli sparsi un po’ dappertutto.
<< TU! >>
Il suo urlo straziato mi dilania il petto e non posso fare a meno di girarmi per osservarlo, ritrovandolo ad un palmo dal viso con le lacrime a rigarli il volto e le mani al mio collo che stringono lentamente. Chiudo gli occhi non potendomi più specchiare in quella landa di dolore che i suoi occhi sono, pronta ad accettare la sua punizione, la sua condanna e il suo odio.
<< Sei tu il problema! Haruhy, è tutta colpa tua! Eliminando te, non ci sarebbe più nessuna desolazione, più nessun dolore, nessuna morte, nessun sacrificio... dovrei ucciderti, qui, adesso! >>

Pungente il ragazzo, eh?

 
Non faccio caso al sarcasmo di Haruhy e gli occhi cominciano a pizzicare, ma non mi muovo e non singhiozzo, lasciando che il suo dolore mi investa in pieno mescolandosi al mio.
<< Finiscimi. >>
Le sue dita stringono convulsamente e non faccio nulla per riprendere l’ossigeno che lentamente mi abbandona i polmoni.

 

Che cazzo fai?!
 

 
Non bado nemmeno questa volta a lei e mi concentro su di lui. Sul mio desiderio di baciarlo, di farlo mio e divenire sua, omettendogli la mia prima esperienza con quel dannato, sul desiderio di avere con lui un futuro e lo guardo tranquilla in volto.
<< Ribellati dannazione, non darmi la conferma dei tuoi atti! >>
Lo urla mollando la presa spingendomi via, per prendersi il viso tra le mani e riprendere il controllo di sé, indurendo i lineamenti del viso in un modo che non ho mai visto.
<< Ti ucciderò dopo aver posto fine a tutto questo. >>
Si avvia, lasciandomi vuota con la consapevolezza di aver perso il bianco delle ali del mio angelo, tingendole di nero.

 

*****

 
Mi porta una mano alla bocca, cercando di riprendere il controllo del mio corpo, scosso da alcuni colpi di tosse.
<< Rima! >>
Che noia, sono tutti così concentrati a fermare la rossa, che non si accorgono del padre di Shiki, che li osserva divertito.
<< Shiki. >>
Appunto: che noia.
Guardo la scena davanti ai miei occhi con filosofia: almeno se saremmo divenuti in cenere, saremmo stati tutti insieme.
<< Non pensarlo nemmeno. >>
Un flebile sussurro da parte di Shiki, che cerca di afferrare la rossa con le sue fruste. Mi annoio da morire.
Kain ringhia incendiando la terra sotto i suoi piedi, ma nulla sembra scalfirla, allorché, trascino via Shiki, che mi ringhia contro e lo sballottolo un po’. Annoiata, gli indico lo scontro verbo-gestuale che stanno avendo Sakura e Cristian e ancor più annoiata, gli indico l’orda di Level End arrivare dalle scale dell’ingresso secondario. 

Rima sei proprio apatica, eh?


Ed era sempre lì, quella vocina che interagiva quasi come commentatrice ad ogni mossa in cui era presente Shiki. Il suo Shiki. Non solo Shiki, ma suo. Il che per i suoi sensi da acuta predatrice, era un dato di fatto e una magra consolazione. Lo guardo appena mentre muove veloce le proprie fruste squartando i petti dei Level End e non mi scompongo più di tanto, quando volta il proprio viso verso il mio, in una strana espressione soddisfatta e lo trovo... bello.
<< Andiamo. >>
Mormoro voltandomi per assistere al massacro, annoiata.

 

*****

 
Senza pensare ad Haruhy, mi paro di fronte a Fubuki che ci osserva con un sorriso macabro sulle lebbra e del sangue sulle labbra.
<< Di chi è? >>
<< Aidou. >>
La risposta selettiva di Kain, mi fa temere per un secondo il peggio, disorientandomi.
<< Sono qui... >>
Un sorrisetto sbilenco mi attraversa il viso, mentre sparo verso la rossa, scagliandomici contro.
<< Non sei morto, dunque? >>
Sbuffo divertito, sollevandola dal collo, prima di dovermi allontanare per evitare un getto d’aria. Niente di particolare, ma se mi avesse colpito sarei finito in mille pezzetti, proprio come il muro alle nostre spalle. Andiamo avanti per alcuni minuti fino a quando non si blocca, emanando una barriera energetica esplosiva. Contrattacco subito, deludendo le sue aspettative buttandola al suolo con la sola forza del mio corpo.
<< Non sei galante come il tuo solito... cos’è, hai scoperto il mandante di quella notte? >>
Ringhio di frustrazione e le punto il palmo della mano al volto oramai posseduto da un cieco odio...
<< Tu, tuo padre, io e tutti gli altri, siamo solo il frutto di un gioco cominciato secoli fa e mai terminato... >>
Sorride sorniona, annaspando aria lentamente e non posso fare altro che liberare la mia rabbia trasmutandola in Oscurità. Un ghigno mi si disegna in volto, quando sgrana gli occhi, ma sento comunque le forze scemare pian piano. Non reggerò per molto.
<< Lo vincerò io, questo gioco. >>
Mi distraggo dieci secondi dandole il tempo il tempo per gettarmi al suolo e ribaltare posizione e potere.
<< Non con me nei paraggi... >>
Biascica austera avvicinando quel potere al mio viso.
Porca puttana! Non posso morire così, almeno, non posso morire senza aver rivendicato ciò che mi è stato sottratto: Yue e ... Sakura.
Il sorriso della vampira arriva fin quasi le orecchie, ma all’improvviso sento un rumore, somigliante ad un rombo, o semplicemente ad uno sparo, sorprendendomi del sangue che comincia a gocciolare dall’angolo delle labbra di Fubuki.
<< Hai vinto per un soffio... >>
Diviene polvere in pochi secondi, mentre ansimo sdraiato al suolo.
<< Andiamo... >>
La mano di Zero entra nel mio campo visivo e l’afferro in modo saldo, percependo i poteri di Yue scorrergli in corpo.
<< Cosa ti è successo Zero? Come hai... >>
Scuote il capo spiegandomi in poche parole cosa sia accaduto, avviandoci verso il posto dove Haruhy, sta lottando senza riserva.
<< Cristian... cosa ti è successo? >>
<< Mh? Che intendi? >>
Mi blocco, lasciando che il vento mi scompigli i capelli.
<< Sembri distrutto... >>
Le spalle sembrano appesantirsi sopportando un peso enorme.
<< Semplicemente: ho perso tutto. >> 



P.s: Quello nella foto è "Cristian"... u.u Vi piace?
   
 
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