Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Sherry07x    27/05/2012    2 recensioni
Quando l’ennesima macchina passò a tutta velocità accanto a me mi resi conto di quanto fossi insulsa ed insignificante, di non avere nessuno a prendersi cura di me, tantomeno a fingere di farlo.
[Joseph Morgan] [Altri personaggi]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Considerata la mia solita intelligenza, non c’era da stupirsi che avevo dimenticato di dare un’altra occhiata all’attore che avrei dovuto intervistare, rendendomi conto che erano passati due mesi dall’ultima volta che avevo visto una sua fotografia. Seduta a quel bar, per fortuna c’ero solo io e il block-notes che avevo poggiato sul tavolino, che probabilmente avrebbe aiutato quest’uomo a capire che stavo aspettando lui.
Una cameriera di massimo diciannove anni si era avvicinata chiedendomi cosa volessi ordinare ed io, gentilmente, avevo replicato dicendole che stavo aspettando una persona. Sorrise, probabilmente aveva capito che stava arrivando un pezzo grosso; immaginavo che quel bar era usato abbastanza spesso per quel tipo di appuntamenti, vista la zona centrare in cui si trovava e la riservatezza che quelle piante sembravano riuscire a mantenere.
Un uomo con un paio di Carrera scure e un cappello verde militare alla pescatora entrò cominciando a guardarsi intorno. Indossava un paio di jeans chiari e una bellissima maglietta della gibson dello stesso colore del cappello. Quando mi vide si avvicinò con un sorriso troppo entusiasta per dover essere uno che avrebbe perso due ore della sua favolosa vita per parlare di se ad un giornale, era scientificamente provato che tutti gli attori odiavano i giornalisti, anche se per fortuna, avevo sempre evitato di scrivere articoli per cose che riguardavano paparazzi o cose simili ed essendo quasi sconosciuta, non mi odiavano così tanto.
Quando tolse gli occhiali sedendosi di fronte a me, non potei fare a meno di ridere, non riuscivo a crederci.
‘No aspetta: Joseph Morgan?’ sussurrai quel nome per fare in modo che nessuno avesse sentito, per evitare l’inferno.
‘Esattamente. E tu che ci fai qui?’ chiese, più che conferma che per dubbio mi sa.
‘Mah sai devo fare un’intervista, niente di particolare’ sogghignò e non ebbi il tempo di chiedere nient’altro, che la cameriera di poco prima si avvicinò con gli occhi sognanti e, ignorandomi totalmente, chiese:
‘Signor Morgan, posso portarle qualcosa?’ brutta ragazzina ingrata, grazie per la considerazione.
‘Sharon, tu cosa vuoi?’ disse voltandosi subito verso di me e lessi negli occhi della cameriera uno sguardo omicida nei miei confronti, probabilmente non aveva gradito la sua gentilezza. Pff, Sharon uno , cameriera leccaculo zero.
‘Non so. Cosa mi consigli? sei tu quello di New York qui’ dissi prendendolo in giro divertendomi anche a mostrare un minimo di confidenza con il ragazzo per prendermi, infantilmente, la mia rivincita contro la sfacciata.
‘Ma se sono brittanico e vivo ad Atlanta!’ risi mentre la ragazza fece lo stesso, probabilmente per attirare la sua attenzione.
‘Vabbè dai, io voglio un frappè alla vaniglia. Grazie per l’aiuto comunque eh, me a segno questa!’ dissi socchiudendo gli occhi per diventare più minacciosa e le sue labbra si inarcarono in un sorriso splendido.
‘Non potevi scegliere di meglio. Due frappè alla vaniglia allora!’ disse alla ragazza che si allontanò dopo aver sorriso ammiccante all’attore seduto di fronte a me.
‘Non hai fantasia’ gli rimproverai, fingendomi ancora offesa.
Mi fece una smorfia e subito dopo lo vidi fissare il mio collo. Mi sentii un po’ in imbarazzo, scrutata, non capivo dove volesse arrivare, non capivo perché mi fissava così sfacciatamente con un leggero sorriso.
‘Vedo che ti è piaciuta’ disse, poi, indicando la scollatura della mia maglietta.
E in quel momento ricordai di aver indossato la sua coccinella. Sì mi era piaciuta. In quel momento avvampai, sperando di non esser sembrata troppo infantile avendola indossata subito.
‘Sì, avevo bisogno di un portafortuna.’ Farfugliai poi, perdendo in un attimo tutta la sicurezza che ero riuscita a mostrare fino a quel momento, poi proseguii.
‘E comunque voglio ancora ringraziarti per ieri sera, non so come avrei fatto senza il tuo aiuto’ mi passai una mano tra i capelli, spostando qualche ciuffo che mi copriva il viso all’indietro, abbassando poi lo sguardo imbarazzata.
Fissai il blocchetto su cui era poggiata una bic nera, ovviamente senza tappo, e pensai che forse era ora di cominciare l’intervista.
I due frappè furono poggiati sul nostro tavolo mentre, ancora una volta, Joseph non degnò di un solo sguardo la ragazza, sorridendo per la frase che avevo appena detto.
‘Direi di cominciare l’intervista, così puoi sbrigarti prima ed avere almeno metà mattinata libera’ dissi.
‘Io oggi non ho impegni.’ Sembrò alludere a qualcosa, come se aspettasse che io gli chiedessi non so di andare da qualche parte, di fare qualcosa, ma io in fondo non lo conoscevo così bene da poterlo fare, non eravamo così intimi, anche se lui era stato molto spontaneo e amichevole sin da subito. Ma lui era una personalità importante, non volevo che credesse nulla di strano, ne prendere confidenze che non mi erano state date.
Fu l’intervista più facile, e divertente, della mia vita.
Sembrava che ogni domanda per lui era un punto di partenza e parlava, parlava per manciate intere di minuti senza fermarsi, sorridente e logorroico come la sera precedente.
Era curioso ma era anche tanto simpatico e amava parlare di se, non soltanto sapere degli altri. Ovviamente, non gli chiesi nulla sulla sua vita privata. Avevamo parlato della nuova serie che stava girando negli Stati Uniti e, ovviamente, gli avevo chiesto di ‘Klaus’ il personaggio che oramai sembrava caratterizzarlo. Mi resi conto che erano le dodici e trenta dal mio stomaco che cominciava a vibrare e, lui stesso, rimase stupito da come il tempo fosse passato velocemente.
‘Ti va di andare a mangiare qualcosa?’ propose, alzandosi dal tavolino e indossando nuovamente i suoi occhiali. A parte la cameriera che non aveva resistito e gli aveva chiesto una foto, non eravamo stati disturbati da fan o ragazzine urlanti che gli fotografavano il sedere (era stato lui stesso a raccontarmi l’imbarazzo che provava ogni volta, anche se fingeva di non accorgersene!).
Scavai in borsa per prendere il borsellino e pagare il conto, ma mi anticipò, pagando anche il mio frappè e la cosa mi mise abbastanza in imbarazzo. Gli feci notare che non era giusto, che mi rifiutavo di accettare che doveva offrirmi da bere e, come mi aveva preannunciato, anche il pranzo. Ignorò totalmente le mie parole, sottolineando che lui non permetteva mai ad una donna di dover spendere anche un solo centesimo, quelli avrebbe dovuto usarli per fare shopping con le amiche e comprarsi un vestito per apparire ancora più bella ai suoi occhi. Protestai nuovamente senza ottenere però nessun risultato.
‘Ho una reputazione da gentlemen inglese da difendere, sweetheart
La sensualità con cui pronunciò l’ultima parola mi provocò un brivido, sorrisi sperando che lui non accorgesse del mio pensiero poi esordii.
‘Permettimi almeno di invitarti a cena a casa mia stasera. Ti faccio mangiare un po’ di sano cibo italiano’ azzardai, sperando di non esser sembrata troppo invadente. Ma avrebbe potuto tranquillamente rifiutare, non avrei insistito o cosa.
Accettò senza esitazione e ne fui felice, era pur sempre il mio compleanno e almeno non l’avrei passato da sola! Mi trascinò in un ristorante abbastanza rustico li vicino, dicendomi che era uno dei posti in cui si mangiava meglio in zona e fu divertente, come l’itera mattinata. Alle quattordici mi diede uno strappo a casa, dovevo pur cominciare a cucinargli una quantità indefinita di cibo, no?


 

_________________________________________
Lo so, lo so è Domenica.
Non sono ancora rincoglionita a tal punto da scambiare giorno (anche se dopo la recensione di giuggy il mio cervello è peggiorato ancora, anche se sembra impossibile potesse ancora peggiorare v.v) 
Allooooora eccolo qua, mi chiedevate se quel figaccio sarebbe tornato ed eccolo qui *-*
Quella screanzata come osa non considerarmi? cioè snobbare me, ci rendiamo conto?! v.v Me la pagherà cara! 
Un ringraziamento a quelli che recensiscono questa storia e quelli che l'hanno aggiunta tra le preferite/seguite/ricordate o che comunque la leggono :)
Siete delle personcine meravigliose :3
Un grazie va alla mia socia geniale, come sempre, anche se ultimamente mi manca un sacco.
Scusami tesoro, la scuola mi sta mangiando tutto il tempo e la linfa vitale (?)
Penso di aver detto tutto v.v
Anzi no. Tra nove giorni vado a vedere i Finley *_____* Lo so che non vi frega ma tutto il mondo devo saperlo, perchè nel caso non tornassi viva per colpa di quel chitarrista stupido che mi dovrà autografare la chitarra, dove sapere che vi ho voluto bene. (vi avevo avvisato che per colpa di quella recensione ero peggiorata u.u


 

A lunedì <3
Sherry*

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Sherry07x